DIARIO 2007 UN NUOVO INIZIO VERSO IL BENE

[nanà]

Il libro si intitolava "Marta ha cinque anni" e raccontava la storia di una famiglia di topolini; un giorno, Giulio, il fratello maggiore, scoprì i buchi e la storia cambiò.
Il nonno spiegò che i buchi erano i famosi "buchi dell'altrove", passaggi segreti che portano in altri mondi.....
Giulio volle subito andare a vedere cosa ci fosse dall'altra parte e malgrado la famiglia facesse di tutto per scoraggiarlo, lui spiccò il volo, si aggrappò al buco, infilò la testa, poi il corpo, poi la coda e sparì.

La famiglia al completo si mise a tavola, visto che era il compleanno di Marta e c'erano da spengere le candeline, ma c'era tristezza; la mamma era sconsolata, il papà preoccupato, i nonni (che erano dei bravissimi disegnatori) erano in ansia, Marta era triste senza il suo fratelone.....

Improvvisamente si sentì un rumore provenire dal buco; apparve il muso di Giulio, che aveva portato a Marta un regalo dall'altro mondo: una vera rosa!!

Che gioia! Tutti ascoltarono cosa aveva visto Giulio: un mondo dove le cose erano in rilievo, e non piatte come nel libro, dove le rose profumano davvero e non di inchiostro...un mondo magico.

Allora tutta la famiglia decise di andare a vedere cosa c'era dall'altra parte.
Questo accadrà nel prossimo capitolo che si intitola appunto,"DALL'ALTRA PARTE DEL BUCO".
Ah, i nonni si accorsero che non era stata disegnata l'ultima pagina del capitolo e dissero: "....adesso gli disegniamo noi una bella sorpresa!".

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[nanà]

La famiglia dei topolini decise di usare un cestino per arrivare al buco. Giulio si vestì come richiesto dalla mamma: cappellino, scarpe da tennis e zaino e partì per l'altra parte del buco.

Il nonno gli stava chiedendo del formaggio da riporare, ma Giulio non potè sentirlo perchè già aveva messo la testa nel buco. Dall'altra parte i discorsi fatti nel libro non si possono udire.
Quando arrìvò di là, Giulio si ritrovò vestito del suo solo pelo...gli abiti erano spariti. E appena il cestino si appoggiò dall'altra parte del buco, ne uscì anche Marta che non voleva lasciare suo fratello da solo.
Giulio ne fu contento!

Marta, guardandosi intorno, esclamò: "Che bello! E' bellissimo!!!"

Marta andò subito ad esplorare la casa delle bambole dove c'era un letto vero, un lavandino vero e acqua vera che usciva dal rubinetto; decise di prenderne un pò per annaffiare la sua rosa vera.

Poi udirono un rumore dietro una porta e presi da paura corsero nel cesto e rientrarono subito nel buco.
Tutti furono contenti di vederli.
Erano curiosi di sapere e vedere cosa avessero riportato i fratellini dall'altra parte del buco: la vera acqua che bagna, un nastro rosso e un filo blu e Marta raccontò che di là gli abiti sparivano.

Tacquero solo sui strani rumori.....
Allora il papàdisse:"Domani si parte!"
Intanto i nonni continuarono il dipinto, ma dovendo il nonno usare la scale per dipingere meglio, la nonna lo ammonì:"Caro è emozionate, ma non fare le acrobazie!!!"

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[nanà]

La cosa più bella dei libri è che basta scrivere: "La mattina dopo prepararono i bagagli", che l'indomani i bagagli sono pronti! E così era stato.

Tutto pronto; solo il nonno, la nonna e Matilde decisero di restare nel libro.
Mamma, papà e Giulio si trasferirono dall'altra parte del buco e all'improvviso si trovarono solo coperti dal pelo. Prima la mamma che si vergognò un pochinO di essere senza abiti ;poi il papà che era così cicciotto da non riuscire ad uscire dal cestino se non con l'aiuto di Giulio.

La mamma vide la casa delle bambole e la visitoò, le piacque tanto che esclamo: "Che meraviglia! Non manca neanche un cucchiaino!" E invito ilpapà a visitarla.
Marta di nascosto li aveva seguiti, e per fortuna! All'improvviso gridò:"Pericolo, pericolo! Sul letto c'è un gatto...che respira!!" Poi raccolse le forze e fece un salto verso il buco....

Il panico!
"Scappiamo!" gridò Giulio.
"E di corsa disse il papà!"
La mamma:"Ma devo prendere i bagagli..."
Giulio:" Lascia Stare poi li prenderemo..."
Il gatto intanto, cercava di arrampicarsi sul muro, ma Marta riuscì a sfuggirgli e ad avvisare i nonni.

