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Chiatti e Preziosi • IL VOLTO DI UN'ALTRA regia di Corsicato
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Autore Messaggio
genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
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MessaggioInviato: Mer Mag 22, 2013 11:02    Oggetto: Chiatti e Preziosi - PORTA A PORTA chirurgia estetica RAIUNO Rispondi citando






I NOSTRI INCONTRI ...IN TV RAI 1 'PORTA A PORTA'

21/05/2013 - 23.20 in studio ALESSANDRO PREZIOSI











RAI UNO martedì 21 maggio 2013, 23.20-00.55 circa va in onda la puntata di PORTA A PORTA con un dibattito sulla chirurgia estetica: ospiti in studio Alessandro Preziosi, Laura Chiatti e Roy De Vita; conduttore Bruno Vespa.







    PORTA A PORTA "Desiderare la faccia degli altri"

      QUI per commenti: IL VOLTO DI UN'ALTRA

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genziana



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Messaggi: 37222

MessaggioInviato: Mer Mag 22, 2013 14:04    Oggetto: 1/2013 DI TUTTO intervista CHIATTI per IL VOLTO DI UN'ALTRA Rispondi citando



ha scritto:





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genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
Messaggi: 37222

MessaggioInviato: Mer Mag 22, 2013 14:06    Oggetto: 1/2013 DI TUTTO intervista PREZIOSI per IL VOLTO DI UN'ALTRA Rispondi citando



ha scritto:





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mari27



Registrato: 17/06/04 17:49
Messaggi: 6094

MessaggioInviato: Mer Mag 22, 2013 22:34    Oggetto: Rispondi citando


-

Grazie, Genziana!

Ho visto porta a Porta!...........

Preziosi...........simpatico, rilassato, tranquillo!.........
......con un viso, un'espressione serena...finalmente! Very Happy


Per quanto riguarda il tema chirurgia estetica...diciamo che sopporto poco l'argomento nel senso che vi si dovrebbe ricorrere in caso di gravi motivi quali incidenti o gravi dismorfismi e non per .......stupida vanità!.....o perché è di moda!...o perché non si accetta il tempo che passa o non si accetta né se stessi né gli altri!
Ciò che conta prevalentemente è il "contenuto" e ...non il "contenitore"!!
Chiederei a queste tante signore coi labbroni al silicone o il seno di plastica se hanno mai assistito ad interventi chirurgici "VERI" cioè fatti per salvare la vita alle persone o che pur essendo necessari sono devastanti e invalidanti, vorrei chiedere loro se sanno cosa sono sofferenza, disperazione, angoscia, terrore!........Si accetta, si ama e si ha cura di se stessi quando ci si costruisce "dentro", la serenità si raggiunge così.......anche se bisogna "tararsi" ogni giorno.

Vorrei chiedere anche a qualche chirurgo se è proprio del tutto certo di "curare" e/o di fare il bene del paziente..........

Per quanto riguarda il film nello specifico, colpisce il taglio "semi - serio"che gli è stato dato, sicuramente la mia è un'osservazione da incompetente, inesperta ma.......non so ....in certi momenti mi ha fatto ricordare Fellini, certe scene dei suoi film, giocate sull'assurdo, sul comico-tragico,....

Preziosi dimostra ancora una volta di saper interpretare tutti i ruoli possibili..........anche questo.....così lontano da Amleto o Cyrano ma .....sempre impeccabile!
Very Happy



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margherita79



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MessaggioInviato: Gio Mag 23, 2013 12:58    Oggetto: Rispondi citando


Bellissimo articolo e ho visto la replica di PORTA A PORTA.......
Ale è stato molto simpatico e sincero sull'argomento e sono pienamente d'accordo con lui.....Purtroppo tante persone si avvicinano alla chirurgia estetica per futili motivi,solo per assomigliare a qualcuno oppure per evidenziare aspetti fisici trasformandosi col tempo in tante copie,perdendo la propria personalità.......
E'stato un piacere vedere la trasmissione e spero che presto Ale possa presentare gli altri altri film che ha girato.......
Grazie Giuly per la recensione.....
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nenepd



