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A. PREZIOSI 6-7/12/09 IL SANGUE DEI VINTI di M. Soavi RAIUNO
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ENZO+ANTO



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Residenza: LOMELLINA (PV)

MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 18:21    Oggetto: Rispondi citando


Ada la Rai dovrebbe mettere tutto il film sui suoi siti in podcasting come ha fatto per "Tutta la verità"
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nenepd



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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 20:15    Oggetto: Rispondi citando


...CHE DIRE...FORSE AVETE GIA' DETTO TUTTO!
IO A LIVELLO TECNICO NON ME NE INTENDO MOLTO PERCIO' SU QUESTO NON MI ESPRIMO! POSSO DIRE SOLO CHE LA VERSIONE TELEVISIVA, RISPETTO ALLA VERSIONE CINEMATOGRAFICA, E' STATA PIU' COMPLETA. SECONDO ME, NELLA VERSIONE CINEMATOGRAFICA HANNO FATTO DEI TAGLI CHE IN REALTA' ERANO PARTI FONDAMENTALI PER COMPRENDERE IL FILM. NON DEV'ESSERE STATO FACILE METTERE IN SCENA QUEL PERIODO STORICO E SICURAMENTE CI SONO DELLE MANCANZE (neanche un mese basterebbe per spiegare, capire, comprendere tutto quello che era successo in quel periodo). PENSO CHE QUESTO SIA SERVITO COME SPUNTO DI RIFLESSIONE...IN LIBERTA', ORA STA A NOI TELESPETTATORI APPROFONDIRE CERTE TEMATICHE.
SONO FELICE CHE IL FILM SIA STATO SEGUITO DA COSI' TANTE PERSONE...UNA VOLTA TANTO HA VINTO LA TV INTELLIGENTE!
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Ada



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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 20:39    Oggetto: Rispondi citando


Citazione:
la Rai dovrebbe mettere tutto il film sui suoi siti in podcasting come ha fatto per "Tutta la verità"

Cari Enzo&Anto, non so niente di podcasting Embarassed E' possibile videoregistrare normalmente?
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Ada
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ENZO+ANTO



Registrato: 25/03/09 10:11
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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 20:42    Oggetto: Rispondi citando


Per quanto sappia io, Ada, dal podcasting della Rai non è possibile registrare, se non con programmi particolari.E' possibile solo rivedere
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Ada



Registrato: 26/03/06 02:39
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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 20:52    Oggetto: Rispondi citando


Shocked Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad grazie lo stesso.

Ciao!
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Ada
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ENZO+ANTO



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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 21:43    Oggetto: Rispondi citando


Era da tanto tempo che aspettavamo che la Rai mettesse in onda il film “Il sangue dei vinti” e finalmente il momento è giunto e come si supponeva la crudeltà di certe immagini ci ha dato lo spunto per tante riflessioni. Il nostro Alessandro, come sempre, ha rappresentato il suo personaggio con tanto ardore, quasi vivesse in quel triste e delicato periodo della nostra storia … Bravo Alessandro. Quelle immagini crude e toccanti hanno riportato alla mente le testimonianze vissute e poi raccontate a noi, figli dell’immediato dopo guerra, dai genitori e dai nonni. Ogni famiglia ha vissuto la sua guerra … ricerca del cibo, corse repentine nei rifugi, ma soprattutto l’obbligo di “regalare” i propri figli allo Stato, dover donare le fedi nuziali.. tutto era un dovere. Tutte esperienze non dimenticate, ma solamente sopite nella mente.
Antonia non ha retto alle scene finali … quel muro pieno di sangue e quel prato verde dove Dogliani ritrova il fiore , un non ti scordar di me, “regalatogli” dalla sorella Lucia. Alle parole di Dogliani “per mia sorella neanche un posto per piangerla” ad Antonia è tornato in mente lo zio di cui porta il nome. Zio, alpino venticinquenne della Julia, mandato sul fronte del Don e da li mai tornato,solo la triste dizione “disperso” e non un posto dove portare un fiore.
Un’altra scena forte è quella dove una bandiera tricolore intrisa di sangue copre il corpo di Ettore, aveva solo due colori il verde ed il rosso perché anche il bianco non era più tale e ti fa pensare quanto atroce ed assurda sia stata quella guerra fratricida di cui nei libri di storia non si vuol parlare quasi si voglia nascondere la verità. Dai racconti dei nostri nonni e dei nostri padri e dal film si capisce che molti sono passati da una parte all’altra non per convinzione politica, ma per puro opportunismo. I due personaggi Ettore e Lucia invece hanno mantenuto fede al loro credo politico.
Concludendo ci poniamo una domanda: i nostri giovani, se ce ne fosse la necessità, avrebbero il coraggio di affrontare queste scelte di vita e di amor patrio?
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cianipat