I nonni, che stavano completando il disegno, uscirono dalla porta da cui si accedeva direttamente al soggiorno del libro. Arrivarono in tempo per vedere passare dal buco Giulio, mamma e papà, sani e salvi. Per farli rilassare li portarono nel bellissimo castello che avevano disegnato.

Improvvisamente dal buco apparve una zampa del gatto e i topini si rifugiarono nel castello.

Marta e Giulio tornarono ne soggiorno per cercare di chiudere il libro con un nastro (anche noi lo abbiamo fatto quando abbiamo finito di leggerlo, così i gatti del moNdo reale non possono mangiare i topini del libro).

Questa azione permette ai topini di vivere in pace nel disegno della prossima pagina.

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[Annalaura93]

Grazie a nanà e a valentina!
Buon anno,ragazze!
vvtb
annalaura
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[nanà]

La cosa bella dei libri è che basta disegnare degli oggetti perchè questi esistano! Marta, ad esempio, chiese alla nonna una piscina e lei rispose:"Quando saprai nuotare la disegnerò!" Ma Marta era triste e il nonno inizio a disegnarle un salvagente,

la nonna allora andò a prendere la scatola delle tempere e voilà...
L'unica ad essere triste era la mamma che aveva lasciato tutti i bagagli dall'altra parte. La nonna si offrì di disegnare nuovi abiti, gioielli, creme...Ma la mamma disse:"Grazie, ma non sono la stessa cosa, quelli erano ricordi. Allora papà e Giulio decisero di andare a riprenderli. E malgrado gli altri erano contrari si avventurarono. Trovarono i bagagli e in men che non si dica erano tornati.

Ma il gatto aveva disegnato un...gattaccio nero su un foglio che aveva riposto nella valigia.
Quando lo aprirono furono colti dal panico e, mentre il gatto ruggiva, i topolini attraversarono la porta che comunicava col castello, ma lui, furbo, riuscì ad infilare una zampa. Che paura!
Il nonno si accorse che era disegnato a matita e iniziò a cancellarlo con la gomma, si udì un urlo e le zampe furono ritirate.

Tutti i topolini si armarono di lance con gomma in punta e si diederoil turno per stare svegli e far passare la notte.
La nonna si accorse che la pagina dopo era bianca e decisero di fare una bella sorpresa.

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[nanà]

Era notte, il fuco scoppiettava rassicurante, ma dal buco proveniva il sogghigno del gatto e faceva venire i brividi. Mentre gli altri dormivano Marta disse che aveva paura e con Giulio decise di sbirciare dall'altra parte.

Il gatto stava recitando una filastrocca:
"Ecco un gatto ben armato,
sembra proprio un gran soldato.
Nessun topo può scappare
lo acchiapperò
anche nel mare."
Marta si accorse che il gatto stava disegnando un intero esercito di gattini agguerriti:
"Siamo gatti assai agguerriti
con noi i topi son finiti.
All'attacco! Carica!"

Marta diede l'allarme e allora il nonno decise di far uscire zio Leone del quadro in cui viveva.

Lo zio Leone radunò la truppa e espose il suo piano: ai nonni chiese di disegnare una gabbia dietro la porta e di far spostare la piscina sotto il buco e di...alimentare del fuoco con la legna e restare in attesa...
D'un tratto si udì un segnale di attacco e subito arrivarono centinaia di gattini dalla porta che finirono nella gabbia che fu prontamente chiusa.

Gli altri che scendevano dal buco finivano invece nella piscina.

In dieci minuti la questione fu risolta. Dopo averli catturati bisognava riportare la gabbia e i gattini bagnati in soggiorno. Il papà si congratulò con lo zio che disse:"Nel prossimo capitolo cacceremo via il gattaccio!"
La nonna visto che c'era un pò di quiete disse al nonno:"Intanto che aspettiamo finiamo di disegnare la nostra arma segreta!"

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[nanà]

Il papà iniziò dicendo che sono i gatti a dare la caccia ai topi, e non viceversa, ma la nonna sorridendo disse:"E chi dà la caccia ai gatti?"
E il papà:"E' chiaro, i cani!" Allora zio Leone propose di travestirsi da cani, ma l'idea non piacque. Il nonno, che aveva capito che il tempo stringeva, portò con se la nonna, Giulio, Marta, Matilde e la mammma e iniziarono a far ordine nel campo di battaglia, cancellando le tracce dei gattini e i segni di matita dell'aacqua della pisina.