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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Sab Mag 25, 2013 15:11    Oggetto: Rispondi citando


Felicissima di aver rivisto Ale in tv, a Porta a Porta! Mi sono piaciuti i suoi interventi...mai banali (fortissima sulla battuta del 4° posto di Vespa!!!!!!).
Alla prossima!
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genziana



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Messaggi: 37222

MessaggioInviato: Mer Giu 12, 2013 18:58    Oggetto: MYTIME free press giugno 2013 intervista ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





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margherita79



Registrato: 07/02/12 14:57
Messaggi: 2936
Residenza: napoli

MessaggioInviato: Mer Giu 12, 2013 19:55    Oggetto: Rispondi citando


Simpatica intervista e concordo con Ale,anche io credo che l'amore viene vissuto di piu'se non se ne ha certezza ma solo percezioni.....Penso che un artista possa definirsi tale quando prova sempre paura e emozione prima di esibirsi...Bravo Ale un abbraccio
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marystone



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Messaggi: 3743
Residenza: Palermo

MessaggioInviato: Mer Giu 12, 2013 23:26    Oggetto: Rispondi citando


simpatica intervista e come sempre...sincero!!! Laughing

Dopo aver fatto Cyrano......puoi interpretare qualsiasi ruolo!!!!
Sei eclettico e versatile per ogni ruolo sia in teatro che al cinema!!

Ti abbraccio Ale Smile Smile
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Marilina



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Residenza: OLBIA

MessaggioInviato: Gio Giu 13, 2013 08:52    Oggetto: Rispondi citando


Very Happy sempre fresco e spontaneo.. quando leggo un'intervista di Ale mi sembra di averlo qui vicino perchè sono risposte mai scontate come se non facesse un'intervista ma chiacchierasse con te... senza fronzoli, senza frasi costruite ad hoc!
Spero che Sorrentino e Garrone ci facciano un pensierino... mi piacerebbe molto vedere Alessandro in un ruolo cinematografico "forte" ,senza nulla togliere a quelli già interpretati nei quali ha sempre dimostrato bravura e passione!!
In teatro beh secondo me lui è nato per quello..live ho visto solo Cyrano ma ho avuto modo online di ammirare qualche stralcio di Amleto e di Datemi tre Caravelle.. e la recitazione, la luce che ha quando sta su un palco teatrale è forte e intensa!!

"l'amore ci mette tutti nello stesso piano"
eh... se mi diventa anche saggio Wink rischia di essere perfetto..
(scherzo eh... Laughing ciao Ale!!)

Un abbraccio a Giuly e grazie degli aggiornamenti!!
Non sono molto presente coi commenti ma leggo sempre : sei fantastica!!
Very Happy
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genziana



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Messaggi: 37222

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 03:37    Oggetto: GQ STYLE n.19 / primavera-estate 2013 / intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:



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genziana



Registrato: 22/03/04 13:40
Messaggi: 37222

MessaggioInviato: Mar Lug 09, 2013 03:37    Oggetto: GQ STYLE n.19 / primavera-estate 2013 / intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:



            .Alessandro Preziosi

            .L' ETA' DELLA RAGIONE


FESTEGGIA I 40 ANNI CON DUE FILM DI CUI E' PROTAGONISTA:
IL VOLTO DI UN'ALTRA, DI PAPPI CORSICATO, E PASSIONE
SINISTRA
, DI MARCO PONTI, FINALMENTE HA LA MATURITA'
PER CERCARE DI DIVENTARE UNA PERSONA FELICE




Di OLGA NOEL WINDERLING - Foto ADRIANO RUSSO
Styling CLAUDIA GASTALDI - Total look GIORGIO ARMANI




