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IL MIO CYRANO
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Autore Messaggio
margherita79



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 12:48    Oggetto: Rispondi citando


GRAZIE MARINA E GIULIA SONO BELLISSIME QUESTE FOTO E MI FANNO RIVIVERE L'EMOZIONE CHE HO PROVATO NEL CONOSCERLO.GRAZIE A TUTTE........ALE FACCI SAPERE LE TUE EMOZIONI X QUESTO SUCCESSONE Wink Wink
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margherita79
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 15:10    Oggetto: febbraio 2012 - DOSSIER MEDICINA intervista teatro/ADRICESTA Rispondi citando



ha scritto:



              Copertina

              Alessandro Preziosi

              il teatro nel sangue
              i bambini nel cuore


Trentotto anni, due figlie, origini napoletane ed uno spiccato senso artistico che, circa vent’anni fa, lo ha strappato ad una promettente carriera forense, all’inseguimento di una passione, quella per il suo lavoro, che oggi ama terribilmente ed incondizionatamente. Già acclamatissimo da pubblico e critica come attore del piccolo e grande schermo, troviamo ora Alessandro Preziosi impegnato in una tournée teatrale come regista ed interprete di Cyrano De Bergerac, la celeberrima commedia di Edmond Rostand, meraviglioso mix di romanticismo, ironia ed esilarante comicità.




Di Alessia Addari (Direttore Responsabile)
Febbraio 2012

Figlio di avvocati. Laureato con 110 e lode in giurisprudenza, frequenti poi l’Accademia dei Filodrammatici a Milano. Quale il motivo di questa inconsueta “inversione di marcia” nella tua vita?
Non è affatto facile ricostruire i motivi di certe scelte, soprattutto quando queste avvengono sulla base di certe frustrazioni o aspirazioni trattenute. Il mio caso è un po’ una combinazione delle due: la voglia di tenermi libero ed allo stesso tempo non sapere come gestire questa libertà, intesa soprattutto come possibilità di agire indipendentemente da una struttura che ti sovrasta, sia familiare che lavorativa. Quando ho scelto avevo ventiquattro anni, laureato in legge e già praticante da un anno in uno studio di avvocatura civile. In questa occasione ho avuto la grande fortuna di trovare una passione, un terreno fertile per il mio entusiasmo per la vita e la mia visione delle cose, così aerea, astratta e velleitaria. Ed è proprio su questa velleitarietà, poi diventata una professione, che ho trovato la mia dimensione, attraverso una disciplina nel creare un vero e proprio lavoro, sia attraverso il teatro che il cinema e la televisione.

Recentissima la tua nomina a Direttore Artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo. Un grande impegno, soprattutto in una realtà, come quella della nostra Regione, afflitta ultimamente da una profonda crisi culturale e bisognosa di nuovo slancio e spessore artistico. Sono già al vaglio progetti ed iniziative in tal senso?
Assolutamente si. Il primo e fondamentale progetto riguarda una vera e propria riprogrammazione della stagione teatrale, che vivrà attraverso una circuitazione non più legata al solo Teatro Comunale de L’Aquila, ma anche agli altri Teatri di Chieti, Pescara e Teramo, con un coinvolgimento, dunque, dell’intera Regione. La nuova distribuzione sarà relativa sia a spettacoli di debutto nazionale prodotti dal Teatro Stabile de L’Aquila, sia a spettacoli ospitati da questo stesso.
Proprio a proposito di produzioni, mia intenzione sarebbe quella di mettere in scena testi di autori ancora in vita, drammaturgie moderne e soprattutto italiane, coinvolgendo brillanti protagonisti del nostro cinema quali Favino, Germano, Battiston, attori con una spinta teatrale impareggiabile ed inoltre molto stimati ed apprezzati dal grande pubblico giovanile.


