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ALESSANDRO E IL TSA D'ABRUZZO
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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 13:25    Oggetto: L'AQUILA 26-27/04/12 TSA e CYRANO Auditorium Guardia Finanza Rispondi citando



      [foto: Teatro "Carlo Gesualdo" di Avellino]



E' lo spettacolo dell'anno "Cyrano de Bergerac" con Alessandro Preziosi: è prodotto da Teatro Stabile d'Abruzzo e KHORA.teatro e arriva a L'Aquila dopo 81 recite nei principali teatri d'Italia all'insegna del "tutto esaurito". Andrà in scena all'Auditorium della GDF "Generale Florio" giovedì 26 aprile, ore 21.00 e venerdì 27 aprile alle ore 17.30, per venire incontro all'incredibile richiesta di biglietti che la Città esprime: nel ruolo di regista e protagonista, il direttore del Tsa.





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 13:31    Oggetto: L'AQUILA 26-27/04/12 TSA e CYRANO Auditorium Guardia Finanza Rispondi citando



ha scritto:


        Doppio Cyrano alla Finanza


        Dopo 81 repliche in tutta Italia

        TSA Preziosi di scena all’Aquila


Una grande chiusura per questa prima tournée di Cyrano de Bergerac, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo con Khora.teatro, che arriva a L’Aquila dopo 81 recite nei principali teatri italiani all’insegna del "tutto esaurito". È lo spettacolo dell’anno, con Alessandro Preziosi, direttore del Tsa nel ruolo di regista e protagonista, che va in scena nell’Auditorium della Guardia di Finanza,domani sera alle 21 e in replica pomeridiana il 27 alle 17.30. «In questo solo apparente gioco d’amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche - ha detto Preziosi - fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico; così nell’adattamento del testo e nella rispettiva traduzione, ho cercato di far coesistere la prosa e la poesia relegando i versi alessandrini ad un gioco lezioso e risolutivo di certe questioni e cercando invece di dare respiro alla travolgente dimensione poetica del testo che va dritta allo spirito e all’anima di una donna per il cui amore si è disposti anche a morire». Botteghino aperto anche oggi dalle 12 alle 14 e dalle 14,30 alle 18, presso il Tsa , SS 80 n.18N.

25-04-2012




IL TEMPO - Edizione Abruzzo e Molise - L'AQUILA - pag. 9





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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 13:32    Oggetto: L'AQUILA 26-27/04/12 TSA e CYRANO Auditorium Guardia Finanza Rispondi citando



ha scritto:
..................

          Preziosi all’Aquila con il suo
          Cyrano” domani e venerdì


Spettacolo all’Auditorium della Guardia di Finanza Oggi botteghini aperti



L’AQUILA. Lo scontroso spadaccino dal lungo naso, scrittore e poeta in bolletta dall’irresistibile vitalità, Cyrano de Bergerac, avrà il volto di Alessandro Preziosi domani (ore 21) e venerdì (17.30) all’Auditorium Guardia di Finanza dell’Aquila.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e Khora teatro, riproduce una celebre commedia teatrale in cinque atti pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del Seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica. Un personaggio che affronta la morte a testa alta, sollevato dall’aver finalmente trovato il coraggio di dichiarare il suo amore. «Da questo connubio di dignità e incapacità di amare», spiega Preziosi, «ho cercato di prendere le mosse credendo sin dal principio che il Cyrano de Bergerac sia una commedia sulla “inadeguatezza” e sulla epicità sentimentale delle grandi personalità». La vicenda in breve racconta di Cyrano, cadetto di Guascogna, ammirato e temuto per la sua infallibile spada e per i suoi motti spiritosi e taglienti, che essendo afflitto da un naso mostruoso, non ha il coraggio di manifestare alla cugina Rossana il suo amore per lei. Costei, ignara dei sentimenti del cugino, lo prega di prendere sotto la sua protezione il giovane Cristiano de Neuvillette del quale è innamorata. «In questo solo apparente gioco d’amore, ho fornito a Cyrano una messa in scena che permettesse di muovere come un burattinaio i personaggi e le loro dinamiche fino a darci l’illusione di una storia scritta all’impronta solo per noi pubblico», spiega Preziosi. Data la grande richiesta di biglietti, il Teatro Stabile d’Abruzzo comunica che il botteghino resterà aperto anche oggi, 25 aprile, dalle ore 12 alle 14 e dalle ore 14,30 alle 18 presso la sede dell’Ente in Strada Statale 80 num. 18N. Informazioni allo 0862.410956.

