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TOURNE' 2018 - 2019 - 2020 ALE con VAN GOGH
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Forum Alessandro Preziosi
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Autore Messaggio
genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
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MessaggioInviato: Mar Nov 12, 2019 15:42    Oggetto: VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco TOUR 2019/20 Rispondi citando




_ KHORA.teatro con TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo

presentano



ALESSANDRO PREZIOSI nel ruolo di protagonista in

VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI con regia di Alessandro Maggi




testo vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005



scene|costumi Marta Crisolini Malatesta; disegno luci
Valerio Tiberi, Andrea Burgaretta; musiche Giacomo
Vezzani
; supervisione artistica di Alessandro Preziosi




        PERSONAGGI E INTERPRETI


        Vincent Van Gogh: Alessandro Preziosi

        Dottor Peyron: Francesco Biscione

        Theo Van Gogh: Massimo Nicolini
        Dottor Vernon-Lazàre: Roberto Manzi

        infermiere Gustave: Leonardo Sbragia
        infermiere Roland: Antonio Bandiera



        voce di Vincent bambino: Davide Piccirillo







produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo

_ in collaborazione con il FESTIVAL di SPOLETO 60 _

Prima nazionale: giugno 2017, Napoli Teatro Festival





3° TOUR Stagione 2019/2020 CALENDARIO completo







      QUI anticipazioni e info dall'unico sito web personale!



      9-10/11/2019 - CIVITAVECCHIA (RM), Teatro TRAIANO


      12 novembre 2019 - ASTI, Teatro ALFIERI


      13 novembre - BRONI (PV), Teatro CARBONETTI


      14 novembre - BUSTO ARSIZIO (VA), Teatro MANZONI


      dal 15 al 17 novembre - MONZA, Teatro MANZONI


      dal 19 al 24 novembre - VERONA, Teatro NUOVO


      dal 26/11/19 al 1° dicembre - ROMA, Teatro VASCELLO


      3 dicembre - RICCIONE (RN), "Spazio TONDELLI"


      4 dicembre - ROVERETO (TN), Teatro "R. ZANDONAI"


      5/12 CASTIGLIONE delle Stiviere (MN), Teatro SOCIALE


      6 dicembre - LODI, "TEATRO ALLE VIGNE"


      7-8 dicembre - "TEATRO DI LOCARNO" (Svizzera)


      10 dicembre - GORIZIA, Teatro Com.le "G. VERDI"


      12-13 dicembre - MACERATA, Teatro "Lauro ROSSI"


      15/12/19 - VILLADOSSOLA (VB), Teatro LA FABBRICA



      13 gennaio 2020, CENTO (FE), Auditorium PANDURERA


      14/01/2020 - JESI (AN), Teatro "G. B. PERGOLESI"


      15/1/2020 - OSIMO (AN), Teatro La Nuova FENICE


      dal 16 al 19/1/20 - FERRARA, Teatro "C. ABBADO"


      22-23-24/1/20 - MESSINA, Teatro VITTORIO Emanuele


      25-26 gennaio 2020 - CATANIA, Teatro ABC


      28/1 CALTANISSETTA, Teatro "ROSSO di S. Secondo"


      29/1/2020 - CARLENTINI (SR), Teatro Comunale


      30-31 gennaio; 1-2 febbraio - CATANIA, Teatro ABC


      4/2/20 - CITTANOVA (RC), Teatro "Rocco GENTILE"


      5/2 - LAMEZIA TERME (CZ), Teatro GRANDINETTI


      6/2 - COSENZA, Teatro Com.le "Alfonso RENDANO"


      7/2 - PIANO DI SORRENTO (NA), Teatro delle ROSE


      8-9 febbraio - AVELLINO, Teatro "Carlo GESUALDO"


      11 febbraio - LECCE, Teatro POLITEAMA GRECO


      12-13 febbraio - TARANTO, Teatro Comunale FUSCO


      dal 14 al 16 febbraio - BARLETTA, Teatro "G. CURCI"


      17 febbraio - BRINDISI, Nuovo Teatro VERDI


      19 febbraio - LANCIANO (CH), Teatro "F. FENAROLI"


      20 febbraio - ORTONA (CH), Teatro "F. P. TOSTI"


      dal 21 al 23/2/20 - CASERTA, Teatro "C. PARRAVANO"



TEATRI, interviste e recensioni, rassegna stampa selezionata da


Alessandro Preziosi official Forum in tournée con voi!

l'ADRICESTA ONLUS ci accoglierà con Eventi Benefici








con preghiera di utilizzare con parsimonia Riporta onde consentire aggiornamenti

e modifica al messaggio originale. Grazie per la comprensione e la collaborazione

allo scopo di fornire informazioni precise e accurate per utenti e lettori del Forum





Tournée teatrale gen./apr. 2018; la rassegna stampa





Tour teatrale nov.2018/feb.2019; la rassegna stampa




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L'ultima modifica di genziana il Sab Gen 04, 2020 16:45, modificato 3 volte
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Nov 12, 2019 18:15    Oggetto: L'ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO all'ALFIERI di ASTI 12/11/2019 Rispondi citando





LA REPUBBLICA INTERVISTA ALESSANDRO PREZIOSI




ha scritto:





Preziosi "Porto sul palco Van Gogh e la sua capacità

di far vivere le cose
", stasera al Teatro Alfieri di Asti





Come scrisse Karl Jaspers, psichiatra e filosofo tra i protagonisti della cultura del Novecento, «quello di Van Gogh (nato nel 1853) non è un carattere comune. Tende ad isolarsi, ma al tempo stesso è sempre alla ricerca di amore e d’amicizia. Molti, non tutti, trovano che è difficile vivere con lui. Non ha fortuna con la gente. Gli è difficile, anzi impossibile adattarsi, non sembra avere una meta, e nonostante ciò è profondamente animato da qualcosa che bisogna chiamare fede». Il furore creativo e "la difficoltà di essere" del grande pittore olandese sono i due elementi su cui ha lavorato l’attore Alessandro Preziosi, che questa sera porta in scena al Teatro Alfieri il suo ultimo spettacolo "VINCENT VAN GOGHL’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO" (ore 21, una produzione Khora.teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo), scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Maggi.

