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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Dom Feb 25, 2018 18:39    Oggetto: VINCENT VAN GOGH L'odore assordante del bianco, 1° TOUR 2018 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi




testo vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005



scene|costumi Marta Crisolini Malatesta; disegno luci
Valerio Tiberi, Andrea Burgaretta; musiche Giacomo
Vezzani
; supervisione artistica di Alessandro Preziosi









aiuto regia Angela Zinno; direttore di scena Giovanni Piccirillo; capo macchinista Mimmo Pirolla; capo elettricista Dino Iovannitti; sarta Silvia Lombardi; service audio e luci Emmedue; scenotecnica L'Aquila scena; trucco e acconciature Capelli & Co.; calzature Shoes4show;



produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

_ in collaborazione con il FESTIVAL di SPOLETO 60 _

prima nazionale 27 giugno '17 Napoli Teatro Festival





prodotto da Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei, Aldo Allegrini

produzione esecutiva di Aldo Allegrini; ritratti di Francesca Fago; foto di scena: Manuela Giusto; design grafico: Arianna Sabbatini





        PERSONAGGI E INTERPRETI


        Vincent Van Gogh: Alessandro Preziosi

        Dottor Peyron: Francesco Biscione

        Theo Van Gogh: Massimo Nicolini
        Dottor Vernon-Lazàre: Roberto Manzi
        infermiere Gustave: Alessio Genchi
        infermiere Roland: Vincenzo Zampa



        voce di Vincent bambino: Davide Piccirillo







prima TOURNEE TEATRALE anno 2018, KHORA.teatro




      dal 20 al 21 gennaioFERMO, Teatro DELL’AQUILA
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
      - Residenza di Riallestimento


      23 gennaio - ESTE (PD), Teatro FARINELLI
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale
      . Teatro Stabile del Veneto, Teatro Nazionale
      . Regione del Veneto e MiBACT


      dal 24 al 28 gennaio - VENEZIA MESTRE, Teatro TONIOLO
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale


      30 gennaio - SACILE (PN), Teatro Politeama ZANCANARO
      . ERT del Friuli Venezia Giulia


      dal 31 gennaio al 4 febbraio - TRIESTE, Politeama ROSSETTI
      . TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA,
      - Teatro di Rilevante Interesse Culturale


      6-7-8|10-11 febbraio - FIRENZE, Teatro della PERGOLA
      . TEATRO DELLA TOSCANA, Teatro Nazionale


      dal 13 febbraio al 4 marzo - ROMA, Teatro ELISEO


      6 marzoSULMONA (AQ), Teatro Com.le Maria CANIGLIA
      . ACS Abruzzo Circuito Spettacolo


      dal 7 all'8 marzo - TERAMO, Teatro Comunale
      . ACS Abruzzo Circuito Spettacolo

      a Teramo è valida la promozione APP Abruzzo dal Vivo:
      scaricandola gratuitamente sul telefonino (info: 0861246773)
      e mostrandola in botteghino si ottiene uno sconto sui biglietti



      dal 9 all'11 marzo - BOLOGNA, Teatro DUSE
      . Desk ADRICESTA Onlus allestito nel foyer


      dal 13 al 14 marzo - L'AQUILA, Ridotto del Teatro Comunale
      . TEATRO STABILE D'ABRUZZO, Ente Teatrale Regionale


      dal 15 al 18 marzo - SALERNO, Teatro Municipale VERDI
      . Teatro Pubblico Campano


      dal 20 al 25 marzo - NAPOLI, Teatro MERCADANTE
      . TEATRO STABILE DI NAPOLI, Teatro Nazionale


      27 marzo - URBINO (PU), Teatro SANZIO
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali


      28 marzo - RECANATI (MC), Teatro Giuseppe PERSIANI
      . AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali


      dal 6 all'8 aprile - TREVISO, Teatro Com.le DEL MONACO
      . Teatri e Umanesimo Latino SpA


      dal 10 al 12 aprileTHIENE (VI), Teatro Comunale
      . ArteVEN Circuito Teatrale Regionale


      dal 14 al 15 aprileCHIETI, Teatro MARRUCINO
      . ACS Abruzzo Circuito Spettacolo







aggiornamenti, foto, interviste, rassegna stampa selezionata da


Alessandro Preziosi official Forum lieto 2018 con voi!

