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Il tango per la libertà
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genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 04, 2016 09:30    Oggetto: PREZIOSI protagonista del TANGO PER LA LIBERTA' Rai Fiction Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI nella miniserie RAI FICTION

" TANGO PER LA LIBERTA’ " - regia di Alberto Negrin

mart. 12 e merc. 13 gennaio 2016 - 21:10, RAI UNO







realizzato per Rai Fiction da Federico Scardamaglia di
Compagnia Leone Cinematografica
- film Tv in 2 parti

      liberamente ispirato all'opera letteraria
      "Niente asilo politico" di Enrico Calamai

nel cast: ANNA VALLE, Rocío Muñoz Morales, Giorgio Marchesi, Simone Gandolfo, e con Franco Castellano.







Soggetto di Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi

Sceneggiatura di Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi, Alberto Negrin, Andrea Porporati, Eleonora Cimpanelli, Antonio Manca

Costumi di Lia Francesca Morandini






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L'ultima modifica di genziana il Mar Nov 15, 2016 19:20, modificato 2 volte
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margherita79



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 11:08    Oggetto: Rispondi citando


Curiosa di vedere questo film ......
Complimenti a tutti
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margherita79
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marystone



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 11:33    Oggetto: Rispondi citando


Non vedo l'ora di vederlo....e potrò fargli i complimenti di...persona!!!! Laughing Laughing Laughing uauuuuuuuuuuuu Laughing Laughing
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vanilla



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 13:41    Oggetto: stadio! Rispondi citando


Mah!! meglio non commentare!!
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 15:29    Oggetto: TANGO per la Libertà RAIfiction, SORRISI intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




      ..Alessandro Preziosi è il protagonista di

      ..TANGO per la Libertà” , la fiction sulla

drammatica vicenda dei desaparecidos in Argentina

Vi racconto la storia vera di un eroe timido e schivo




E’ il viceconsole Calamai” racconta a SORRISI l’attore. “Nel ’76, a soli 31 anni, riuscì a salvare centinaia di persone dalle atrocità del regime militare

di Stefania Zizzari



Il nome del protagonista Marco Ferreri è di fantasia, ma la storia è rigorosamente vera. E’ quella del viceconsole italiano a Buenos Aires Enrico Calamai e del suo impegno per salvare molte vite umane dopo il golpe militare in Argentina del 1976. Lo stesso Calamai ha raccontato quelle vicende nel libro “Niente asilo politico”, da cui la miniserie “Tango per la libertà”, in onda il 12 e 13 gennaio su Raiuno, è liberamente tratta.

A interpretare il protagonista è Alessandro Preziosi. “E’ una storia da raccontare” dice l’attore. “Si parla dei desaparecidos e dell’impresa di questo viceconsole, all’epoca trentunenne, che pur lasciato solo dal Ministero degli Esteri a gestire l’emergenza, decise di aiutare gli italo-argentini che chiedevano asilo politico. Non solo li accolse nascondendoli negli scantinati dell’ambasciata, ma falsificò i passaporti e pagò anche i loro biglietti aerei per farli ritornare in Italia”. Si parla di centinaia di vite umane salvate dalle atrocità del regime militare. “E Calamai ha sempre sostenuto di aver solo fatto il suo lavoro. Provo un’enorme ammirazione per chi fa il proprio dovere fino in fondo. E di quest’uomo ho voluto sottolineare la timidezza di ‘eroe per caso’”. Preziosi, che è ora alle prese con la sua prima regia cinematografica (un film sull’eutanasia), non ha incontrato il vero Calamai. “Ha approvato la sceneggiatura, ma ha chiesto di cambiare il suo nome, allora ho voluto rispettare la sua volontà di riservatezza”.