Registrato: 10/07/04 00:05
Messaggi: 4831

MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 21:45    Oggetto: Rispondi citando


La mia impressione è che tutto il film sia un po' "leggerino" e non per i temi che tocca, ovviamete, ma per come li affronta. Non mi è sembrato incisivo, preciso e determinante per capire quello che si viveva in quel periodo da entrambi le parti in causa.
La sensazione è che per non scontentare nessuno si sia tirata fuori una storia scucita e in alcuni passaggi fin troppo scontata, mi riferisco alla trama del giallo inserito all'interno del dramma famigliare.
Ecco è proprio questo dramma che a mio avviso, andava più sviluppato soprattutto nella figura del commissario che si trova sempre nel mezzo ai due fratelli estremisti ma che, al di là dell'umano affetto verso di oro, non si schiera mai eccessivamente preoccupato del suo "giallo" personale.
All'inizio questa sua scelta credevo fosse dettata dal suo volersi estraniare da tutto quel male che lo circondava concentrandosi su questo problema, poi non so se questa mia impressione può ritenersi valida per tutto il resto del film, non l'ho capita.

Gli attori, invece, sono stati superbi, su tutti Michele Placido, straordinario interprete di un personaggio non facile proprio peri motivi detti sopra.
Poi Alessandro che ha avuto una parte a lui congeniale, tutta passione e condivido quello che ha detto Elektra, anche a me è piaciuto molto nel passo recitato di Pavese, come sempre la sua voce avvolgente mi ha conquistato. Poi molto brave le due donne nelle parti di Lucia e Anna, meglio Lucia per me e poi lasciatemi congratulare con i bravissimi Giovanna Ralli e Philipphe Leroy che hanno confermato la loro straordinaria pofessionalità.

In sintesi: con attori così bravi, a mio parere, si poteva fare qualcosa di più.

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Cindy



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MessaggioInviato: Mar Dic 08, 2009 22:08    Oggetto: Rispondi citando


Questo "sangue dei vinti" era sicuramente da vedere, dopo tutte le assurde polemiche che gli si sono intrecciate intorno fino dalla sua lavoraione.

La sceneggiatura solo apparentemente sembra "scollegata" ma purtroppo, a parte qualche piccola necissità cinematografica, rispecchia una difficile realtà di spostamenti e stravolgimenti che in quei tempi erano all'ordine del giorno.

la somiglianza di Dogliani a un De Luca, troppo più affascinante e coinvolgente è palese, ma il valore dell'intenzione del Regista a mio avviso rimane encomiabile, così come la presenza di Placido.

Preziosi ha dato una bella prova d'attore, aldila di quella "prestanza fisica" ormai scontata, ha tenuto testa a Placido in maniera egregia, come solo un ottimo attore poteva fare e vedendosi credo ne sarà rimasto molto soddisfatto.

Infine, avere aumentato l'audience in una serata di grande fratello è un tangibile segno che quando vengono proposte cose buone al mmento giusto, il pubblico c'è e risponde!

Un saluto a tutti! Wink

Cindy

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mari27



Registrato: 17/06/04 17:49
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MessaggioInviato: Mer Dic 09, 2009 11:15    Oggetto: Rispondi citando


Aldilà delle questioni di tipo "tecnico" di cui avete scritto, credo che questo film andasse sicuramente visto!
........un vero pugno nello stomaco!...per la tensione continua, per i sentimenti che suscita, sembra di essere dentro le scene.....
....paura, sgomento, miseria, tristezza assoluta dei protagonisti e di uno in particolare ( Placido) che si vede crollare tutto il mondo intorno a sè, che vede ogni valore ( onore, onestà, senso del dovere trasmessogli dal padre) ed ogni certezza ( i fratelli....che fanno scelte contrarie e assurde)svanire, distrutti dalle crudeltà e ferocia della guerra.