ADRICESTA Onlus seguirà il Tour con Eventi Benefici




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L'ultima modifica di genziana il Lun Mar 05, 2018 16:51, modificato 5 volte
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MessaggioInviato: Dom Feb 25, 2018 18:42    Oggetto: VAN GOGH-PREZIOSI Applausi RAI1 25/02/18 RAI Radio2-Miracolo Rispondi citando




la rassegna stampa selezionata del Forum ufficiale di


ALESSANDRO PREZIOSI, nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

dal 13 febbraio al 4 marzo '18 - ROMA, Teatro Eliseo









APPLAUSI Rubrica RAI 1 dedicata al Teatro e all'Arte

da Gigi Marzullo - in onda domenica 25/02/18 01:35

l'ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO la pièce a Roma








    rassegna stampa selezionata e approfondita sullo spettacolo;

    tournée e recensioni; cast e creativi; foto e commenti al link:







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L'ultima modifica di genziana il Lun Feb 26, 2018 18:30, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Dom Feb 25, 2018 18:48    Oggetto: PREZIOSI|van GOGH intervistato da CORRIERE TV Live, 27/02/18 Rispondi citando








Alessandro PREZIOSI in diretta via CORRIERE TV Live

intervista WEB TV 14:00 Corriere della Sera 27/02/18

In studio Emilia Costantini -conduce Tommaso Labate





ha scritto:




    #CORRIERElive - ALESSANDRO PREZIOSI

    «Follia e moralità: la lezione di Van Gogh»



Roma, l’attore napoletano è il protagonista del

«VINCENT VAN GOGH - L’odore assordante del

bianco
», al Teatro Eliseo fino al 4 marzo 2018.





«Un incontro speciale, di quelli che ti segnano per sempre perché ha dato più valore al lavoro che faccio»: questo è stato, per Alessandro Preziosi, l'incontro con Van Gogh che interpreta a teatro nella pièce «VINCENT VAN GOGH - L’odore assordante del bianco» al Teatro Eliseo fino al 4 marzo. «Mi ha permesso di entrare nella testa, nella vita, nelle opere e nelle lettere di questo grande artista. E così possono fare anche gli spettatori che vengono a teatro. Tutte le sere mi rendo conto di quanto sia frustrante essere filtro di tutto questo: il talento e il prodotto del suo talento. Comincio a comprendere cosa significasse per lui sentirsi schiacciato dal mondo».

Follia e creatività: lo spettacolo di Stefano Massini, per la regia di Alessandro Maggi, racconta l'ultimo periodo della vita dell'artista rinchiuso in manicomio. «Van Gogh oggi sarebbe la persona più normale al mondo - dice Preziosi - . In realtà, mi piace pensare che la follia di Van Gogh sia figlia della moralità dell'artista. È la moralità che gli rende insopportabile un certo comportamento conforme alle regole del suo tempo. È per me, una specie di Cyrano, vittima e carnefice al contempo. Perché ha consapevolezza della sua follia e lo si capisce dalle inviate al fratello Theo. È solo che riesce a far scattare la molla della creatività sulla base di questo stato alterato». Portare a teatro un personaggio così folle è difficile? «È stata un'immersione in apnea. Il regista Alessandro Maggi, a teatro mi chiede sempre come stia. E aggiunge: non dirmi che stai bene perché è problema» racconta.

Quello della disabilità mentale è un tema ormai fuori dall'agenda. «Fuori dalla politica sì, dal teatro no per fortuna. A me sembra che gli attori siano tutti una sorta di infermi, vorrei tanto che ci fosse lo psicologo a disposizione di tutti noi - risponde Preziosi - Il tema della follia, il teatro riesce a esorcizzarlo bene: lo hanno affrontato con coraggio anche Pippo Delbono, Maria Paiato ed Emma Dante». Nello spettacolo si parla anche torture che , in un primo momento, Van Gogh ha subito (l'elettroshock, i bagni nelle vasche di ferro). «Oggi per fortuna la disabilità mentale non si cura allo stesso modo, ma attenzione. Nelle case di cura gli anziani e i malati vengono spesso trattati come pazzi. È vero che i manicomi non esistono più, ma a attenzione perché la psicolabilità, la depressione, le malattie degenerative non vengono rispettate a dovere».

Prima di diventare attore, Alessandro Preziosi ha preso la laurea in Giurisprudenza e ha fatto un anno da praticante avvocato. «Avrei potuto essere il nuovo Ghedini o il nuovo Taormina - scherza — L'avvocatura mi è rimasta dentro: una certa pignoleria, un attaccamento alla parola detta».
Ricorda ancora «quando un'estate di vent'anni fa mia madre mi mise alla porta quando dissi che volevo fare l'attore. Io me ne andai e a settembre tornai a casa e riunii la mia famiglia per dire che era definitivo: lasciavo la legge mi mettevo a fare l'attore. I miei dissero: tornerai in ginocchio, e invece....». Il 4 marzo andrà a votare? «Domenica prima vado a messa, poi vado a teatro. Non so se avrò tempo... Scherzo: andrò a votare, ma ancora non so per chi» risponde.


