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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Mar Mar 28, 2017 14:03    Oggetto: CLASSE Z regia di GUIDO CHIESA, nei cinema dal 30 marzo 2017 Rispondi citando




Alessandro PREZIOSI preside - film di Guido CHIESA

la "CLASSE Z" nelle sale italiane dal 30 MARZO 2017

produzione : Colorado Film; distribuisce Medusa Film










CLASSE Z”,
spaccato del mondo della scuola in chiave commedia



“Zero studio, zero regole, zero in condotta” e…”zeru tituli” per la “Classe Z”. Sì perché questi liceali rischiano seriamente di non conseguire l’importante titolo della maturità. Il film di Guido Chiesa nel mondo della scuola, nulla di pedagogico né un manifesto generazionale, una commedia che racconta questo universo “ad altezza ragazzi” piuttosto che da quella dei professori. Rappresentate le tipologie che oggi incontriamo nelle classi e fuori: la ragazza in conflitto con il mondo, la raccomandata, il pluriripetente, l’erotomane, il casinista, l’introverso, gli ossessionati dal look, gli apatici. E un professore motivato, entusiasta, con la figura del professor Keating di ” L’attimo fuggente” in testa, che tenta disperatamente di creare interesse nei ragazzi.

Dal 30 marzo al cinema.

Giornalista: Riccardo Farina
Post-produzione: Giulio Riservato - pubblicato via -
CinecittaLUCEmagazine.it



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L'ultima modifica di genziana il Mar Mar 28, 2017 14:42, modificato 2 volte
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Marisol



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Residenza: Madrid (España)

MessaggioInviato: Mar Mar 28, 2017 14:40    Oggetto: Rispondi citando


Peccato essere a Madrid Crying or Very sad e non a Milano per poter asistire alla anteprima del film Razz !!!

IN BOCCA AL LUPO a tutto cast Razz Wink !!!

Mio caro amico Ale.............



Tanti baci con grande affetto da Madrid Wink Wink !!!

Marisol

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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.



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Daniela_G



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MessaggioInviato: Mar Mar 28, 2017 14:43    Oggetto: Rispondi citando


Caro preside dei nostri cuori ... In bocca al lupo!!!!!!!!!!!
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Beate-1969



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Residenza: Deggendorf/Deutschland

MessaggioInviato: Mar Mar 28, 2017 18:18    Oggetto: Rispondi citando


Caro amico Alessandro!!! Laughing Laughing

In bocca al lupo!!! Con tutto il mio cuore! Laughing

Un abbraccio fortissimo!!!

Baci

Bea Laughing Laughing

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Mi dispiace per il mio cattivo italiano

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genziana



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MessaggioInviato: Mer Mar 29, 2017 18:47    Oggetto: RAI MOVIE 29/03/17 Movie Mag 23:35| RAI 1 replica 01:55 Rispondi citando




RAI MOVIE mercol.29/03/17 MOVIE MAG ore 23:35

e in replica su RAI UNO (notte) 01:55 circa, parla di

CLASSE Z, film di Guido Chiesa in uscita il 30 marzo




Il regista Guido Chiesa torna nelle sale per proporre uno sguardo diverso sui giovani,
con il suo CLASSE Z. Il film racconta, con i toni della commedia, una classe di liceo in
cui vengono relegati alcuni studenti dalla condotta non proprio irreprensibile. MOVIE
MAG è il settimanale di attualità cinematografica di Rai Movie: film in uscita, curiosità,
backstage e materiale d'archivio per raccontare trasformazioni e fascino del cinema.








http://www.raiplay.it/video/2017/03/Movie-Mag-b1e35f13-a7ac-4458-b4b4-9af435ce14ac.html video-servizio a partire da 10:17


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L'ultima modifica di genziana il Gio Mar 30, 2017 01:24, modificato 1 volta
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mayte



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Residenza: BARCELONA

MessaggioInviato: Mer Mar 29, 2017 19:35    Oggetto: Rispondi citando


Sei inarrestabile, non mi stanco di dirlo. grande in tutto, quello che fai, non mi rimane più che augurarti un grande IN BOCCA AL LUPO!!!