L’attore napoletano è stato il protagonista della popolare serie tv "Elisa di Rivombrosa" girata in Piemonte e ha interpretato a teatro a Torino in passato Cyrano de Bergerac.

Alessandro Preziosi, per prepararsi al ruolo di Van Gogh ha dovuto ingaggiare una lotta con il personaggio per entrare nel suo corpo e nel suo spazio mentale?

«La mente di Van Gogh è uno spazio decisamente accessibile. Mi sono affidato alle numerose biografie, alla letteratura, per esplorarla in profondità e infine per teatralizzare la sua figura. Una incredibile mole di materiali che mi è stata di enorme aiuto. Quanto alla dimensione fisica, ho deciso di affrontarla attraverso un percorso di lotta, ma non di contrasto. Antonin Artaud parlava della difficoltà del rapporto tra la carne e la coscienza spirituale. E la carne di Van Gogh era bramosa, soggetta a mille sollecitazioni».

La scena è totalmente bianca e dunque privata dei colori tanto amati da Van Gogh. Tutto accade nel manicomio di Saint-Paul-de-Mausole. Quanto questa condizione influenza la sua recitazione?

«Cerco di riempire quelle pareti bianche con le emozioni, la disperazione, la follia, la solitudine, ognuna di esse rappresenta un colore diverso per Van Gogh».

Lavorando a questo spettacolo le è capitato di interrogarsi sul senso del suo mestiere di attore?

«Sì, devo dire che mi ha fatto molto riflettere. Ho compreso dalla storia di Van Gogh come nell’arte uno possa arrivare a non vivere più per sé stesso ma per far vivere le cose, questo è un grande insegnamento morale che ci arriva, l’insegnamento del lavoratore, di chi crede nel suo lavoro che faccia il pittore o che lavori in banca o che faccia il giornalista. Ho capito con questo spettacolo che se dedichi tutto te stesso a quello che fai, magari ti considerano erbaccia anche se tu ti senti grano, però un domani forse si renderanno conto delle tue qualità».

Com’è oggi il suo rapporto con Torino e con il Piemonte?

«È sempre stato un legame molto stretto ed intenso. Ho passato a Torino e nella regione i momenti professionali più belli della mia carriera. La città mi ha riservato sempre una splendida accoglienza. Per l’ultima serie tv che ho girato lì, "Non mentire" di Gianluca Maria Tavarelli, sono stato ospite di Iqos Embassy per il periodo delle riprese nella storica Casa del Pingone del Cinquecento, già dimora di Torquato Tasso. Credo che Torino debba diventare, perché ha tutte le potenzialità e caratteristiche, il trait d’union tra l’Europa e l’Italia. Possiede una forza nelle persone che la vivono molto grande specialmente nell’ambito della cultura. Persone molte serie da cui si può solo imparare».


© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Guido Andruetto; LA REPUBBLICA ediz. TORINO, Spettacoli pag. 13, 12/11/19








Comune di Asti con Fondazione PIEMONTE Dal VIVO


martedì 12 novembre 2019 -- ASTI - Teatro ALFIERI



VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

di STEFANO MASSINI, la regia è di Alessandro Maggi







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genziana



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MessaggioInviato: Mer Nov 13, 2019 08:54    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro CARBONETTI di BRONI (PV) 13/11/19 Rispondi citando



ha scritto:




"L'odore assordante del bianco" al Carbonetti di Broni


          . Preziosi interpreta Van Gogh

          . «Un'umanissima sofferenza»