Sempre a proposito della grande passione per il teatro, di enorme successo il tuo debutto lo scorso gennaio in duplice veste di interprete e regista in una nuova produzione di Cyrano De Bergerac. Che significato attribuisci all’opera di Rostand e come potrebbe inserirsi in un contesto sociale come quello che stiamo vivendo?
La scelta di mettere in scena il Cyrano nasce dalla possibilità di creare, attraverso questo meraviglioso personaggio, una sorta di paravento per poter parlare di qualcuno che combatte contro i compromessi, i pregiudizi, l’avidità e la menzogna. Sono infatti sostenitore della grande attualità delle opere classiche, che a tutt’oggi continuano ad avere così tanta forza ed appiglio all’interno del nostro sociale, colpendo ancora molto animi e sensibilità. Questo, probabilmente, il motivo del grande successo di questi spettacoli, in grado di coinvolgere il pubblico, fino all’immedesimazione in realtà e situazioni sempre più vicine al proprio vissuto. Cyrano è un personaggio assolutamente diverso da quelli interpretati finora: lui ha il coraggio di aprirsi al pubblico, di rendersi meraviglioso per sé e per la città, di mettersi in mostra nel bene e nel male. Ammette in maniera responsabile ed eroica la propria debolezza nel non riuscire a farsi amici, in questo spirito di fierezza ed orgoglio che lo attanaglia, non rendendolo adatto ed adeguato alla società nella quale vive. Un ritratto questo che in fondo corrisponde anche al disagio di alcune personalità del nostro tempo, manifestato soprattutto nell’affrontare i grandi sentimenti come l’amicizia, l’amore o anche la vita sociale e la politica. Tutto questo, dunque, è alla base della straordinarietà di quest’opera.

Un percorso professionale in ascesa il tuo, che ti annovera nella rosa degli attori più apprezzati del panorama artistico italiano. Se oggi, all’apice del tuo successo, dovessi stilare un bilancio della tua vita, cosa ne risulterebbe?
Sicuramente, dal punto di vista professionale, cercherei il più possibile di variare le mie esperienze, continuando ad accettare ogni tipo di sfida, come accaduto in passato con il canto, i musical o lavorare contemporaneamente in teatro ed al cinema, o al cinema ed in televisione. L’intenzione è quella di rendere ancor più considerevole la quantità del lavoro finora svolto, le mie letture ed anche questa recente direzione del Teatro Stabile de L’Aquila. Dovendo stilare un bilancio del mio percorso professionale posso, dunque, affermare che tornando indietro rifarei tutto, lasciando forse un po’ più spazio per delle esperienze all’estero, magari in Europa, dove avere la possibilità di confrontarmi con altri mondi ed altri modi di lavorare, sempre utili per accrescere il proprio bagaglio di esperienze.

Una fama che ti definisce un attore piuttosto schivo e restio a parlar di te e della tua vita privata, mentre in realtà sembrerebbe tu sia un gran chiacchierone con uno spiccato senso dell’umorismo, a testimonianza del tuo sangue napoletano. Quale di queste due immagini ti rappresenta di più?
Naturalmente la seconda! Il problema è legato alla grande confusione ed allo stordimento del mezzo mediatico, considerato nel suo complesso televisivo, giornalistico e cartaceo. Forse l’unico che salverei è quello radiofonico, il solo, a mio parere, davvero capace di far capire al meglio la persona con cui hai a che fare, perché la senti parlare in presa diretta, perché può smentire, chiarire quello che dice o farsi capire per quello che realmente è. Oggi le deduzioni dei giornalisti o le etichette con le quali ti portano avanti sono un po’ riduttive. Io sono sempre stato un tipo molto molto aperto, ma ho smesso di esserlo quando mi sono accorto che alla fine, l’unica cosa che interessava era sapere cosa succedesse nella mia vita privata, che onestamente non ritengo altrettanto interessante quanto il mio percorso professionale.