BESOS, MAYTE
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genziana



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Messaggi: 37243

MessaggioInviato: Mer Mar 29, 2017 21:05    Oggetto: CLASSE Z 30/03/2017, GIOIA.IT intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Alessandro Preziosi sono un precisino, ma solo per finta




L'attore e sex symbol si racconta a tutto tondo: dal nuovo film CLASSE Z, in cui interpreta un preside irremovibile (al cinema dal 30 marzo 2017), al suo Mercuzio punk, nonché ...








Alessandro Preziosi è un preside irremovibile nel nuovo film CLASSE Z (nelle sale dal 30 marzo 2017), nonché un Mercuzio molto rock a teatro, nello spettacolo Romeo e Giulietta. Chi l'avrebbe detto, quindi, che nella vita privata l'attore è invece un inguaribile giocherellone, dalla battuta facile? Lo dimostra al suo primo incontro con la stampa al Festival di Cortinametraggio, che segue in veste di giudice: per scusarsi del ritardo, il nostro pensa bene di difendersi dicendo: «Scusatemi, è che ho due figli a cui pensare e il terzo sta arrivando: siate comprensivi».

Sicuro di non essersi lasciato sfuggire una notizia vera?

Come potrei comunicare una cosa del genere in questo modo? Inoltre l'assicuro che, se aspettassimo un figlio, ne sarei al corrente. È che mi piace scherzare: prima, salendo in camera, ho raccontato la gag a mio figlio che, conoscendomi, ha colto subito lo scherzo.

Nemmeno una settimana fa ha però dichiarato che farebbe volentieri un terzo figlio. Questo almeno lo conferma?

Come si potrebbe dire di non desiderare un figlio? È come se mi chiedessero se Cortina è bella: ovvio che lo sia! Però questo non vuol dire che io e la mia compagna avremo davvero un figlio. Chissà: chi vivrà vedrà. Di certo non ho problemi di sterilità.

Veniamo al suo nuovo film: CLASSE Z. Qual è il suo personaggio?

Sono un preside di una scuola della periferia romana che, un bel giorno, ha la malsana idea di creare una classe Z: una sorta di sezione speciale, dove vengono inseriti tutti i ragazzi che vanno male a scuola. In questo modo, gli asini non rallentano i cavalli. Apparentemente, questi ragazzi sembrano non voler fare nulla finché non arriva un professore che, uscendo dal protocollo del sistema scolastico, riesce a farli ammettere alla maturità.

Più volte il cinema e la tv hanno cercato di rappresentare il mondo degli adolescenti, ma l'impressione è che non si riesca mai a raccontarlo fino in fondo. Cosa rende le nuovi generazioni così sfuggenti?

È difficile rappresentarle perché i ragazzi, per primi, interpretano un ruolo: mettono in scena una rappresentazione di se stessi seguendo un prototipo che finisce per omologarli l'uno all'altro. Questo vale soprattutto per la generazione che va dai 10 ai 15 mentre non si può dire lo stesso per i coetanei di mio figlio, che ha 21 anni.

Loro invece come sono?

Si ispirano a ferrei principi di comportamento, ma poi tradiscono un senso di responsabilità molto vaga. Non si sentono chiamati in causa quando commettono un errore e questo finisce per deresponsabilizzarli. Nel film parliamo dei 15enni e, nel farlo, citiamo espressamente L'attimo fuggente: il professore propone alla classe la visione del film per stimolarli da un altro punto di vista…

Non sarà rischioso paragonarvi a un film che ha fatto la storia del cinema?

L'attimo fuggente ha un contesto molto british e scolasticamente impeccabile, anche dal punto di vista sociale, mentre i ragazzi di Classe Z non hanno voglia di studiare. Attraverso lo spunto de L'attimo fuggente, il nostro film insegna il lavoro di gruppo, l'importanza di superare l'individualismo: oggi, per esempio, i ragazzi studiano sempre da soli. Inoltre ci si interroga sul ruolo della scuola: imparare è un diritto o un'opportunità? (gli insegnanti speciali esistono però veramente, come nel caso di D'Aleo, ndr)

A proposito di studenti impeccabili, si dice che lei sia un precisino sul lavoro. È così?

