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Fiction "Sotto copertura" su RAI UNO ad ottobre
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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genziana



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MessaggioInviato: Dom Ott 22, 2017 12:00    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria, RAIPLAY.IT anteprima2 Rispondi citando




IN ANTEPRIMA primi 5 MINUTI della seconda Puntata

backstage "SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria"

II serie 4 serate RAI1 in programma lunedì 23/10/17











Lunedì 23 ottobre alle 21.25 Rai1 trasmette la seconda puntata della fiction "SOTTO COPERTURA 2 - LA CATTURA DI ZAGARIA". Romano e la sua squadra individuano in Daniele Turco l’assassino di Arturo e iniziano a indagare su di lui, parallelamente a Zagaria. Il boss intanto ha scoperto la relazione tra Nicola a Agata... Poco alla volta, la ragazza scoprirà la sconcertante verità su suo zio. Nel frattempo le indagini della PM De Simone sulla connivenza tra Romano e la camarra proseguano, trovando apparenti conferme. Ma i sospetti e le illazioni su Romano mettono a rischio le indagini su Zagaria, destabilizzando la squadra dall’interno, La strategia del boss, per ora, sembra vincente...








Alessandro Preziosi ha partecipato alla puntata del 20 scorso del programma TALE E QUALE SHOW condotto da Carlo Conti, anche per presentare ancora la fiction al grande pubblico di RAI UNO.

Trascrizione dai dialoghi:

Conti: “Alessandro voglio ricordare il tuo appuntamento con SOTTO COPERTURA, da non perdere assolutamente lunedì sera. E come ti sei calato su questo personaggio che è un cattivo?”.

La fortuna di lavorare con un determinato regista o con una determinata produzione ti permette di avere tempo, confronto, e soprattutto grande determinazione collettiva sul set: entri in un personaggio e hai bisogno che sul set si crei concretamente quanto di cui tanto si parla. Fare un cattivo come Zagaria voleva dire non farlo diventare un "eroe del male", non rischiare soprattutto di far sì che un personaggio legittimi in maniera affascinante il male, possa essere fonte di emulazione, di tutta quella retorica che c’è da sempre; l’obiettivo era quello di riuscire a far capire che, non solo il male non paga, e che considerare la Campania come una lucertola la cui coda è più corta, tagliata, e si dimena agonizzante, come se dovesse da un momento all’altro crollare tutto il mondo di Napoli, è una grande sciocchezza. E questa fiction, quando tu parlavi all’inizio dell’impegno civile, vuole avere questo obiettivo: far capire alla gente che, non solo il male non paga, in generale, ma il male di quelle piccolissime cose, di quei piccoli frammenti di vita, che ci fanno essere amoralmente asocialmente scorretti, che si comincia da lì. E credo che questa fiction abbia questo grande pregio, io quando l’ho vista nei clip (“lo devo vedere perché ne debbo parlare, no la verità è che non riuscivo ad aspettare”), quando sono arrivato alla fine della quarta puntata (e io ho sempre amato le fiction su Borsellino, su Falcone, fatte dai miei colleghi in maniera straordinaria) questa volta ero felicissimo di essermi commosso per una cosa in cui c’ero anch’io, perché avevo contribuito in piccola parte, facendo quel cattivo”.

Conti: “E ricordiamo che tutto è ispirato a una storia vera reale, lo Stato prende il sopravvento e riesce a sconfiggere la camorra. Ci tenevo a ricordare l’appuntamento con questa fiction meravigliosa, che già va forte ma deve andare ancora più forte, perché merita per questo impegno civile che svolge anche una fiction di questo tipo. Fiction della Lux Vide con Rai Fiction, appuntamento importante anche nella produzione, in onda anche lunedì prossimo, ispirata a fatti veri reali”.

Abbiamo girato alcune scene nelle strade, non nel bunker, ma nelle case dove in superficie c’era la famiglia che ospitava malauguratamente Zagaria, in un bunker”.

Conti: “E’ stato un grande successo dello Stato, delle Forze dell’Ordine contro la criminalità organizzata”.

E’ un grande successo del senso del dovere, tutte le volte che la fiction entra nelle case e racconta delle storie attraverso episodi o biografie di grandi uomini, alla fine al di là dell’emozione, come quando si va in chiesa, la cosa che più rimane, che dovrebbe rimanere di più alla gente è il senso del dovere, e ognuno di noi, tu con il tuo lavoro, loro con il loro impegno, chiunque a livello umano riesce ad essere costante e coerente con quel senso del dovere, fa sì che il male sia sconfitto a prescindere, con o senza una fiction. Volevo ricordare che il ruolo interpretato da Claudio Gioè, il capo della Squadra Mobile che riesce ad arrestare Zagaria, si ispira agli eventi della carriera di Vittorio Pisani, che è ancora attualmente in carica nel suo ruolo”.

Conti: “Volevo ricordare l’impegno civile”.

E’ bello vincere in un talent o in una partita di calcetto, ma è anche bello vincere quando la camorra perde e lo Stato vince!”.



http://www.raiplay.it/video/2017/10/Tale-e-quale-Show-aaf5de1b-a45f-4719-ad74-69eaab529fa0.html






per visionare repliche, extra, interviste e anteprime :

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* film e fiction sono geobloccati e visibili solo in Italia




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genziana



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MessaggioInviato: Dom Ott 22, 2017 19:04    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 |recensione, La Stampa intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:






        Ho studiato l’origine del male
        attraverso Eduardo e Re Lear


    ALESSANDRO PREZIOSI è il boss Zagaria

    nella serie “SOTTO COPERTURA” su RAI 1



La valigia di Alessandro Preziosi è stipata di ruoli; buoni, cattivi, sofferti, dolci. È la valigia dell’attore della quale va fiero. Dentro ci ha messo Don Diana e Re Lear. Ora anche lo spietato Michele Zagaria, nel quale si è trasmutato facendo un lavoro di sottrazione perfetto. Questo per “SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria”, la serie tv in onda da lunedì su Raiuno e per quattro serate, prodotta da Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei in collaborazione con RAI Fiction, regia di Giulio Manfredonia.

Basato sulla storia vera della cattura del boss dei Casalesi, è girato a Casal di Principe nei luoghi dove Zagaria ha vissuto e dove è stato preso, da un poliziotto coraggioso, dopo anni di latitanza. E visto che il racconto del male fa più paura del male stesso, allora ecco il bene che arriva nella sua rappresentazione più eroica.

Preziosi, occhi sfuggenti e voce a lama di coltello, a chi si è rifatto per il boss? “Gli atteggiamenti delinquenziali me li ricordo, a Napoli al liceo Umberto che frequentavo. I primi furti di autoradio, di motorini, i primi spacci. Oggi sono delinquenti adulti, la feccia dell’umanità.
Io mi sono ispirato a Totò, al Sindaco del Rione Sanità di Eduardo, al Camorrista di Tornatore interpretato da Ben Gazzara e, soprattutto, allo splendido doppiaggio di Mariano Rigillo.
Una preparazione ossessiva andando oltre il primo livello di emulazione e l’interpretazione magistrale che Fortunato Cerlino ha fatto del boss in Gomorra.
E ho pensato a Prometeo, a Sant’Agostino. Mi sono concentrato sull’iniquità, uno stato intermedio che passa per il racconto della verità
”.

