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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 15, 2017 19:54    Oggetto: NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA 27-28/06/2017 Vincent Van Gogh Rispondi citando




dal Forum: anteprima teatrale confermata dall'artista


ALESSANDRO PREZIOSI protagonista dello spettacolo

"VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco"

testo di Stefano Massini -.- regia di Alessandro Maggi

produz. KHORA.teatro e TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

in collaborazione con SPOLETO60 Festival Dei 2Mondi









NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA 27-28 giugno 2017

Palazzo Reale, cortile d'onore; Napoli, p.zza Plebiscito








Siamo nell’ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de-Manson, in Provenza, nel 1889: in una stanza bianca vive Vincent Van Gogh, ridotto a uno stato di totale frustrazione a causa delle allucinazioni che scaturiscono dalla sua mente e dei divieti assurdi impartiti dai medici. I suoi pensieri sono ossessivi, non sa di cosa o di chi si può fidare, la sua mente lo tradisce: cosa è reale e cosa è illusione? In questo labirinto soffocante, in cui entra anche lo spettatore, Van Gogh porta avanti una guerra contro il mondo, ma soprattutto contro di sé perché i suoi stessi pensieri sono le mura di una prigione da cui fuggire.

L’odore assordante del bianco” è uno dei primi testi di Stefano Massini, vincitore del Premio Pier Vittorio Tondelli 2004, sarà portato in scena al Festival da Alessandro Preziosi: «La messinscena – afferma – ha l’obiettivo di riuscire a rappresentare sul palcoscenico il labile confine tra verità e finzione, tra follia e sanità, tra realtà e sogno, ponendo interrogativi sulla genesi e il ruolo dell’arte e sulla dimensione della libertà individuale».








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L'ultima modifica di genziana il Gio Mar 16, 2017 03:51, modificato 2 volte
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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 15, 2017 20:13    Oggetto: PER AMORE DEL MIO POPOLO|Don DIANA Rai Premium 21/3/17 23:35 Rispondi citando




21 marzo 2017, Giornata Nazionale della Memoria e

dell'Impegno,
in ricordo delle Vittime Innocenti delle

mafie
- dal palinsesto RAI dedicato alla Celebrazione





          ............


      miniserie tv: 'PER AMORE DEL MIO POPOLO'

      Alessandro Preziosi, nel ruolo di DON DIANA

      Raifiction/Aurora Film|regia di Antonio Frazzi




      per commuoverci ancora, orario della replica

      MARTEDI' 21 MARZO 2017 SU RAI PREMIUM

      23:35 prima e seconda puntata - 125 minuti


streaming Rai Premium www.rai.tv/dl/RaiTV/dirette/PublishingBlock-2f9bc3f5-b629-44c0-aeb2-d3af4eb1e446.html




notizie e approfondimenti - i commenti del Forum di Alessandro

nel topic d'incontro : Il nostro Don DIANA di Alessandro Preziosi



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L'ultima modifica di genziana il Dom Mar 19, 2017 05:49, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mer Mar 15, 2017 20:14    Oggetto: L'AMORE RUBATO film di Irish Braschi a CORTINAmetraggio 2017 Rispondi citando




Al "Cortinametraggio", il festival sulle Dolomiti, 20/26 marzo '17, è in programma una serata speciale in collaborazione con Rai Cinema dedicata contro la violenza sulle donne, con la proiezione dei corti «L’amore che vorrei» di Gabriele Pignotta e «L’ultimo pianto» di Gianni Ippoliti e del medio metraggio a episodi «L’amore rubato» di Irish Braschi, interpretato da Elena Sofia Ricci, Gabriella Pession, Chiara Mastalli, Stefania Rocca e Alessandro Preziosi, ed ispirato all’omonimo romanzo di Dacia Maraini.

Proiezioni previste: giovedì 23 marzo al Cinema Eden di Cortina e in contemporanea al Cinema Nazionale di Via XX settembre a Trieste.




ha scritto:


    CORTINAmetraggio FESTIVAL 2017 _ catalogo _ pagine 84 e 85





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MessaggioInviato: Sab Mar 18, 2017 01:03    Oggetto: CORTINAMETRAGGIO Festival 2017 - GENIUS intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:



Intervista a Alessandro Preziosi a “Cortinametraggio








Abbiamo voluto chiedere a 2 grandi attori e a un musicista del cinema italiano di esprimere il proprio parere sullo stesso tema coinvolgendo al contempo “Cortinametraggio” e l’attuare realtà cinematografica fatta di giovani, talvolta poche risorse, molta creatività e voglia di emergere.

Scopriamo insieme cosa ne pensa:
Alessandro Preziosi


Un Festival come “Cortinametraggio” che rappresenta una vetrina per i giovani artisti, quanto aiuta i filmmakers esordienti a farsi conoscere?