In casa mia ho sentito raccontare delle due guerre dai miei nonni, dai miei genitori e dagli altri familiari fin da quando ero bambina
e vedendo il film è come se rivedessi/risentissi i racconti dei miei,
di ciò che hanno vissuto, della fame nera, del freddo, della paura, del terrore dei nazisti e dei rastrellamenti, della paura di morire, di finire in Germania nei campi di concentramento, del terrore delle bombe, dell'angoscia delle uccisioni, delle stragi........
In questo film c'era tutto questo, ben descritto, ben trasmesso,
sembrava di sentire tutto sulla pelle....di essere lì.......
e soprattutto la miseria, il senso di sfacelo e distruzione della morale degli uomini, dei sentimenti, l'assurdità e inutilità di tutto........

E' stata una scelta coraggiosa far vedere questo film in prima serata!...
....e mi sono chiesta come mai........evidentemente si comincia ad averne abbastanza dei grandi fratelli!

Sono passati solo 60 anni eppure il mondo si è stravolto, se paragoniamo quei ragazzi che per un ideale ( giusto o sbagliato, ma sempre ideale) si sono fatti torturare e uccidere fra mille sofferenze ai ragazzi che oggi fanno i "tronisti" o " i grandi fratelli" che credono che si viva per apparire.........
........ma cosa è successo, cosa sta accadendo?
Che lo vogliamo o no, noi veniamo da lì, da quella Storia, il nostro Paese, la nostra vita origina da lì; a quei ragazzi, a quegli uomini e donne dobbiamo la nostra vita di oggi, tutto sommato comoda e ricca finora di benessere. Perchè dobbiamo scordarcelo? Perchè vogliono farcelo dimenticare?

I ragazzi del grande fratello, ecc.... dovrebbero essere sottoposti a "lettura forzata" della storia anche solo del '900 del nostro Paese, degli Italiani, forse capirebbero che i valori e gli ideali sui quali costruire la vita sono altri.....

La lettura della nostra Storia, il guardarsi indietro dovrebbe essere salutare inoltre anche per chi dirige il nostro Paese attualmente!


Per quanto riguarda Alessandro Preziosi, mi ha fatto "strano" rivederlo
in TV in questa parte dopo soli 4/5 giorni dall'Amleto al Teatro Regina di Cattolica!.....dove ero presente l'1 e il 2 con la grande Maura per il Desk che è stato abbastanza fruttuoso: un altro mattoncino di quel famoso muro è stato abbattuto!

Dopo diversi anni ho avuto il privilegio di incontrare e salutare Alessandro per la prima volta: grande!........e divertente........al mio in bocca al lupo
mi ha risposto in napoletano: " Crepi, ha da schiatta' 'sto lupo!"
La sera del 2 ho voluto anche assistere all'Amleto: sono cambiate alcune cose dalla prima a cui avevo assistito a Verona l'altra estate, sono cambiati alcuni attori, ma il risultato è sempre buonissimo come del resto dimostrano i "tutto esaurito" e gli articoli sui giornali.......
Alessandro ha arricchito ed approfondito il suo personaggio.....
....ed infine non si è risparmiato nel concedersi al pubblico sia sul palco, sia nel dopo spettacolo nonostante la visibile stanchezza.

Tornando al "sangue dei vinti" credo che Alessandro stia dimostrando sempre più la sua versatilità: dal teatro classico, al musical, al grande cinema, alla televisione, ai ruoli particolari come questo....... è in grado di affrontare ogni tipo di interpretazione.


Ciao!