© RIPRODUZIONE RISERVATA Carlotta De Leo 27/02/18, pubblicato via CORRIERE.it







    rassegna stampa selezionata e approfondita sullo spettacolo;

    tournée e recensioni; cast e creativi; foto e commenti al link:




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L'ultima modifica di genziana il Gio Mar 01, 2018 20:01, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2018 03:33    Oggetto: PREZIOSI visita MAXXI Museo ROMA - Mostra GRAVITY-Einstein Rispondi citando




    Roma 27.1.18 Alessandro Preziosi visita la Mostra

    "GRAVITY.Immaginare l'Universo dopo EINSTEIN"

    MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo









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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2018 03:36    Oggetto: rinvio spettacolo: TOGHE IN PALCOSCENICO per ADRICESTA ONLUS Rispondi citando




Gentili amici, con grande dispiacere Vi comunico che lo spettacolo previsto domani sera, venerdì 2 marzo presso il Teatro Circus di Pescara alle 21.00, per motivi tecnici-organizzativi, è stato rinviato a data da destinarsi. Vi preghiamo di conservare il biglietto / invito di ingresso, per poter accedere alla prossima data prevista entro fine aprile. Nello scusarci per l'inconveniente, Vi ringraziamo per la comprensione. Grazie e a presto. Carla Panzino - 1° marzo 2018 -




Progetto ARREDI Reparto PEDIATRIA O.C. PESCARA

Evento di Beneficenza a favore di ADRICESTA Onlus

Serata Solidale dedicata alla memoria di LEONARDO








contatta ADRICESTA: Associazione Donazione Ricerca

Italiana Cellule Staminali Trapianto Assistenza
ONLUS

085.20.56.770 - info@adricesta.com - 333.116.73.76





dal 2004! ADRICESTA ONLUS va in aiuto dei Bambini

Ospedalizzati, a livello nazionale, con Progetti Solidali


a sostegno dei Malati, dell'Infanzia e della Famiglia, e

del processo di Umanizzazione dei Reparti di degenza




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L'ultima modifica di genziana il Gio Mar 01, 2018 14:06, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2018 03:47    Oggetto: TOGHE IN PALCOSCENICO per ADRICESTA ONLUS 02/03/2018 Pescara Rispondi citando



ha scritto:




      Avvocati-attori al Circus di PESCARA

      in scena per Beneficenza,
      Osp. Civile



i proventi dello spettacolo in programma alle 21
venerdì 2 MARZO
saranno destinati al Progetto

"Arredi" di ADRICESTA
per il reparto di Pediatria








PESCARA. Avvocati-attori in scena per Beneficenza, venerdì al Circus (inizio ore 21) con lo spettacolo "LA SENSALE DI MATRIMONI" (Hello Dolly) di Thornton Wilder. Con il solito impegno e la consueta dedizione, questa volta la Compagnia teatrale "Toghe in palcoscenico" www.togheinpalcoscenico.it , con il patrocinio dell'Ordine degli avvocati, dedicherà la Serata Benefica alla memoria del piccolo Leonardo, un bimbo di 8 anni scomparso un mese fa.
I proventi della Serata questa volta saranno destinati in favore del Progetto Benefico "ARREDI per il Reparto di PEDIATRIA dell'OSPEDALE CIVILE DI PESCARA" promosso dall'Associazione ADRICESTA ONLUS guidata da Carla Panzino con i suoi volontari.

La Compagnia, nata nel 2012 dall'ispirazione del presidente dell'Ordine forense Donato Di Campli, venerdì sera proporrà lo spettacolo teatrale con l'adattamento e la regia dell'avvocato Anna Maria Petrei Castelli; l'aiuto regista è Alessia Romeo; consulente musicale è Alessandra Vlahov; le scene sono di Martina Provenzano ed Eugenia Verrigni Petrei Castelli; suoni e luci a cura di Black Service. Gli attori in scena saranno, in ordine di apparizione: Federico Squartecchia, Marco Ciccocioppo, Luigi Massari, Claudia Natale, Anna Lisa Cetrullo, Carlo Naso, Gianluca Giordano, Federica Di Benedetto, Anna Maria Petrei Castelli, Francesca Chichiricò, Marco Di Benedetto, Filomena Mancinelli/Alessia Romeo.

Per partecipare, e contribuire alla realizzazione del Progetto Benefico "ARREDI per il Reparto di PEDIATRIA dell'OSPEDALE CIVILE DI PESCARA" studiato per il progetto di umanizzazione della Uoc guidata dal dottor Giuliano Lombardi e promosso dall'"Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza" che ha la sua sede nazionale all'interno dell'Ospedale di Pescara (atrio ingresso degenti/accettazione) si può contattare la ONLUS direttamente: info@adricesta.com - 085.20.56.770 - 333.116.73.76 .

Gli organizzatori ringraziano i Carabinieri e i Vigili del fuoco di Pescara, il giornalista Luca Pompei, la Fondazione PescarAbruzzo, il Moto club "LiberoInMoto" Abruzzo, l'Associazione di pronto intervento Misericordia di Pescara, «e tutto il personale medico e amministrativo della Asl di Pescara che sostiene questa rilevante raccolta fondi a favore del reparto di Pediatria guidato dal dottor Lombardi». L'appuntamento è per venerdì al teatro Circus.




