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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Mer Gen 23, 2008 22:03 Oggetto: MESSAGGIO |
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MISTER SCOTT, MOSTRO DELLE SCOTTATURE
E' un mostro molto pericoloso. Stà in agguato vicino ai fornelli, si nasconde sotto le pentole e vicino ai rubinetti dell'acqua calda. La vista delle dita bruciate lo rende felice.
La prossima volta che sei vicino a qualcosa di bollente, tieni gli occhi bene aperti!
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valentina
Registrato: 09/03/04 18:03 Messaggi: 18106 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Gen 24, 2008 21:55 Oggetto: |
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IL BENE PER UN BAMBINO
è LA COSA PIU' BELLA
CHE ESISTA
A CHI SOFFRE
SI CERCA DI STARE VICINO
CON UN GENITORE
STA CON UN FIGLIO
MIGLIORA NOI STESSI
E DA GIOIA AGLI ALTRI . _________________
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Gio Gen 24, 2008 22:26 Oggetto: messaggio |
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Finalmente vale, come va? Aspettavo queste tue parole!!!!!!!
DITONIS, MOSTRO DELLE DITA SCHIACCIATE
Si aggira per tutta la casa: dentro i cassetti, dietro le porte, negli armadietti del bagno e della cucina.
Quando meno te lo aspetti,CIACC, ti schiaccia il dito della mano o del piede (solitamente il quinto dito!).
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valentina
Registrato: 09/03/04 18:03 Messaggi: 18106 Residenza: Milano
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Inviato: Ven Gen 25, 2008 21:54 Oggetto: |
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va bene paola grazie _________________
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Ven Gen 25, 2008 22:44 Oggetto: messaggio |
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CAOTICUS, IL MOSTRO DEL DISORDINE
Quando Caoticus decide di agire, tutta la casa si blocca.
Solitamente aspetta quando devi uscire di fretta o sei in ritardo per la scuola. In quel momento attacca fulmineo! Improvvisamnete inciampi sui vestiti sparsi per terra, non riesci a trovare le scarpe, hai una sola calza e la cartella si è persa. E non puoi nemmeno sederti a pensare, perchè anche la sedia è sparita nella confusione.
Le tre regole di Caoticus:
1) Nulla deve essere al suo posto.
2) Gli oggetti uguali non devono mai stare insieme.
3) E' vietato riordinare.
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Sab Gen 26, 2008 22:36 Oggetto: messaggio |
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SENZA FRONTIERE
Milù sta di qua dalla siepe,
Paolo stà di la dalla siepe.
E' una cosa triste.
Nel mondo non dovrebbero esistere le frontiere.
Di là da un muro non si può prendersi per mano.
Bisogna aprire mille e mille porte
in tutti i muri del mondo!
Dateci un paio di forbici!
Le forbici si mettono a tagliare:
presto presto è fatto un buco per passare.
Paolo e Milù si prendono per mano.
Tutto il mondo è in festa.
A.Anfosso _________________
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Dom Gen 27, 2008 22:17 Oggetto: messaggio |
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Con Meli ci siamo divertite a leggere le FIABE LUNGHE UN SORRISO di Gianni Rodari, autore anticonformista, originale e fantasioso. Bellissime, divertentissime e molto, molto particolari. Meli le ha apprezzate con gioia e si è interessata. E' un libro che le ho regalato l'anno passato, ma ancora non era pronta per leggerelo. Qualche giorno fà, rovistando tra i libri della sua libreria, lo ha scelto.
Una tra quelle che a Meli è piaciuta di più c'èLA MACCHINA PER FARE I COMPITI.
E' la storia di un omino "...alto poco più di due fiammiferi..." che va di porta in porta a vendere macchine.
Quando bussa ad una porta, gli apre un babbo che è disposto a vedere di cosa si tratta. L'omino mostra la macchina per fare i compiti: basta spingere i bottoni a colori che subito si trova pronto un problema, un tema, la geografia.....