***
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M1944



Registrato: 25/08/08 09:55
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MessaggioInviato: Mer Dic 09, 2009 12:01    Oggetto: IL SANGUE DEI VINTI Rispondi citando


Grazie a te Giuly ho potuto avere ogni informazione su IL SANGUE DEI VINTI.
Peccato aver visto la prima puntata, senza riuscire a registrarla, per ora ho potuto farlo solo con la seconda, al mio ritorno a casa.
Per me questo film Tv è stato molto diverso da quello cinematografico, mi sembrava di vedere un’opera nuova, i personaggi comprensibili, la stessa storia terribile, ma scorrevole.
Gli attori hanno dato il meglio del loro personaggio, senza stroncature sembravano più umani nel bene e nel male, il racconto emozionante, devo confessare, che come sempre, si preferiscono alcuni attori ad altri, ma è il ricordo dei miei che mi ha aiutata, ricordando i loro amari racconti, ho apprezzato l’entusiasmo e anche i dubbi di Ettore, e la pietà verso un bambino di sua sorella, una donna dagli ideali estremi. L’amarezza e quasi l’orgoglio di non schierarsi dei genitori, ma i figli, come diceva anche mio padre, fin da piccoli, a scuola, erano tutti Balilla, poi c’è stato il duro momento delle scelte dei giovani.
La prima parte un po’dispersiva , un Dogliani passivo in certe situazioni, ma in quei momento non c’era posto per le persone normali, dicevano documenti e tu tremavi, dare le fedi e tu le davi, i nonni le hanno date, i miei genitori no.
Molti politicamente si schieravano da una parte o dall’altra per convenienza, come adesso.
In tante famiglie come nel film, c’erano schieramenti diversi. E tutti hanno dimostrato la loro spietatezza.
Il nord era una via di fuga, nel Veneto, a Treviso città di caserme, c’erano i tedeschi, che se ne sono andati di notte senza farsi sentire.
Siamo stati bombardati per colpire loro, che non c’erano più, dagli americani, il Battistero accoglieva i corpi dei civili morti.
Questo film Tv fa parte della nostra storia, apre le porte a verità taciute, a periodi oscuri, ci sono episodi e azioni orrende, di cui come italiana mi vergogno.
Un lungo periodo di cui tanti avrebbero preferito non si parlasse, al cinema era un film stroncato.
In Tv è andato bene, ed è stato visto da tanti, anche se non perfetto, questo lavoro andava fatto e guardato, anche per insegnare ai nostri ragazzi, che la violenza e le vendette sommarie, o personali, non pagano, mai.

Marilena
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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Mer Dic 09, 2009 16:41    Oggetto: Rispondi citando


mari27 ha scritto:
Aldilà delle questioni di tipo "tecnico" di cui avete scritto, credo che questo film andasse sicuramente visto!
........un vero pugno nello stomaco!...per la tensione continua, per i sentimenti che suscita, sembra di essere dentro le scene.....
....paura, sgomento, miseria, tristezza assoluta dei protagonisti e di uno in particolare ( Placido) che si vede crollare tutto il mondo intorno a sè, che vede ogni valore ( onore, onestà, senso del dovere trasmessogli dal padre) ed ogni certezza ( i fratelli....che fanno scelte contrarie e assurde)svanire, distrutti dalle crudeltà e ferocia della guerra.

In casa mia ho sentito raccontare delle due guerre dai miei nonni, dai miei genitori e dagli altri familiari fin da quando ero bambina
e vedendo il film è come se rivedessi/risentissi i racconti dei miei,
di ciò che hanno vissuto, della fame nera, del freddo, della paura, del terrore dei nazisti e dei rastrellamenti, della paura di morire, di finire in Germania nei campi di concentramento, del terrore delle bombe, dell'angoscia delle uccisioni, delle stragi........
In questo film c'era tutto questo, ben descritto, ben trasmesso,
sembrava di sentire tutto sulla pelle....di essere lì.......
e soprattutto la miseria, il senso di sfacelo e distruzione della morale degli uomini, dei sentimenti, l'assurdità e inutilità di tutto........

E' stata una scelta coraggiosa far vedere questo film in prima serata!...
....e mi sono chiesta come mai........evidentemente si comincia ad averne abbastanza dei grandi fratelli!