IL CENTRO edizione nazionale - Cronaca Pescara pag. 21 27/02/18










ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana

Cellule Staminali Trapianto e Assistenza)
è una Onlus

promotore e Testimonial ufficiale: Alessandro Preziosi




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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2018 12:57    Oggetto: 28/02 RAI MOVIE Mine Vaganti | RAI PREMIUM 03/03/18 I MEDICI Rispondi citando








martedì 28 febbraio 2018 |RAI MOVIE 14:20 can. 24

Alessandro Preziosi in MINE VAGANTI film di Ozpetek

con Ilaria Occhini-Ennio Fantaschini-Nicole Grimaudo.








I Cantone, una famiglia un po' stravagante basata su rapporti ed equilibri precari, sono i proprietari di un pastificio in Puglia. Al momento, in casa Cantone, c'è molta attesa per il ritorno da Roma del giovane Tommaso. I nostri sperano che Tommaso si decida finalmente a mettere la testa a posto e inizi ad aiutare il fratello maggiore Antonio ( Preziosi) nella gestione del pastificio. Ma un colpo di scena sconvolgerà i piani di tutti... Due David di Donatello (a fronte di ben 13 nominations) per le performance di Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini. Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival e cinque Nastri d'Argento, tra cui miglior commedia 2010.









    Alessandro Preziosi interpreta Filippo Brunelleschi

    nella serie TV "I MEDICI - I SIGNORI di FIRENZE"

    3^ puntata sabato 3 MARZO 21:20 RAI PREMIUM









I MEDICI : LA MERAVIGLIA! è il topic aperto da Alessandro




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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2018 17:55    Oggetto: VINCENT VAN GOGH - Teatro ELISEO di ROMA 26/02/18 recensione Rispondi citando




la rassegna stampa selezionata del Forum ufficiale di


ALESSANDRO PREZIOSI, nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

recensione, 26 febbraio 2018 - ROMA - Teatro Eliseo




ha scritto:




VINCENT VAN GOGH - L’ODORE ASSORDANTE

DEL BIANCO
all'Eliseo di Roma fino al 4 marzo





Rinchiuso in ospedale psichiatrico, un Van Gogh inquieto e geniale vive la fase più dolorosa e più prolifica della sua vita. In uno spettacolo da non perdere, Alessandro Preziosi, con confermato talento e fortissima intensità, dà corpo alla disperata brama di colore dell'artista e alle voci e paure che tormentano la sua mente. "L'odore assordante del bianco" è in scena al Teatro Eliseo di Roma fino a domenica 4 marzo, emozionante e imperdibile.




“È stato ammesso oggi in ospedale il Signor Vincent W. Van Gogh, 36 anni. Egli è colpito da manie acute con allucinazioni della vista e dell'udito: si reputa incapace di vivere e gestirsi in libertà. Necessita sottomettere il soggetto a prolungata osservazione psichiatrica” (Registro degli internati, Manicomio di Saint-Paul-de-Manson, 8 maggio 1889)

Chi è Van Gogh senza pennelli e colori, senza la luce abbagliante del sole da ritrarre su una tela? Un uomo imbrigliato, rabbioso, sofferente, costretto all'immobilità artistica ma ancora vibrante di passione, con una smania vitale pronta ad esplodere. Così lo troviamo nell'imperdibile “L'odore assordante del bianco”, lo spettacolo di Stefano Massini (un testo veloce e asciutto ma intensificato da belle immagini poetiche, vincitore nel 2005 del Premio Riccione) attualmente in scena al Teatro Eliseo di Roma, con la regia di Alessandro Maggi e un Alessandro Preziosi in stato di grazia nei panni del pittore olandese.

Siamo nel giugno del 1889 e Vincent Van Gogh è recluso nell'ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de-Manson in Provenza dove si è spontaneamente ricoverato dopo la crisi che lo aveva portato a tagliarsi l'orecchio. Ad apertura di sipario Van Gogh/Preziosi é rannicchiato sul pavimento, scalzo, con addosso la casacca dei pazienti, ampia e bianca, al centro di una stanza spoglia, austera e asettica. Si respira l'aria sterile e fredda degli ospedali, dove il tempo è senza tempo. Le pareti sono distorte e il pavimento inclinato; prospettive irregolari che rimandano al quadro "La stanza di Van Gogh ad Arles", dipinto proprio nel suo periodo di reclusione a Saint Paul. Una scatola aperta dall'aspetto precario e instabile: siamo nella sua stanza d'ospedale, o forse dentro la mente confusa dell'artista, rinchiusi con lui nel suo tormento di delirio e solitudine. L'intero spettacolo oscilla continuamente tra realtà e sogno, tenendo anche il pubblico in equilibrio su quel labile confine tra pazzia e ragionevolezza. Il fratello, i medici, la stessa lucida follia di Van Gogh: a fine spettacolo di tutto dubiteremo, di cosa sia accaduto e di cosa sia stato un'allucinazione, se fossimo nella testa o nel manicomio. Certo è che sentiremo anche noi l'urgenza di riammirare le pennellate sulle tele di un artista tanto incompreso in vita quanto amato dopo.