Farsi conoscere nel nostro lavoro è, a mio parere, il secondo passo più importante. Il primo è riuscire a far sì che le proprie idee finiscano su pellicola, oggi digitale ma pur sempre pellicola. La possibilità di essere già selezionati ed essere riusciti a mettere su 7 minuti di film, che sono un’esperienza molto più difficile rispetto al film, è fondamentale. Quindi è importante farsi conoscere ma ancor di più lo è creare il presupposto per farlo, realizzando un’opera che sia stata selezionata all’interno di una competizione: un bilancio tra il tuo lavoro e la visibilità.
Cortinametraggioè indubbiamente una vetrina davvero importante e che negli anni è diventata molto prestigiosa.

Come vedi il futuro delle produzioni cinematografiche e musicali a basso budget?

Come diceva Alfred Hitchcock “per fare un buon film sono importanti tre cose: la sceneggiatura, la sceneggiatura e la sceneggiatura”. Quindi quando hai la storia, e una buona narrazione a volte avere un budget ridotto permette di fare degli sforzi creativi che diversamente uno non farebbe. Per esempio, se una scena deve essere girata con la pioggia, ti accorgi che basta passare improvvisamente al piano di sotto quando qualcuno sta dando l’acqua alle piante, e che questa ti cada addosso, per avere la scena che drammaturgicamente deve essere girata sotto la pioggia.
Anche io adesso sto lavorando in teatro con un regista che per raccontare il momento dell’uccisione e far vedere il sangue mette delle pompette piene di vernice, in mano all’attore che viene ucciso e quello spruzzo di colore diventa simbolicamente molto più efficace di un effetto molto più sofisticato ed economicamente più costoso.


Hai prestato e presteresti la tua professionalità per aiutare i giovani lavorando a titolo gratuito in un corto/video?

Sì l’ho fatto all’inizio della mia carriera e lo rifarei sicuramente. Di solito, la mia partecipazione dipende sempre dalla bontà dal prodotto e soprattutto dall’onestà intellettuale con cui il regista che mi propone il film o il produttore organizzano il proprio lavoro. In questo sono abbastanza radicale perché avendo già avuto esperienze non propriamente positive con persone che hanno un modo di lavorare già collaudato e un asset più preciso, mi sono accorto, alla fine, che la cosa che conta è innanzitutto condividere insieme un progetto e poterlo poi assistere, per così dire, gratuitamente.

…parliamo di questo perché è indubbio che oggi ci siano molti giovani creativi che purtroppo hanno poca disponibilità economica e non sempre hanno la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale.

Certo, i giovani talvolta sono formidabili! Basterebbe pensare al più giovane regista nella cerimonia degli Oscar, Damien Chazelle, che a soli 32 è stato premiato come miglior regista con il film “La La Land”, o al suo precedente lavoro “Whiplash” che è un altro film meraviglioso… per i giovani faremo tutto.

Quindi sono le capacità che alla fine hanno un peso decisivo?

Sono alla base del tuo lavoro. Conta quanto sei consapevole che un mestiere fa parte della tua vita, che lo subisci e che, allo stesso tempo, sei tu stesso ad attivarlo: si chiama passione!

Quanto conta la tecnica imparata nelle scuole di recitazione e quanto, invece, il talento naturale?

È un insieme di cose. Io personalmente ritengo che conti moltissimo l’esperienza stessa che si acquisisce facendo questo lavoro che ti permette di testare il tuo talento naturale – la capacità a raccontarsi di un attore – che in un buon film si controbilancia; quando, al contrario, il film non è fatto bene se l’attore ha delle capacità naturali, in quel caso riescono a mostrarsi con maggiore evidenza. Questo a dimostrare che chi vuole fare bene il proprio lavoro lo deve fare mettendo in pratica le sue conoscenze tecniche ma anche lavorando il più possibile perché è solo attraverso l’esperienza e l’esercitarsi quanto più possibile nella recitazione che il nostro talento viene fuori. Le conoscenze tecniche non sono però solo legate a come usare il diaframma, come recitare o come immedesimarsi in un personaggio ma anche alla storia del teatro e alla storia del costume che vengono insegnate all’interno delle scuole d’arte, all’uso del corpo e all’origine della parola recitare, giocare, confrontarsi. Insomma, è un incrociarsi continuo di tutti questi elementi che non finisce mai.

Una sorta di bilancia sempre in equilibrio tra la tecnica appresa e le inclinazioni naturali?

Sì sempre. Anche perché del talento naturale bisogna avere coscienza e alimentarlo tutta la vita. Della tecnica, invece, te ne fai poco se non c’è sentimento. Quindi la vita, intesa come esperienza, diventa comune denominatore di entrambi gli elementi.