Michela Corridore

Mercoledì, 25 aprile 2012



© RIPRODUZIONE RISERVATA



IL CENTRO - Ed. Nazionale - ALBUM Cultura & Spettacoli, 20





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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 13:51    Oggetto: L'AQUILA - Road Italy - RAI5 - intervista regista del CYRANO Rispondi citando



27/4 RAI 5 ha registrato un servizio su L'AQUILA|TSA

intervista al dir. artistico Preziosi, regista del "Cyrano"
dopo una lezione all'Accademia di Belle Arti di L'Aquila





le repliche tv di questa prima puntata del programma Road ITALY canale dgt 23, sono proseguite per una settimana; e chissà che la puntata dell'Aquila non venga replicata ancora: prendiamone nota!




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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 13:54    Oggetto: LAQtv L'AQUILA video TSA e CYRANO DE BERGERAC Auditorium GDF Rispondi citando



L'Aquila 26-27/04 Auditorium della Guardia di Finanza
Teatro Stabile d'Abruzzo
con il 'Cyrano de Bergerac'




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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 14:01    Oggetto: L'AQUILA 26-27/04/12 TSA e CYRANO Auditorium Guardia Finanza Rispondi citando



ha scritto:



      il Cyrano di Preziosi chiede amore


Intervista all'attore italiano che si sperimenta anche regista e con il celebre personaggio di Rostand mette in scena la voglia di sacro e di libertà degli uomini d'oggi.



Alessandro Preziosi, uno degli attori più amati dal pubblico italiano, ha da pochi mesi assunto la direzione artistica del Teatro Stabile d’Abruzzo e termina la sua lunga tournée italiana proprio nel capoluogo abruzzese il 26 e 27 aprile 2012, più che mai convinto che l’Abruzzo abbia bisogno di arte e di arte teatrale, ancor più oggi in cui anche gli edifici sono crollati.

«È necessario – dice – organizzare iniziative artistiche nella città, anche a cielo aperto, e poter incontrare i cittadini, i giovani, e offrire loro il soffio vitale della vera creazione artistica di cui il teatro è ricco».

Porterà agli abruzzesi l’ultima sua produzione, il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, che lo ha visto impegnato in questi mesi in tutti i teatri italiani da protagonista e come regista.

Perché questa scelta classica, oggi?

«Perché non sono stati più scritti testi che hanno la stessa forza prorompente e drammaturgica, la stessa freschezza che ha il Cyrano. E questo penso valga un po’ per tutti i classici. Trovo che la caratteristica del meccanismo drammaturgico del Cyrano sia la grande umanità del personaggio e della storia che viene raccontata. Forse negli anni è stata troppo concettualizzata, a volte resa troppo semplicemente. Ho cercato come regista di far emergere soprattutto la grande forza umana dei personaggi e del protagonista».

Ogni uomo cerca il suo Dio. Qual è il Dio del personaggio Cyrano?

«Credo che Cyrano abbia un suo Dio, un Dio legato spesso al contrappunto di chi tra gli uomini non è riuscito a trovare qualcuno di cui venerare le caratteristiche. Cyrano esplicita la sua venerazione per il Don Chisciotte, e a livello interiore egli contrappone situazioni, toni e personaggi nel tentativo di armonizzarli. A bel rifletterci il Dio di Cyrano è il Dio della dignità, della fierezza».

Ma Cyrano è anche colui che dona il suo amore gratuitamente.
“Gratuitamente”, una parola che sembra essere scomparsa in giorni come i nostri in cui prevale spesso l’affare, la corsa ad avere più che a dare.