Ogni elemento dello spettacolo evoca e confonde, contribuendo intelligentemente al gioco. Le musiche di Giacomo Vezzani creano una tensione claustrofobica, scandendo i pensieri e il turbinio interiore di Van Gogh con suoni metallici, pulsazioni, battiti accelerati, rumori. Le luci curate da Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta assecondano il contrasto reale/irreale giocando tra chiaro e scuro con efficaci proiezioni di ombre. Poi, soprattutto, le evocative scene di Marta Crisolini Malatesta. Tutto è bianco: le pareti, le finestre, la divisa dei malati, i camici dei dottori, persino i fiori che sbocciano. Non un bianco luminoso di purezza e calore, ma il bianco del silenzio, del vuoto, della privazione, dell'abbattimento, il bianco come assenza di colore, imposto ai pazienti per calmare l'effetto eccitante dei colori. Per Van Gogh, che di colori primari e accostamenti audaci viveva, il bianco della morte. Eppure lì, sotto il candore opprimente delle pareti, impresso in bassorilievo bianco su bianco, si cela, pronto ad emergere grazie al gioco di luci e come un inno alla vita, il dipinto “Campo di grano con volo di corvi”. Fu questo l'ultima opera di Van Gogh, realizzata venti giorni prima di morire. Nelle 53 settimane di reclusione a Saint Paul (ne uscì nel maggio 1890 per uccidersi solo due mesi dopo) l'artista realizzò 150 tele tra cui alcune delle più famose "Autoritratto", "Iris", "La notte stellata". Fu il periodo più terribile umanamente e più prolifico artisticamente, fatto di colori carichi, tratti precipitosi, opere in cui ogni pennellata è una ferita.

Nella finzione scenica, mentre marcisce nella sua cella bianca in giornate sempre uguali, Vincent sogna una traccia di magenta, natura, tende colorate, il cielo. Invece ogni suo impulso è castrato, proibito leggere, proibito disegnare, proibito vivere, nessun colore, nessuno stimolo. Cerca affetto e una via di fuga nell'amato fratello minore Theo, giunto in visita dopo quattro treni e un carretto, suo solo sostegno e presenza costante nella sua vita (come dimostrano le quasi 500 lettere che per vent'anni, regolarmente, Vincent gli scrisse), ma è reale quel fratello o anche lui è solo una proiezione della sua mente? “Giurami che esisti, che non sei vivo solo qui dentro”: il filo è ormai spezzato e Vincent (e noi con lui) non può più scegliere, non può vedere nulla senza dubitare della sua essenza. Vista, udito, olfatto si confondono e anche gli unici mezzi per conoscere la realtà e riprodurla non sono più credibili. Voci e paure gli affollano la testa e i momenti di esaltazione si susseguono ad un'angoscia disperata.

Alessandro Preziosi, anche supervisore artistico del progetto, ci conduce in questo sogno delirante con un'interpretazione intensa e sofferta. Percorre il palco trascinandosi affaticato, oppresso dal bianco, dalla prigionia e dai demoni che lo tormentano. Ha lo sguardo spento, perso in mondi lontani, anestetizzato e poi d'improvviso la brace negli occhi. E' un leone in gabbia il suo Van Gogh, visionario folle o lucido genio. L'attore cambia registro di continuo, arriva sul punto di esplodere e poi si placa, guizzando tra logica, disperazione e speranza ed è la sua interpretazione matura a dare le pennellate più incisive allo spettacolo, dimostrando ancora una volta che è il palcoscenico il suo elemento.

Sempre presente in scena, è avvicinato dagli altri personaggi che idealmente scandiscono tre fasi dello spettacolo. Prima l'incontro con il fratello (interpretato da Massimo Nicolini che, dopo un avvio impostato, acquista scioltezza in una bella interpretazione), il confronto dolce che rimanda a giochi e ricordi della giovinezza e ad un profondo affetto. Poi i due infermieri (Alessio Genchi e Vincenzo Zampa) e il vanesio caporeparto Dottor Vernon-Lazàre, inappuntabile e narciso (un Roberto Manzi fastidiosamente efficace nella sua stolta vanità). Lo marchiano “inoffensivo, non ostile, socialmente placido” e lo isolano dal mondo affinché sia l'ospedale il solo mondo. Sono figure di aguzzini, grottesche e caricaturali, rese esasperate dall'odio del pittore. Infine il Direttore Peyron (un ottimo Francesco Biscione), medico illuminato e moderno che arriva per proporre cure all'avanguardia e cercare di salvare Van Gogh, di liberarlo riportandolo al suo equilibrio per far sì che, alla fine, il giallo inondi quelle pareti asettiche di colore, speranza, libertà.




di Michela Staderini - 27/02/2018 - pubblicato via SaltInAria.it Teatro








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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2018 17:10    Oggetto: VINCENT VAN GOGH - Teatro ELISEO di ROMA 27/02/18 recensione Rispondi citando









ALESSANDRO PREZIOSI, nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

recensione, 27 febbraio 2018 - ROMA - Teatro Eliseo





ha scritto:




      VAN GOGH e il soffocante CANDORE

      di UNA STANZA che LO IMPRIGIONA



Siamo soliti considerare il bianco come il colore della purezza, il candore, la massima espressione di luce, ma per alcuni potrebbe rappresentare l’oblio, un buco nero che imprigiona mente e corpo in una dimensione quasi irreale. Ed è proprio sotto questa prospettiva che il drammaturgo Stefano Massini interpreta le vicende biografiche di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi: Vincent Van Gogh, famoso per le sue tele pregne di colori ma anche per la sua vita travagliata.

