DESK- 27 DOMENICA A BRISIGHELLA-QUATTRO SAGREX 3 COLLI

[Maura]

SALVE, A TUTTI E A TUTTE,

DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011, SARO' PRESENTE CON UN " DESK
ADRICESTA ONLUS " A BRISIGHELLA IN PIENO CENTRO, IN OCCASIONE
DI " QUATTRO SAGRE PER TRE COLLI ".

QUESTA E' L'ULTIMA DEL MESE DI NOVEMBRE, E SARA' " LA SAGRA
DELL'ULIVO" IL NOSTRO DESK, COME SEMPRE SARA' RICCO DI GAGDETS E MANUFATTI, BELLI COLORATI E NATALIZI, E SARA' PO-
SIZIONATO IN VIA DELLA FOSSA DALLE ORE 9 ALLE ORE !9. PER
PRESENTARE I NOSTRI PROGETTI " UN BUCO NEL MURO ED " UN
SOGNO IN CORSIA ".

COME SEMPRE, GRADITISSIMI AMICI ED AMICHE E VI ASPETTIAMO
IN MASSA............................................

UN SALUTO ED UN CALDO ABBRACCIO
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[Helena x]

Cara Maura!
Che belle,siete fantastici!!!
Buona fortuna!
Helena!
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[Gloria93]

In bocca al lupo
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[genziana]

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BRISIGHELLA (RA) "QUATTRO SAGRE PER TRE COLLI"



La cittadina di Brisighella, il Borgo medioevale sulle colline dell'Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Ravenna, si trova nel cuore della verde vallata del Lamone e del Parco Regionale della Vena dei Gessi Romagnola sulla linea ferroviaria Ravenna-Faenza-Firenze ed è famosa per i tre colli di gesso. I tre colli ospiteranno nel mese di novembre 2011, quattro eventi dedicati a specialità enogastronomiche del territorio.


6 novembre: Sagra del Porcello. nasce in ricordo di un antico rito religioso in onore a Sant’Antonio Abate, durante il quale tutte le case coloniche del luogo erano solite sacrificare un maiale e fare festa. Verranno allestiti stand gastronomici per dare la possibilità a tutti di gustare vari prodotti preparati con le eccellenti carni lavorate dagli esperti norcini del posto: ciccioli, salsicce coppa, prosciutto ma anche dolci e il tutto accompagnato da ottimi vini locali ma anche da musica, folklore e giochi.


13 novembre: Sagra della Pera Volpina. Le pere volpine, piccole, tonde e dure erano un prodotto tipico della Valle del Lamone. La manifestazione è una buona occasione per riscoprire il sapore e le proprietà di un frutto quasi dimenticato. Le pere volpine verranno servite bollite, in acqua o vino, oppure cotte al forno e saranno accompagnate dal formaggio stagionato di Brisighella, un pecorino che viene fatto invecchiare all’interno delle grotte di gesso.


20 novembre: Sagra del Tartufo. Il tartufo è il prodotto più nobile e ricercato della collina faentina. I tartufai della Valle del Lamone sono abili ricercatori di questo prezioso prodotto del sottosuolo. Durante la sagra sono in vendita il caratteristico tubero nella varietà del bianco autunnale (che emana un profumo particolarmente intenso) e del tartufo nero (anche questo da non sottovalutare). Si potranno assaggiare, in sagra e nei ristoranti locali, pietanze a base di tartufo.


27 novembre: SAGRA DELL'ULIVO e DELL'OLIO Extra Vergine; 52esima edizione.
La coltivazione dell'ulivo, in terra brisighellese risale a tempi antichissimi: già in epoca romana l'ulivo era apprezzato, conosciuto e valorizzato. In questo suggestivo borgo medioevale non si è persa la passione per le cose buone e la sagra celebra e promuove il ricercato olio extra vergine, il Brisighello, al quale è stato assegnato l'ambito riconoscimento della DOP europea. Durante la festa l'olio può essere acquistato presso lo stand allestito dalla Cooperativa Agricola Brisighellese.
La Sagra dell'Ulivo è inserita come tappa nazionale nella cartina del GirOlio d'Italia e nel calendario Wine Food Festival Emilia-Romagna 2011, grande festa dell'Enogastronomia.