Sono passati solo 60 anni eppure il mondo si è stravolto, se paragoniamo quei ragazzi che per un ideale ( giusto o sbagliato, ma sempre ideale) si sono fatti torturare e uccidere fra mille sofferenze ai ragazzi che oggi fanno i "tronisti" o " i grandi fratelli" che credono che si viva per apparire.........
........ma cosa è successo, cosa sta accadendo?
Che lo vogliamo o no, noi veniamo da lì, da quella Storia, il nostro Paese, la nostra vita origina da lì; a quei ragazzi, a quegli uomini e donne dobbiamo la nostra vita di oggi, tutto sommato comoda e ricca finora di benessere. Perchè dobbiamo scordarcelo? Perchè vogliono farcelo dimenticare?

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Per quanto riguarda Alessandro Preziosi, mi ha fatto "strano" rivederlo
in TV in questa parte dopo soli 4/5 giorni dall'Amleto al Teatro Regina di Cattolica!.....dove ero presente l'1 e il 2 con la grande Maura per il Desk che è stato abbastanza fruttuoso: un altro mattoncino di quel famoso muro è stato abbattuto!

Dopo diversi anni ho avuto il privilegio di incontrare e salutare Alessandro per la prima volta: grande!........e divertente........al mio in bocca al lupo
mi ha risposto in napoletano: " Crepi, ha da schiatta' 'sto lupo!"
La sera del 2 ho voluto anche assistere all'Amleto: sono cambiate alcune cose dalla prima a cui avevo assistito a Verona l'altra estate, sono cambiati alcuni attori, ma il risultato è sempre buonissimo come del resto dimostrano i "tutto esaurito" e gli articoli sui giornali.......
Alessandro ha arricchito ed approfondito il suo personaggio.....
....ed infine non si è risparmiato nel concedersi al pubblico sia sul palco, sia nel dopo spettacolo nonostante la visibile stanchezza.

Tornando al "sangue dei vinti" credo che Alessandro stia dimostrando sempre più la sua versatilità: dal teatro classico, al musical, al grande cinema, alla televisione, ai ruoli particolari come questo....... è in grado di affrontare ogni tipo di interpretazione.


Ciao!

***


Buonasera a tutti
ciao Mary sono d'accordo con il tuo modo di interpretare il film
anche io ho avuto la stessa tua impressione... e cioè quella di essere lì (e nello stesso tempo di essere nella mia casa al caldo e in "pace" e non in un ricovero.. che grande contrasto.. )

La mia sensazione è stata accentuata ancor di più dal fatto di vivere oggi proprio nel quartiere dove avvenne il bombardamento ieri (la casa dei miei nonni paterni) durante la pubblicità ho telefonato a mio padre per chiedergli come si sentisse a rivivere quel giorno della sua infanzia.. e lui mi ha raccontato che proprio nella scala di fronte alla nostra c'era il ricovero dove lui con fratelli madre e padre si andavano a rifugiare... (anche loro 2 maschi e 1 femmina) quindi il film l'ho veramente "vissuto" nella mia pancia, tanto che, a fine film, mi sono sentita un vero e proprio dolore fisico tanta è stata la tensione

Io in questo film ho visto la guerra dagli occhi delle 2 parti (molto significativo il legare una parte politica ad uno dei 2 fratelli Ettore e Lucia, con Michele Placido che, da spettatore, osserva...) occhi pieni di voglia di giustizia, di paura velata... occhi e sguardi che mi sono veramente rimasti dentro e che mai più scorderò... Embarassed
(scusate se scrivo solo oggi ma sono tornata da poco da Napoli)

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mari27



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MessaggioInviato: Mer Dic 09, 2009 18:40    Oggetto: Rispondi citando


claudia_napoli ha scritto:
mari27 ha scritto:
Aldilà delle questioni di tipo "tecnico" di cui avete scritto, credo che questo film andasse sicuramente visto!
........un vero pugno nello stomaco!...per la tensione continua, per i sentimenti che suscita, sembra di essere dentro le scene.....
....paura, sgomento, miseria, tristezza assoluta dei protagonisti e di uno in particolare ( Placido) che si vede crollare tutto il mondo intorno a sè, che vede ogni valore ( onore, onestà, senso del dovere trasmessogli dal padre) ed ogni certezza ( i fratelli....che fanno scelte contrarie e assurde)svanire, distrutti dalle crudeltà e ferocia della guerra.