L’opera teatrale «VINCENT VAN GOGH. L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO», in scena fino al 4 marzo al teatro Eliseo di Roma, infatti prende spunto dall’episodio che costringerà nel 1889 Van Gogh a ricoverarsi nell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy in Provenza in seguito ad un attacco di follia che lo aveva portato a tagliarsi l’orecchio.

Rinchiuso quindi in una stanza invasa dal bianco, accecante per quanto è candida, anzi “assordante” come ci suggerisce con un ossimoro il titolo: il pittore, interpretato magistralmente da Alessandro Preziosi, cade in balia della sua pazzia alimentata proprio dalla privazione dei colori.
E in questo turbinio di emozioni i confini tra ciò che è reale e ciò che non lo è sembrano mettere in crisi non solo il protagonista animato da frustrazione e impeti rabbiosi, ma anche lo stesso spettatore.

Tema centrale è proprio il labile confine tra logica e follia, spesso ricorrente ma ancora oggi molto attuale in una società quale la nostra, caratterizzata da forti incertezze che mettono in discussione la nostra percezione di realtà e che quasi impercettibilmente sfuma nella finzione, il sogno, l’oblio.
Un tema che ci fa riflettere su quanto precarie siano le nostre convinzioni e come basti poco per mettere in crisi le idee, mente e l’identità stessa, fino a cadere in una dimensione dai confini a-temporali che ci soffoca tra le sue bianche pareti come soffoca Van Gogh.



«Ho i pensieri senza briglia, per la testa. […] moscerini schiacciati nel latte. Vengono fuori dalla nebbia […] ed io non posso fare niente: sono in mano a loro. Comandano».


di Federica Lamberti- 28/02/2018 - pubblicato via GonFASHION.com/







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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2018 19:26    Oggetto: VINCENT VAN GOGH L'odore assordante del bianco, 1° TOUR 2018 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi





        PERSONAGGI E INTERPRETI


        Vincent Van Gogh: Alessandro Preziosi

        Dottor Peyron: Francesco Biscione

        Theo Van Gogh: Massimo Nicolini
        Dottor Vernon-Lazàre: Roberto Manzi
        infermiere Gustave: Alessio Genchi
        infermiere Roland: Vincenzo Zampa



ha scritto:




NICOLINI un giovane attore italiano si racconta



MASSIMO NICOLINI lo abbiamo incontrato in occasione del suo ultimo spettacolo in scena al Teatro Eliseo “VINCENT VAN GOGH. L’odore assordante del bianco” dove interpreta il ruolo del fratello Theo, personaggio fondamentale nella vita dell’artista




Subito disponibile per un’intervista, è educato e gentile nonostante la visibile stanchezza per uno spettacolo così impegnativo anche se già “rodato” in altre città italiane (Fermo, Trieste e Firenze). L’attore riminese ha alle spalle un’attiva carriera teatrale soprattutto in Sicilia dove vinse anche nel 2010 il Premio Siracusa Stampa Teatro.
Risponde alle nostre domande con un sorriso dall’alto del suo metro e ottantacinque di altezza.








E’ molto giovane e ha già all’attivo diverse interpretazioni teatrali soprattutto con i classici greci nella splendida cornice di Siracusa, come è nata la decisione di diventare un attore?
Faccio teatro come professionista da dodici anni più o meno, la “vocazione” è arrivata abbastanza presto… Per mia fortuna si è trasformata in mestiere quasi subito dopo l’Accademia di Alessandra Galante Garrone a Bologna. Il mio amore per la recitazione è nato in un laboratorio di teatro, ai tempi del liceo. Era un tentativo di mettere in scena “Re Lear”: avevo 17 anni, un amico mi disse “vieni con me” e non sono più ritornato.
La “scelta” e l’accettazione di questo mestiere invece ha origini molto recenti. Fare l’attore in Italia in questo momento presuppone una scelta per forza di cose, è un mestiere meraviglioso ma estremamente feroce. Se capisci, come è capitato a me, che è quella la strada che devi seguire non riesci a fare a meno di percorrerla, pur non sapendo dove ti porterà.

Adesso è in scena fino al 4 marzo all'Eliseo di Roma con “Vincent Van Gogh - L’odore assordante del bianco” dove interpreta il fratello Theo, come si è preparato su un personaggio così fondamentale nella vita del pittore?
Grazie alla fitta corrispondenza che i due fratelli intrattenevano abbiamo avuto molto materiale sul quale basarci per la costruzione del personaggio, anche se il volume di lettere e le informazioni pervenute propendono in maniera maggiore verso Vincent. Ma dalle “poche lettere” (40 contro 400) di risposta da parte di Theo si riesce a delineare il suo carattere. Poi certo il testo fa il resto. Un’analisi del testo approfondita dà quasi sempre tutte le informazioni necessarie, se ci si lavora tanto e con pazienza.