Manicomio di Saint Paul, 1889. Rinchiuso in una cella candida, preda di allucinazioni e paure, Vincent Van Gogh implora suo fratello Theo di farlo uscire, di liberarlo da quella prigione dove non può esprimere se stesso, di restituirlo al mondo esterno, ai colori della vita. Comincia così, ed è una discesa nell'animo di uno degli artisti più tormentati della storia della pittura "Vincent Van Gogh. L'odore assordante del bianco", dramma interpretato da Alessandro Preziosi in scena domani sera alle ore 21 al Teatro Carbonetti di Broni. Scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Maggi, lo spettacolo racconta il dramma vissuto dal grande artista non solo tra le strette mura del nosocomio, ma anche e soprattutto negli insidiosi angoli della sua mente: «Più vicino al thriller psicologico che alla tragedia classica, - spiega Alessandro Preziosi - "L'odore assordante del bianco" porta sulle scene un modo di soffrire sanguigno, reale, in una parola direi contemporaneo. Pur avendo recitato ruoli come Amleto e Oreste, nella mia carriera non avevo mai sperimentato niente di simile: questo testo parla un linguaggio semplice, non c'è il distacco dei grandi classici antichi, il personaggio soffre in maniera viscerale, umana, assolutamente vicina alla nostra sensibilità. Interpretare quest'artista straordinario e il suo rovello interiore è stata per me un'esperienza intensa e stimolante». Il tema centrale della pièce, però, non è quello della malattia di Van Gogh, ma soprattutto quello della creatività artistica, della nascita dell'opera d'arte attraverso la ricerca espressiva: «Il titolo dell'opera - dice ancora Preziosi - è una triplice contaminazione, e ciò è indicativo del modo in cui l'arte stimola e coinvolge tutti i sensi dell'artista, in particolare quando questo si trova davanti alla tela bianca. La stanza bianca in cui viene rinchiuso Van Gogh simboleggia proprio questo, la tela intonsa che il pittore usa sadicamente per ritrovare il suo processo creativo. Da queste mura bianche, accecanti e opprimenti, il personaggio dovrà uscire, lottando per liberarsi della monocromia e riappropriarsi del colore. Il testo, in pratica, racconta ciò che serve all'artista per dipingere, e il percorso che è necessario fare per riuscirci». / Biglietti disponibili anche online. Per informazioni www.teatrocarbonetti.it o chiamare dalle 17 alle 19 lo 0385.54691 / 366.8190785.



Serena Simula LA PROVINCIA PAVESE La Piazza Spettacoli pag. 30 12/11/19








VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo



13 novembre 2019, BRONI (PV) Teatro CARBONETTI







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Marisol



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MessaggioInviato: Mer Nov 13, 2019 09:49    Oggetto: Rispondi citando


Caro Ale,

Ancora una volta, e come potrebbe essere altrimenti, grandi successi del 3 ° TOUR, Stagione 2019/2020, di VINCENT VAN GOGH. L'odore assordante bianco.

Le mie più sincere congratulazioni Ale, ti meriti tutti i successi e riconoscimenti che questa recitazione magistrale e senza eguali, ti dà.

Tanti baci con grande e sincero affetto da Madrid



Marisol

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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.



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Beate-1969



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MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2019 00:03    Oggetto: Rispondi citando


Mio caro amico Alessandro Laughing

In bocca al lupo per il 3. tournee con tuo meraviglioso e grandissimo Vincent Van Gogh!

Congratulazioni per i tuoi successi grandissimi!

Tu sei un attore splendido e indescrivibilmente!!

Tu sei il nostro numero 1!

Ti auguro e tutta la tua compagnia meravigliosa molto molto applausi!!

Tvbttt!!

Milioni di bacioni e abbracci fortissimo e caldo, con grande e sincero affetto, dalla Germania!

Bea
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Mi dispiace per il mio cattivo italiano

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diola



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MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2019 00:37    Oggetto: Rispondi citando


Poco fa ho avuto il grande onore di assistere allo spettacolo al teatro di Broni, complimenti a tutti, uno spettacolo da ricordare, ero con mia mamma che non è proprio appassionata di teatro ma ne è rimasta impressionata. Peccato che con i miei 38 anni sono quasi sicura di essere stata la più giovane in sala...forza giovani che il teatro è un'esperienza bellissima!! E venerdì replico a Monza con la mia amica.
Ancora complimenti!
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genziana



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MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2019 01:45    Oggetto: VINCENT VAN GOGH: Teatro MANZONI 14/11/19 BUSTO Arsizio (VA) Rispondi citando





La PREALPINA INTERVISTA ALESSANDRO PREZIOSI




ha scritto:





«L'assenza totale di colore è il vuoto che ci circonda»

al Manzoni Preziosi è Van GOGH: invita a ripartire da

ciò che siamo - a BUSTO ARSIZIO stasera ore 21:00






“La vita qui è come un disegno senza colore e un disegno senza colore non vale niente” dice l'artista nel 1889, internato nel manicomio di Saint-Paul-de-Manson in Provenza. Fra allucinazioni e momenti di grande dolcezza, emerge un mix di tormento e follia. Più Vincent cerca il colore, più quello che gli viene restituito è solo la sua assenza.

Preziosi, che al teatro ha dedicato valide interpretazioni, spaziando da Molière a Rostand, affronta con intensità l'imprigionamento della creatività nello spettacolo coprodotto da Khora.teatro e Teatro Stabile d'Abruzzo per la regia di Alessandro Maggi. (estratto)


© RIPRODUZIONE RISERVATA
Angela Grassi, Cultura|Spettacoli pag. 49 13/11/19 LA PREALPINA e suppl. Oltre








VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco

produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo



14/11/2019: BUSTO ARSIZIO (VA) Teatro MANZONI







con Alessandro Preziosi, protagonista dello spettacolo

c'è anche il Desk dell'Associazione ADRICESTA Onlus,

di cui l'artista è testimonial, un pretesto di Solidarietà
















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L'ultima modifica di genziana il Ven Dic 06, 2019 03:30, modificato 2 volte
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Beate-1969



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MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2019 14:22    Oggetto: Rispondi citando


Mio caro amico Alessandro! Laughing

In bocca al lupo per stasera! Laughing

Un grosso bacio

Bea Laughing
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Mi dispiace per il mio cattivo italiano

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genziana



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MessaggioInviato: Gio Nov 14, 2019 22:26    Oggetto: VINCENT VAN GOGH al Teatro MANZONI, MONZA dal 15 al 17/11/19 Rispondi citando




ha scritto:



Monza Alessandro Preziosi Van Gogh al Manzoni



Per chi ama l’arte, sia quella del teatro che quella pittorica impressa sulla tela, per chi vuole scoprirne l’essenza, e per chi si dirime ogni giorno tra l’essere e l’apparire folle di Pirandelliana memoria, lo spettacolo “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco”, in scena al Manzoni di Monza il 15, 16 e 17. Preziosi, come aveva raccontato nella conferenza stampa di presentazione, si è completamente compenetrato nell’essere Van Gogh con tutte le due geniali fragilità mostrando una “non follia” pura che cattura e che tutti vorremmo non solo incontrare ma probabilmente possedere. La scena, che racconta il periodo di prigionia di Van Gogh nel manicomio di Saint Paul, è totalmente bianca, fino alla fine, quando arriva il colore, l’idea è quella di un Van Gogh alla ricerca del suo essere uomo nel colore, ci sta tutto. Ma in questo spettacolo emerge la bravura di Alessandro Preziosi che convince in pieno come sempre e che riesce ad esprimere persino la deformità fisica di Van Gogh, la stessa che chi ama questo pittore ama, la stessa che di fatto non sappiamo se fu veramente vera, pur essendo lui, l’attore, tutt’altro che deforme. Insomma una pièce da non perdere che ha ripagato l’intensità dell’interpretazione del protagonista e di tutti gli altri attori, primo tra tutti il fratello Theo alias Massimo Nicolini. Da non perdere.
Info:
www.teatromanzonimonza.it/stagione-2019-2020/grande-prosa/vincent-van-gogh/


recensione di Laura Marinaro, 11/11/19; pubblicato via ilPuntoNotizie.it







VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del Bianco


dal 15 al 17 novembre al Teatro MANZONI di MONZA

apre la Sezione GRANDE PROSA Stagione 2019/2020








con Alessandro Preziosi, protagonista dello spettacolo

sarà pure il Desk dell'Associazione ADRICESTA Onlus,

di cui l'artista è testimonial, un pretesto di Solidarietà












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diola



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MessaggioInviato: Sab Nov 16, 2019 08:40    Oggetto: Rispondi citando


Anche ieri sera a Monza spettacolo indimenticabile, anche la mia cara amica che ha fatto anche teatro per diversi anni ha ribadito che un'esibizione così è veramente incredibile...Dalla 4 fila poi ci si gode veramente tutto! Ancora complimenti a tutti
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genziana



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MessaggioInviato: Sab Nov 16, 2019 19:23    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 2020 al Teatro MANZONI di MONZA, recensione Rispondi citando



ha scritto:




      TEATRO: OGNI BIANCO E' UN COLORE

      PREZIOSI dentro la fuga di VAN GOGH



Ospedale psichiatrico Saint Paul de Manson, Saint-Rémy-de-Provence, anno 1889. Sono giorni senza colore, in cui persino dipingere è vietato: solo cure devastanti e allucinazioni. L’unico desiderio di Vincent Van Gogh è poter uscire dalle mura di quel manicomio. Qui l’artista è costretto alla presenza assordante del bianco, che tutto imprigiona, tutto annienta. Risale solo a qualche mese prima la mutilazione dell’orecchio. La sua prima speranza in quel bianco assordante arriva dall’inattesa visita del fratello Theo, che prende quattro treni e un carretto per andarlo a trovare. Come può vivere un grande pittore, plasmato dall’intensità dei colori, in un luogo dove non c’è altro che il bianco?

Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento dell’artista in manicomio, Alessandro Preziosi porta al Teatro Manzoni una sorta di thriller psicologico, che lascia in sospeso dall’inizio alla fine lo spettatore, ruotando tutto attorno al tema della creatività artistica, del processo creativo e della sua urgenza.

Si apre, dunque, con uno spettacolo intenso, a tratti struggente, la nuova Stagione della “Grande Prosa”, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 novembre (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 16).

Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco” è il testo di Stefano Massini, asciutto ma colmo di spunti poetici, veicolo di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea. Preziosi segna il palcoscenico con la natura fragile e visionaria del pittore. L’attore napoletano, oltre a portare in scena un’interpretazione anche carica di fisicità, nella disperata necessità dell’artista di sfuggire al non colore, ha anche curato la supervisione artistica della rappresentazione.

La regia è di Alessandro Maggi. «Il serrato dialogo tra Van Gogh e suo fratello Theo propone non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma piuttosto ne rivela uno stadio sommerso. Il suo è un ragionato tentativo di sfuggire all’immutabilità del tempo, all’assenza di colore alla quale è costretto, a quell’irrimediabile strepito perenne di cui è vittima cosciente, all’interno come all’esterno del granitico “castello bianco” e soprattutto al costante dubbio sull’esatta collocazione e consistenza della realtà».

Il testo di Massini è vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la «…scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva». Spettacolo di Khora.teatro in coproduzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo.