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[CLAUDIA65]

Altri sorrisi per i nostri cuccioli. Buon lavoro Maura.

[Marisol]

CARISSIMA MAURA, UN GRANDE, GRANDE IN BOCCA AL LUPO!!!

SONO TUTTI FANTASTICI!!!

1000 BACI,

Marisol
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La vera ricchezza è prendere la vita con amore, donando amore.

[genziana]

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Come raggiungere uno dei 'Borghi più Belli d'Italia' ...








Strade Statali

SS 9 Emilia/Statale 302 in direzione Firenze
SS 3 bis 71-309 Internazionale E/45

Da Firenze: seguire la Strada Statale 302;
direzione Faenza per circa 90 Km.


Autostrade

Uscita Casello di Faenza o Imola dell'Autostrada A14

Seguire le indicazioni per Brisighella, immettersi sulla
SS 302 in direzione Firenze, percorrerla per circa 10 Km.








Ferrovia

Stazione di Faenza (linea Milano-Lecce/Bologna-Ancona)
Stazione di Brisighella (linea Faenza-Firenze via Marradi)


Aeroporti

Marconi: Via Triumvirato, 84 - Bologna tel. 051.647961
L. Ridolfi: Via Seganti, 103 - Forlì tel. 0543.780049
Aeradria Aeroporto Civile - Miramare di Rimini tel. 0541.373

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[genziana]

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............ BRISIGHELLA



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alla corte dei suoi tre Colli



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Brisighella è un antico borgo medievale e termale adagiato ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana, la Torre dell'Orologio ed il Santuario del Monticino. Le sue origini risalgono alla fine del 1200, quando il condottiero Maghinardo Pagani edificò, su uno dei tre scogli di selenite, la roccaforte più importante della Valle del Lamone. Nel XIV secolo i Manfredi, signori di Faenza, avviarono su un secondo picco la costruzione della rocca, la cui veste attuale venne data duecento anni dopo dai Veneziani. Il borgo è composto da un dedalo di antiche viuzze, tratti di cinta muraria, scale scolpite nel gesso. Vi domina l'antica Via del Borgo, una strada coperta del XII secolo, sopraelevata ed illuminata da mezzi archi di differente ampiezza, baluardo di difesa per la retrostante cittadella medievale.


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[genziana]

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Famosa in virtù della sua architettura particolarissima, è nota come "Via degli Asini" per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai che l'abitavano. A Brisighella, che ha dato i natali ad otto cardinali, gli edifici sacri sono numerosi: su tutti spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo, (o Pieve del Thò), eretta attorno al quinto secolo e ricostruita in forma più ampia tra l'XI e il XII, all'ottavo miglio dell'antica via romana che da Faenza portava in Toscana. Brisighella è un luogo ideale per un soggiorno di relax: le acque delle sue Terme e la tranquillità che regna nel borgo e nei dintorni aiutano ad abbandonare ogni stress e a dedicarsi alla cura di se stessi.


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[genziana]

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Numerose le iniziative turistiche e culturali, miranti a far conoscere i prodotti tipici od attente a cogliere il meglio di esperienze artistiche quali jazz e danza moderna, in un contorno di scenari di particolare effetto. Ogni anno la città si anima, tra giugno e luglio, con le Feste Medievali: attraverso antiche rappresentazioni rivive un mondo di sogno e di favola, animato da cavalieri, dame, amori, duelli e veleni.
A pochi chilometri, è possibile immergersi nelle bellezze del Parco Carnè, della Grotta Tanaccia e su altri percorsi alla scoperta delle meraviglie naturali della Vena del Gesso. Di certo quel che rimane da una visita a Brisighella è un insieme di sensazioni non confrontabile a quelle di altri luoghi, un'esperienza unica per ritrovare ricordi ancestrali, lontani e vicini, e per riappropriarsi di una parte perduta di se stessi.