«È vero, l’amore che Cyrano dà gratuitamente non prevede neanche la possibilità di essere contraccambiato.
Un amore che colora ogni sua situazione esistenziale: la messa in atto di un sotterfugio, il meccanismo della sostituzione affidando ad altri la parola – Cyrano è una figura molto complessa –, un amore assoluto tanto che qualcuno ha anche supposto che non sia vero. Un amore che fino all’ultimo viene taciuto all’amata, e Cyrano, attraverso la poesia, prende le distanze dalla realtà, la distanza da quella possibilità di vivere un amore secondo modalità normali… Forse il Dio di Cyrano è questo amore assoluto e “impossibile”
».

Una sorta di provocazione quindi questo tuo Cyrano.
Una provocazione in un tempo in cui sembra prevalere il “dio usa e consuma”?

«Nonostante tutto, oggi più che mai c’è un grande bisogno d’amore, amore dato e ricevuto. Purtroppo i tempi in cui questo amore viene vissuto, consumato e liquidato sono molto rapidi. L’amore come sentimento e passione credo non manchi oggi come ieri. Manca la progettualità dell’amore, di un amore assoluto, manca l’amore fatto di sentimenti eterni e non solo di parole. Pensiamo che Cyrano per 14 anni continua a visitare la donna amata senza dirle che l’ama. Questo tipo di amore certamente manca oggi nella nostra società. Il romanzo di Rostand è epico-sentimentale, e in esso i sentimenti raggiungono un livello altissimo di epicità. Nel contesto di oggi l’uomo possiede gli strumenti, la libertà, la dignità per vivere un amore così?».

Sono stato colpito dalla visionarietà della tua regia, dalle scenografie geometriche e multispaziali, della composizione sfolgorante della dimensione fantastica con la realtà dalle mille sfaccettature, dalla forza espressiva del personaggio che dona alla platea il suo dolore, ma anche la sua ardimentosa libertà. Ci sono state difficoltà in questa direzione della messa in scena del Cyrano?

«La parola direzione non è la più adatta a definire la regia di questo spettacolo, in quanto c’è stata una direzione artistica a stampo collaborativo e corale, con Tommaso Mattei che ha tradotto e adattato il testo, con i movimenti scenici di Nikolaj Karpov, con il costumista, con i giovai attori. La difficoltà è nata nell’allestimento di un progetto che nasceva da zero, in quanto non ci siamo rifatti alle precedenti rappresentazioni: come scegliere e creare i costumi, le scenografie, gli attori giusti. Come pure non è stato facile portare in scena un Cyrano senza naso, un Cyrano in prosa e in versi, un Cyrano che al posto della spada usa la parola. La direzione drammaturgia è stata invece quella più facile nel senso che la facilità veniva dalla passione. Se hai passione per il teatro questa ti permette di alimentare ogni scelta, ogni momento e non smetti neanche a spettacolo finito. È stata la grande passione per il teatro che ci ha permesso di raggiungere e conquistare il pubblico di tante città italiane e che si attualizza oggi all’Aquila, per aprire subito dopo una nuova stagione».
30-04-2012

di Pasquale Lubrano Lavadera

Fonte: www.cittanuova.it






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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 14:09    Oggetto: 13/4/2012 PREZIOSI / TSA scrive su GIORNALE DELLO SPETTACOLO Rispondi citando




ha scritto:



L'Aquila - Teatro Stabile - un riferimento per la cittadinanza



Alessandro Preziosi, direttore Teatro Stabile d’Abruzzo



“Teatro: un rito che ci appartiene” è lo slogan che accompagnava la stagione teatrale 2010/2011 durante la quale mi è stata proposta la direzione artistica dello Stabile d’Abruzzo, ed è proprio così: a tre anni dal terremoto, il teatro resta un’esigenza primaria della città, una componente essenziale della rete sociale che faticosamente si sta ricostituendo.

L’Aquila a tre anni dal sisma appare ancora come una città distrutta, il suo centro storico è vuoto e risuona solo di uno sterminato e opprimente silenzio ed è compito dell’arte contribuire a risvegliare le voci, i suoni e le idee di un tessuto cittadino devastato. Per il Teatro Stabile la sfida si può e si deve combattere non solo con gli strumenti che ci sono usuali: il teatro, la musica, la danza, ma con un impegno che vada al di là della mera rappresentazione estetica e che sia fin in fondo un azione civile e morale.