Il teatro l’ha aiutata? “Molto. Ho affrontato il problema della legittimazione del male in Re Lear, nel ruolo di Edmund, il fratello bastardo che evoca la natura malvagia dell’uomo per giustificarsi e ho pensato a Don Diana. Con questo ruolo ho chiuso un cerchio. Quando mi guardavo nel monitor mi facevo orrore perché non ne ho fatto un personaggio seducente ma l’ho prosciugato nella solitudine”.

Con VAN GOGH a teatro, che girerà l’Italia, fortunatamente s’accosta al bello. “Attenti però, anche la rappresentazione del bello o la sua ostentazione è male, ti frusta, ti rende impotente. Ma non è questo il caso”.

Ora ha una casa di produzione teatrale? “Sì la KHORA, la mia società. Scelgo i testi e grazie al riconoscimento del Ministero, prendiamo il teatro come evangelizzazione della cultura. Ho prodotto Madame Bovary, da qui a tre anni metterò in scena testi teatrali che provengono dalla letteratura. Uno Zio Vanja per il debutto di Vinicio Marchioni, l’Isola degli schiavi con Stefano Fresi, Costellazioni di Payne”.

Un bel periodo per lei? “Sono tutti bei periodi, lavoro tanto, leggo tanto, faccio teatro per le scuole perché questa legge ministeriale, con tutte le sue lacune, a fronte delle sovvenzioni ti chiede di diventare imprenditore teatrale riconoscibile ed è un bene”.

Cinema? “Mi hanno appena fatto una bella proposta, per Lucisano, un produttore che mi piace”.

Crede molto in questo mestiere? “Riconosco che c’è qualcosa al di fuori di me, di più forte. Io credo in chi come Favino, Germano, Garrone, Mainetti, fa della sua vita il suo mestiere. E senza tutto questo forse a me questo mestiere non piacerebbe così tanto”.


Michela Tamburrino, Roma - CC BY-NC-ND alcuni diritti riservati

LA STAMPA edizione nazionale – Spettacoli, pagina 29 - 12/10/17




dall'originale in edicola e pubblicato anche on line CC BY-NC-ND alcuni diritti riservati

lastampa.it/2017/10/22/spettacoli/tv/soporifera-domenica-in-per-fortuna-c-la-fiction-Uca6Z0iYNxeM2lrCE4Kr2N/pagina.html




    TV & TV - La recensione di Alessandra Comazzi

    RAI 1 - Soporifera (...) Per fortuna c'è la fiction



È come avere davanti due diverse Rai1: quando c’è la fiction, la rete sta all’onor del mondo, i prodotti sono mediamente ben fatti, magari non innovativi ma nemmeno retrogradi; quando c’è l’intrattenimento, sembra che l’ammiraglia brancoli in un’incertezza totale di identità e di bersagli. Puntare ai vecchi, ai giovani, ai ricchi, ai poveri, ai tradizionalisti, ai referenti politici, agli antagonisti? Boh. [...]

È appena arrivato un direttore nuovo, Angelo Teodoli, conoscitore televisivo di lungo corso, magari qualcosa cambierà. Anche se il problema è l’intrattenimento in quanto tale: ormai il pubblico si intrattiene da solo con i social, o, in tv e sul computer, grazie alla fiction, telefilm, serie lunghe o brevi che siano. E qui, si diceva, anche Rai1 è un’altra cosa. Sarà perché i produttori esterni, dovendo stare sul mercato, sono obbligati a trovare autori che facciano gli autori e attori che attino, come direbbe Fiorello.

E dunque “SOTTO COPERTURA - La cattura di Zagaria”, che torna domani, regista Giulio Manfredonia, è girato con ritmo e professionalità; un ritmo tale e una oscurità dell’anima da non farlo nemmeno sembrare un prodotto Lux Vide. La storia di camorra è ispiratrice diretta ma non totale, Claudio Gioè, il commissario è sveglio e dolente, Alessandro Preziosi-Michele Zagaria non fa sconti al personaggio, nessuno può parlare di fascino del male. Resta che lui è un po’ troppo bello per suscitare legittima repulsione. Il pubblico ha apprezzato.

L’intrattenimento contemporaneo è questo.




LA STAMPA edizione nazionale – Spettacoli, pagina 26 - 22/10/17






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genziana



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MessaggioInviato: Dom Ott 22, 2017 19:54    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 |recensione - LIBEROquotidiano.it - Rispondi citando



ha scritto:




LA (BELLA) FICTION DI RAI UNO _ recensione dal blog

Complimenti per la trasmissione di Francesco Specchia

Quel poliziottesco anni ’70 è davvero “Sotto copertura





Un Alessandro Preziosi truce, stropicciato, con gli occhi a tapparella come i camorristi dei poliziotteschi anni ’70 era un’ipotesi narrativa inimmaginabile.
Invece Preziosi si trova perfettamente a suo agio nei panni del boss dei casalesi Michele Zagaria in SOTTO COPERTURA 2 La cattura di Zagaria (RAI UNO, prime time), latitante a casa di amici e con una spiccata propensione pedofila per la figlia adolescente dell’ospite. E lo stesso si può dire per Claudio Gioè -sempre più bravo- nei panni dell’integerrimo commissario Michele Romano, accusato di associazione esterna di stampo mafioso da un suo ex informatore infamissimo. La seconda stagione della fiction un tempo tacciata di eccessivo sentimentalismo nel mostrare il privato dei poliziotti (e un po’ era vero) è ora caratterizzata da più azione e meno introflessioni; e di ciò ne beneficia la trama. Ci sono gli appostamenti, i pedinamenti, le cimici dentro poltrone massaggianti, i camorristi giovani idioti in mutande e mitra che si credono in Gomorra. Il clou si respira quando il sottufficiale della Polizia, interpretato da Simone Montedoro, penetra nella casa del boss per piazzare una cimice, vestito da operaio dell’Enel. Montedoro la scampa; e, tutto contento telefona alla famiglia per annunciare le prossime dimissioni, e dedicarsi a una vita tranquilla; ma, in due nanosecondi, viene freddato da due killer al primo semaforo. Altra sotto-trama interessante è la storia d’amore tra la figlia adottiva del boss, Agata, laureata, che torna da Barcellona con lo scopo di impalmare il proprio autista, un caro ragazzo molto camorrista e molto tatuato in grado di prendere a testate chiunque importuni la bella che, naturalmente, lo dovrà spingere alla redenzione.
L’atmosfera che si respira in SOTTO COPERTURA 2 è quella di Maurizio Merli finito nel dipartimento incasinatissimo de I Bastardi di Pizzofalcone. Ci sono perfino gli stessi attori. Il produttore Lux Luca Bernabei tiene a precisare che qui, nella fiction, non si corre il rischio di definire la violenza vincente; e che il male non paga. Ancora un riferimento a camorristi eroici di Gomorra. È un’analisi che condivido, almeno alla prima puntata...