Forte e duraturo è il tuo legame con l’Associazione pescarese ADRICESTA, (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza), di cui sei illustre testimonial ormai da molti anni. Un forte messaggio di amore, solidarietà e speranza con l’ intenzione di sensibilizzare quanto più possibile ad una situazione di dolore e sofferenza, quella dei piccoli malati di leucemia. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questa realtà?
Ciò che mi ha avvicinato ad ADRICESTA è forse lo stesso criterio che mi ha spinto a fare l’attore… non c’è una scelta vera e propria. E’ stata una meravigliosa occasione che mi è stata offerta e che ho colto all’inizio con grande entusiasmo e partecipazione. Con gli anni e con la nascita delle mie due figlie, purtroppo, mi sono reso conto della difficoltà nel dedicare il tempo necessario a questo progetto, nonostante ciò l’organizzazione è riuscita a creare condizioni tali affinché fossi sempre presente in occasioni o eventi importanti. Per il resto, l’amore e la disponibilità che in fondo è il minimo che io possa dare e forse anche poco rispetto a quello che in una vita più equilibrata sarei riuscito a fare per questi bambini.

“Un Buco Nel Muro” è il nome del progetto che hai sposato, la cui intenzione è quella di alleviare il senso di isolamento dei piccoli pazienti ricoverati nei centri oncoematologici pediatrici. Quali sono i canali e le iniziative in grado di poter combattere la solitudine di questi bambini?
Devo dire con estremo piacere che, durante questi anni, tutti gli obiettivi che ADRICESTA ed io ci eravamo proposti in merito a questo progetto, sono andati a buon fine. Siamo infatti riusciti nell’intento di creare postazioni multimediali all’interno delle stanze sterili dei bimbi malati di leucemia, nonostante queste apparecchiature fossero assai difficili da installare in questi luoghi, a cui si aggiunge anche quello di aver realizzato, sempre attraverso una iniziativa dell’Associazione, i sogni di questi piccoli degenti. Per ciò che riguarda la raccolta fondi, questa avviene in maniera molto ordinata, attraverso cene di beneficenza o la vendita durante le ottanta date della mia tournée, di alcuni miei gadget in appositi desk, dove peraltro è possibile per gli spettatori avere informazioni dettagliate sia sull’Associazione che sulle sue attività. Del resto, il mio motto con ADRICESTA è sempre stato “miglioriamoci”, anche se ammetto che farlo è davvero molto faticoso, forse addirittura vano come proposito, ma sarebbe ancor più mortale non provarci.

Questo tuo impegno sociale, l’interesse e l’aiuto nei confronti dei piccoli, ha sicuramente creato un valore aggiunto sia alla tua carriera che ai tuoi rapporti personali. Cos’è cambiato nell’approccio con gli altri e nel tuo modo di vedere la vita?
Emotivamente l’incontro con questa realtà mi ha permesso di ridimensionare molto i problemi del quotidiano che ho dovuto affrontare, per fortuna molto meno gravi rispetto a quelli con cui ho avuto a che fare visitando i bambini negli ospedali o ascoltando le storie raccontate dai genitori di questi piccoli. Umanamente, invece, rispetto alla sofferenza altrui, credo ci sia un preciso percorso e solo negli anni, alla fine di un periodo della tua vita, si possano tirare le somme. E’ infatti molto difficile superare il contraccolpo emotivo, razionalizzare e capire bene il senso della vita o il modo in cui poter aiutare gli altri. Ci vuole un’età per metabolizzare il dolore in maniera concreta, ed io credo di stare ancora percorrendo una strada, sempre molto distratto dalle cose che faccio e, soprattutto, dal mio lavoro che ritengo sia emotivamente molto delicato, tanto da non permettermi mai di avvitarmi in maniera definitiva rispetto ad un punto, facendomi sentire sempre incostante e contraddittorio. Devo dire che, a questo proposito, il confronto con ADRICESTA è stato ed è molto importante. Infatti tutte le volte in cui sono con loro, e purtroppo ultimamente un po’ meno di frequente, mi accorgo davvero di quanto mi dia gioia questo contatto. Poi vedo tanti bambini che sono guariti, grazie anche al sostegno morale, ed allora lì sono davvero felice.