INFO: www.teatromanzonimonza.it/stagione-2019-2020/grande-prosa/vincent-van-gogh/


Arianna Monticelli © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CITTADINO Monza-Brianza Cultura e Spettacoli pag. 52 16/11/19







VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del Bianco

produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo



dal 15 al 17 novembre al Teatro MANZONI di MONZA





ha scritto:


MONZA
Preziosi «tinge» VAN GOGH di bianco al Manzoni




Fino a domani, domenica 17 novembre, ci si può far ammaliare dalla figura di Vincent Van Gogh portata sotto i riflettori del Teatro Manzoni di Monza. «L'odore assordante del bianco» porta in scena un Alessandro Preziosi che riflette un turbine di emotività dell'artista olandese. 16/11/19


La Gazzetta della Martesana pag. 59 La Gazzetta dell'Adda pag. 37









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MessaggioInviato: Dom Nov 17, 2019 17:07    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 2020 al Teatro MANZONI di MONZA, recensione Rispondi citando



ha scritto:




          Alessandro Preziosi A TEATRO

          Ovazione per il suo Van Gogh



"L'odore assordante del bianco" al Manzoni di Monza



APPLAUSI a scena aperta per PREZIOSI nei panni di VAN GOGH



di Cristina Bertolini © RIPRODUZIONE RISERVATA
QN/IL GIORNO ed. Monza-Brianza - Eventi e Personaggi pag. 23, 17/11/19







VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del Bianco


dal 15 al 17 novembre al Teatro MANZONI di MONZA

apre la Sezione GRANDE PROSA Stagione 2019/2020





ha scritto:





    L’ANIMA DI VINCENT VAN GOGH IN SCENA

    CON “L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO



UNA INTERPRETAZIONE STRAORDINARIA QUELLA DI ALESSANDRO PREZIOSI, NEL RUOLO DI VINCENT VAN GOGH, IN SCENA DAL 15 AL 17 NOVEMBRE, AL TEATRO MANZONI DI MONZA. I GESTI, LA MIMICA, LA SOTTOLINEATURA MUSICALE, L’EFFETTO DI LUCI E OMBRE, L’INTRODUZIONE, ALLA FINE, DEL COLORE E L’INTERAZIONE CON GLI ALTRI PERSONAGGI, TUTTI CHIARAMENTE CARATTERIZZATI (CARICATURE ALCUNI), COME PEDINE SULL’INTRICATA SCACCHIERA MENTALE DEL PROTAGONISTA – TRANNE LA PIÙ COMPLESSA, IL DIRETTORE DELLA CLINICA, CHE SEGNERÀ UNA SVOLTA – CONCORRONO A CREARE UN CLIMA DI TENSIONE ININTERROTTA, PER TUTTE E DUE LE ORE DELLO SPETTACOLO.



Una interpretazione straordinaria. Una tensione emotiva rara. Alessandro Preziosi ci rapisce e ci conduce gradualmente nella mente e, ancora più a fondo, nell’anima di Vincent Van Gogh. Entriamo nel suo tormento interiore, nell’angoscia del non essere compresi, nel dubbio spaventoso di non saper più distinguere la realtà dall’allucinazione, ci addentriamo nella dimensione assordante del bianco. Siamo nel 1889, a Manson, in Francia. Alla Saint Paul, che fuori sembra un ospedale e dentro sembra una prigione, tutto è bianco: le pareti, i letti, le tende, persino i fiori dell’unica piantina che, da quando viene rinchiuso, Van Gogh cura con dedizione, nella speranza di vedere sbocciare, finalmente, del colore. E invece egli è inchiodato al bianco, all’assenza, alla negazione: di colore, di contatti, di arte, di vita. È costretto a stare in isolamento in quanto considerato incapace di gestirsi e “pericoloso” per la società, benché sulla sua porta ci sia scritto “socialmente placido”. E allora i fantasmi si moltiplicano: la sua bramosia di vita fa materializzare suo fratello Theo, che Vincent si illude possa firmare per la sua custodia, farlo uscire e riportarlo a Parigi con sé e, invece, è solo una tragica immaginazione.
Contravvenendo alle regole ferree dell’istituto, ruba del carbone in cucina, un pezzo alla volta, e lo tritura facendone una sorta di tinta, con la quale ritrae il medico del reparto, perché il suo aspetto, “il suo viso da idiota gli si attacca dentro, gli si attacca allo stomaco, al fegato, lo dipinge per vomitarlo fuori e liberarsene”. La sua smania è palpabile, è quella di un animale in gabbia, peggio, è quella di un animale consapevole, di un uomo e di un artista animato dal fuoco della sua arte, che non può uscire e gli brucia le viscere. In un momento topico della pièce, che però, grazie al ritmo sapiente del testo di Stefano Massini, vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005, riesce ad essere anche ironico, compare sulla scena il direttore dell’ospedale. Una figura che, per intelligenza ed empatia, si distingue da tutte le altre, e propone a Van Gogh un patto: cavalletto, colori e tutto ciò che lui desidera, in cambio del sottoporsi a una cura sperimentale. Niente ore nelle vasche piene d’acqua, niente cinghie legate al letto, ma solo il recupero, ancorché doloroso, dei ricordi più antichi, i traumi più profondi, gli incubi, i sogni: e la loro espulsione, violenta, senza filtri, sulla tela. Preziosi/Van Gogh, allora, urla il suo sgomento, quando, nella camera d’albergo, con la finestra sulla spiaggia, apriva le tende la mattina e le cose “gli davano l’assalto”, “lo inchiodavano sul cavalletto”. Volesse Dio che l’arte così intesa, come una necessità bruciante, che ti incalza ed esige una risposta, ti reclama senza scampo, interessasse ancora tanti artisti oggi.