Preziosi nasce il 19 aprile 1973 Figlio di avvocati, laureato con 110 e lode in Giurisprudenza. Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

per sapere di più :
alessandropreziosi.tv



GENIUS People Magazine n. 8/2017 16.03.17 pubblicato via genius-online.it







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MessaggioInviato: Sab Mar 18, 2017 01:05    Oggetto: RAI UNO 22/03/17 MASCHI CONTRO FEMMINE film di Fausto Brizzi Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI è tra gli interpreti del film :

          MASCHI CONTRO FEMMINE 2010


        Cinema RAI 1 HD mercoledì 22 marzo 2017

        In onda: 21:25 - 23:30; durata: 125 minuti
        Regia di Fausto Brizzi, e con Paola Cortellesi


        -- programma adatto a una visione congiunta con un adulto -


ha scritto:





guida ai programmi tv SORRISI E CANZONI TV n. 12/2017 pag. 112





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MessaggioInviato: Mer Mar 22, 2017 18:39    Oggetto: RAI UNO 22/03/17 MASCHI CONTRO FEMMINE film di Fausto Brizzi Rispondi citando



ha scritto:




Il lato comico della guerra tra i sessi. Una commedia che ruota intorno al

tema del conflitto tra uomini e donne
_ TV: Teleraccomando di Maria Volpe



CORRIERE DELLA SERA edizione nazionale - pag. 50, 22.03.17






          MASCHI CONTRO FEMMINE 2010


        Cinema RAI 1 HD mercoledì 22 marzo 2017

        In onda: 21:25 - 23:30; durata: 125 minuti
        Regia di Fausto Brizzi, e con Paola Cortellesi


ALESSANDRO PREZIOSI è tra gli interpreti del FILM !




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MessaggioInviato: Mer Mar 22, 2017 19:03    Oggetto: RAI 1, 23/03/17 DopoFICTION 23:35 ospita ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




RAI 1 giov. 23/03/17 dopo Sorelle 23:35 DopoFiction

ospite in studio con ANNA VALLE per il ruolo di Chiara

ALESSANDRO PREZIOSI per parlare di serie tv e altro

la puntata di questo giovedì sera è stata registrata !!!








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MessaggioInviato: Gio Mar 23, 2017 13:17    Oggetto: Teatro e cinema: F n. 12/2017 intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





Alessandro Preziosi: sui social l’amore è impaziente.

Si perde il piacere di un lento gioco di sguardi.





E’ romantico e come potrebbe non esserlo? E’ in teatro con Romeo e Giulietta. Crede nella famiglia.
Ma al cinema, in CLASSE Z, è un odioso preside





Fare un’intervista è come scrivere una lettera a se stessi”. Non gli interessa fare colpo su chi poi leggerà le sue risposte.Alessandro Preziosi preferisce concentrarsi su quel che ha in mente, come fosse sul lettino di un analista. Ogni domanda diventa l’occasione per fare il punto sulla sua vita. In questa intervista di occasioni ce ne sono parecchie. Quando per esempio parliamo del rapporto con i figli: Elena e Andrea Edoardo. “Sono disinvolto, ma non faccio l’amicone. Mi sento un papà rock” dice. […]

L’attore è impegnato su più fronti: a teatro ha appena prodotto e messo in scena ROMEO E GIULIETTA, mentre al cinema lo vedremo DAL 30 MARZO nei panni di un preside odioso in CLASSE Z.

La felicità di sicuro non ha data di scadenza. Ma in un rapporto esistono invece momenti giusti per fare certi passi, per esempio sposarsi?
A me ricominciare non spaventa mai, quindi la risposta è no”.

E per avere un figlio?
Una delle fortune dei maschi è poter diventare padri anche in tarda età”.

Ma diminuiscono le energie.
Non credo sia una questione di forza. Be’, però, certo, se sei acciaccatello un pensierino in più lo fai”.

E lei lo sta facendo?
Io mi sento giovane e abbastanza in forze! Non mi spaventa neppure l’idea di un altro figlio. Anche se per la verità, ho già dato… Comunque, chi vivrà vedrà”.

Si impara a essere un buon genitore strada facendo?
Io ho avuto due figli a due diverse età e ho capito che non si è mai pronti né per essere innamorati, né per essere padri. Quello che serve è l’onestà con se stessi, sapersi dare del tu senza cercare nell’altro la sponda per sentirsi migliori né buttarsi giù. Se esiste una ricetta è quella di affrontare il bello e il brutto del nostro modo di essere, solo così si può scegliere la persona giusta, assecondare l’istinto e vivere quella meravigliosa condizione che si chiama famiglia”.