Dal punto di vista professionale posso risultare poco simpatico proprio per via della mia precisione: un tratto che è invece del tutto assente nella mia vita fuori dal set. Sa, è come se quando lavoro, interpretassi un ruolo: divento un'altra persona e lascio fuori dal set tutte le mie preoccupazioni e ansie personali. Probabilmente è quello che succede anche agli insegnanti quando entrano in classe. Così, per esempio, se a casa mi capita di arrabbiarmi con i figli per puro nervosismo, questo non succede mai sul set.

A proposito di rabbia, lei ha interpretato la Bestia nella fiction RAI La bella e la bestia: è andato al cinema a vedere il film con Emma Watson?

Non lo vedrò perché credo che, dopo di me, non ci dovrebbero essere altre bestie: dove lo trovano uno più bestia di me? (ride, ndr) Scherzo! Lo vedrò sicuramente con mia figlia.

Nel frattempo è a teatro con Romeo e Giulietta: una versione molto punk del classico shakespeariano, dove lei interpreta Mercuzio.
Oggi il tema dell'amicizia al maschile è l'ultimo, vero, tabù?

Sì. L'amicizia tra Romeo e Mercuzio esprime un affetto molto ideale dove il sesso non c'entra nulla: Mercuzio è geloso del nuovo amore di Romeo perché in qualche modo teme di perdere l'amico. È come se Mercuzio si intristisse senza il suo amico. Senza di lui si sente perso: la loro è una complicità affettiva.

Qui a Cortina ha valutato, come giudice, i corti in concorso. Soddisfatto dei titoli in gara?

In parte. Dal punto di vista registico si sono infatti molto tenuti. Ma forse è una scelta che non si può biasimare: una regia sofisticata rischierebbe di cannibalizzare la storia.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Farò uno spettacolo su Van Gogh, che porteremo al Napoli Teatro Festival Italia e al Festival di Spoleto… E poi mi metterò all'opera per fare un figlio (ride, ndr). Sto scherzando, eh!



di Francesca D'Angelo 29/03/2017; pubblicato via GIOIA.IT

link originale: www.gioia.it/spettacolo/film/interviste/a3666/alessandro-preziosi-sono-un-precisino/





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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 02:01    Oggetto: CLASSE Z 30/03/17 ITALpress intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




ha scritto:



        ALESSANDRO PREZIOSI IN CLASSE Z:

        ."BELLA RIVINCITA FARE IL PRESIDE"







Una classe di ragazzi problematici, esuberanti e svogliati. Un giovane professore di italiano che cerca in tutti i modi di coinvolgerli che però, esasperato, getta la spugna. Ma prima di andarsene, rivela loro che la classe H in cui sono stati inseriti è stata una idea del preside (Alessandro Preziosi) che aveva deciso di isolarli in una classe "ghetto", sicuro di poter dimostrare che il rendimento delle altri classi sarebbe migliorato.
A cento giorni dall´esame di maturità i ragazzi si rendono conto che hanno bisogno dell´aiuto dell´ex professore di italiano per passare l´ultima prova...

"E´ stata una bella rivincita fare il preside - ha commentato sorridendo Alessandro Preziosi - e passare da giudicato a giudicante! Secondo me in questo film non c’è proprio un personaggio cattivo e uno buono: ognuno è legittimato nel proporre la propria posizione. Il preside che interpreto ritiene che la scuola non sia un diritto ma una opportunità´. E´ stato divertente notare come la mia generazione sia meno violenta di questa e lo dico con tristezza. Rivedermi in un tempo che non c’è più mi ha divertito e mi ha messo malinconia: se tornassi indietro vivrei il mondo della scuola con molta più passione. Oggi gli insegnanti a volte peccano di professionalità perché sono schiacciati da tanti problemi.
La scuola per me? Non può essere una opportunità perché´ sarebbe discriminatorio ma neanche solo un diritto, una sorta di "parcheggio" di tutti quelli che non hanno un lavoro o non si vogliono applicare seriamente allo studio
".