Elena Borravicchio, Monza, 17/11/19; pubblicato via AgendaViaggi.com








con Alessandro Preziosi, protagonista dello spettacolo

c'è anche il Desk dell'Associazione ADRICESTA Onlus,

di cui l'artista è testimonial, un pretesto di Solidarietà












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MessaggioInviato: Mar Nov 19, 2019 18:48    Oggetto: VINCENT VAN GOGH - Teatro NUOVO di VERONA dal 19 al 24/11/19 Rispondi citando





Verona L'ARENA INTERVISTA ALESSANDRO PREZIOSI




ha scritto:




        . Preziosi porta in scena VAN GOGH

        . «Un viaggio nel processo creativo»



Un viaggio nella mente di Van Gogh, e dunque nel cuore del processo creativo, dell’ispirazione da cui nasce la bellezza dell’arte, ma anche del tormento che accompagna quel sentire più intenso, quel vedere oltre le cose, nella loro essenza, che appartiene all’artista. È la proposta del secondo appuntamento del Grande Teatro che da martedì 19 novembre a domenica 24 vedrà protagonista Alessandro Preziosi in «Vincent Van Gogh - L’odore assordante del bianco» di Stefano Massini con la regia di Alessandro Maggi. Lo spettacolo è prodotto da Khora.teatro e TSA - Teatro Stabile D’Abruzzo in collaborazione col Festival dei Due Mondi di Spoleto. In attesa di vederlo in scena in questa prova che ha già riscosso consensi di pubblico e critica, abbiamo parlato con Alessandro Preziosi di questa sua nuova sfida.

Il titolo dello spettacolo è intrigante: l’odore assordante del bianco è una triplice sinestesia, accosta olfatto, udito e vista. Che cosa vuole suggerirci questa fusione di sensi?
Credo si possa intendere come una prima indicazione del senso di questo testo di Massini, cioè l’idea che l’arte è qualcosa che ci travolge totalmente, di fronte alla quale il nostro sentire si fa così alto e intenso da mettere in moto tutti i sensi appunto. Quello che portiamo in scena è un percorso nella mente di Van Gogh, un viaggio nel processo creativo da cui nasce la sua pittura. Van Gogh si trova rinchiuso nel manicomio di Saint Paul de Manson ed è circondato dal vuoto del bianco: in questa assenza di colore sente più forte, come una necessità, lo slancio creativo e ripensa, diciamo così, i colori che gli appartengono e che ora gli mancano.

Si è detto che lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico. In che senso?
Il punto di partenza è l’incontro di Vincent con il fratello Theo che lo va a trovare a Saint Paul de Manson, da cui lui sogna di uscire. L’inaspettata visita del fratello che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare crea speranza in Vincent. Di fatto però l’incontro e il dialogo tra i due diventa un ripensamento da parte del pittore sul significato della sua arte, appunto un’indagine (ecco il thriller) sul processo creativo e ancora una riflessione sul valore morale della pittura. Anche il dialogo con i medici ha questo andamento. E Van Gogh sente lì, nell’assenza di colore, che la sua vita ha senso perché dà vita a qualcosa, a colori che insieme diventano quadri, che creano la realtà della pittura.

Una sfida non facile calarsi nella complessità psicologica dell’artista e dell’uomo Van Gogh. Che tipo di lavoro ha fatto?
Un lavoro davvero complesso, fatto di grande concentrazione, leggendo e rileggendo le note di regia e soprattutto facendo entrare Van Gogh nella mia vita. Questo è uno spettacolo per me importante, lo portiamo in scena da qualche anno ma davvero mi sembra sempre la prima volta.

La scenografia è molto scarna, ci sono soltanto un letto e una sedia. Un modo per alludere al carattere metaforico di questa prigione che è il manicomio? Forse la vera prigione per l’artista è il bianco in quanto tale, cioè la fissità del reale rispetto alla mutevolezza, al colore della creatività?
Certamente c’è anche una lettura metaforica di questa reclusione nel bianco patita da Van Gogh. E qui poi entra in gioco anche il tema della follia: Van Gogh è pregiudizievolmente pazzo perché la pazzia relega il genio nella condizione di anormalità, quando invece si tratta piuttosto di una combustione tra la forza del suo sguardo e la realtà che lui osserva. Una questione, appunto, di temperatura: lo sguardo del genio vede le cose oltre loro stesse, diciamo che le sente. E qui torna appunto il discorso sulla sinestesia, sul quel sentire che abbiamo indagato e che speriamo di far sentire anche al pubblico.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandra Galetto, 16/11/19 L'ARENA - Cultura e Spettacoli pag. 71 - lARENA.it




Questa sera alle 20.45 al Nuovo, secondo appuntamento con la rassegna Il Grande Teatro. In programma «Vincent Van Gogh - L’odore assordante del bianco» di Stefano Massini con la regia di Alessandro Maggi, protagonista Alessandro Preziosi. Lo spettacolo è prodotto da Khora.teatro e TSA - Teatro Stabile D’Abruzzo in collaborazione col Festival dei Due Mondi di Spoleto.


Con lo speciale fascino che sa dare il teatro, Alessandro Preziosi ci svela il “mistero Van Gogh” attraverso la sinestesia dell’“odore assordante del bianco” che accosta olfatto, udito e vista.