A teatro veste i panni di Mercuzio. Ma dica la verità: si sente un po’ Romeo?
Romeo vive l’amore in maniera fresca ed è bello credere che l’amore sia così, assoluto e quasi esagerato. Ma non so se io sarei pronto a morire. La sua è una scelta strana, avventata e infantile”.

Cos’è il romanticismo?
E’ una forma d’amore con cui sono cresciuto, un modo di essere vicino a chi ami, traducendo in parole e azioni i sentimenti, persino quando hai il terrore di non essere ricambiato. Ecco, per me è catapultarsi in quest’esperienza senza aspettarsi nulla in cambio”.

Niente farfalle nello stomaco?
Devo dire che è stato anche questo”.

Con Facebook il corteggiamento è diventato più facile?
La tecnologia velocizza il naturale processo delle cose, lo rende impulsivo, impaziente, sintetico. E’ un codice che si sostituisce a quel piacevole gioco che è l’intesa degli sguardi, lo anticipa e così inverte causa ed effetto. Mi innamoro sui social e poi forse ti osservo davvero”.

Il colpo di fulmine esiste ancora?
Io ci credo: è uno dei grandi rischi dell’amore”.

E quando arrivano i problemi, come le ingerenze familiari che mettono lo zampino nella coppia, come si fa?
Bisogna accettarlo. Non sposi solo il partner, ma tutta la dimensione affettiva in cui si trova”.

L’amore, quindi, non vince su tutto?
Ritorniamo a ROMEO E GIULIETTA: sono due irresponsabili che in poche ore creano una vera e propria tragedia. La loro condizione familiare li trasforma in una bomba a orologeria, in questo mix di passione, affinità, energia, ma anche se l’epilogo fosse stato diverso, il loro non sarebbe stato un amore facile”.

Non è la prima volta che porta un testo di Shakespeare a teatro.
La mia prima volta a teatro è stata nel 1999, interpretavo Laerte nell’AMLETO con Kim Rossi Stuart, e da allora Shakespeare continua a far parte del mio cammino artistico. Ha dato vita a testi immortali, ma non solo: i suoi testi riescono a essere anche oggi specchio della realtà”.

Che effetto le ha fatto tornare al liceo con CLASSE Z?
Mi sento giovane anch’io tra questi ragazzi. Questo film mi ha fatto riflettere sulle “classi Z”: [...] mi confronto con i problemi di un preside che è sì severo, ma perché non cede al populismo e non accetta che si studi gli ultimi due mesi per evitare la bocciatura”.

Quali materie le piace ripassare con sua figlia?
Soprattutto geografia e storia, ma solo perché sono più facili della matematica, in cui sono una schiappa totale”.

Nella giuria di CORTINAMETRAGGIO, in questi giorni, si ritrova a giudicare le nuove leve del cinema. Come se la cava?
Ricordo dov’ero alla loro età, 20 anni fa, un periodo vissuto intensamente ma a cui non vorrei ritornare. So che un corto è un biglietto da visita importante, come hanno dimostrato Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Gabriele Muccino, solo per fare qualche nome. Comunque preferisco fare lo spettatore che l’attore. Perché sono più indulgente con gli altri che con me stesso”. F

di Alessandra De Tommasi
- foto: Fabio Lovino/Contrasto

F _ N. 12 – pagine 71 e 72 – settimanale Cairo Editore - 29 marzo 2017 -















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MessaggioInviato: Gio Mar 23, 2017 13:47    Oggetto: CORTINAMETRAGGIO 25/03/17 Premiazione: diretta COMINGSOON.TV Rispondi citando



      da CORTINA IN DIRETTA WEB TV, 25/03/17

      premiazione della categoria CORTY COMEDY

      Alessandro Preziosi, nella Giuria del Festival




COMING SOON TV www.comingsoon.it/cinema/news/cortinametraggio-2017-la-cerimonia-di-premiazione-ora-in-diretta-streaming/n65392/ www.cortinametraggio.it/





    CORTINAMETRAGGIO 2017 Tutti I PREMI della

    XII EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA BREVE


Exclamation Exclamation Exclamation www.cortinametraggio.it/comunicato-assegnati-premi-della-xii-edizione-del-festival-del-cinema-breve/ Si conclude così con l’assegnazione dei Premi e delle menzioni speciali la XII edizione di CORTINAMETRAGGIO. Una manifestazione che a venti anni dalla nascita è più ricca che mai superando di gran lunga le 6.000 presenze dello scorso anno tra ospiti vip, giornalisti, addetti ai lavori e il pubblico di Cortina. Un pubblico che dimostra di amare sempre di più il Festival partecipando numeroso alle proiezioni delle opere in concorso presso il cinema Eden (e con il Nazionale a Trieste in contemporanea) che ha registrato ogni sera il tutto esaurito