Bisogna dare atto che il Teatro Stabile d’Abruzzo, da quel tragico 6 aprile 2009, non si è mai arreso, portando avanti indefessamente un lavoro concreto su tutta la regione colpita dal disastro: laboratori e animazioni per i più giovani, lavoro nelle scuole, stagioni teatrali, tanti progetti sul territorio e produzioni mirate ai grandi circuiti nazionali che maggiormente hanno tenuto alta l’attenzione per la cultura, vera e inestinguibile risorsa della città di L’Aquila e di tutto l’Abruzzo.

Il teatro è il riconoscersi della comunità e in questi mesi ho avuto modo di apprendere che, tre anni dopo il sisma, a L’Aquila ci si continua ad incontrare a teatro. Il teatro è uno dei pochi momenti di aggregazione della cittadinanza e l’evento culturale ha recuperato la sua valenza classica di “luogo della discussione”: ogni spettacolo proposto nella stagione teatrale aquilana ha registrato il tutto esaurito ed il pubblico che arriva in anticipo in sala se ne va lentamente fermandosi a lungo per confrontarsi, per parlare. Così la mia idea di direzione punta proprio su la progettualità e sulla possibilità di utilizzare la cultura come leva per la ricostruzione, non solo degli edifici, ma anche della coscienza comunitaria. Proprio quest’ottica della cultura come possibilità di ripresa del territorio dovrebbe sostenere la candidatura di L’Aquila a Capitale Europea della Cultura 2019, candidatura che ha trovato anche la disponibilità del governo Monti.

In questo periodo sono rappresentati sui palcoscenici dei principali teatri italiani due produzioni dello Stabile d’Abruzzo, Scene da un matrimonio, con Daniele Pecci e Federica Di Martino per la regia di Alessandro D’Alatri e il Cyrano de Bergerac che veicolano nell’intero Paese il messaggio e la testimonianza di una terra forte, che non si arrende, che rinasce dalle sue macerie. Il grande lavoro fatto su Cyrano de Bergerac (in tournée da gennaio ad aprile 2012 e prodotto assieme a Khora.teatro) ha riempito i teatri e mi ha dato modo di parlare ovunque dei progetti futuri per lo Stabile d’Abruzzo.

Ferve intanto l’attività dedicata più specificamente alla regione, come l’importante progetto di collaborazione con l’Accademia d’arte drammatica di Milano Paolo Grassi per un laboratorio di scrittura drammaturgica sul tema “L’Aquila” che approderà ad una vera e propria messa in scena. Altri eventi coordinati sul territorio sono in preparazione, mentre prosegue il “Progetto Abruzzo” dedicato alle nuove istanze artistiche della regione e si fortificano le collaborazioni sinergiche con il mondo della scuola e dell’università, con l’Accademia di Belle Arti e con il Conservatorio Musicale.

Ma quello che più ci inorgoglisce e ci dà la forza per continuare a guardare avanti è la definitiva partenza dei lavori di ricostruzione del Teatro Comunale, da sempre fulcro dell’attività del TSA, che, con la sua grande gru, è uno dei pochi cantieri della ricostruzione del centro storico aquilano, ancora a testimonianza di come la cultura può essere guida della ripresa e dello sviluppo di un territorio così martoriato e un concreto segno di speranza.


L'Aquila - 13 aprile 2012







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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 14:15    Oggetto: 11/5/12 Teatro Stabile d'ABRUZZO al Salone del Libro, TORINO Rispondi citando


QuestoTeatro - Periodico di informazione del ha scritto:



    .IL TSA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO


Il Teatro Stabile d'Abruzzo sarà al Lingotto di Torino per la XXV edizione del Salone Internazionale del Libro. All'interno delle quattro giornate curate dall'Assessorato alla Cultura della Regione Abruzzo, l'Ente Teatrale Regionale diretto da Alessandro Preziosi, darà vita ad un evento che vuole sottolineare lo stretto rapporto tra il mondo della scrittura e quello del teatro. Gli attori della compagnia del fortunato spettacolo "Cyrano" Sara Borghi, Marco Canuto e Francesco Civile, nello stand abruzzese, animeranno il pomeriggio di venerdì 11 maggio a partire dalle ore 17,30 modulando le loro voci sulle pagine dei grandi autori che hanno fatto la storia della letteratura e dell'editoria.
Con il meglio delle case editrici regionali, con le emozioni culturali, storiche, artistiche e naturalistiche del nostro territorio, si cercherà di portare al grande pubblico di Torino anche il sapore del cammino della città di L'Aquila verso la sua rinascita, faranno, infatti, da sfondo alla performance le splendide immagini del centro storico provenienti dalle "personali" del fotografo Roberto Grillo e da lui gentilmente concesse.
Una vetrina di grande prestigio per l'intera Regione che contribuirà alla comunicazione dell'eccellenza abruzzese nel campo culturale.






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genziana



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 14:18    Oggetto: Teatro Stabile d'Abruzzo e Teatro Scuola Paolo Grassi Milano Rispondi citando


QuestoTeatro - Periodico di informazione del ha scritto:



    .TSA : parte a L'AQUILA IL LABORATORIO

    .'ARTE E PRATICHE DELL'OSSERVAZIONE'


Si rinnova l'impegno del Teatro Stabile d'Abruzzo per le giovani generazioni, si svolgerà, infatti, a L'Aquila dal 21 al 25 maggio e poi a Milano dal 28 maggio al 1 giugno, "Il laboratorio Arte e pratiche dell'osservazione" un percorso che il Teatro Stabile d'Abruzzo, con la direzione di Alessandro Preziosi, vuole dedicare alla formazione di professioni legate al mondo del Teatro ed alla crescita di un nuovo pubblico consapevole.
La premessa del progetto è che all'interno dell'offerta formativa professionale della Fondazione Milano Teatro Scuola Paolo Grassi, la nota accademia d'arte drammatica fondata da Grassi e Strehler, oggi diretta da Massimo Navone, è presente a partire dai primi anni ‘80 il corso "Autore Teatrale" (inizialmente denominato "Scrittura Drammaturgica"). Il corso è stato una storica palestra e una fucina di scritture per la scena e ha diplomato alcuni tra i più apprezzati drammaturghi italiani contemporanei e di ultima generazione, ha saputo cogliere e favorire stimoli e occasioni di evoluzione e innovazione del linguaggio per la scena e ha formato nei tanti anni dalla sua apertura solide personalità professionali di autori attivi anche in settori contigui al teatro.
Dalla collaborazione tra la Scuola Paolo Grassi ed il Teatro Stabile d'Abruzzo nasce appunto questo laboratorio, con moduli d'insegnamento a cura di Renata Molinari e con il coordinamento didattico di Giorgina Cantalini.
"I Maestri del ‘900 - spiega la docente Renata Molinari - insegnano che ogni idea di teatro identifica un presente. Qual è il presente che ci sta attorno? L'obiettivo non è fare un saggio su L'Aquila, ma realizzare delle azioni artistiche a partire da questa città. Indagare i luoghi che abitiamo e che percorriamo, come portatori di specifiche relazioni tra le persone. Attivare un altro sguardo, uno sguardo teatrale, per cercare gli equilibri tra realtà e rappresentazione".
Il laboratorio è un particolarissimo sistema di creazione, collezione e composizione di materiali utili (pensieri, osservazioni, intuizioni, collegamenti fra oggetti e parole, cronaca e poesia, storia e narrazione e soprattutto tra percezione e memoria) per successive stesure drammaturgiche, ma soprattutto è un training individuale dell'allievo per predisporre all'ascolto e all'osservazione della realtà e coglierne le trame invisibili spazio-tempo che l'attraversano.
E' quindi non ancora un lavoro di drammaturgia, benché ne costituisca uno dei moduli didattici principali all'interno del corso, ma un ‘allenamento dell'anima' e un'educazione allo sguardo per attori, registi e performer e più in generale per operatori e professionisti che vogliano o abbiano bisogno di occuparsi a vario titolo di processi creativi: è dunque una preparazione fondamentale e altamente formativa all'atto della creazione. Parte integrante del laboratorio è la sua applicazione sulla città, intesa come luogo privilegiato di esplorazione e scoperte della relazione e dell'umano.
La prospettiva e l'ambizione è quella di produrre pensieri e percorsi che possano prestarsi successivamente ad una vera e propria elaborazione di scritture teatrali, e non solo, per la scena contemporanea.