Repliche fino a sabato alle 20,45 e domenica alle 16.
Giovedì alle 18 gli attori incontrano il pubblico nel foyer del Nuovo.









dal 19 al 24 novembre a VERONA nel Teatro NUOVO

34^ edizione Rassegna IL GRANDE TEATRO 2019/20

Fondaz. Atlantide Teatro STABILE VERONA \ MiBACT




VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco







Verona, L'ARENA: recensione del VINCENT VAN GOGH



ha scritto:




IL GRANDE TEATRO. Lunghi e convinti applausi per «L'odore assordante del bianco» in scena al NUOVO
fino a domenica a VERONA (la recensione 19.11.19)




          PREZIOSI-Van Gogh vince la sfida

          con un viaggio nella follia creativa



Grande prova dell’attore nel ruolo del pittore rinchiuso in manicomio. Un testo ammaliante che spiazza giocando tra realtà e immaginazione.




Ogni cosa come possibilità del suo contrario, anche l’assenza di colore, l’odore di questa assenza, il suo incombere assordante che toglie il fiato come rimandi ad un altrove, ad un altro reale più vero di quello che si accampa davanti al nostro sguardo, in un gioco di rimandi senza fine in cui verità e finzione, realtà e immaginazione si fondono come fanno i colori su una tela, là quando trasformano un volto o un paesaggio inventandone variazioni che sono lo specchio del fuori trasformato dall’occhio che lo osserva. Ne nasce un vortice che ipnotizza tanto quanto soffoca, che strega mentre ferisce, per un viaggio nel profondo della follia creativa, di quella accentuazione dei sensi, combustione che genera visioni da cui nasce la creazione artistica.
E’ con questa affascinante narrazione che ieri sera al Nuovo «Vincent Van Gogh - L'odore assordante del bianco» di Stefano Massini nella regia di Alessandro Maggi, secondo appuntamento del Grande Teatro (repliche fino a domenica), ha conquistato il pubblico: uno straordinario Alessandro Preziosi nel ruolo del pittore dei girasoli e dei campi di grano ha regalato un’ora e mezza di teatro assoluto, facendo della parola e del gesto i protagonisti di un testo ammaliante, di una messinscena elegante nel suo voluto minimalismo, per un lavoro che conta, oltre che sul protagonista capace di restituirci la disperata allucinazione del pittore chiuso nel manicomio di Saint Paul de Manson, su un cast di ottimi attori. Il pubblico premia il lavoro con lunghi applausi, anche uno per Roberto Puliero, mancato ieri, al quale Preziosi a fine spettacolo dedica un pensiero.
La scena si apre sul bianco dall’«odore assordante» (gioco di sinestesia che percorre l’intero spettacolo, come a dirci l’allucinazione dei sensi di chi vede oltre l’apparente) della stanza del manicomio in cui è rinchiuso Vincent Van Gogh. In questo devastante vuoto di colore e di senso, il pittore, prima attraverso l’incontro con il fratello Theo, poi con il dottor Lazàre, quindi con il direttore dell’ospedale, il dottor Peyron (ottimo Francesco Biscione) porta in scena i suoi fantasmi, rivela e indaga la sua disperazione, ovvero il suo ragionato tentativo di sfuggire all’immutabilità del tempo all’assenza di colore alla quale è costretto, a quello strepito perenne di cui è vittima cosciente, e soprattutto al costante dubbio sull’esatta collocazione e consistenza della realtà.
Preziosi, scalzo, con i piedi in bilico sul piano inclinato che fa da palcoscenico(altra metafora di una realtà sghemba, mai davvero afferrabile, mai salda), piedi che a tratti paiono simulare una danza di sofferenza, come camminassero sulle spine, viaggia perennemente sul labile confine tra il senso del reale e il suo opposto: anche tutto quello che va in scena è, forse, una costruzione del suo pensiero.
E su quella parte bianca che fa da quinta appaiono in rilievo, inconfondibili, i tratti del «Campo di grano con volo di corvi», se ci incanta il gioco delle ombre sulle pareti che diventano così esse stesse scena, tutto questo bianco e nero ritorna proprio quando, dopo l’ipnosi praticata da Peyron a Van Gogh, la scena si scalda di un color oro che pare alludere al ritorno della luce. Ma alla richiesta «chi sei», la terribile verità di Van Gogh: «Sono ciò che resta di me stesso. La mia ombra non la luce».


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di Alessandra Galetto per L'ARENA - Cultura e Spettacoli, pagina 43 - 20/11/2019





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MessaggioInviato: Mer Nov 20, 2019 19:41    Oggetto: VINCENT VAN GOGH - Teatro NUOVO di VERONA dal 19 al 24/11/19 Rispondi citando



ha scritto:



L’odore del bianco: Van Gogh riletto da Preziosi



Bianco, nient’altro che bianco: una tortura per un pittore. Come un campo di calcio senza pallone, o come un piatto di spaghetti senza forchetta. Sono bianche le pareti della stanza in cui Vincent Van Gogh si ritrova nel 1889 e in quell’angoscia senza forma e senza colore si fa spazio il thriller psicologico intitolato «Vincent Van Gogh -L'odore assordante del bianco» interpretato da Alessandro Preziosi per la regia di Alessandro Maggi. Andrà in scena da martedì alle 20:45 al Teatro Nuovo con repliche ogni giorno alla stessa ora fino a sabato e domenica (ultima recita) alle 16. Il testo di Stefano Massini, vincitore del Premio Tondelli 2005 di Riccione Teatro per la «scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva» (dalle note della giuria) offre ampi spazi di riflessione sul rapporto tra le arti e l’artista nella società. Biglietti:
https://www.teatronuovoverona.it/event/vincent-van-gogh-lodore-assordante-del-bianco/