LIBERO Quotidiano – 18/10/17 Spettacoli pag. 26 - liberoquotidiano.it






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genziana



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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 15:51    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 | recensione, La Repubblica, presentazione Rispondi citando



ha scritto:



Canal Grande: recensione 1ª puntata di Antonio Dipollina

SOTTO COPERTURA”, la fiction popolare si tinge di crime




Il boss è un po’ troppo avvenente (Alessandro Preziosi) ma il senso c’è, l’ambiguità criminale del rapporto con la famiglia che lo nasconde nel bunker pure, alla fine vinceranno sì i buoni ma scendendo per parecchi inferni come da finale della prima serata. Ed è SOTTO COPERTURALa cattura di Zagaria, seconda stagione che stavolta si distende in quattro lunghe serate (RAI 1 il lunedì). Storia vera e già crivellata di veleni e ambiguità – la lunga operazione che portò alla cattura di Michele Zagaria – qui si tratta di spalmarla in una serie che tiene insieme molti spunti, comprese le trame personali dei protagonisti (l’anti-boss Claudio Gioè, con i veleni che cadono a pioggia) e puntare a una sorta di stato dell’arte della fiction di genere purché popolare. Ci provano Giulio Manfredonia in regia e, in produzione, la Lux Vide la cui versatilità – Don Matteo, I Medici e qui il filone crime di casa nostra – è una scommessa sempre meno scontata.



LA REPUBBLICA – Spettacoli - 18/10/2017 - pagina 42 - Riproduzione riservata







CLIP http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/sotto-copertura-la-seconda-stagione-su-rai1-clip-il-calice/286809/287425


ha scritto:




      . "Sotto copertura 2" Alessandro Preziosi

      . è il boss Zagaria nella fiction su RAIuno



Dal 16 ottobre in prima serata la seconda stagione della serie sulla cattura dei casalesi diretta da Giulio Manfredonia




Fu arrestato dagli uomini della III Sezione della Squadra Mobile di Napoli il 7 dicembre 2011; nascosto all'interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto una abitazione di Casapesenna. Michele Zagaria, Capastorta, boss dei casalesi, finiva così la sua vita da latitante: la serie "Sotto copertura 2" di Giulio Manfredonia, in onda dal 16 ottobre su RAI 1, si chiude con le immagini reali e inedite della sua cattura. Alessandro Preziosi interpreta il boss che con i suoi uomini e le sue società era riuscito a diventare il re degli appalti, a vincere gare per la costruzione di parti degli edifici Nato del comprensorio di Licola, a investire in immobili a Parma e Milano.

Prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, la serie in quattro serate - interpretata tra gli altri da Antonio Folletto, Antonia Truppo, Lorenza Indovina, Antonio Gerardi, Bianca Guaccero, Matteo Martari, Simone Montedoro - segue il lavoro del commissario Romano (nella realtà l'ex capo della Mobile di Napoli Vittorio Pisani), da una parte impegnato nella caccia al latitante e a sua volta coinvolto nei veleni: un pentito (interpretato da Paolo Sassanelli) rivela che ottiene notizie sui casalesi chiudendo un occhio sul traffico di droga. "Abbiamo deciso di non usare il vero nome di Pisani" dice il produttore Luca Bernabei "perché quando abbiamo girato la prima stagione della fiction sulla cattura di Antonio Iovine, c'era ancora il processo in cui era stato coinvolto, era accusato di essere stato connivente con la camorra. Ora il suo accusatore è stato condannato per calunnia. A Pisani è stato ridato l'onore".

Girata nel dedalo delle stradine di Casal di Principe, la serie racconta come la polizia sia riuscita a localizzare il boss, e a stanarlo nel suo bunker. "Su Zagaria abbiamo fatto uno studio" spiega Manfredonia "è un uomo che agisce con una logica quasi militaresca, ha i suoi perché. Ha una sua visione del rapporto con lo Stato come se la camorra fosse un piccolo stato nell'Italia. Zagaria fa un uso edonistico del potere, è ricchissimo, eppure la sua è una vita di me..a".

Uomo di poche parole, spietato, Preziosi è un boss che incute timore con lo sguardo: "Non so se i boss siano davvero così, io l'ho immaginato così" dice l'attore napoletano. "Due anni fa ho interpretato Don Diana, è stato strano interpretare Zagaria. Ho capito la legittimazione del male che vuole fare capolino nel bene. Il mondo casalese ti fa sembrare giusto quel che non è, rischia di convincerti Bisogna far capire alla gente che nella vita quotidiana il piccolo contributo alla camorra, ai delinquenti, è sempre dietro l'angolo". Ma il fascino del male, ammette l'attore, esiste: "Da piccolo i malviventi mi affascinavano, adesso sono dei poveri cristi che hanno trascorso metà vita in un bunker e l'altra metà in isolamento . La preparazione per il ruolo è stata ossessiva, ne abbiamo parlato tanto, mi sono ispirato a Il sindaco del Rione Sanità di Eduardo de Filippo e a Il camorrista di Tornatore".

"I risultati della serie precedente ci hanno dato sicurezza" dice Claudio Gioè, che ha il ruolo del commissario "Le vittorie dello Stato diventano realizzazione di un potenziale: raccontarle girando in quei territori è come mettere in atto un'operazione catartica. C'era la gente affacciata alle finestre, persone che vedevano la messa in scena di quella vittoria dopo aver visto il vero arresto di Zagaria". La verità è data dai luoghi; Zagaria si nascose nel bunker costruito in una casa, che è davvero quella della serie: "Abbiamo girato nella vera abitazione della famiglia coinvolta nella vicenda, avevo i brividi" dice Bianca Guaccero "era rimasto tutto com'era prima del sequestro. Ho incontrato la vera signora Ventriglia (il nome è di fantasia): il suo sguardo mi ha raccontato molto più delle parole".


articolo di Silvia Fumarola - 11/10/2017 - pubblicato via www.REPUBBLICA.IT








FOTO www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2017/10/11/foto/_sotto_copertura_il_cast_della_seconda_stagione-177893676/1


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genziana



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MessaggioInviato: Lun Ott 23, 2017 18:42    Oggetto: SOTTO COPERTURA\RestoAlSUD.it intervista PREZIOSI e ARLANCH Rispondi citando



ha scritto:




intervista:è il male a soccombere, mai il bene.

Alessandro Preziosi in “SOTTO COPERTURA 2





Antonio Iovine, detto ‘o Ninno, è in prigione. Ma la camorra ha due teste e una è ancora in libertà: Michele Zagaria. Il boss vive in un bunker nascosto sotto i reticoli di case di Casapesenna, suo paese natale. Da lì continua a dirigere, senza intoppi, il suo impero criminale. Non solo racket, Zagaria ha messo le mani, con le sue imprese ripulite e una strategia spietata, sulle grandi opere italiane degli ultimi anni, da Milano a Salerno. Per catturare il boss, Michele Romano, il capo della mobile di Napoli, sarà costretto a calarsi nella zona grigia tra bene e male e raccogliere informazioni di prima mano dai camorristi. Un gioco pericoloso, che attirerà su Romano gli occhi vigili della giustizia e che minaccerà non solo di rovinare l’indagine su Zagaria, ma anche di distruggere la sua reputazione, la sua famiglia, la sua vita. Nel ruolo del capo dei Casalesi, sarà Alessandro Preziosi che, oltre a fare un breve ma intenso excursus sulla sua carriera, è eccezionale nel vestire i panni del malavitoso, dandogli tutte le sfumature di quell’accurata crudeltà che solo un uomo come Zagaria sa fare.