In casa mia ho sentito raccontare delle due guerre dai miei nonni, dai miei genitori e dagli altri familiari fin da quando ero bambina
e vedendo il film è come se rivedessi/risentissi i racconti dei miei,
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In questo film c'era tutto questo, ben descritto, ben trasmesso,
sembrava di sentire tutto sulla pelle....di essere lì.......
e soprattutto la miseria, il senso di sfacelo e distruzione della morale degli uomini, dei sentimenti, l'assurdità e inutilità di tutto........

E' stata una scelta coraggiosa far vedere questo film in prima serata!...
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Sono passati solo 60 anni eppure il mondo si è stravolto, se paragoniamo quei ragazzi che per un ideale ( giusto o sbagliato, ma sempre ideale) si sono fatti torturare e uccidere fra mille sofferenze ai ragazzi che oggi fanno i "tronisti" o " i grandi fratelli" che credono che si viva per apparire.........
........ma cosa è successo, cosa sta accadendo?
Che lo vogliamo o no, noi veniamo da lì, da quella Storia, il nostro Paese, la nostra vita origina da lì; a quei ragazzi, a quegli uomini e donne dobbiamo la nostra vita di oggi, tutto sommato comoda e ricca finora di benessere. Perchè dobbiamo scordarcelo? Perchè vogliono farcelo dimenticare?

I ragazzi del grande fratello, ecc.... dovrebbero essere sottoposti a "lettura forzata" della storia anche solo del '900 del nostro Paese, degli Italiani, forse capirebbero che i valori e gli ideali sui quali costruire la vita sono altri.....

La lettura della nostra Storia, il guardarsi indietro dovrebbe essere salutare inoltre anche per chi dirige il nostro Paese attualmente!


Per quanto riguarda Alessandro Preziosi, mi ha fatto "strano" rivederlo
in TV in questa parte dopo soli 4/5 giorni dall'Amleto al Teatro Regina di Cattolica!.....dove ero presente l'1 e il 2 con la grande Maura per il Desk che è stato abbastanza fruttuoso: un altro mattoncino di quel famoso muro è stato abbattuto!

Dopo diversi anni ho avuto il privilegio di incontrare e salutare Alessandro per la prima volta: grande!........e divertente........al mio in bocca al lupo
mi ha risposto in napoletano: " Crepi, ha da schiatta' 'sto lupo!"
La sera del 2 ho voluto anche assistere all'Amleto: sono cambiate alcune cose dalla prima a cui avevo assistito a Verona l'altra estate, sono cambiati alcuni attori, ma il risultato è sempre buonissimo come del resto dimostrano i "tutto esaurito" e gli articoli sui giornali.......
Alessandro ha arricchito ed approfondito il suo personaggio.....
....ed infine non si è risparmiato nel concedersi al pubblico sia sul palco, sia nel dopo spettacolo nonostante la visibile stanchezza.

Tornando al "sangue dei vinti" credo che Alessandro stia dimostrando sempre più la sua versatilità: dal teatro classico, al musical, al grande cinema, alla televisione, ai ruoli particolari come questo....... è in grado di affrontare ogni tipo di interpretazione.


Ciao!

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ciao Mary sono d'accordo con il tuo modo di interpretare il film
anche io ho avuto la stessa tua impressione... e cioè quella di essere lì (e nello stesso tempo di essere nella mia casa al caldo e in "pace" e non in un ricovero.. che grande contrasto.. )

La mia sensazione è stata accentuata ancor di più dal fatto di vivere oggi proprio nel quartiere dove avvenne il bombardamento ieri (la casa dei miei nonni paterni) durante la pubblicità ho telefonato a mio padre per chiedergli come si sentisse a rivivere quel giorno della sua infanzia.. e lui mi ha raccontato che proprio nella scala di fronte alla nostra c'era il ricovero dove lui con fratelli madre e padre si andavano a rifugiare... (anche loro 2 maschi e 1 femmina) quindi il film l'ho veramente "vissuto" nella mia pancia, tanto che, a fine film, mi sono sentita un vero e proprio dolore fisico tanta è stata la tensione

Io in questo film ho visto la guerra dagli occhi delle 2 parti (molto significativo il legare una parte politica ad uno dei 2 fratelli Ettore e Lucia, con Michele Placido che, da spettatore, osserva...) occhi pieni di voglia di giustizia, di paura velata... occhi e sguardi che mi sono veramente rimasti dentro e che mai più scorderò... Embarassed
(scusate se scrivo solo oggi ma sono tornata da poco da Napoli)



Ciao, Claudia!