"Volevo fare un film non dalla parte dei ragazzi ma alla loro altezza - ha spiegato il regista Guido Chiesa -. Abbiamo incontrato i responsabili di un portale che si chiama ScuolaZoo che lavora nel mondo della scuola da circa 10 anni. Ho due figlie liceali e mi hanno raccontato tante cose, sui professori e sui compagni. La scuola tende a produrre scarti: chi non si adegua a una certa metrologia didattica o di comportamento viene mandato via".
Nel film c’è una battuta (la vita non è un film) che critica il famoso film "L´attimo fuggente" : "quel film ha rovinato generazioni di professori - ha ribattuto il regista - . Il punto non è "famolo strano", ma cercare di guardare in faccia i ragazzi, guardarli come persone, sono esseri umani, è da questo che si deve partire. Forse conoscendo meglio la storia di quel ragazzo non l´avrebbe spinto fino a tanto e lui non si sarebbe suicidato. I genitori? Non li volevo nel film, ne abbiamo discusso, ci siamo resi conto che era meglio non metterli per non fare un film sociologico".



Autore: ITALpress – 24/03/2017; pubblicato via DONNEsi.IT





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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 03:08    Oggetto: CLASSE Z, Giornale di Brescia intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




L’attore - PREZIOSI:

Io, preside severo. Ma a scuola ero irrequieto



Al cinema con CLASSE Z, giurato a Cortina, teatro, tv: “Amo diversificare. Sanremo, perché no?



Cortina D’Ampezzo. La dodicesima edizione di “CORTINAMETRAGGIO” ha visto trionfare “Buffet” come Miglior corto Assoluto del Festival del Cinema Breve, ideato e diretto da Maddalena Mayneri. Mentre “Amira” di Luca Lepone ha vinto per la Miglior colonna sonora.
Nel segno del compleanno dei 70 anni del Sindacato giornalisti cinematografici italiani, per un gran finale dedicato alla commedia popolare, sono stati premiati Eleonora Giorgi e Lino Banfi.



Applausi e richieste di selfie a non finire per ALESSANDRO PREZIOSI, giurato doc, che si è raccontato partendo dal suo ultimo film “Classe Zdi GUIDO CHIESA, in sala da giovedì 30 marzo.
Al centro della storia un liceo scientifico nel quale il primo giorno dell’anno della maturità gli studenti più problematici vengono messi tutti insieme nella stessa classe, per volontà del severissimo preside interpretato dall’attore napoletano.
Un preside inflessibile lontano anni luce dal percorso liceale di Preziosi: “A scuola ero irrequieto, faticavo a restare seduto per cinque ore e a studiare quello che vivevo come un’imposizione, in una scuola che era estremamente severa. La mia profonda passione per lo studio è nata dopo”.

Dopo aver visto e giudicato tanti corti, non vorrebbe passare dietro la macchina da presa?
Sì mi piacerebbe realizzare un cortometraggio. Fare l’attore, a un certo punto della carriera, non ti basta più in questo Paese. Perché il successo è sempre così passeggero, legato a esperimenti seriali che non pensavi ti avrebbero dato tanta popolarità. Il successo ti dà una forza che non è quella naturale: non sono mai convinto che se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto”.

Però, le tante serie che ha interpretato, a partire da Elisa di Rivombrosa, le hanno permesso di portare tanto pubblico a vedere i suoi spettacoli in teatro…
Sì, ma è un equilibrio strano: il successo ti permette di scegliere quello che vuoi fare, e non è sempre così facile. Questo è un mestiere in cui basta un non nella per cadere. Poi ci sono personaggi che ti lasciano un successo interiore, in cui la tua persona scompare, in cui ‘sei’ e basta”.

A lei piace diversificare. Presenterebbe Sanremo?
Certo, perché no! Non avrei timore. Poi, che si tratti del Festival o di un programma televisivo, lo farei volentieri. Io guardo tutto. Amo questo mezzo, ho imparato tanto, mi ha dato molto e mi ha fatto anche guadagnare. La tv deve essere diversificata. Ecco: vorrei essere un elemento di diversificazione”.