        Solidarietà

        Alessandro Preziosi e ADRICESTA:

        Grandi progetti per “piccoli amici”


Tanti modi per trasmettere un messaggio meraviglioso: alleviare il senso di isolamento dei piccoli pazienti ricoverati nei centri onco-ematologici pediatrici. Infatti, i giovani ospiti ricoverati per lunghi periodi, già indeboliti dalla malattia, sono sottoposti a dura prova dall’isolamento in camera sterile, necessario in questi casi. Con l’ausilio di computer e webcam, la “prigione” si trasforma, il bambino può comunicare con l’esterno, mantenendo una relazione “quasi” normale con l’ambiente: importantissimo in un momento di grave disagio e fragilità.

Alessandro Preziosi





Un Buco Nel Muro”:
con ADRICESTA una webcam contro la solitudine.



Scopo del progetto è varcare la soglia dell’isolamento, tramite internet, per i piccoli pazienti ricoverati in camere sterili, inaccessibili ad un contatto umano (se non con un genitore alla volta). E’ prevista la dotazione di strumenti e sistemi di comunicazione tecnologicamente avanzati che, ricorrendo anche a telecamere collegate ad Internet, potranno alleviare il senso di solitudine per chi è costretto a vivere in piccole camere per diversi mesi, lontano dai suoi punti di riferimento abituali, quali la famiglia, gli amici e la scuola. Il progetto, partito inizialmente per l’Ospedale di Pescara, sta trovando un tale seguito in tutte le parti di Italia, che si è deciso di coprire cinque città in tutto, due al Nord e due al Sud. I presupposti della suddetta iniziativa riguardano i seguenti punti:

• con l’ausilio di un computer all’interno della camera, il bambino può comunicare con i propri amici che vengono a fargli visita (tramite postazioni multimediali all’esterno del reparto);

• tramite la rete, il bambino in isolamento può interagire, cooperare e giocare insieme a tutti gli altri utenti collegati in quel momento, consentendogli in questo modo di sentirsi meno lontano dal suo punto di riferimento scolastico, nonché familiare. Le attività proposte consentiranno di seguire una lezione scolastica, di scambiare opinioni su avvenimenti esterni e parlare delle esperienze vissute in ospedale;

• con le postazioni multimediali all’esterno dei reparti, i visitatori (compagni di scuola, amici, parenti etc.) che per motivi igienici non possono entrare in reparto, tantomeno nelle camere dei bambini degenti, potranno effettuare collegamenti e dialogare in questo modo con il paziente ricoverato. L’utilizzo della posta elettronica consentirà al bambino ricoverato di progettare e lavorare, in contatto con la scuola di appartenenza, per sviluppare compiti senza sottoporsi a tempi ed orari rigidi di lavoro;

• uso di internet, incontrare amici virtuali per vivere una situazione che li faccia sentire “fuori dalla camera di isolamento”; con l’introduzione delle webcam la camera sterile si trasforma in un prolungamento dell’habitat familiare e il bambino può mantenere una relazione abbastanza normale con l’ambiente, potendo collegarsi con teatri, musei, scuola e quant’altro che possa in qualche modo rompere il disagio e la fragilità vissuta in prima persona dai pazienti pediatrici in isolamento. Nonostante difficoltà logistiche per l’organizzazione degli spazi multimediali e di un sistema di manutenzione nei reparti, ma sarà nulla in confronto a quanto affrontato giornalmente dai piccoli ospiti, che, indeboliti dalla malattia, vivono una realtà difficile da accettare per chi ha solo volontà di giocare, ridere e conoscere amici.





Un Sogno In Corsia”: realizziamo i loro desideri.