Il vento ha spazzato le nuvole e regala un tramonto insolito, per Milano: la luce ambrata filtra dalle vetrate, cola sui divani bassi e rimbalza sui bicchieri, dietro il bancone del bar. Musica blues ipnotizza il lounge. All'ultimo dell'Hotel Armani, Preziosi arriva puntuale e con andatura sciolta, in girocollo e giacca di velluto a coste: "Piacere, Alessandro", dice. Sorride, ma al cameriere in bianco e nero ordina un tè e subito aggiunge: "Niente di alcolico, che voi giornalisti scrivete sempre tutto...". Come dire: "Sto guardingo". Non è difficile intuire l'origine della sua diffidenza: napoletano, figlio d'avvocati, laureato lui stesso in giurisprudenza, 40 anni il 19 aprile.

Alessandro Preziosi è tra i "belli" del cinema italiano. Di più: è l'eroe bello di serie televisive seguitissime, come Un amore e una vendetta (2011), Il commissario De Luca (2008).
E soprattutto Elisa di Rivombrosa (2004-2005), che gli ha regalato il successo e il Telegatto: nel romanzone storico ambientato in Piemonte, più di due secoli fa, lui era il conte Fabrizio Ristori che si innamorava, ricambiato, della umile Elisa, interpretata da Vittoria Puccini. Il fatto che tra i due attori poi fosse nato l'amore sul serio ha scatenato i paparazzi sulla coppia, sul loro matrimonio, sulla nascita della figlia, nel 2006, sulla separazione, nel 2010. Su ogni dettaglio privato, vero o presunto, da dare in pasto al pubblico. L'inevitabile prezzo da pagare a un certo tipo di successo, sul quale Alessandro Preziosi è lucido. "Senza Elisa di Rivombrosa la mia carriera sarebbe stata più lenta, graduale. Probabilmente avrei fatto scelte diverse, magari più formative e in sintonia con i miei desideri, ma sono un lavoratore: finché ci si mantiene nel regno della dignità, qualsiasi esperienza è e resta importante. E poi la popolarità diventa un gancio formidabile per portare il pubblico della tv al teatro". Lo conferma il secondo tour, appena concluso, del Cyrano de Bergerac, di cui è protagonista e regista: un trionfo che al Quirino di Roma ha fatto il tutto esaurito, con relativo record d'incassi e ovazione del pubblico.

Un curioso Cyrano, a dire il vero, senza alcuna protuberanza sul naso.
"Perché la sua sofferenza non ha niente a che vedere con l'aspetto estetico, da come agli altri lo vedono, ma da come si sente dentro. Tutti stiamo male per questo, come dice a Cyrano l'amico Le Bret, a proposito del suo amore per Rossana: "Va' da lei, parlale, diglielo". E lui: "Ma guardami! Ma che speranze posso avere?". "Ahhh. Ancora questa storia del naso! Non ce l'hai! Nessuno ti vede così. Solo tu ti vedi così". Cyrano in realtà teme di essere respinto a causa della sua personalità così complessa. Del suo essere poeta. Lo stesso dramma di Cesare Pavese".

Del diario di Pavese, nel 2008, hai fatto un reading...
"Mi sono immedesimato più in quella lettura che in tanti ruoli interpretati come attore. Ho condiviso davvero molto con lui. Capisco il dolore di chi - come Pavese e Cyrano - vive l'amore a livelli così alti da renderlo impraticabile nella realtà: amare in modo normale per certe persone è complicatissimo, perché hanno un'aspettativa gigantesca, impossibile da realizzare nel quotidiano. L'amore invece andrebbe vissuto con grande semplicità".

Lo dice anche Tiziano Ferro.
"L'amore è una cosa semplice (ride), sì. Anche se Tiziano fa testi tutt'altro che semplici: sembrano scritti in irlandese e tradotti in italiano".

Il pop consente qualsiasi cosa. Anche di giocare d'alto e basso e di mischiare i generi. Un po' come fai tu.
"Ho perfino interpretato l'Amleto, a teatro, con le musiche dei Massive Attack. Un'esperienza bellissima".