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MessaggioInviato: Lun Mar 27, 2017 18:56    Oggetto: L'AMORE RUBATO film di Irish Braschi a CORTINAMETRAGGIO 2017 Rispondi citando



ha scritto:



. CORTINAMETRAGGIO contro violenza sulle donne

. Applausi per L'amore rubato e L'amore che vorrei






(ANSA) - CORTINA D'AMPEZZO, 24 marzo 2017 - Cinque storie di sofferenza e dolore, cinque donne costrette a subire soprusi da parte di chi dice di amarle, cinque ceti sociali diversi a indicare che la violenza non guarda in faccia nessuno. È stato accolto con un fiume di applausi il film L'amore rubato di Irish Braschi, proiettato ieri sera al Festival CORTINAMETRAGGIO. Prodotto da ANTHOS Produz. e RAI Cinema, il mediometraggio è tratto dall'omonimo libro di Dacia Maraini e vede nel cast Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Gabriella Pession, Chiara Mastalli ed Elisabetta Mirra, con Alessandro Preziosi, Antonio Catania, Emilio Solfrizzi e Antonello Fassari. "Interpretando questo film mi sono emozionata - ha detto Elena Sofia Ricci - credo che purtroppo ogni donna abbia fatto esperienza almeno una volta nella vita di violenza psicologica o fisica. Per questo serve un grande lavoro per insegnare ai nostri figli l'uguaglianza tra uomo e donna". Accolto con favore anche L'amore che vorrei, terza regia di Gabriele Pignotta sul tema.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - pubblicato via ANSA.it/sito/notizie/cultura/cinema







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MessaggioInviato: Lun Mar 27, 2017 18:56    Oggetto: L'AMORE RUBATO film di Irish Braschi a CORTINAMETRAGGIO 2017 Rispondi citando





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MessaggioInviato: Lun Mar 27, 2017 19:05    Oggetto: CLASSE Z 30/03/17 ITALpress intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




ha scritto:



        ALESSANDRO PREZIOSI IN CLASSE Z:

        ."BELLA RIVINCITA FARE IL PRESIDE"







Una classe di ragazzi problematici, esuberanti e svogliati. Un giovane professore di italiano che cerca in tutti i modi di coinvolgerli che però, esasperato, getta la spugna. Ma prima di andarsene, rivela loro che la classe H in cui sono stati inseriti è stata una idea del preside (Alessandro Preziosi) che aveva deciso di isolarli in una classe "ghetto", sicuro di poter dimostrare che il rendimento delle altri classi sarebbe migliorato.
A cento giorni dall´esame di maturità i ragazzi si rendono conto che hanno bisogno dell´aiuto dell´ex professore di italiano per passare l´ultima prova...

"E´ stata una bella rivincita fare il preside - ha commentato sorridendo Alessandro Preziosi - e passare da giudicato a giudicante! Secondo me in questo film non c’è proprio un personaggio cattivo e uno buono: ognuno è legittimato nel proporre la propria posizione. Il preside che interpreto ritiene che la scuola non sia un diritto ma una opportunità´. E´ stato divertente notare come la mia generazione sia meno violenta di questa e lo dico con tristezza. Rivedermi in un tempo che non c’è più mi ha divertito e mi ha messo malinconia: se tornassi indietro vivrei il mondo della scuola con molta più passione. Oggi gli insegnanti a volte peccano di professionalità perché sono schiacciati da tanti problemi.
La scuola per me? Non può essere una opportunità perché´ sarebbe discriminatorio ma neanche solo un diritto, una sorta di "parcheggio" di tutti quelli che non hanno un lavoro o non si vogliono applicare seriamente allo studio
".

"Volevo fare un film non dalla parte dei ragazzi ma alla loro altezza - ha spiegato il regista Guido Chiesa -. Abbiamo incontrato i responsabili di un portale che si chiama ScuolaZoo che lavora nel mondo della scuola da circa 10 anni. Ho due figlie liceali e mi hanno raccontato tante cose, sui professori e sui compagni. La scuola tende a produrre scarti: chi non si adegua a una certa metrologia didattica o di comportamento viene mandato via".
Nel film c’è una battuta (la vita non è un film) che critica il famoso film "L´attimo fuggente" : "quel film ha rovinato generazioni di professori - ha ribattuto il regista - . Il punto non è "famolo strano", ma cercare di guardare in faccia i ragazzi, guardarli come persone, sono esseri umani, è da questo che si deve partire. Forse conoscendo meglio la storia di quel ragazzo non l´avrebbe spinto fino a tanto e lui non si sarebbe suicidato. I genitori? Non li volevo nel film, ne abbiamo discusso, ci siamo resi conto che era meglio non metterli per non fare un film sociologico".