L’iniziativa si propone di realizzare i sogni e i desideri dei bambini lungodegenti ricoverati nei vari reparti pediatrici ospedalieri. Il progetto verrà promosso negli ospedali italiani, con il coinvolgimento prioritario dei bambini ricoverati, a cui verrà data la possibilità di disegnare i loro sogni su fogli da disegno stampati dalla ADRICESTA, sorteggiandone poi, uno per ogni nosocomio (più uno di riserva), direttamente dai referenti Ospedalieri di ciascun ospedale, unitamente alla delegata regionale e volontari dell’Associazione di competenza. Questo progetto, ha l’obiettivo di regalare al bambino malato un momento di felicità, che lo distolga dal suo problema quotidiano: attraverso il disegno, il bambino ci comunicherà i suoi desideri ma, soprattutto, i suoi bisogni, tanto espressi quanto latenti, che uno volta riconosciuti possono aiutare medici, genitori e associazioni di volontariato, a migliorare la dura permanenza in ospedale del bambino, sostenendolo anche psicologicamente. Il sogno prioritario del bambino malato sarà sicuramente quello di guarire ma, la guarigione, deve essere considerata la vittoria di una lotta che ogni giorno il bambino, i medici e i genitori combattono. Questa iniziativa, invece, fa si che il bambino fruisca nel mondo reale di quella possibilità di sognare senza dover pensare alla sua malattia, grazie alla generosità di chi vorrà realizzare i suoi desideri: concretizzarli rappresenta quindi, per i piccoli pazienti, l’evasione dalla realtà del proprio quotidiano e restituisce loro nuove e concrete capacità per affrontare al meglio la malattia e le cure, oltre ad un nuovo rinnovato entusiasmo per la vita. I disegni verranno poi esposti durante una serata di beneficenza, alla quale parteciperanno personaggi del mondo dello sport e della spettacolo, per la raccolta dei fondi necessari per esaudire tutti i sogni sorteggiati e, se necessario, anche parzialmente o totalmente quelli di riserva.




    DOSSIER MEDICINA – Salute Medicina Benessere in Rivista
    Il trimestrale - Anno 6 - n. 13 - Gennaio-Febbraio-Marzo 2012

web www.dossiermedicina.com






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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 15:10    Oggetto: febbraio 2012 - DOSSIER MEDICINA intervista teatro/ADRICESTA Rispondi citando



ha scritto:










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genziana



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 15:11    Oggetto: febbraio 2012 - DOSSIER MEDICINA intervista teatro/ADRICESTA Rispondi citando



ha scritto:











      in questo topic per commenti RISPONDI: Non Riporta

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L'ultima modifica di genziana il Mer Mag 09, 2012 07:13, modificato 1 volta
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nenepdl



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 15:37    Oggetto: Rispondi citando


Grazie di cuore per tutti gli ultimi articoli, aggiornamenti e foto!!!! Rallegrano sempre la giornata!

Ale...come sempre Grande e Vero! Miglioriamoci sempre!

Un abbraccio dal cuore a tutti voi!
Baci baci, tanti baci!
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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2012 18:10    Oggetto: Rispondi citando


Caro Alessandro questi articoli così positivi
mi hanno fatto rivenire in mente una frase che ti scrissi qualche anno fa, non so se la ricordi...
Era il 2009 io ti vedevo già al top della tua bravura
forse oggi sarai migliorato ancor di più, o forse oggi se ne stanno finalmente accorgendo tutti Wink
E ti scrissi anche che ti stimavo proprio perchè le tue scelte non erano ponderate nè razionali (dato che avevi già una carriera avviata) ma che capivo benissimo la tua voglia di libertà, di trovare una TUA strada... contro tutto e tutti e a volte anche contro te stesso... Embarassed ma proprio cercando questa strada hai trovato te stesso!!!

La frase è questa, te la ridedico oggi, più fiera che mai del tuo percorso professionale guidato dal tuo grande cuore!!! Razz




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Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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CLAUDIA65



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 00:09    Oggetto: Rispondi citando


Molto bello l'ultimo articolo postato, un' ottimo attore ma soprattutto (scusate il bisticcio di parole) un'ottima persona. Ciao Campione
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marystone



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 00:21    Oggetto: Il teatro nel sangue...... Rispondi citando