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Corriere del Veneto-Corriere di Verona pag. 70 Spettacoli 19/11/19







dal 19 al 24 novembre a VERONA nel Teatro NUOVO

34^ edizione Rassegna IL GRANDE TEATRO 2019/20

Fondaz. Atlantide Teatro STABILE VERONA \ MiBACT




VINCENT VAN GOGH - L'odore assordante del bianco




Da non perdere oltre allo spettacolo, sarà l’incontro pubblico con Alessandro Preziosi e la compagnia, giovedì 21 novembre alle 18.00, presso il Piccolo Teatro di Giulietta, ingresso dal cortile di Giulietta (foyer del Teatro Nuovo). Incontro ad ingresso libero e organizzato in collaborazione con il quotidiano L'Arena di Verona.








con Alessandro Preziosi, protagonista dello spettacolo

ci sarà il 22-23-24/11 un Desk dell'ADRICESTA Onlus

di cui l'artista è testimonial, un pretesto di Solidarietà












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MessaggioInviato: Mer Nov 20, 2019 19:42    Oggetto: VINCENT VAN GOGH 2019/2020 VERONA, Teatro NUOVO - recensione Rispondi citando





VINCENT VAN GOGH. L’odore assordante del bianco

produz. KHORA.teatro |TSA Teatro Stabile d'Abruzzo



dal 19 al 24/11, VERONA, Teatro Nuovo - recensione



ha scritto:




    Teatro/ LA GENIALE FOLLIA DI VAN GOGH

    CON ALESSANDRO PREZIOSI | Recensione



Al Teatro Nuovo di Verona, per la Rassegna Il Grande Teatro, dal 19 al 24 novembre è andato in scena “VINCENT VAN GOGH. L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO”, regia di Alessandro Maggi, testo di Stefano Massini, vincitore del Premio Tondelli nel 2005.

Il pittore olandese, rivoluzionario per l’arte del XX secolo, rivive con Alessandro Preziosi che arriva stremato agli applausi del pubblico, talmente alta e conturbante è l’immedesimazione col personaggio. Per Van Gogh e la sua pittura materica e vivace, cosa può esserci di peggio che essere rinchiusi in una stanza di un ospedale psichiatrico, dove tutto è assolutamente e violentemente bianco? Marta Crisolini Malatesta ha creato una scenografia perfetta, incastrando un piano obliquo tra alte pareti e nel bianco di tutto è visibile il Campo di grano con volo di corvi, ritenuto da molti l’ultimo lavoro dell’artista, all’apice dell’angoscia.

Van Gogh/Preziosi ha 36 anni ed è sotto osservazione psichiatrica. L’incontro con il fratello Theo, un convincente ed eccellente Massimo Nicolini, innesca un dialogo oscillante tra il presente e i ricordi biografici, svelando la complicità e l’amore che legano i due fratelli. Un artista che ha il talento di filtrare ciò che vede solo con i pennelli e i colori, dotato di estrema sensibilità e passione per la natura, soffre indicibilmente e si tortura con pensieri e allucinazioni, che lo confondono su ciò che vede o crede di vedere. Ha un incedere claudicante e affannato ma l’eloquenza è vibrante e rapida, deride e condanna i metodi della struttura che lo imprigiona, ha rabbia che gli permette di gridare e vivere. Alessandro Preziosi è all’ennesima grande prova d’attore teatrale e le difficoltà di una interpretazione così densa e nevrotica, gli permette, se qualcuno avesse ancora dei dubbi, di staccarsi definitivamente dal bello e dannato della televisione. C’è tenerezza nelle parole tra i due fratelli e si apre la finestra sulla loro infanzia, con il “gioco dei pensieri”, quelle meravigliose perle a cui i bambini danno solennità e verità: se indovini cosa penso, ti svelerò un segreto. Van Gogh è ritenuto “socialmente placido” ma è impossibilitato a scappare da tutto quel che bianco che lo fa soffrire e che crea un confine e un vuoto rispetto a ciò che veramente conosce e ama. Roberto Manzi è il dottor Vernon-Lazàre, direttore del manicomio, che assieme agli infermieri Leonardo Sbragia (Gustave) e Antonio Bandiera (Roland), sono antagonisti cinici e aguzzini dell’artista che mai si arrende e anela alla libertà. Una svolta arriva con l’entrata in scena del Dottor Peyron, un teatralissimo Francesco Biscione che concede empatia e ascolto e propone il nuovo strumento di cura dell’ipnosi.

Lo spettatore non ha certezze rispetto a ciò che vede, siamo forse nella mente del pittore e assistiamo alle sue allucinazioni, ma quel che è certo è che si è testimoni della vita di un uomo speciale, incastrato – contro la sua volontà – in un bianco che sa di nulla ma che gli permette di far scorrere, con tutti i sensi, quella che è stata la sua vita fino a quel momento. Le musiche di Giacomo Vezzani e il disegno luci di Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta completano il quadro straniante e tormentato di questo spettacolo che celebra Vincent Van Gogh, un uomo che attraverso la lucida-follia ha creato capolavori di inestimabile valore.

Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco”, è prodotto da Khora.teatro e dal Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con il Festival di Spoleto e la supervisione artistica di Alessandro Preziosi.




di Silvia Paganini, 24/11/19; pubblicato via ModulazioniTemporali.it







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L'ultima modifica di genziana il Lun Nov 25, 2019 15:42, modificato 2 volte
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