Autore: ITALpress – 24/03/2017; pubblicato via DONNEsi.IT








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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 12:32    Oggetto: CLASSE Z, Giornale di Brescia intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




L’attore - PREZIOSI:

Io, preside severo. Ma a scuola ero irrequieto



Al cinema con CLASSE Z, giurato a Cortina, teatro, tv: “Amo diversificare. Sanremo, perché no?



Cortina D’Ampezzo. La dodicesima edizione di “CORTINAMETRAGGIO” ha visto trionfare “Buffet” come Miglior corto Assoluto del Festival del Cinema Breve, ideato e diretto da Maddalena Mayneri. Mentre “Amira” di Luca Lepone ha vinto per la Miglior colonna sonora.
Nel segno del compleanno dei 70 anni del Sindacato giornalisti cinematografici italiani, per un gran finale dedicato alla commedia popolare, sono stati premiati Eleonora Giorgi e Lino Banfi.



Applausi e richieste di selfie a non finire per ALESSANDRO PREZIOSI, giurato doc, che si è raccontato partendo dal suo ultimo film “Classe Zdi GUIDO CHIESA, in sala da giovedì 30 marzo.
Al centro della storia un liceo scientifico nel quale il primo giorno dell’anno della maturità gli studenti più problematici vengono messi tutti insieme nella stessa classe, per volontà del severissimo preside interpretato dall’attore napoletano.
Un preside inflessibile lontano anni luce dal percorso liceale di Preziosi: “A scuola ero irrequieto, faticavo a restare seduto per cinque ore e a studiare quello che vivevo come un’imposizione, in una scuola che era estremamente severa. La mia profonda passione per lo studio è nata dopo”.

Dopo aver visto e giudicato tanti corti, non vorrebbe passare dietro la macchina da presa?
Sì mi piacerebbe realizzare un cortometraggio. Fare l’attore, a un certo punto della carriera, non ti basta più in questo Paese. Perché il successo è sempre così passeggero, legato a esperimenti seriali che non pensavi ti avrebbero dato tanta popolarità. Il successo ti dà una forza che non è quella naturale: non sono mai convinto che se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto”.

Però, le tante serie che ha interpretato, a partire da Elisa di Rivombrosa, le hanno permesso di portare tanto pubblico a vedere i suoi spettacoli in teatro…
Sì, ma è un equilibrio strano: il successo ti permette di scegliere quello che vuoi fare, e non è sempre così facile. Questo è un mestiere in cui basta un non nella per cadere. Poi ci sono personaggi che ti lasciano un successo interiore, in cui la tua persona scompare, in cui ‘sei’ e basta”.

A lei piace diversificare. Presenterebbe Sanremo?
Certo, perché no! Non avrei timore. Poi, che si tratti del Festival o di un programma televisivo, lo farei volentieri. Io guardo tutto. Amo questo mezzo, ho imparato tanto, mi ha dato molto e mi ha fatto anche guadagnare. La tv deve essere diversificata. Ecco: vorrei essere un elemento di diversificazione”.

Progetti futuri?
Sarò Van Gogh, per la regia di Alessandro Maggi. Credo che questa sia la sfida più importante della mia carriera. Penso sia arrivato il momento di placare le mie nevrosi interpretative con un personaggio di questa portata, che spero di portare anche a Brescia”.


intervista di Emanuela Castellini

GIORNALE DI BRESCIA – Spettacoli pag. 45; domen. 26 marzo 2017














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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 12:38    Oggetto: CLASSE Z di CHIESA - Il Tempo intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Intervista - dalle Dolomiti Alessandro Preziosi

parla di “CLASSE Z” nelle sale giov. 30 marzo



      Al cinema faccio il preside tiranno -

      ma a teatro sarò Vincent Van Gogh



Cortina D’Ampezzo – Alessandro Preziosi torna al cinema, dopo quattro anni di assenza dal grande schermo, nei panni del cattivo. “Faccio il preside tiranno” ci dice del personaggio che interpreta in CLASSE Z. Il film, diretto da Guido Chiesa, sarà nelle sale dal 30 marzo con MEDUSA, che lo ha anche prodotto insieme a Colorado Film in collaborazione con Scuola Zoo. Nel frattempo, l’attore si prepara a un nuovo spettacolo teatrale. Dopo il successo di “Romeo e Giulietta” di Andrea Baracco nelle vesti di Mercuzio, a luglio sarà Vincent Van Gogh. Ma in futuro c’è anche la prima regia di un film, progetto per ora top secret. Prima di rimettersi al lavoro, Preziosi si concede qualche giorno di relax con i figli sulle Dolomiti.
Lo incontriamo a CORTINAMETRAGGIO, dove ha ricoperto il ruolo di giurato nella categoria Corti Comedy.