Tre anni di Shakespeare, poi sei andato in tivù con una serie popolare come Un amore e una vendetta...
"Sai quanti ancora mi fermano per dirmi che era un capolavoro? L'importante è non sopravvalutarsi né sottovalutarsi mai. E mantenere il rapporto col pubblico".

Un'esperienza impegnativa, una più leggera: è il tuo modo di procedere?
"Ne sento il bisogno, ma non sempre posso scegliere: dopo l'Amleto ho girato anche Mine vaganti di Ozpetek, sul tema, tutt'altro che leggero, dell'outing. Proprio io, convinto che l'unico amore vero sia quello tra uomini".

Solo i gay si amano sul serio?
"Tra uomo e donna ci sono troppe sovrastrutture, troppe convenzioni, troppi modelli acquisiti fin da quando siamo piccoli. Il risultato è che non siamo liberi di amarci al di là di tutto.
Per i gay, paradossalmente, è più semplice. Ho un carissimo amico omosessuale, fidanzato da anni: la sua è una storia meravigliosa, autentica, pura. A volte lo invidio. Non voglio fare l'ipocrita, forse tutto nasce dal mio analfabetismo sentimentale, però per me sarebbe difficile, per esempio, innamorarmi d'una ragazza acqua e sapone con, che so, il padre in carcere
".

Da aprile sei al cinema con due nuovi film. Passione sinistra, di Marco Ponti, racconta proprio l'innamoramento tra un uomo e una donna che appartengono a mondi lontani.
"Io sono un uomo di destra, lei - Valentina Lodovini - è di sinistra.
Tra noi incredibilmente funziona perché si tratta di una passione misurata, pensata. Quella che travolge non dura: più perdi la testa, più la ritrovi velocemente
".

Ne Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, invece, sarai uno strano chirurgo.
"E' un film sull'insensatezza del bello. Il mio ruolo è quello di un medico estetico che, dopo un incidente, opera in diretta il volto sfigurato della moglie, Laura Chiatti, conduttrice di un programma sulla chirurgia plastica, a cui lui cerca di rubare il successo. Una carogna".

Nella tua carriera hai interpretato ruoli diversissimi: come fai a immedesimarti, ogni volta?
"Ho letto di recente un'intervista a Daniel Day-Lewis: dice che ormai guarda la vita attraverso gli occhi dei suoi personaggi, e presta i suoi occhi a loro. E' proprio così che succede, purtroppo".

Purtroppo? Ma non è questo il bello della vostra professione?
"Scherzi? E' una bella cosa ingombrante, altroché. Quando finisci di recitare mica stacchi l'interruttore. Sai che fatica, vedere il mondo con lo sguardo di un'altro?".

Si è costretti a osservare le cose da più angolature, a scapito del proprio egocentrismo?
"Esatto. E' proprio il tema che affronterò dopo i quarant'anni".

L'argomento ti riguarda...
"Ho scoperto che l'ego ha bisogno del dolore. C'è una cosa che si chiama "corpo di dolore", appunto: senza rendercene conto, alimentiamo la nostra sofferenza per aumentare l'idea che abbiamo di noi stessi. Una specie di corto circuito. Non lo dico io, l'ho detto in un libro, Un nuovo mondo, di Eckhart Tolle. Quando sono arrivato a quel paragrafo, mi sono detto: "Ah, ecco cos'era!". Per fortuna sono una persona piuttosto genuina e generosa, quindi riesco a compensare".

Non sei una persona semplice.
"Vorrei diventarlo".

Dicono sia il traguardo della vecchiaia.
"Ne riparliamo tra una ventina d'anni?".

Il cameriere in bianco e nero si avvicina di nuovo, con due bicchieri di Amarone sul vassoio. "Grazie. Ora lo bevo volentieri".




GQ STYLE n.19 / primavera-estate 2013 / pagine da 60 a 63





a Gloria93 a cui dedico questo inedito! con la sua minuziosa ricerca ha scovato la rivista e l'intervista, il tempo per ordinare l'arretrato Condé Nast e ora la proponiamo!!

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