Tua madre è napoletana e tuo padre di Avellino. Cosa rappresentano la Campania e il Sud per te?

Sono il Mediterraneo: l’Europa è nata grazie a questa piccola grande parte di mondo. Il continente europeo si è fondato su questa specie di braccio teso in mezzo al mare che è l’Italia, con la sua forza economica, la sua cultura e le sue tradizioni. Per me il Sud è esattamente questo, è quella parte del Mediterraneo che ha dato vita all’Europa.

Dopo la laurea in giurisprudenza, sei andato a Milano per frequentare l’Accademia dei Filodrammatici. Cosa vuol dire essere attore oggi come oggi?

Alla mia età credo che voglia dire investirsi di più e concretizzare il fatto che sia una responsabilità culturale, l’interprete deve essere cosciente di essere molto spesso un moderatore culturale. L’attore è e dovrebbe essere un portatore di bellezza, una bellezza che deve cercare di arrivare a tutti.

Da qualche anno sei anche regista. Perché intraprendere anche questo tipo di ramo artistico? Cosa vuol dire stare dietro le quinte?

Vuol dire essere il motore di un insieme di ritmi, l’attore invece è uno dei meccanismi di questi ingranaggi. E’ l’altra faccia della medaglia. Quando fai questo mestiere in un Paese come il nostro dove niente è scontato, lo stare dietro le quinte permette di perfezionare una carriera, di concretizzarla, di metterti costantemente alla prova: risulta essere un tassello fondamentale per arricchire il tuo percorso, sempre e comunque.

Nasci in teatro: hai prestato anima e corpo a personaggi come Cyrano de Bergerac e Van Gogh; sei andato in scena con autori come Shakespeare, Moliere, Pavese e Sant’Agostino, solo per citarne alcuni. Cosa rappresenta per te il palcoscenico rispetto al piccolo e grande schermo?

Il teatro permette al cinema e alla televisione di sfruttare al meglio un artista. Un attore si forma, si solidifica e si arricchisce attraverso le continue prove, il possibilismo della messa in scena e delle variazioni del perfezionismo che ha il teatro. Il cinema e la tv sicuramente contribuiscono al miglioramento della performance, ma è il teatro che permette il perfezionamento dell’artista, a seconda del film o della fiction che si vanno a interpretare.

Sicuramente il ruolo per il quale il grande pubblico ti ha conosciuto è stato quello del conte Fabrizio Ristori di “Elisa di Rivombrosa”. Cosa devi al Conte?

Beh, gli devo molto perché è stato il primo grande progetto della mia carriera da attore. Il conte Fabrizio Ristori mi ha fatto conoscere al grande pubblico e non posso far altro che dirgli Grazie.

Ti abbiamo visto vestire i panni del giudice Sossi ne “Gli Anni Spezzati”. Fu sequestrato dalle Brigate Rosse a Genova nell’aprile del 1974 e rilasciato a Milano nel maggio dello stesso anno. Qual era stata la sua “colpa”?

Nessuna, era un uomo che faceva correttamente e onestamente il proprio lavoro. In un Paese come l’Italia, fare il proprio dovere costituisce in gran parte dei casi purtroppo un motivo di pericolo per la propria incolumità e per quella delle persone che ti stanno intorno.

Ti abbiamo visto anche in “Per amore del mio popolo”, dove dai anima e corpo a don Diana, il prete anticamorra ucciso il 19 marzo 1994 a Casal di Principe. Cos’aveva di unico don Diana?

Ha avuto il coraggio di mettersi in campo e di combattere realmente, ha unito i fatti alle parole, qualità che purtroppo non tutti hanno. La parola e l’esempio concreto sono stati gli strumenti da lui utilizzati, risultati poi eccezionali per la grande missione che si era prefissato.

Stasera ti vedremo nella seconda puntata della seconda stagione di “Sotto Copertura”. Per quali motivi hai deciso di far parte di questo progetto?

La possibilità di lavorare con Giulio Manfredonia c’era già stata in altre occasioni ma non era mai andata a buon fine purtroppo. I progetti della Lux che mi hanno visto coinvolto sono sempre stati ben strutturati. Con un personaggio come Zagaria, avevo un buon margine di lavoro. Per me è stata una sfida, una bella sfida e in questo mestiere le sfide fanno parte della vita.

Interpreti il boss Michele Zagaria. Come ti sei preparato per questo ruolo?

Non è stato semplice ma mi sono preparato su vari livelli. Posso dirti innanzitutto che ho cercato di approfondire la persona di Zagaria con tutti i pro e i contro: le intercettazioni telefoniche, identikit, foto, aneddoti e racconti. Ho rivisto come veniva presentata la figura del malavitoso nei vari progetti cinematografici e televisivi che trattano di camorra: da “Il sindaco del rione Sanità” di Eduardo De Filippo alla figura di Raffaele Cutolo ne “Il camorrista” di Tornatore. Sul set ho cercato di tirare fuori tutta la Napoli che è in me.

Chi è per te Michele Zagaria?

E’ la vittima più evidente di una società che da un lato non funziona come dovrebbe, una società cioè che spinge a perseverare il male pur sapendo che ciò non porta da nessuna parte; dall’altro lato è il simbolo del lato oscuro delle persone che prescinde dalla società, di una mentalità sbagliata purtroppo molto ben costruita.

E la criminalità organizzata?

E’ una specie di sanguisuga presente nel nostro tessuto sociale che non è costituita da una sola persona, ma da molte di più che decidono di cooperare per un proprio guadagno e per cambiare la faccia della società in cui vivono. C’è una premeditazione quasi da partito politico di vecchia Repubblica.

Secondo te avrà mai una fine?

Non posso che augurarmelo!

Cos’ha voluto dire per il nostro Paese la cattura del boss della camorra?

Ha significato moltissimo a livello umano. Il male si può sconfiggere e il bene può trionfare. Il castello delle coperture e dell’omertà può crollare anche definitivamente se ci si impegna davvero a favore dell’onestà.

Cosa vorresti arrivasse al grande pubblico di “Sotto Copertura 2”?

Mi piacerebbe che i telespettatori comprendessero al meglio la determinazione presente nei due grandi insiemi della vita, ovvero nel bene e nel male. Anche il male può avere un’astuzia ipnotica e un grande fascino, esattamente come il bene. In un confronto disperato tra i due, è il male a soccombere, mai il bene. Non dobbiamo mai dimenticarcelo!


23 ottobre 2017 - autore: Giulia Farneti - pubblicato via RESTOalSUD.it







La cattura di Zagaria, in “Sotto Copertura 2”.

intervista a Francesco Arlanch, sceneggiatore





A partire da questa sera vedremo in prima serata la seconda stagione di “Sotto Copertura”. Se la prima stagione era terminata con la cattura di Antonio Iovine, queste nuove puntate saranno incentrate sulla cattura del boss Michele Zagaria (magistralmente interpretato da Alessandro Preziosi), boss appartenente al clan dei Casalesi. Zagaria, dopo una lunghissima latitanza, fu arrestato nel 2011. La fiction, firmata dalla penna del bravissimo Francesco Arlanch, il quale gentilmente ci ha rilasciato quest’intervista, racconterà proprio, fase per fase, il lavoro del capo della squadra mobile di Napoli Michele Romano ispirato a un poliziotto realmente esistito, Vittorio Pisani che era proprio il capo della squadra mobile di Napoli al tempo dell’arresto del malavitoso.