Il bimbo la vuole, il babbo tentenna, ma il bimbo insiste e di decide a prenderla. Chiede il prezzo , ma l'omino risponde che "....non voglio denari, voglio il cervello del bambino....". Il papà gli dà del matto, ma l'omino replica".....se i compiti glieli fa la macchina, a cosa serve il cervello?..."
Affare fatto, l'omino prende il cervello e lo mette nella borsa. Il bimbo, senza il cervello si sente leggero, leggerissimo, tanto leggero che inizia a volare. Il babbo l'afferra e lo mette in una gabbia su consiglio dell'omino "....perchè senza cervello inizierà a volare per i boschi, come un uccellino e in pochi giorni morirà di fame!...".
Il babbo lo chiude in gabbia, ma è piccola, stretta, il bimbo non si può muovere.
Finalmente il bimbo si sveglia spaventato.
"Meno male che era stato solo un sogno! Vi assicuro che mi sono messo a fare subito i compiti."
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valentina
Registrato: 09/03/04 18:03 Messaggi: 18106 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 12:51 Oggetto: |
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OGNI BAMBINO IN DIFFICOLTA'
VA AIUTATO
COE UN'OSPEDALE
PER I MEZZI CHE SERVONO
BASTA POCO
AL GIORNO
PER FARE MOLTO
E MIGLIORARE
NOI
DANDO GIOIA A CHI SOFFRE _________________
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Lun Gen 28, 2008 21:58 Oggetto: messaggio |
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Hai ragione Vale, basta poco al giorno....
IL SIGNOR BOEMONDO
Il Signor Boemondo è un uomo buffo. Che cosa non immagina per far divertire i bambini?
Eccolo in treno: davanti a lui siedono i bambini e cominciano già a bisticciarsi perchè tutti vogliono il posto vicino al finestrino.
-Pace, pace- esclama il signor Boemondo. -Facciamo invece un bel gioco.-
I bambini si preparano al bel gioco.
-Ora voltatevi un momento, guardate solo quando io ve lo dirò.-
I bambini si voltano e guardano: il papà non c'è più. Al suo posto è seduta una vecchia signora con un pappagallo sulla spalla. Il pappagallo ha le penne verdi e gialle strilla forte:-Voglio stare al finestrino, voglio stare al finestrino.-
I bambibi ridono fino alle lacrime, così non si accorgono che la vecchia signora è scomparsa, e al suo posto un frate si accarezza la barba lunga fino a terra. Egli guarda severamente i bambini, che diventano subito muti come pesci.
-Eh, eh,- fa il frate.
I bambini stanno zitti. -Eh, eh,- fa ancora il frate. I bambini stanno per piangere, si guardano la punta delle scarpe, così non vedono quando il frate scompare anche lui. Quando alzano gli occhi, un signore piccolissimo saltella sul sedile e ride come un pazzerello.
I bambini ridono.
-Come vi chiamate, signore piccolo piccolo?-
-Mi chiamo Boiardo.-
-Perchè?-
-Perchè mi piace il lardo.-
-Che stupidaggini.- borbotta una vechhia signora vestita di arancione.
Ma i bambini ridono come matti. L'ometto comincia a gonfiarsi, si gonfia sempre più. O Signore, come diventa alto e grosso! Op, là. E' Ridiventato il signor Boemondo, i bambini abbracciano felici il papaà.
La signora vestita di arancione protesta:
-Non dovrebbe essere permesso in treno fare certe sciocchezze.-
-E' vietato fumare, è vietato sputare, ma io non fumo e non sputo,- dice il signor Boemondo. La gente ride. La vecchia signora si arrabbia e vorrebbe far chiamare il controllore.
Per fortuna siamo arrivati.
Però prima di scendere il signor Boemondo si soffia il naso. Come fa? Si stacca il naso dalla faccia e lo strofina ben bene nel fazzoletto: intanto guarda la signora vestita di arancione e le strizza l'occhio. La gente ride. Soltanto la signora diventa rossa come una bandiera e si volta dall'altra parte. Il signor Boemondo si riattacca il naso: poi, lui e i bambini in fila, discendono dal treno e se ne vanno. _________________
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Mar Gen 29, 2008 11:48 Oggetto: messaggio |
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Laciamo per un giorno i racconti curiosi e fantasiosi di Rodari per ricordare che siamo, da oggi, nei "giorni della merla".