Progetti futuri?
Sarò Van Gogh, per la regia di Alessandro Maggi. Credo che questa sia la sfida più importante della mia carriera. Penso sia arrivato il momento di placare le mie nevrosi interpretative con un personaggio di questa portata, che spero di portare anche a Brescia”.


intervista di Emanuela Castellini

GIORNALE DI BRESCIA – Spettacoli pag. 45; domen. 26 marzo 2017






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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 03:59    Oggetto: CLASSE ZETA, Guido Chiesa - TG5 Canale 5, MEDIASET on demand Rispondi citando




"Classe Zeta" al Tg5 Canale 5 - Mediaset on demand


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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 04:04    Oggetto: CLASSE Z di CHIESA - Il Tempo intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Intervista - dalle Dolomiti Alessandro Preziosi

parla di “CLASSE Z” nelle sale giov. 30 marzo



      Al cinema faccio il preside tiranno -

      ma a teatro sarò Vincent Van Gogh



Cortina D’Ampezzo – Alessandro Preziosi torna al cinema, dopo quattro anni di assenza dal grande schermo, nei panni del cattivo. “Faccio il preside tiranno” ci dice del personaggio che interpreta in CLASSE Z. Il film, diretto da Guido Chiesa, sarà nelle sale dal 30 marzo con MEDUSA, che lo ha anche prodotto insieme a Colorado Film in collaborazione con Scuola Zoo. Nel frattempo, l’attore si prepara a un nuovo spettacolo teatrale. Dopo il successo di “Romeo e Giulietta” di Andrea Baracco nelle vesti di Mercuzio, a luglio sarà Vincent Van Gogh. Ma in futuro c’è anche la prima regia di un film, progetto per ora top secret. Prima di rimettersi al lavoro, Preziosi si concede qualche giorno di relax con i figli sulle Dolomiti.
Lo incontriamo a CORTINAMETRAGGIO, dove ha ricoperto il ruolo di giurato nella categoria Corti Comedy.

Che bilancio fa della sua partecipazione al Festival?

E’ stata un’esperienza nuova che mi è piaciuta molto. Mi sono accorto di quanta vita c’è in questi lavori, anche se consiglio ai giovani di osare di più. Ricordo che quando ho iniziato uno sceneggiatore famoso mi disse che il corto era “un aborto di un film”. Secondo lui non era il giusto modo per esordire. Con questa persona non sono rimasto in buoni rapporti. E sono contento di aver constatato al Festival che quello che mi aveva detto era sbagliato”.

Giovedì esce al cinema “CLASSE Z”, dove interpreta il preside di un liceo scientifico che “ghettizza” un gruppo di studenti svogliati che si preparano alla maturità. Non proprio un ruolo positivo…

Faccio il preside tiranno. Frigotto legittima una corrente di pensiero secondo la quale i più asini (interpretati, tra gli altri, da Greta Menchi, Enrico Oetikere, Alice Pagani, ndr) non devono rallentare la corsa dei cavalli, in un sistema scolastico nel quale la meritocrazia dovrebbe essere importante per i ragazzi. Tra gli insegnanti che non si curano di loro, ce n’è uno però (il professor Marco Andreoli, impersonato da Andrea Pisani, ndr) che cercherà di aiutarli”.

Ma lei a scuola sarebbe stato in questa speciale sezione H che crea nel film?

Sarei rientrato in una classe I. Mi dedicavo molto allo sport. Giocavo a tennis, facevo calcio. Dopo educazione fisica, tornavo sempre tardi in classe e mi interrogavano. La matematica era la materia in cui andavo peggio. Ma in fondo ho fatto il classico”.

Com’è stato lavorare a una produzione così importante come quella de “I MEDICI”?

Una grande gioia. Mi sono proprio divertito. Ero in tournée con il Don Giovanni e ogni domenica sera partivo dalla città in cui ero, per andare a girare il lunedì”.

Da poco a teatro ha concluso “Romeo e Giulietta”. E di nuovo in vista cosa c’è?

Lavoro da un anno e mezzo a uno spettacolo per il NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA in collaborazione per la prima volta con il FESTIVAL DI SPOLETO. A luglio mi vedrete nei panni di Vincent Van Gogh. Ma non posso aggiungere altro. Sto anche lavorando al mio primo film da regista (ma anche su questo progetto Preziosi non si sbilancia, ndr)”.

Non tutti sanno, però, della sua passione per la musica. Ha anche composto la colonna sonora di un film. Tornerà a farlo?