Dopo una prima stagione, arriva “Sotto copertura 2”. Per quali motivi hai deciso di firmare questa seconda stagione?

C’era un’altra bellissima storia da raccontare. E, per di più, una storia vera. Vittorio Pisani – il commissario a cui è ispirato il protagonista della nostra serie – un anno dopo aver catturato il boss Antonio Iovine (vicenda che raccontiamo nella prima stagione), aveva infatti catturato l’altro boss al vertice della camorra casalese, Michele Zagaria. E lo aveva fatto attraverso un’indagine ancora più complessa e avvincente.

Quali sono le differenze che ci sono tra la prima e la seconda stagione?

Dopo il successo della prima stagione, i produttori (Rai Fiction e Lux Vide) hanno deciso di dare un’impronta più “seriale” al progetto. Dalla struttura di classica miniserie all’italiana della prima stagione (due episodi di 100 minuti), siamo passati alla struttura di una vera e propria serie contemporanea (otto episodi da 50 minuti). Il DNA è rimasto uguale: la storia di una squadra che, in un gioco a scacchi con un boss latitante, riesce a portare a termine la missione. Ma, in questo caso, il gioco si farà molto più duro: coinvolgerà più a fondo i membri della squadra e anche il commissario subirà dei colpi inaspettati.

Le due new entry sono Alessandro Preziosi e Bianca Guaccero. Ci potresti accennare chi interpretano?

Alessandro Preziosi interpreta magnificamente Michele Zagaria, uomo spietato, ma pieno di contraddizioni. Una sorta di re oscuro, posseduto da demoni violenti.
Bianca Guaccero interpreta invece, con grande intensità, la madre di famiglia, rispettabile e sotto ricatto, che ha ospitato Zagaria in un bunker sotto casa propria.


In questa miniserie, ci racconterete l’arresto di Michele Zagaria. In che modo condurrete lo spettatore in questa sorta di “viaggio” al fianco della Polizia?

Abbiamo avuto il privilegio di avere come consulenti i veri agenti della squadra di Vittorio Pisani che, con anni di lavoro e sacrifici, sono riusciti ad assicurare alla giustizia uno dei più pericolosi latitanti d’Italia. Grazie al loro aiuto e ai loro racconti abbiamo potuto raccontare come si è davvero svolta l’indagine. E, come sempre, la realtà supera la fantasia più ardita.

Il 7 dicembre 2011 viene arrestato il capo del clan dei Casalesi, trovato in un bunker sotterraneo. Il suo arresto cosa ha rappresentato per te? E per gli Italiani?

Ha rappresentato la dimostrazione che lo Stato può vincere anche le sfide più difficili, perché, come diceva Falcone, la mafia è un fenomeno umano e ai fenomeni umani si può mettere fine.
Ancora una volta un poliziesco per raccontare la vittoria dello Stato sulla mafia. Come vedi il poliziesco in tv?

E’ uno dei generi più richiesti dal mercato internazionale, se non addirittura il più richiesto. La particolarità di “Sotto copertura” è che racconta una storia vera, mettendo in scena dinamiche umane e sociali che vanno al di là della semplice storia di soluzione di un caso di criminalità. Ci muoviamo in un territorio analogo a quello di “Narcos”, la serie prodotta da Netflix sulla caccia a Pablo Escobar. Quella e la nostra sono serie tv in cui una storia poliziesca diventa l’occasione di raccontare una vicenda umana a suo modo tragicamente grandiosa e un pezzo di storia significativo per una comunità e un intero Stato.

Cosa vorresti arrivasse al pubblico di “Sotto copertura 2”?

Speranza. Nella serie, una delle linee narrative principali è la storia di Nicola (interpretato da un bravissimo esordiente: Erasmo Genzini), un giovane che considera Zagaria come un padre. Episodio dopo episodio, Nicola apre gli occhi su una verità che aveva sempre accantonato. E, alla fine, prende una decisione dolorosa, ma eroica. Ecco, il suo personaggio – come quello di Emilio nella prima stagione – può trasmettere quella nota di fiducia che è preziosa quando si affrontano storie come questa.


16 ottobre 2017 - autore: Giulia Farneti - pubblicato via RESTOalSUD.it






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genziana



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MessaggioInviato: Mar Ott 24, 2017 00:54    Oggetto: SOTTO COPERTURA.LA CATTURA DI ZAGARIA 23/10/17 seconda parte Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI tra gli interpreti della fiction

"SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria" RAI PLAY

seconda puntata della serie in onda su Rai1 23.10.17











"Sotto copertura II" RAI UNO lunedì 23 ottobre 2017,
dati di ascolto seconda puntata: 4.835.000 spettatori
pari al 20.21% di share. Ottimo risultato per la fiction
vista ieri da quasi 5 milioni di spettatori! Le Reti RAI
vincono prime time e intera giornata.
Uff. Stampa Rai




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MessaggioInviato: Ven Ott 27, 2017 13:38    Oggetto: PREZIOSI in SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria, promo LUX Rispondi citando




Lux Vide! "SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria"

3ª parte lunedì 30 ottobre - regia: Giulio Manfredonia

in programma alle 21:25 RAI 1 - anteprima da brividi




      www.youtube.com/watch?v=PVmfd70dFZA ☆ promo LUX VIDE anteprima 3^ serata






      Nicola eseguirà l'ordine d'uccidere o salverà Agata?!!



      "I SOGNI iniziano quando finisce LA PAURA"


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MessaggioInviato: Ven Ott 27, 2017 18:53    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria, RAIPLAY.IT anteprima3 Rispondi citando




IN ANTEPRIMA primi 5 MINUTI della TERZA PUNTATA

backstage "SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria"

II serie 4 serate RAI 1 in programma lunedì 30/10/17









www.raiplay.it/video/2017/10/Sotto-copertura-anteprima-quinto-episodio-seconda-stagione-49d0e293-ad95-4367-ba40-947919c6c772.html


Terzo appuntamento con "SOTTO COPERTURA II - LA CATTURA DI ZAGARIA", in onda lunedì 30 ottobre in prima serata su RAI 1. La serie, diretta da Giulio Manfredonia, vede protagonisti Claudio Gioè, nei panni di Michele Romano, il capo della squadra Mobile di Napoli, e Alessandro Preziosi in quelli di Zagaria, il malavitoso più ricercato d’Italia.
Un’irruzione in casa Ventriglia viene neutralizzata da una talpa di Zagaria, che informa il boss appena in tempo per evitare l’arresto. La squadra è costretta a riorganizzarsi, ma nel frattempo, grazie alle informazioni raccolte da Romano con i confidenti, ha trovato una buona pista su Turco: i combattimenti clandestini, di cui è appassionato. Carlo, per riscattarsi dopo aver dubitato di Romano, si offre volontario per infiltrarsi in quel pericoloso mondo. La sua operazione ha successo: Turco viene individuato, ma per arrivare al suo arresto Carlo dovrà mettere a rischio la sua vita in un ultimo combattimento. Nel frattempo, Zagaria ha proposto ad Agata di diventare l’erede “pulita” del suo impero criminale.
Nel cast tra gli altri Alejandra Onieva, Matteo Martari, Bianca Guaccero, Antonio Gerardi, Giulia Fiume, Antonio Folletto, Simone Montedoro, Erasmo Genzini, Francesco Colella, Pietro Ragusa e Lorenza Indovina.