.........non mi dire: la tua famiglia abitava nello stesso quartiere??!!!
....era il quartiere di San Lorenzo, se non sbaglio?
Chissà come si sarà sentito tuo padre che ha vissuto in quel luogo!


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claudia_napoli



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MessaggioInviato: Mer Dic 09, 2009 19:26    Oggetto: Rispondi citando


Si io ora vivo lì, ci sono ancora dei palazzi bombardati a ricordarlo
ora è il quartiere universitario e proprio l'altra sera pensavo: sono fiera di abitare dove hanno vissuto i miei nonni con mio padre... Wink

mio padre allora aveva solo 8 anni ricorda.. ma non benissimo: invece mio zio (il più grande dei fratelli) ha ricordi molto vivi, mi raccontava mio padre che durante un bombardamento mio zio rimase bloccato dentro una farmacia vicino via Tiburtina e che delle persone gli offrirono "ospitalità" in un ricovero lì vicino, lui non andò, e poi si seppe che proprio in quel ricovero cedettero le mura e molte persone rimasero ferite gravemente... Embarassed Sad

scusa se mi sono fatta prendere la mano dal racconto...
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CLAUDIA65



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MessaggioInviato: Gio Dic 10, 2009 01:24    Oggetto: Rispondi citando


Avevo già assistito alla versione cinematografica del Sangue dei Vinti, che avevo già trovato in parte bello ed esauriente sull'argomento ma.............il passaggio televisivo è stato tutt'altra cosa, qualcuno lo ha definito "un pugno nello stomaco" e posso confermare che è così, molto più crudo ed approfondito, ma il tema era troppo pesante e quindi si è dovuto agire così. Ho assistito alla visione con alcune persone della mia famiglia che, come dicono loro "anche se in maniera in po' più leggera" da quell'inferno ci sono passate e..........ad alcune scene non hanno retto, specialmente in quelle finali (la morte di Ettore e, la cattura di Lucia).

Un lavoro ben fatto con un cast di attori veramente all'altezza, i tre fratelli in primis, un Ale in parte e molto più incisivo, (avevi ragione anche stavolta Wink ), del film. Bellisimo il pezzo di Pavese recitato come voce fuori campo.
E' davvero un film che andrebbe visto nelle scuole.


L'ultima modifica di CLAUDIA65 il Gio Dic 10, 2009 12:51, modificato 1 volta
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Ada



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MessaggioInviato: Gio Dic 10, 2009 01:27    Oggetto: Rispondi citando


Sono d'accordissimo con tutto quanto avete scritto, sul film (assai più chiaro che nella versione cinematografica troppo tagliata) e sui ricordi che quasi tutte le famiglie hanno, ma che non tutte hanno voluto o saputo tramandare.


Inoltre Cianipat ha scritto
Citazione:
mi riferisco alla trama del giallo inserito all'interno del dramma famigliare.
Ecco è proprio questo dramma che a mio avviso, andava più sviluppato soprattutto nella figura del commissario che si trova sempre nel mezzo ai due fratelli estremisti ma che, al di là dell'umano affetto verso di oro, non si schiera mai eccessivamente preoccupato del suo "giallo" personale.
All'inizio questa sua scelta credevo fosse dettata dal suo volersi estraniare da tutto quel male che lo circondava concentrandosi su questo problema, poi non so se questa mia impressione può ritenersi valida per tutto il resto del film, non l'ho capita.

Cara Ciani, anche a mio parere il dramma familiare sarebbe stato più incisivo dell'intrigo poliziesco, ma così hanno voluto gli sceneggiatori.
Credo poi che il personaggio del commissario spieghi chiaramente la sua scelta: era un ragazzo del 99, ha fatto la I guerra, ha visto il padre perdervi le gambe. Quanta guerra può "accumulare" un uomo? Certo il meno possibile, SE può scegliere. E comunque Dogliani è rimasto completamente solo: i fratelli, tutti gli altri, la Storia, hanno scelto per lui.
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Ada
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