INFO: Comune www.comune.brisighella.ra.it • Pro Loco Brisighella www.brisighella.org


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[cinzia76]

Cara Maura in bocca al lupo e buon desk !
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[paolat]

Cara Maura,

un affettuoso augurio per una bella domenica di amore e solidarietà

Buon desk!

Un abbraccio
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[genziana]

ROCCA MANFREDIANA E VENEZIANA

Sorge su uno dei tre pinnacoli rocciosi che dominano il borgo. Il complesso di questa fortezza si compone del cosiddetto “Torrione Veneziano” (sec. XVI) e dell’antico “Torricino”, che risale al 1300, costruito per volere della famiglia Manfredi di Faenza.
Oggi riportato a nuovo splendore per continui e qualificati restauri, costituisce un pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo. Attualmente è sede del Museo della Civiltà Contadina. Oggi questa storica fortezza, sorta a salvaguardia di una intera vallata, con caratteristiche difensive dei secoli XV-XVI, attira il visitatore che dai suoi spalti può visivamente spaziare lontano e, forse, rivivere epoche passate, quando la vita presentava aspetti completamente diversi da quelli attuali.
La Rocca è visitabile il sabato, nei prefestivi, la domenica e festivi dalle 10:00 alle 12:030; dalle 15:00 alle 18:30.

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All'interno della Rocca è stato realizzato il progetto "Pietre parlanti", una sorpresa che incanta soprattutto i visitatori più giovani. E' un percorso multimediale di valorizzazione storico-artistica attraverso la fornitura e posa di un impianto tecnologico e la progettazione artistica mediante una selezione e predisposizione di testi storici, l'individuazione e la registrazione di voci narranti, una costruzione scenografica di effetti luminosi e una selezione e implementazione di motivi musicali. Nello specifico si tratta di particolari sensori del diametro di circa dieci centimetri che possono essere attivati dai turisti in visita alla Rocca, in grado di raccontare la storia del monumento. E' stata realizzata anche un'illuminazione dinamica, diversa a seconda delle angolazioni e variabile in scansioni temporali. Le pietre parlanti poste nella Rocca sono cinque di cui una è posta esternamente con la voce di Dionisio di Naldo; le altre quattro sono state posizionate all'interno negli ambienti più significativi. Qui le voci cambiano a seconda dell'ambiente in cui sono collocate. Sarà la volta di un armigero, di un contadino della contea o di un servo a dare notizie e narrare i fatti della Rocca sostituendosi a ciceroni lungo le visite guidate al fortilizio. Una vera e propria macchina del tempo a disposizione di un pubblico di ogni età per un tuffo nel Medioevo!

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web: Brisighella Pro Loco www.brisighella.org

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[GiuRen]

Grande Maura. Sei la ROCCIA di Adricesta.... non ti ferma niente e nessuno.

Bacioooo
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[genziana]

SANTUARIO della Madonna del MONTICINO

Santuario di antica tradizione mariana, il cui complesso architettonico risale al XVIII secolo. Posto sul terzo colle di Brisighella, un tempo noto come “Cozzolo” o “Calvario”, offre una splendida visione del centro sottostante e dell’intera Valle del Lamone, fino ai confini della Toscana. [ www.ceramichedevozionali.it/bvmonti.htm ]

Il Santuario, costruito sul gesso, con l’interno ad una sola navata, presenta nel presbiterio affreschi dovuti all’opera del pittore faentino Savino Lega (sec. XIX).
Sul retro del santuario, la cava da cui fino a pochi anni fa si estraeva il gesso, è diventata un Museo Geologico all'aperto.

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