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Agnese P.



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MessaggioInviato: Sab Ott 28, 2017 18:06    Oggetto: Sotto copertura 2 Rispondi citando


Ciao a tutti, ho trovato il video su YouTube del La tredicesima ora di Carlo Lucarelli, dove ricostruisce la cattura di Michele Zagaria, con l'intervista a Catello Maresca. https://youtu.be/n9CGA796wyQ .
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Ott 30, 2017 12:21    Oggetto: SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria 30/10/17 FaroDiRoma.it Rispondi citando



ha scritto:




“Lo Stato vince sempre, lo so” - La vicenda del

boss Michele Zagaria su RAI Uno batte il GFVip








Quella del boss Michele Zagaria è una delle storie più interessanti della mafia degli anni ’90. Dopo due anni di indagini, il 7 dicembre 2011, gli uomini della III Sezione della Squadra Mobile di Napoli lo scovarono all’interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto un’abitazione di Casapesenna, nel Casertano. Il blitz, scattato all’alba, terminò verso mezzogiorno quando il latitante, ormai senza più vie di fuga e rimasto senza elettricità, si consegnò agli agenti che lo condussero in carcere. All’operazione partecipò anche il personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Caserta e del Nucleo Prevenzione Crimine Campania. Le indagini erano coordinate da un pool di magistrati della DDA di Napoli. Le prime parole verso il procuratore dopo la cattura, furono: “L’avete detto voi ha vinto lo Stato? Lo Stato vince sempre, lo so”.

È questo, in sintesi, il corpo della trama della terza puntata di “ SOTTO COPERTURA 2 – La cattura di Zagaria” che andrà in onda alle 21.30 su Rai1. Questa seconda stagione, che segue la prima che ha raccolto ottimi consensi e che era incentrata sulla cattura del capo clan dei casalesi Antonio Iovine, racconta l’attività investigativa che porta all’arresto del boss della camorra casertana Michele Zagaria, interpretato dall’attore Alessandro Preziosi, per mano del commissario Michele Romano capo della squadra Mobile di Napoli (ispirato alla figura di Vittorio Pisani) mentre il killer e spietato uomo d’affari dal suo bunker inaccessibile gestisce i suoi terribili traffici. Il commissario è aiutato dal suo gruppo composto da Rosanna Croce, Arturo De Luca, Salvo Izzo e Carlo Caputo.

La scorsa settimana, il secondo appuntamento della serie prodotta da Lux Vide ha vinto sul Grande Fratello Vip con 4.825.000 di spettatori, 20.26% di share. Il merito è dell’ottimo cast capitanato da Alessandro Preziosi e da Claudio Gioè che questa sera per la penultima puntata della serie, quattro in tutto, si troveranno a fronteggiarsi vestendo i panni di Michele Zagaria e Michele Romano, il mafioso più ricercato d’Italia e il capo della squadra Mobile di Napoli sulle sue tracce. “Questa seconda serie è più complessa della precedente – ha affermato il regista Giulio Manfredoniaabbiamo avuto il coraggio di scavare più a fondo nei personaggi, nelle loro storie personali che si mescolano alla vicenda pubblica della caccia all’uomo, e abbiamo provato a restituire il mondo intorno a Zagaria, un uomo dal narcisismo esasperato che conduce i suoi traffici in un bunker. Noi siamo andati a girare in quel bunker”. Per la critica si tratta di una delle interpretazioni più alte di Alessandro Preziosi calatosi nel ruolo in modo esemplare e con garbo. “La preparazione è stata particolarmente ossessiva –ha dichiarato Preziosine abbiamo parlato molto con il regista e gli sceneggiatori. Il rischio era l’emulazione di un atteggiamento tipicamente napoletano che poteva cadere nella macchietta. Ho cercato di stare allerta. Mi sono ispirato a Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo e a Il camorrista di Tornatore, soprattutto alla strana intonazione della voce di Mariano Rigillo, il doppiatore di Ben Gazzara. Ho cercato di trasmettere verità attraverso le parole di Zagaria: mi convincevo che stavo dicendo le cose più giuste del mondo”.


di Alessandro Notarnicola - 30/10/2017 - pubblicato via FaroDiRoma.it





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MessaggioInviato: Lun Ott 30, 2017 18:33    Oggetto: SOTTO COPERTURA II stagione; Il Giornale intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Preziosi - "Per combattere la camorra divento...
il boss Zagaria"
- L'attore su Raiuno nella serie "Sotto copertura": "Da ragazzo mi sono salvato dalla criminalità"







Non minaccia, non punta la pistola, non perde il controllo, non alza nemmeno la voce. Ma fa lo stesso paura. O meglio: la fa proprio per questo.

Nella nuova serie della Lux SOTTO COPERTURA (quattro puntate su Raiuno) il pluriomicida boss camorrista Michele Zagaria, una volta fra più pericolosi d'Italia, ora dietro le sbarre dopo vent'anni di latitanza, ha i modi pacati ed innocui, lo sguardo addirittura innocente di un Alessandro Preziosi in stato di grazia. Sono passati vent'anni dal popolare debutto dell'attore napoletano in Elisa di Rivombrosa: dopo aver lavorato al cinema coi Taviani ed Ozpetek, in tv per interpretare Sant'Agostino e Don Peppino Diana, e in teatro dov'è stato Amleto, Cyrano, Don Giovanni, Van Gogh, eccolo centrare oggi uno dei ruoli più impegnativi e intriganti - della sua brillante carriera.

Come ha trovato una linea interpretativa opposta a quelle tipiche per questi ruoli, urlate e aggressive?

«Ho pensato ai mafiosi enigmatici e di poche parole di Eduardo De Filippo ne Il sindaco del rione Sanità o del Camorrista di Tornatore; alla strana voce che qui aveva Ben Gazzara nel doppiaggio di Mariano Rigillo. Ci ho pensato al punto di farne la mia ossessione. E una volta che ci sono entrato, non ne sono uscito più».

Qualcuno potrebbe ritenere questo camorrista un napoletano anomalo: chiuso, taciturno, imperscrutabile.

«Il pensiero di un napoletano non è mai vuoto. Ed è sempre seduttivo. Il silenzio a Napoli parla. Esprime ciò che noi attori chiamiamo pausa teatrale».

Ne è risultato un ritratto affascinante quanto repulsivo. Proprio come voleva il produttore Luca Bernabei, preoccupato di quanto il fascino il male in fiction come Gomorra seduca i quindicenni come suo figlio.