Che bilancio fa della sua partecipazione al Festival?

E’ stata un’esperienza nuova che mi è piaciuta molto. Mi sono accorto di quanta vita c’è in questi lavori, anche se consiglio ai giovani di osare di più. Ricordo che quando ho iniziato uno sceneggiatore famoso mi disse che il corto era “un aborto di un film”. Secondo lui non era il giusto modo per esordire. Con questa persona non sono rimasto in buoni rapporti. E sono contento di aver constatato al Festival che quello che mi aveva detto era sbagliato”.

Giovedì esce al cinema “CLASSE Z”, dove interpreta il preside di un liceo scientifico che “ghettizza” un gruppo di studenti svogliati che si preparano alla maturità. Non proprio un ruolo positivo…

Faccio il preside tiranno. Frigotto legittima una corrente di pensiero secondo la quale i più asini (interpretati, tra gli altri, da Greta Menchi, Enrico Oetikere, Alice Pagani, ndr) non devono rallentare la corsa dei cavalli, in un sistema scolastico nel quale la meritocrazia dovrebbe essere importante per i ragazzi. Tra gli insegnanti che non si curano di loro, ce n’è uno però (il professor Marco Andreoli, impersonato da Andrea Pisani, ndr) che cercherà di aiutarli”.

Ma lei a scuola sarebbe stato in questa speciale sezione H che crea nel film?

Sarei rientrato in una classe I. Mi dedicavo molto allo sport. Giocavo a tennis, facevo calcio. Dopo educazione fisica, tornavo sempre tardi in classe e mi interrogavano. La matematica era la materia in cui andavo peggio. Ma in fondo ho fatto il classico”.

Com’è stato lavorare a una produzione così importante come quella de “I MEDICI”?

Una grande gioia. Mi sono proprio divertito. Ero in tournée con il Don Giovanni e ogni domenica sera partivo dalla città in cui ero, per andare a girare il lunedì”.

Da poco a teatro ha concluso “Romeo e Giulietta”. E di nuovo in vista cosa c’è?

Lavoro da un anno e mezzo a uno spettacolo per il NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA in collaborazione per la prima volta con il FESTIVAL DI SPOLETO. A luglio mi vedrete nei panni di Vincent Van Gogh. Ma non posso aggiungere altro. Sto anche lavorando al mio primo film da regista (ma anche su questo progetto Preziosi non si sbilancia, ndr)”.

Non tutti sanno, però, della sua passione per la musica. Ha anche composto la colonna sonora di un film. Tornerà a farlo?

Era La seconda notte di nozze di Pupi Avati. Scrivo romanze quando mi capita. Per me la musica è come un caffè. Ti accompagna tutta la vita. Non c’è bisogno di aprire un bar per farlo”.


di Giulia Bianconi Riproduzione riservata

IL TEMPO - quotidiano - Cultura&Spettacoli pag. 20; lun. 27 marzo 2017






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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 12:45    Oggetto: CLASSE Z 30/03/2017, GIOIA.IT intervista ALESSANDRO PREZIOS Rispondi citando



ha scritto:




Alessandro Preziosi sono un precisino, ma solo per finta




L'attore e sex symbol si racconta a tutto tondo: dal nuovo film CLASSE Z, in cui interpreta un preside irremovibile (al cinema dal 30 marzo 2017), al suo Mercuzio punk, nonché ...








Alessandro Preziosi è un preside irremovibile nel nuovo film CLASSE Z (nelle sale dal 30 marzo 2017), nonché un Mercuzio molto rock a teatro, nello spettacolo Romeo e Giulietta. Chi l'avrebbe detto, quindi, che nella vita privata l'attore è invece un inguaribile giocherellone, dalla battuta facile? Lo dimostra al suo primo incontro con la stampa al Festival di Cortinametraggio, che segue in veste di giudice: per scusarsi del ritardo, il nostro pensa bene di difendersi dicendo: «Scusatemi, è che ho due figli a cui pensare e il terzo sta arrivando: siate comprensivi».

Sicuro di non essersi lasciato sfuggire una notizia vera?

Come potrei comunicare una cosa del genere in questo modo? Inoltre l'assicuro che, se aspettassimo un figlio, ne sarei al corrente. È che mi piace scherzare: prima, salendo in camera, ho raccontato la gag a mio figlio che, conoscendomi, ha colto subito lo scherzo.

Nemmeno una settimana fa ha però dichiarato che farebbe volentieri un terzo figlio. Questo almeno lo conferma?