I cosiddetti "giorni della merla" sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, ovvero il 29, 30 e 31; sono considerati i giorni più freddi dell'inverno.
Il nome deriva da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi piccini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.
Secondo una versione più elaborata della leggenda una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva a aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.
Come in tutte le leggende si nasconde un fondo di verità anche in questa versione possiamo trovarne un po', infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in 31.
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Mer Gen 30, 2008 23:17 Oggetto: messaggio |
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Il racconto preferito di Meli, me lo avrà fatto leggere venti volte.....
LA CASA DEL SIGNOR VENCESLAO
Quando meno ve l'aspettate, alzando la testa vedete passare a gran velocità la casa del signor Venceslao. La casa intera, dal tetto alle fondamenta, vi passa sulla testa dondolando dolcemente come un aeroplano. Il comignolo manda un fumo nerastro che si allunga come quello di una locomotiva. Sotto la casa sono appesi sacchi di carbone, bottiglie di vino, vecchie damigiane: la cantina, insomma. Il signor Venceslao, affacciato ad una finestra del primo piano, accarezza la pipa, pensieroso, e non si accorge di voi.
La gente guarda in su e dice: «Il signor Venceslao è diventato matto. Guardate se è la maniera di andarsene in giro come se la sua casa fosse un aeroplano».
«Bisognerebbe avvertire la polizia», dice qualcuno, «perché il signor Venceslao non ha il brevetto di pilota, e potrebbe far succedere qualche guaio».
La casa attraversa in pochi minuti il cielo e scompare dietro la collina. Dopo un poco, riappare, attraversa il cielo in senso contrario, discende verso terra e si ferma vicino al villaggio, cento metri dietro la chiesa, insomma nel luogo dove la casa è stata fabbricata.
«Ecco», dice la gente, «il signor Venceslao ha finito la sua passeggiata». Il signor Venceslao sta alla finestra e fuma la pipa.
«Ha qualche rotella della testa che non funziona» dice la gente.
Queste passeggiate il signor Venceslao le fa sempre verso sera. Siete lì a parlare con lui tranquillamente, lui seduto alla finestra del piano terreno. Improvvisamente lui vi saluta con la mano, la casa con un fischio sottile si stacca dalle fondamenta e si innalza nel ciclo. Fa due o tre giri intorno al campanile, poi si dirige verso le colline.
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nanà
Registrato: 26/02/06 17:11 Messaggi: 7578
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Inviato: Gio Gen 31, 2008 22:29 Oggetto: messaggio |
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Oggi è piovuto tutto il giornoe e ha fatto freddissimo....
Una poesia insolita....
PIOVE
Acquazzone acquazzone acquazzone acquazzone acquazzone
pioggia o pioggia o pioggia o ! o pioggia o pioggia o pioggia !
gocce d'acqua gocce d'acqua gocce d'acqua gocce d'acqua
parapioggia o parapioggia o paracquazzone o !
paragoccia d'acqua paragoccia d'acqua di pioggia
cappucci mantelline impermeabili
come è umida la pioggia e come l'acqua bagna e bagna !
bagna l'acqua bagna l'acqua bagna l'acqua
e come è piacevole piacevole piacevole
avere i piedi bagnati i capelli umidi
tutti umidi d'acquazzone e di pioggia e di gocce
d'acqua di pioggia e d'acquazzone e senza un paragocce
per proteggere i piedi e i capelli bagnati
che non vogliono più non vogliono arricciarsi
per via dell'acquazzone per via della pioggia
per via dell'acquazzone e delle gocce di pioggia
capelli scompigliati capelli senza parapioggia.
Raymond Queneau
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valentina
Registrato: 09/03/04 18:03 Messaggi: 18106 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Gen 31, 2008 23:53 Oggetto: |
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grazie nana ma ora è giunto il momento di archiviare il diario per uno nuovo _________________
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