17-05-2012






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marystone



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 17:43    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Giuly per aver riportato le interviste! Io le avevo già lette tutte!!

Caro Alessandro......ti aspetta un compito difficilissimo.....ma sono sicura che tu ce la metterai tutta e so che non ti risparmierai nè fisicamente nè mentalmente....conoscendo la tua grande passione per il teatro..... la tua onestà e i tuoi valori!!!! Laughing Laughing Laughing

Noi siamo con Te..... ti sosterremo sempre e ti saremo sempre vicini....come abbiamo sempre fatto...con il nostro affetto....la nostra stima e profonda ammirazione per l'uomo e per l'artista che sei!!!! Laughing Laughing Laughing

In bocca al lupo amico Laughing Laughing
TVB
Mariella
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Helena x



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 19:16    Oggetto: Grazie mille!!! Rispondi citando


CARO ALESSANDRO!!!
Io credo in te!!!
Sono orgogliosa di te!!!
Buon fine settimana per te ad i tuoi cari!!!
Helena!
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L'ultima modifica di Helena x il Sab Mag 26, 2012 08:27, modificato 1 volta
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bonar74



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 20:17    Oggetto: Rispondi citando


Caro Ale
il ruolo di "Direttore" e' sicuramente molto molto impegnativo ma sei la persona giusta per poterlo affrontare nei migliori dei modi
(esperienza, passione, idee innovative .....)

senza ombra di dubbio ....

comi hai detto ti in un'intervista e "una sfida" e ................
che sfida

ma sei il numero uno quindi................

un "in bocca al lupone "

baci baci baci
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*lisicris*



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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2012 22:45    Oggetto: Rispondi citando


È un progetto magnifico...... Ale siamo con te
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genziana



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MessaggioInviato: Sab Mag 26, 2012 14:51    Oggetto: L'AQUILA 21-25/05/12 TSA e Teatro Scuola Paolo Grassi Milano Rispondi citando



ha scritto:




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genziana



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MessaggioInviato: Sab Mag 26, 2012 15:14    Oggetto: MILANO 28/05-01/06/2012 TSA: Laboratorio Arte e osservazione Rispondi citando



ha scritto:



      ... IL TEMPO - Notizie - Abruzzo - Cultura



      ... Il TSA punta alle nuove generazioni


Si rinnova l'impegno del Teatro Stabile d'Abruzzo per le giovani generazioni, si sta svolgendo, a L'Aquila dal 21 al 25 maggio e poi a Milano dal 28 maggio al 1 giugno, « Il laboratorio Arte e pratiche dell'osservazione» un percorso che il TSA, con la direzione di Alessandro Preziosi, vuole dedicare alla formazione di professioni legate al mondo del Teatro ed alla crescita di un nuovo pubblico consapevole.


Il corso è stato una storica palestra e una fucina di scritture per la scena e favorire stimoli e occasioni di evoluzione e innovazione del linguaggio per la scena, formando nei tanti anni dalla sua apertura solide personalità professionali di autori attivi anche in settori contigui al teatro. Dalla collaborazione tra la Scuola Paolo Grassi ed il Teatro Stabile d'Abruzzo nasce appunto questo laboratorio, con moduli d'insegnamento a cura di Renata Molinari, il coordinamento didattico di Giorgina Cantalini e la partecipazione di ben otto selezionati allievi: Gabriele Dino Albanese, Riccardo Calabrò, Annalisa Ciuffetelli, Yoselin Antonietta Giovani, Rocco Manfredi, Ilaria Micari, Alessandra Pavoni, Alessandra Ventrella.

24/05/2012






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