Come si potrebbe dire di non desiderare un figlio? È come se mi chiedessero se Cortina è bella: ovvio che lo sia! Però questo non vuol dire che io e la mia compagna avremo davvero un figlio. Chissà: chi vivrà vedrà. Di certo non ho problemi di sterilità.

Veniamo al suo nuovo film: CLASSE Z. Qual è il suo personaggio?

Sono un preside di una scuola della periferia romana che, un bel giorno, ha la malsana idea di creare una classe Z: una sorta di sezione speciale, dove vengono inseriti tutti i ragazzi che vanno male a scuola. In questo modo, gli asini non rallentano i cavalli. Apparentemente, questi ragazzi sembrano non voler fare nulla finché non arriva un professore che, uscendo dal protocollo del sistema scolastico, riesce a farli ammettere alla maturità.

Più volte il cinema e la tv hanno cercato di rappresentare il mondo degli adolescenti, ma l'impressione è che non si riesca mai a raccontarlo fino in fondo. Cosa rende le nuovi generazioni così sfuggenti?

È difficile rappresentarle perché i ragazzi, per primi, interpretano un ruolo: mettono in scena una rappresentazione di se stessi seguendo un prototipo che finisce per omologarli l'uno all'altro. Questo vale soprattutto per la generazione che va dai 10 ai 15 mentre non si può dire lo stesso per i coetanei di mio figlio, che ha 21 anni.

Loro invece come sono?

Si ispirano a ferrei principi di comportamento, ma poi tradiscono un senso di responsabilità molto vaga. Non si sentono chiamati in causa quando commettono un errore e questo finisce per deresponsabilizzarli. Nel film parliamo dei 15enni e, nel farlo, citiamo espressamente L'attimo fuggente: il professore propone alla classe la visione del film per stimolarli da un altro punto di vista…

Non sarà rischioso paragonarvi a un film che ha fatto la storia del cinema?

L'attimo fuggente ha un contesto molto british e scolasticamente impeccabile, anche dal punto di vista sociale, mentre i ragazzi di Classe Z non hanno voglia di studiare. Attraverso lo spunto de L'attimo fuggente, il nostro film insegna il lavoro di gruppo, l'importanza di superare l'individualismo: oggi, per esempio, i ragazzi studiano sempre da soli. Inoltre ci si interroga sul ruolo della scuola: imparare è un diritto o un'opportunità? (gli insegnanti speciali esistono però veramente, come nel caso di D'Aleo, ndr)

A proposito di studenti impeccabili, si dice che lei sia un precisino sul lavoro. È così?

Dal punto di vista professionale posso risultare poco simpatico proprio per via della mia precisione: un tratto che è invece del tutto assente nella mia vita fuori dal set. Sa, è come se quando lavoro, interpretassi un ruolo: divento un'altra persona e lascio fuori dal set tutte le mie preoccupazioni e ansie personali. Probabilmente è quello che succede anche agli insegnanti quando entrano in classe. Così, per esempio, se a casa mi capita di arrabbiarmi con i figli per puro nervosismo, questo non succede mai sul set.

A proposito di rabbia, lei ha interpretato la Bestia nella fiction RAI La bella e la bestia: è andato al cinema a vedere il film con Emma Watson?

Non lo vedrò perché credo che, dopo di me, non ci dovrebbero essere altre bestie: dove lo trovano uno più bestia di me? (ride, ndr) Scherzo! Lo vedrò sicuramente con mia figlia.

Nel frattempo è a teatro con Romeo e Giulietta: una versione molto punk del classico shakespeariano, dove lei interpreta Mercuzio.
Oggi il tema dell'amicizia al maschile è l'ultimo, vero, tabù?

Sì. L'amicizia tra Romeo e Mercuzio esprime un affetto molto ideale dove il sesso non c'entra nulla: Mercuzio è geloso del nuovo amore di Romeo perché in qualche modo teme di perdere l'amico. È come se Mercuzio si intristisse senza il suo amico. Senza di lui si sente perso: la loro è una complicità affettiva.

Qui a Cortina ha valutato, come giudice, i corti in concorso. Soddisfatto dei titoli in gara?

In parte. Dal punto di vista registico si sono infatti molto tenuti. Ma forse è una scelta che non si può biasimare: una regia sofisticata rischierebbe di cannibalizzare la storia.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Farò uno spettacolo su Van Gogh, che porteremo al Napoli Teatro Festival Italia e al Festival di Spoleto… E poi mi metterò all'opera per fare un figlio (ride, ndr). Sto scherzando, eh!



di Francesca D'Angelo 29/03/2017; pubblicato via GIOIA.IT

link originale: www.gioia.it/spettacolo/film/interviste/a3666/alessandro-preziosi-sono-un-precisino/














Cortinametraggio: rassegna stampa: topic Scusate il ritardo di Alessandro



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