«Alla fine il male non paga. Dobbiamo dirlo con chiarezza. E SOTTO COPERTURA lo fa, descrivendo attrattiva ma anche degrado e rovina dei criminali. Quand'ero ragazzino a Napoli, al liceo Umberto, li vedevo spadroneggiare, questi capuzzielli: scatenavano risse, rubavano motorini, facevano i ducetti. Solo che poi loro hanno passato metà della vita nascosti sotto terra oppure in carcere. Io invece mi sono salvato. Certo: è inquietante pensare che oggi proprio quei modi, che normalmente si troverebbero solo grotteschi, trasformati in fiction risultino tanto seduttivi da essere entrati a far parte della cultura dell'intrattenimento. Quando hanno arrestato Zagaria, sul suo comodino hanno trovato una copia di Gomorra».

E se le dicessero che a Zagaria stesso (ammesso che possa ammirarla) è piaciuta la sua interpretazione?

«Preferirei non saperlo. Quando interpretai don Peppino Diana avrei tanto voluto sapere se lui, da lassù, apprezzava. Ma in questo caso il mio ego non si spinge fino a tanto».

Ma davanti all'eterno dilemma che - dai tempi della Piovra - contrappone le esigenze dello spettacolo ai rischi dell'influenza negativa, o addirittura dell'emulazione, lei cosa pensa?

«Io penso che sia giusto raccontare il crimine. Ma solo per scongiurarlo. Bisogna che ci mettiamo in testa una cosa: il crimine prospera anche a causa nostra. È nei nostri atti della vita di tutti i giorni, attraverso una somma quotidiana di piccoli gesti sbagliati, come fumare uno spinello o giocare d'azzardo, che il crimine si foraggia e si mantiene saldo. Sant'Agostino diceva: Se nel male metti solo la punta del piede, Il Signore ti perdona. Ma a furia di pezzetti, il piede noi rischiamo di mettercelo tutto».

SOTTO COPERTURA è stato girato nei luoghi autentici, oggi sotto sequestro, e con gli autentici abitanti di Casal di Principe a fare da comparse. Pare abbiano collaborato molto, quasi per dimostrare il loro rifiuto della cultura camorristica.

«Forse l'intenzione era davvero quella. Io però ero troppo concentrato su me stesso per interpretarla così. Dall'altra non c'è dubbio che sono stati molto ospitali. Di certo girarle nei luoghi veri, con attorno le facce vere, ha trasformato le immagini di questa serie una sorta di polaroid della realtà».

Dai tempi di Elisa di Rivombrosa ad oggi, qual è un primo bilancio della sua carriera?

«Mi piace pensare ad Elisa come ad un successo pop. Sono stato fortunato ad entrarci; ancora di più ad uscirne perché ho potuto amministrare una popolarità spropositata per raggiungerne una più fondata e duratura».



Paolo Scotti, 12/10/2017 IL GIORNALE - ilGiornale.it/Spettacoli






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Novità anche tecniche per dare più realismo alla storia: infatti sono state utilizzate tante immagini “spiate” con telecamere nascoste in occhiali, bottoni di camicia, pali della luce e il montaggio innovativo e visionario di Alessio Doglione, ha poi fatto il resto per completare un linguaggio visivo nuovo, avvincente, estremamente realistico, sorprendente e spettacolare, per veicolare al pubblico l’importantissimo messaggio, come ha affermato durante la conferenza stampa Bernabei, che “il male non paga!”



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MessaggioInviato: Mar Ott 31, 2017 00:33    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 LA CATTURA DI ZAGARIA 30/10/17 ascolti 3^ Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI tra i protagonisti della Serie

"SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria" RAI PLAY

terza puntata della SERIE in onda su RAI 1 30.10.17




> www.raiplay.it/video/2017/10/Sotto-copertura-La-cattura-di-Zagaria-Assoluta-8020a6c4-2181-472e-9ba7-6e62ed75a55a.html










"Sotto copertura II" RAI UNO lunedì 30 ottobre 2017,
dati di ascolto terza puntata 4.610.000 spettatori pari
al 18,98% di share (nonostante posticipo di Serie A).

Bene "Sotto copertura": ottimo risultato anche per la terza puntata della fiction su Rai1, Ufficio Stampa Rai




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MessaggioInviato: Mar Ott 31, 2017 11:07    Oggetto: Woww sono contenta Rispondi citando


Wow sono contenta
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MessaggioInviato: Ven Nov 03, 2017 12:51    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 LA CATTURA DI ZAGARIA, recensione Avvenire Rispondi citando



ha scritto:



    Schermaglie la recensione di Andrea Fagioli

    SOTTO COPERTURA 2” crimine e suspense


Si sta avviando alla conclusione SOTTO COPERTURA 2La cattura di Zagaria, la serie in quattro puntate e otto episodi co-prodotta da RAI FICTION e dalla LUX VIDE di Matilde e Luca Bernabei in onda il lunedì su RAI 1 come seguito del film-tv in due episodi del novembre 2015 che raccontava la vera storia della cattura di Antonio Iovine, capo del clan dei Casalesi di Casal di Principe, che avvenne nel 2010, dopo 14 anni di latitanza, ad opera del capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani, e della sua squadra “sotto copertura”. Nella fiction (scritta da Francesco Arlanch, Salvatore Basile e Tea Tafuri per la regia di Giulio Manfredonia) Pisani diventa Michele Romano, interpretato da Claudio Gioè, mentre il boss dei Casalesi nella seconda serie è Michele Zagaria, alias Alessandro Preziosi, che vanta un'opportuna origine napoletana e una grinta da cattivo non proprio scontata, costretto a stare parecchio a testa bassa perché come insegna Sergio Leone il cattivo va più d'accordo con il brutto che con il bello. In ogni caso, in entrambe le soluzioni, quella più concentrata della prima serie e quella più diluita della seconda, la storia è raccontata come una sorta di partita a scacchi tra la Polizia e i malviventi con microspie, appostamenti, camuffamenti, caccia all'uomo e irruzioni. Ma se all'inizio i sentimenti dei protagonisti, le loro storie d'amore, i loro problemi familiari e i loro ideali di giustizia fanno pari con le indagini, nel continuo prevale l'azione. La vita privata dei protagonisti non scompare, ma passa in secondo piano. Entrano in gioco anche i sospetti reciproci all'interno dei “sotto copertura”. Lo stesso Romano diventa oggetto di indagini e perquisizioni. Viene persino allontanato con l'accusa di favoreggiamento nei confronti della camorra. In realtà il regista di tutto è manco a dirlo Zagaria, che cerca di togliersi di torno lo scomodo poliziotto. Ma le indagini vanno avanti lo stesso, anche perché, a differenza di altre serie tv, qui il male non la spunta. Alla fine perde sempre. Il ritmo di SOTTO COPERTURA 2, è buono. La tensione tiene nonostante i tempi allungati. Mentre alcuni attori sono ormai a loro agio nei panni di poliziotti non proprio convenzionali. Un nome per tutti: Antonio Gerardi, qui nel ruolo di Salvo. Già visto ne La porta rossa e non solo.



© Riproduzione riservata AVVENIRE - Spettacoli pag.25, 01/11/17 - Avvenire.it


RAI 1
La cattura del boss dei Casalesi in una serie tv
SOTTO COPERTURA
con Claudio Gioè e Alessandro Preziosi, non punta sul fascino del male: “Noi diciamo no alla criminalità” spiega il produttore Luca Bernabei.