Era La seconda notte di nozze di Pupi Avati. Scrivo romanze quando mi capita. Per me la musica è come un caffè. Ti accompagna tutta la vita. Non c’è bisogno di aprire un bar per farlo”.


di Giulia Bianconi Riproduzione riservata

IL TEMPO - quotidiano - Cultura&Spettacoli pag. 20; lun. 27 marzo 2017






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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 04:28    Oggetto: CLASSE Z - lezione di cinema, REPUBBLICA TV - REPUBBLICA.IT Rispondi citando



"Classe Z" clip x Alessandro Preziosi| D-Repubblica.it

il preside: " Fammi capire: ma tu da che parte stai? "





http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/lezione-di-cinema-di-guido-chiesa--classe-z-come-l-attimo-fuggente/271621/272121




"Classe Z" di Guido Chiesa - Cinema REPUBBLICA TV


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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 05:21    Oggetto: CLASSE Z - IO DONNA Corriere della Sera intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Alessandro Preziosi : prima preside tiranno in

CLASSE Z” .--- poi sarà VINCENT VAN GOGH





L'attore, giurato al Festival Cortinametraggio, confessa: «A scuola ero negato in matematica. Non l'ho mai studiata. Peccato perché ora non posso aiutare i miei figli a fare i compiti». Le prossime sfide? Un film da regista e uno spettacolo teatrale su Vincent Van Gogh





    [foto di scena "Classe Z": Loris T. Zambelli]



Alessandro Preziosi ha appena terminato di portare in giro per i teatri italiani Romeo e Giulietta in cui interpretava Mercuzio, ma si sta già preparando per un appuntamento estivo con il palcoscenico e con un personaggio di quelli che solo il nome fa venire la pelle d’oca: Vincent Van Gogh. Dal 30 marzo, invece, lo troveremo al cinema in Classe Z, di Guido Chiesa, dove interpreta un preside «tiranno», lo definisce l’attore di Mine vaganti, che forma una classe per soli “ciucci”, composta da ragazzi esuberanti, svogliati, che non hanno alcuna intenzione di studiare, verso i quali i professori hanno perso ogni speranza. L’unico prof che crede in loro è Marco Andreoli (Andrea Pisani), un supplente d’italiano che ha come modello il professor Keating de L’attimo fuggente. Il preside con la formazione di questa “classe ghetto” vuole dimostrare il miglior rendimento delle altre sezioni. L’esame di maturità si sta avvicinando: chi l’avrà vinta, il preside o gli ultimi della classe?

«Non sarei finito nella classe “z”, ma nella “i” certamente», afferma Alessandro Preziosi da Cortina, dove figurava tra i giurati della sezione Corticomedy del 12° Cortinametraggio, festival dedicato ai film brevi appena conclusosi. «Ero un alunno del liceo classico che non studiava perché si dedicava allo sport: giocavo a tennis, a calcio, a basket, ero sempre in palestra. Ricordo che tornavo sempre per ultimo in classe dall’ora di educazione fisica, e sistematicamente venivo interrogato», rivela. «Ero proprio negato in matematica», confessa. «Credo di non averla mai studiata, ma ero un genio perché (si ferma un attimo a ridere, ndr) una compagna riusciva a scrivere i compiti sul banco al posto mio. Ora mi dispiace solo di non averla imparata perché non posso aiutare i miei figli».

Dopo I Medici in tv, Romeo e Giulietta e il preside cattivo di Classe ZAnche io ho avuto molti prof cattivi», ricorda l’attore, «da 31 compagni di partenza siamo rimasti in 15»), tocca a un film da regista («Un’esperienza interminabile», dice) e a vestire i panni di Vincent Van Gogh, uno spettacolo che unisce il Teatro Festival di Napoli e il Festival dei Due Mondi di Spoleto: «È da un anno e mezzo che sto studiando. Non posso dire nulla, ma sarà fantastico», assicura Preziosi. L’appuntamento dunque è per quest’estate.




di M.B. - 27/03/2017 - pubblicato via - IODONNA.IT | IO DONNA -

magazine on line e in edicola col CORRIERE DELLA SERA (01/04/17)






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Marisol



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 11:41    Oggetto: Rispondi citando




Anche un "GIGANTE", come te, IN BOCCA AL LUPO, per stasera Wink Wink !!

Tanti baci con grande affetto da Madrid Razz Razz !!