Caro Ale......è davvero una bella intervista.
Dalle tue parole si coglie tutta la tua sincerità e il tuo grande senso di umanità.
Si vede che ami il tuo lavoro....lo fai bene...con passione e il successo che riscuoti ne è la prova!!! Smile Smile
Sei una persona sensibile..... generosa e molto disponibile.... e lo dimostra il grande amore che hai verso i bambini in genere.....ma soprattutto verso i bambini meno fortunati!!
Tanti di questi bambini ti sono grati per il sorriso che gli hai regalato e...ne sono certa......continuerai a regalare....anche se sarai sempre super impegnato con il tuo lavoro che ti porta in giro e...come dici tu....ti distrae!!!
Ma so che quando potrai....sarai sempre disponibile a impegnarti per loro....così come hai fatto in questi anni!!!!
Smile Smile Smile Smile

Grazie Ale e....miglioramoci sempre....come dici tu!!!! Laughing Laughing Laughing

Un grande abbraccio.
Mariella Very Happy Very Happy Very Happy
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Lele



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 01:21    Oggetto: Rispondi citando


Grandioso, sempre grandioso il nostro Capitano!!! Sei grande, Ale!! Come facciamo a non stimarti, a non volerti bene??
Bellissimo quel titolo: "Il teatro nel sangue, i bambini nel cuore" Very Happy Embarassed Ed è vero: la passione che ti muove sul palco, è la stessa che ti muove per e con i nostri bimbi. Tu hai sognato e sogni, aiuti i bimbi a realizzare i loro sogni, con te, con la Generale Carla, tutte le volontarie e amiche: sognamo insieme per loro!

Bellissima la dedica di Claudia Napoli Very Happy Embarassed
E anche le parole di Claudia65: sei un CAMPIONEE!! Very Happy Embarassed

Grazie alla impareggiabile Giuly per tutti i PREZIOSI articoli Very Happy
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Marisol



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 13:01    Oggetto: Rispondi citando


Oh, caro Alessandro!!

Che bella intervista! Sono completamente d'accordo con il titolo: “Il teatro nel sangue, i bambini nel cuore”. Penso che si definisce perfettamente, caro amico.

Professionalmente, il tuo amore per il teatro è nel tuo sangue, scorre nelle tue vene e raggiunge il tuo cuore. E personalmente, il tuo amor per bambini, è nel cuore. Alla fine, teatro e bambini (credo che le due passioni della tua vita), sono nello stesso posto, nel più importante organo del corpo umano: IL CUORE!!

Tutto ciò che facciamo, tutto quello che vi proponiamo in questa vita, non potrà mai avere successo se non mette il cuore.
Sono convinta, assolutamente convinta, senza alcun dubbio, che in tutto quello che fai, sia nel campo professionale come personalmente, mettere tutto il tuo cuore. Quel cuore che ti fa un grande attore, ma anche e soprattutto, ti fa UNA GRANDE PERSONA!!

Hai dimostrato ancora una volta, la tua sensibilità, della tua umanità, la tua disponibilità, la tua generosità, la tua tenerezza, il tuo amore e anche la tua umiltà, essendo così grande.

Grazie mille per essere lì,
Grazie mille per le cose che fare e come farlo,
Grazie mille molto per essere te.

IL MIO CARO CAPITANO ALE, SEMPLICEMENTE: GRAZIE MILLE.!!

Non cambiare, non perdere mai la passione per il teatro e bambini. Tu sai che saremo sempre con te, ti sostiene, mimándote.

Tu sai che ti voglio bene!!. Tu sei la mia debolezza!!

Tanti baci,

Marisol

P.S. Bellissima la frase de Caludia Napoli (baci cara Claudia):
“A volte un vincitore è simplicemente un sognatore che non ha mai mollato”.

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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.



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franca3



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 19:30    Oggetto: Rispondi citando


Forza Alessandro!