Il bene, si sa, fa meno rumore del male. E se, in ossequio a questo principio, molte serie tv puntano proprio sula fascinazione del male per arrivare al successo, SOTTO COPERTURALa cattura di Zagaria(RAI 1, lunedì in prima serata) va decisamente controcorrente.
Lo spiega il produttore della LUX VIDE Luca Bernabei: “Noi diciamo chiaramente che il male non paga. Lo abbiamo fatto girando questa fiction anche nella villetta di Casapesenna, nel Casertano, dove il boss dei Casalesi Michele Zagaria si è nascosto negli ultimi anni. Tanti di quelli che vivono in quella zona ci hanno chiesto di fare le comparse per dire a voce alta che loro sono diversi e che sono contro la criminalità organizzata”.

SOTTO COPERTURA, come spiega il sottotitolo, ripercorre il lungo periodo delle indagini, i pedinamenti, le intercettazioni, le false piste della squadra del capo della Mobile di Napoli Vittorio Pisani (nella serie si chiama Michele Romano) che hanno portato alla cattura dello spietato boss dei Casalesi in un bunker sottoterra. Ad interpretare il superpoliziotto è Claudio Gioè: “In tempi foschi come quelli che stiamo vivendo è importante far passare il messaggio di una vittoria schiacciante dello Stato” afferma l’attore. Nei panni di Zagaria c’è, invece, Alessandro Preziosi che ha studiato il personaggio in maniera talmente 'ossessiva' da finire per assumere un aspetto credibile ma inquietante: “Dietro la mia interpretazione c’è la mia esperienza di napoletano che, da piccolo, era quasi attratto dai bulletti o dai ragazzini che rubavano i motorini. Oggi quelli sono diventati la feccia della società e la gente lo deve sapere”.

Sotto Copertura La cattura di Zagaria è diretta da Giulio Manfredonia
nel cast ci sono anche Antonio Folletto, Antonio Gerardi, Simone Montedoro, Bianca Guaccero e Marco Martani.



Riproduzione riservata Tiziana Lupi, 12/10/2017 - Spettacoli pag. 25 - AVVENIRE






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MessaggioInviato: Ven Nov 03, 2017 18:27    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2. LA CATTURA DI ZAGARIA - recensione Di Più Rispondi citando



ha scritto:




    recensione: LA TV CHE VEDO di Platinette

    PREZIOSI E GUACCERO - complici perfetti



Nella fiction di Raiuno “SOTTO COPERTURAAlessandro Preziosi ha il ruolo di un capoclan della camorra mentre Bianca Guaccero quello di complice della sua latitanza, suo malgrado – Lui, finalmente in un ruolo di cattivo vero, fornisce una superba prova di attore; lei ha fatto centro offrendo una interpretazione in cui nemmeno ci si accorge che sta recitando tanto è autentica -







La fiction di Raiuno SOTTO COPERTURA 2, alla seconda stagione, racconta la lotta delle istituzioni contro la camorra, quella dei grandi boss. Nella prima stagione abbiamo assistito alla cattura di Antonio Iovine, impersonato da Guido Caprino. Adesso vediamo il resoconto del blitz della Squadra Mobile napoletana intorno a uno dei capoclan più ricercati, Michele Zagaria, interpretato da Alessandro Preziosi, che è stanato in un rifugio in cemento armato. Questa serie, che è una rielaborazione di fatti realmente accaduti, mostra quanto ancora lunga sarà la lotta delle istituzioni per sradicare il malaffare e quanto ancora questi eventi di cronaca potranno fornire ispirazione a fiction come SOTTO COPERTURA. Essa, oltretutto, è un po’ documentario, un po’ film televisivo, insomma è l’esempio di come è possibile trasformare la cronaca in uno spettacolo nel senso positivo di una ricostruzione che nulla tradendo dei fatti originali da cui è tratta, sviluppa una parte visiva e di contenuti attraente al punto tale da catturare una elevata media di telespettatori. Infatti la prima puntata della seconda stagione di SOTTO COPERTURA 2La cattura di Zagaria, è stata seguita da quattro milioni e novecentosettemila telespettatori, con il 20,2 per cento di share. Questo buon successo è merito anche della presenza nel cast di attori di grande presa e carisma, come Alessandro Preziosi, uno Zagaria assai più corposo dell’originale, nel senso fisico del termine. Capelli con taglio “casuale”, occhiali non si sa se da miope o da contabile del denaro sporco, Preziosi finalmente in un ruolo di cattivo vero fornisce una superba prova di attore. Come quando, strisciante come una serpe velenosa, si muove nel nascondiglio fornitogli da una coppia in cui la donna è Claudia Ventriglia, cui presta il volto Bianca Guaccero, indeciso se irretirne le figlie o porre la madre stessa nella condizione di sottomessa ai suoi voleri di capoclan senza pietà e senza scrupoli. Preziosi ha il ruolo di un uomo che “sembra” essere solo come nessuno, uno che vive “come un topo” fino alla cattura per poi diventare un carcerato a vita. E’ difficile scindere l’attore dal ruolo che interpreta. Lo stesso discorso vale per Bianca Guaccero.
La coppia di attori, anche nel linguaggio, oltre che nei modi, mostra un buon amalgama. La Guaccero, truccata pochissimo e di una magrezza davvero molto visibile, ha fatto centro interpretando il ruolo di una donna divisa, se non lacerata, fra le incombenze che le procura “l’ospite” e il suo ruolo di madre attenta a salvaguardare le figlie. Lei, però, ha anche, suo malgrado, il ruolo di complice della latitanza del capoclan. Per questa ragione il suo ruolo è “positivo”, non è immune da colpe. Anzi, a tratti, mi è parso fatichi a sottrarsi al potere di quell’uomo e al suo “fascino” mortale, e questo aspetto aggiunge una nota peccaminosa , un po’ di sapore del proibito.

Per gli attori pare che sia stato determinante e visibilmente utile girare buona parte della fiction negli stessi luoghi dove le vicende sono ambientate e realmente avvenute, questo avvalora il fatto che, almeno in parte, la fiction sfiori anche il genere del film documentario. Inoltre la Guaccero ha incontrato la donna che ha realmente vissuto l’esperienza che lei interpreta nella fiction SOTTO COPERTURA 2La cattura di Zagaria. Appare evidente che tutto il bagaglio di informazioni, di emozioni e di suggestione che la donna le ha trasmesso le è stato utile per il risultato interpretativo che, in questo modo, è diventato veramente realistico. Anzi, dal momento che siamo in vena di riferimenti e di comparazioni, classificherei SOTTO COPERTURA 2, alla sua seconda stagione, come appartenente al genere neorealistico della fiction italiana di qualità. Infatti fa convivere il vero con il verosimile della recitazione, soprattutto quella di Preziosi e della Guaccero, che è tanto più efficace proprio quando non si percepisce come pura recitazione, insomma quando non ci si accorge che si tratta di attori che stanno recitando e tutto sembra autentico, terribilmente autentico.




Maurizio Coruzzi, 31/10/17 - DI PIU' n. 44/2017 settimanale Cairo Editore





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