Theo sembra a un certo punto della pièce l’unica salvezza per Van Gogh, ma ne procastina la libertà, conoscendo bene il personaggio, lo fa per protezione nei confronti del fratello? Van Gogh morirà suicida, quindi ogni tentativo di salvezza da parte di Theo sarà vanificato, cosa può dirci di più sull’amore che lega i due (ricordiamo che fu proprio Theo a chiamare il primo figlio maschio con il nome di Vincent).
Alla morte di Vincent Van Gogh le parole che Theo pronuncia alla madre sono: ”era davvero mio fratello”. Il loro era un intreccio di anime molto fitto che però non preclude la capacità di giudizio. Avere avuto un fratello come Vincent non deve essere stato semplice ed a volte amare significa anche andare contro la volontà dell’altro, se lo si fa per il suo bene. Non possiamo sapere veramente quanto fosse complesso e articolato il loro rapporto e sarebbe presuntuoso pensare di poterlo comprendere nella sua totalità. Quello che possiamo fare è accostarvici in maniera empatica per coglierne ogni sfumatura e questo lo si può fare solo attraverso il cuore.

Com’è lavorare con un attore famoso e con un ruolo così importante come Alessandro Preziosi?
Alessandro Preziosi è un attore di grande talento e professionalità. Sono molto contento di dividere il palco insieme a lui. C’è una forte intesa su quelli che sono i codici teatrali senza i quali sarebbe difficile “giocare” insieme. È grazie a questa intesa che sulla scena i nostri Vincent e Theo scoprono ogni giorno qualche pezzetto in più…

La tournée continuerà con altre tappe italiane, invece quali sono i suoi progetti a breve termine?
Saremo in scena con “L’odore assordante del bianco” fino a metà aprile, dopo la terza settimana a Roma al Teatro Eliseo (fino al 4 marzo) ci aspettano Napoli, Bologna, Salerno e tante altre piazze… nel frattempo si lavora già per i prossimi progetti a i quali però regalo il silenzio per farli germogliare…

Ci saluta lasciandoci un po’ di mistero, non vi resta che andarlo a vedere per scoprire di più.


Sara Cacciarini, 27/02/2018; pubblicato via ILTERZOnews.it di ROMA







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per motivi tecnici-organizzativi arrivederci ad aprile!

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"Gentili amici, con grande dispiacere Vi comunico che lo spettacolo previsto per la sera di venerdì 2 marzo 2018 presso il Teatro Circus di Pescara alle 21.00, per motivi tecnici-organizzativi, è stato rinviato a data da destinarsi. Vi preghiamo di conservare il biglietto / invito di ingresso, per poter accedere alla prossima data prevista entro fine aprile. Nello scusarci per l'inconveniente, Vi ringraziamo per la comprensione. Grazie e a presto." Carla Panzino di Adricesta Onlus







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ha scritto:




IL MESSAGGERO ed. Nazionale, Roma-Agenda, pag. 49 04/03/18






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di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi


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ha scritto:



LA REPUBBLICA edizione BOLOGNA - Cronaca Bologna pag. III - 27/02/18







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6 marzo 2018 Teatro "Maria Caniglia" SULMONA AQ

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ha scritto:





Mini tournée abruzzese a Sulmona, Teramo, Chieti



PREZIOSI tormentato VAN GOGH, in scena con

L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO di Massini





IL CENTRO ediz. Nazionale - SOCIETA' pag. 31 Sulmona 05/03/18








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MessaggioInviato: Lun Mar 05, 2018 20:02    Oggetto: VINCENT VAN GOGH alla Pergola di FIRENZE 08/02/18 recensione Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi


recensione 8 febbraio 2018, dalla Pergola di Firenze





ha scritto:




    ne "L'odore assordante del bianco" rivivono

    i tormenti più profondi di Vincent Van Gogh



Firenze, Teatro della Pergola, 8 febbraio 2018. Sul palcoscenico siamo nel 1889, in una stanza del manicomio di Saint Paul de Manson, in Provenza. Intrappolato in questa stanza spoglia, in un luogo in cui l’arte è una forma di eccitamento da mettere al bando, stretto da “L’odore assordante del bianco”, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, un uomo alla costante ricerca del colore: il pittore Vincent Van Gogh.

Ha il volto di Alessandro Preziosi, noto ai più per i ruoli ricoperti in televisione ma che ha scelto di mettersi in gioco sul ring più difficile per un attore, quello teatrale, che mette a nudo il talento senza pietà. Preziosi supera la prova, regalando allo spettatore un Van Gogh tormentato dal bisogno di espressione, dall’incomprensione della gente e da un perenne conflitto tra realtà e immaginazione che non trova mai soluzione e che è il fulcro dell’opera del drammaturgo fiorentino Stefano Massini.