Intanto nonno e nonna erano andati a prendere il cane che avevano disegnato. Il problema era come ritaglarlo senza rovinare la pagina. Il cane si rifiutava di lasciarsi piegare e allora la nonna suggerì di arrotolarlo.

Intanto il papà elo zio pensavano a cosa fare. Lo zio propose di chiudere il buco, ma sicuramente il gatto lo avrebbe strappato.....intanto si sentiva uno strano odore, era il fuco! Il gatto stava cercando di bruciare il libro.
Mentre la nonna intingeva il pennello nell'acqua della pisina, il nonno gridò di correre verso la porta del soggiorno e di aprirla, ma il gatto l'aveva bloccata.
Bisognava sfondarla, ma la nonna l'aveva disegnata troppo spessa, allora fu deciso di cancellarla e così fu. Il nonno entrò e aprì il disegno con il cane mentre la nonna tentava di spegnere il fuoco con il pennello intriso dall'acqua.
Il gatto e i gattini vedendo il cane si appittirono contro una parete.

I topolini arrotolarono il disegno assieme a quello del cane e passarono il pacco dall'altra parte del buco.

Finalmente era finita!
Marta trovò uno dei piccoli gattini e gli ridisegnò il volto, lo fece sorridente così potè tenerlo con lei; zio Leone tornò nel quadro, era stanco.

Intanto Marta mise la testa nel buco per dare notizie...............
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[nanà]

Marta disse:"Ascoltatemi! Il gatto e i gattini sono diventati peluche, ma il cane è in carne ed ossa e stà giocando con il micio rosso!"

"E' proprio un lieto fine!" osservò la mamma.
"Così potrà proteggerci e ogni tanto potremo uscire dal libro per passare il fine settimana nella bella casa delmondo al di là del buco...."
Questa è la fine della storia, ora non resta che mettere un nasto nel buco per chiudere il libro, così i pericoli del mondo della realtà non faranno del male ai nostri amici.

Meli ed io già l'abbiamo fatto!!!!

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[nanà]

Ciao vale, dove sei?
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[nanà]

IL PONTE DEI BAMBINI

C'era una volta un grande fiume e sulle sponde di questo fiume vivevano due contadini, uno sulla riva destra e l'altro sulla riva sinistra. I due contadini non si conoscevano, non si parlavano, ma si odiavano.
A mezzogiorno, quando il sole splendeva alto nel cielo, tutti riposavano. Invece i due figli dei contadini sedevano sulle rispettive rive del fiume e si annoiavano.
Un bel giorno l'acqua del fiume cominciò ad abbassarsi, i due bambini saltarono nel mezzo del fiume e si incontrarono. Cominciarono a raccontarsi storie della riva destra e storie della riva sinistra. Ogni giorno, quando tutti dormivano, si incontravano proprio nel bel mezzo del fiume.
I genitori si meravigliarono che i bambini improvvisamente sapessero tante cose che neppure loro avevano mai sentito. E dopo aver riflettuto a lungo, decisero di costruire un ponte bellissimo fatto ad arco, come l'arcobaleno che il sole disegna nel cielo dopo i temporali.

M.Bollinger


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[Annalaura93]

Ciao nanà,sono sicura che i bambini adoreranno le tue bellissime storie!
grazie!
Un abbraccio grande,grande a tutti i nostri bambini!
annalaura
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[nanà]

Grazie Annalaura,ma vorrei tanto che Valentina tornasse a scrivere.

Valeeeeeeeeeeeeeee
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[Blue Angel]

Ciao care Paola e Annalaura...un forte abbraccio a voi e tutti i bambini!!!
Valentina, torna presto a scrivere, ci manchi!! La tua assenza non passa di certo inosservata!

[nanà]

Aspettando Valentina......
I bimbi a volte hanno paura dei mostri...immaginari.

UNA CASA PIENA DI MOSTRI
Nelle nostre case vivono dei mostri. Sono esseri minuscoli, silenziosi e ben nascosti. Sono loro, per esempio, a farci inciampare e a farci cadere senza un apparente motivo.
Sono proprio loro a inventare sempre nuovi scherzi che rendono la nostra vita un pò più complicata.



Ve li farò conoscere......
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[nanà]

Dunque dicevamo mostri....

INCIAMPUS, MOSTRO DELLE CADUTE
Si nasconde sotto i tappeti, le sedie, i tavoli e le scale in attesa di farti lo sgambetto. Ti slaccia le stringhe delle scarpe mentre corri e ti fa scivolare sui pattini a rotelle che avevi dimenticato accanto alla porta.


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