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agostina



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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2012 19:40    Oggetto: Rispondi citando


Interessante intervista, e come sempre, è sempre meraviglioso, leggere ogni cosa che dici te, anche solo nel leggere !! Very Happy Ho sempre stimato la tua scelta dopo il boom di Elisa, di scegliere la concretezza + assoluta, la voglia di sostanza, e non solo la facciata del bello e tirartela solo, entrando in ADRICESTA ♥ Hai dimostrato grande umiltà e solidarietà, per dei bambini oltretutto !! Quando puoi, ci sei sempre con la tua presenza, e ci metti sopratutto ♥ Alla faccia, di chi sa solo etichettarti, solo per facciata e superficialità.......E come dici sempre te, miglioriamoci sempre !! E vuoi sempre migliorarti, come persona e artista, anche questo è umiltà e senso di cogliere e non perdere, o di cadere ma di alzarti consapevole di tutto. Sempre avanti tutta, ciaooo Embarassed
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mag 10, 2012 02:03    Oggetto: 11/5/12 Teatro Stabile d'ABRUZZO al Salone del Libro, TORINO Rispondi citando


QuestoTeatro - Periodico di informazione del ha scritto:



    .IL TSA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO


Il Teatro Stabile d'Abruzzo sarà al Lingotto di Torino per la XXV edizione del Salone Internazionale del Libro. All'interno delle quattro giornate curate dall'Assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo, l'Ente Teatrale Regionale diretto da Alessandro Preziosi, darà vita ad un evento che vuole sottolineare lo stretto rapporto tra il mondo della scrittura e quello del teatro. Gli attori della compagnia del fortunato spettacolo "Cyrano" Sara Borghi, Marco Canuto e Francesco Civile, nello stand abruzzese, animeranno il pomeriggio di venerdì 11 maggio a partire dalle ore 17,30 modulando le loro voci sulle pagine dei grandi autori che hanno fatto la storia della letteratura e dell'editoria.
Con il meglio delle case editrici regionali, con le emozioni culturali, storiche, artistiche e naturalistiche del nostro territorio, si cercherà di portare al grande pubblico di Torino anche il sapore del cammino della città di L'Aquila verso la sua rinascita, faranno, infatti, da sfondo alla performance le splendide immagini del centro storico provenienti dalle "personali" del fotografo Roberto Grillo e da lui gentilmente concesse.
Una vetrina di grande prestigio per l'intera Regione che contribuirà alla comunicazione dell'eccellenza abruzzese nel campo culturale.








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Helena x



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MessaggioInviato: Gio Mag 10, 2012 07:39    Oggetto: Grazie!!! Rispondi citando


Grazie mille Giuliana per le bellissime notizie!!!
"MERAVIGLIOSO"!
Helena!
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mag 10, 2012 09:32    Oggetto: 11/5/12 Teatro Stabile d'ABRUZZO al Salone del Libro, TORINO Rispondi citando



ha scritto:



    AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

    Ci sono anche: il Teatro d'Abruzzoe il
    filo diretto con i militari italiani nel mondo

Quando cinema e televisione strizzano l'occhio alla letteratura.



(...) Non solo cinema e tv: al Lingotto anche il Teatro Stabile d'Abruzzo. All'interno delle quattro giornate curate dall'Assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo. L'Ente Teatrale Regionale diretto da Alessandro Preziosi, darà vita ad un evento che vuole sottolineare lo stretto rapporto tra il mondo della scrittura e quello del teatro.

Un altro importante appuntamento è quello con i nostri militari all'estero.
Il Ministero della Difesa parteciperà alla XXV edizione del Salone. Lo stand espositivo della Difesa, nel padiglione tre della Fiera, offrirà ai visitatori l'occasione di incontrare e di dialogare tramite collegamenti in video conferenza con i militari italiani in Libano, Afghanistan, Kosovo ed in navigazione nelle acque del golfo di Aden e dell'Oceano Indiano. Presso lo stand saranno presentate le più recenti opere editoriali su temi militari e storici. Al Salone Internazionale sarà in più presente una nutrita rappresentanza di atleti con le stellette, testimoni del valore educativo dato dallo sport. Inoltre saranno organizzati numerosi forum che metteranno a confronto gli studenti delle scuole piemontesi con il mondo delle Forze Armate

10/05/2012






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