E’ reale la visita del fratello Theo (Massimo Nicolini)? O quel lungo monologo che Vincent ascolta muto e con sguardo perso come in un mondo lontano è soltanto una voce nella sua testa? Così sostiene il Dott. Vernon Lazàre, che ha in cura Vincent e che, narcisista esagitato, si diverte a mortificarlo con fare sadico, contrapponendosi a lui anche come artista.

Theo compare in scena sin da subito. Entra in una stanza completamente bianca. Bianco è il soffitto, bianco è il pavimento, come i muri, il letto. La vestaglia di Vincent. Vincent che resta fermo nel suo sguardo perso o forse fisso nel vuoto, e non fiata. Ascolta l'intero antefatto rovesciato dal fratello con una rapidità iniziale galoppante, eccessiva. Theo appare nervoso, dà l'impressione di una certa fretta almeno dapprincipio, perché proseguendo nei suoi discorsi si scioglie, si rilassa, sorride. Invoca un Vincent presente nel corpo ma muto, privo di parola e reazioni, in apparenza lontano. Theo recita a tutti gli effetti un monologo, ma nel momento in cui sta per andar via deluso dal silenzio del fratello, assiste (insieme al pubblico) alla vera entrata in scena di Vincent Van Gogh. Il protagonista dalla doppia personalità.

Incompreso e arrogante, disperato e sprezzante. Lucidissimo in un momento, atterrito in quello successivo. Nella malattia che gli trapassa la vita da molto tempo ma non è in grado di ostacolare la creazione di capolavori inimitabili, Vincent diventa la vittima di un gioco perverso e ben riuscito in cui trionfano la contrapposizione centrale tra realtà e finzione, e le sue varianti multiformi come individualità vs collettività, vuoto vs pieno, bianco vs colore. Vincent è imprigionato in un "castello di granito bianco", dentro il quale è vietatissimo scrivere, leggere e ancor di più per lui dipingere. Ma sotto lauto compenso, l'infermiere Gustave gli ha fatto avere dei colori, delle tele, sopra le quali l'artista ha realizzato delle opere dal valore altissimo, tra cui un ritratto del Dottor Vernon-Lazàre, il suo nemico giurato. Un narcisista esagitato, che, supportato da Gustave e dall'altro infermiere Roland, è in grado di attirare un disprezzo viscerale da parte di Vincent perché lo tratta con sadico compiacimento, gli nega la possibilità di abbandonare l'istituto in compagnia del fratello, e soprattutto dipinge anch'egli. Ma delle opere dal valore rivoltante.

Alla scenografia essenziale in cui si svolge la parabola della sua prigionia, Vincent impone il desiderio prorompente di viaggiare a ritroso nel tempo e nello spazio, in una ricchezza di ricordi, di paesaggi e sfumature. Davanti a Theo riassapora le scorribande dell'infanzia, per alcuni attimi parla con la voce che gli apparteneva da bambino, e tra le braccia dei medici–aguzzini vola col pensiero al verde dell'erba al di là dei muri bianchi, alle distese di fiori e cereali di Arles, al blu del mare di Anversa e ai voli affumicati di Parigi. Degas, Gauguin, Toulouse-Lautrec e i loro fantasmi scorrono in fila dinanzi agli occhi mentre viene lasciato per due ore a mollo nell'acqua gelida della vasca del manicomio. Vincent ripensa e nomina in continuazione le vasche, e vuole fuggire al più presto da Saint Paul, perché sta soffocando. Ma fino a che punto è mai possibile credere alle sue parole e ai suoi racconti? Vincent ha davvero ricevuto la visita del fratello, e ha davvero dipinto il ritratto del Dottor Vernon? La risposta a queste domande fastidiose per lo spettatore, viene fornita dal sopraggiungere inaspettato di un personaggio chiave, il Direttore del manicomio, il Dottor Peyron (interpretato da un magistrale Francesco Biscione), che si materializza all'improvviso, e per questa ragione potrebbe non essere reale.

Il Direttore assume un atteggiamento radicalmente opposto a quello insolente di Vernon. Si dimostra affabile e interessato in modo particolare al benessere di Vincent. Si siede ad ascoltare le sue variegate riflessioni: la genesi del suo essere artista, l'idea di libertà individuale, il rapporto complicatissimo con gli altri uomini. La gentilezza di Peyron conquista Vincent e lo persuade a confessare i suoi pensieri più accesi, le sensazioni che l'hanno consegnato alla sua arte. Peyron asseconda, conforta, ha il merito di scatenare gli sfoghi repressi di Vincent, e nel convulso finale in cui si ripalesa il fratello Theo, la supremazia incontrastata del bianco si scioglie al cospetto di un giallo inedito e vittorioso. Giallo che richiama gli storici girasoli e gli astri della notte stellata, giallo solare perchè icona della scoperta della verità della propria natura e stimolo decisivo per affrontare la scelta più dolorosa



Enrico Esposito e Matelda Giachi, 19/02/18, tramite iltermopolio.com







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