TVTB

Marisol

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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 13:25    Oggetto: CLASSE Z regia di GUIDO CHIESA, recensione da AVVENIRE Rispondi citando



ha scritto:




CLASSE Z, Manzoni e Ungaretti in versione pop




Nel nuovo film di Guido Chiesa, dal 30 marzo nelle sale, un preside giovane e cinico (Alessandro Preziosi) raccoglie nella stessa sezione il “peggio” dell’istituto.
Ma l’insegnante d’italiano Andreoli (Andrea Pisani) cita a memoria “L’attimo fuggente” e sogna di far emergere il meglio dei suoi alunni





CLASSE Z, Manzoni e Ungaretti in versione pop. Nel nuovo film di Guido Chiesa, dal 30 marzo nelle sale per MEDUSA, c’è la ragazza bionda con le minigonne sgargianti e le magliette striminzite, c’è l’erotomane, c’è il finto inabile allo studio e lo youtuber famoso per il suo canale di scherzi. Ci sono i nerd, i cinesi. Nella classe, creata ad hoc perché inadatta a raggiungere la maturità, c’è tutto il peggio di questo liceo gestito da un preside giovane e cinico (Alessandro Preziosi) e da professori più propensi a ricevere uno stipendio che a sperare di poter insegnare. Per fortuna c’è l’insegnante d’italiano Andreoli (il comico Andrea Pisani) che cita a memoria L’attimo fuggente e sogna di far emergere il meglio dai suoi alunni. Li ha scelti, a differenza degli altri professori. Sono il peggio dell’istituto, ma proprio per questo possono imparare ad essere qualcuno. Andreoli ci prova con visioni di film sull’iPad o lezioni all’aperto con la possibilità di fumare. Non serve niente di tutto ciò a questi ragazzi che preferiscono sopravvivere, distraendosi con attività alla portata di mano, e non impegnarsi nello studio. Tanto ottengono a fine anno, grazie alle scorciatoie parentali, la promozione.
Ho scelto di girare CLASSE Z – spiega il regista – seguendo due ispirazioni: la prima è l’incontro con ScuolaZoo, un portale (seguito da quasi tre milioni di studenti, ndr) che è un osservatorio dei pensieri dei ragazzi, mentre la seconda sono i racconti dei miei figli, dove emerge il ritratto di una scuola che non sviluppa i talenti. Ho voluto fare un film, non giovanilistico ma che sia all’altezza dei ragazzi”. E tra tutte le commedie italiane, distribuite in sala in quest’ultimo periodo CLASSE Z è una storia che diverte, appassiona e fa riflettere. Lo sottolinea anche un ragazzo del liceo romano Kennedy, durante l’anteprima del 23 marzo organizzata dalla produzione nella scuola stessa. “Mi ha fatto pensare, anche se non lo avrei scelto immediatamente come film da vedere al cinema. Temevo che potesse essere uguale a tante altre commedie italiane che sfruttano il successo degli youtuber, ma poi non ti lasciano niente”.
Non sono contrario al numero dei clic come strumento di successo, ma tutti gli attori – sottolinea Guido Chiesahanno superato un provino e sono stati scelti perché erano in piena sintonia con i personaggi che avevamo scritto insieme agli sceneggiatori, Renato Sannio e Alessandro Aronadio”.
CLASSE Z è un film diverso. Fa ridere, il cast funziona, i dialoghi sono ben scritti e, a differenza di tante commedie che cercano di strizzare l’occhiolino al mondo dei ragazzi, riesce a essere leggero e profondo. Certo ogni tanto rischia di cadere in alcuni luoghi comuni possibili: i genitori sono distanti, traditori o vogliono figli a propria immagine e somiglianza. Mentre i professori, tranne il giovane sognatore Andreoli, giudicano, non credono ai progressi degli alunni e sono incapaci di spiegare perché abituati a leggere la “Gazzetta dello Sport”. Come raccontano gli attori e il regista, il cuore del film è, però, il gruppo dei ragazzi, incapaci di stima reciproca e di collaborazione, pur vivendo insieme nella stessa classe. La colpa non è solo dei professori e dei genitori, anche se il film sembra puntare il dito contro di loro. Nella sua levità CLASSE Z, di cui si consiglia una visione familiare, racconta la solitudine e l’individualismo dei giovani, paralizzati dalla paura di sognare insieme.


di Emanuela Genovese - Riproduzione riservata

AVVENIRE – Agorà - Cinema - recensione: pagina 27, 26/03/2017





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