Al tema dei diritti civili, nella miniserie si intrecci auna parte romanzata che racconta l’amore tra Marco e Anna Ribeiro, famosa ballerina e cantante di tango. La interpreta Rocío Muñoz Morales. “E’ un ruolo incredibile” racconta l’attrice, neomamma. “Era proprio quello che cercavo: drammatico, impegnativo dal punto di vista emotivo e sorprendente per il pubblico che non mi ha mai vista così”. Anna è coinvolta nel golpe del 1976 perché sua sorella, incinta, viene rapita. Lei si mette sulle sue tracce, con l’aiuto del viceconsole Ferreri, ma viene anche lei rapita. “Anna era costretta a cantare durante le torture dei prigionieri e prima che questi venissero portati sugli aerei da dove poi venivano gettati nell’oceano nei cosiddetti voli della morte” racconta Rocío. “In questa serie mi sono buttata completamente nel mio personaggio. E facevo fatica a uscirne. Avevo molte scene di pianto e dopo lo stop del regista Alberto Negrin, io mi mettevo in un angolo e continuavo a piangere per tirare fuori tutte quelle emozioni così drammatiche”. In questa miniserie Rocío balla il tango. “Non avevo mai studiato il tango argentino, ma sono stata ballerina e questo mi ha reso le cose più facili”.

Cose che invece per Giorgio Marchesi (Diego Madero) tanto facili non sono state. “Ho preso parecchie lezioni, ho frequentato milonghe e ho cercato di fare del mio meglio, dato che il mio personaggio è argentino” spiega Marchesi. ”Diego e Marco si erano conosciuti in Italia ai tempi dell’università e si sono ritrovati a Buenos Aires anni dopo”.

Nella storia c’è un’altra donna: Carmen Espinosa. “Lei e Marco hanno una relazione” dice Anna Valle che la interpreta. “Ma per lui non è mai scattata la scintilla. Carmen sceglie allora di sposare un militare. Col tempo però scoprirà che quell’uomo è un mostro”.


Riproduzione riservata


LA STORIA – di Enrico Casarini

Dal 1976 al 1983 l’Argentina è stata governata da una dittatura militare. Con un colpo di Stato le forze armate imposero un “processo di riorganizzazione nazionale”, cioè una politica autoritaria di repressione di ogni voce non allineata al regime. Si pensa che le quattro giunte che si susseguirono al potere siano state responsabili di circa 40 mila omicidi (la maggior parte quando presidente era il generale Jorge Videla) e 50 mila incarcerazioni. Arresti e omicidi erano compiuti in gran segreto, tanto che le vittime erano definite “desaparecidos”, cioè scomparsi. Anche Papa Francesco dovette misurarsi con la dittatura: lavorando con grande riservatezza, sia come capo dei gesuiti argentini, sia come semplice sacerdote, si prodigo per salvare detenuti e aiutare “oppositori” in pericolo.



SORRISI E CANZONI TV Mondadori Editore - n. 2/2016 pag. 20-21






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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 18:39    Oggetto: PREZIOSI protagonista del TANGO PER LA LIBERTA' Rai Fiction Rispondi citando



ALESSANDRO PREZIOSI nella miniserie RAI FICTION

" TANGO PER LA LIBERTA’ " - regia di Alberto Negrin

mart. 12 e merc. 13 gennaio 2016 - 21:10, RAI UNO





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L'ultima modifica di genziana il Sab Gen 09, 2016 07:06, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 18:58    Oggetto: TANGO per la Libertà RAI FICTION - intervista 2/16 TELESETTE Rispondi citando



ha scritto:








    L’Argentina Anni ’70 nelle due puntate di
Tango per la libertà : Un eroe tra due fuochi




La nuova miniserie in due puntate Tango per la libertà racconta l’Argentina sottomessa dalla dittatura militare e minata dalla tragedia dei desaparecidos ai tempi del golpe del 1976. Liberamente tratta dal libro autobiografico di Enrico Calamai “Niente asilo politico”, la storia si snoda in un contesto caratterizzato dall’assenza di libertà e dalla possibilità di esprimersi senza paura di ritorsioni.
Il ruolo di Alessandro Preziosi è quello del vice-console italiano Calamai, nella fiction Marco Ferreri, detto “lo Schindler di Buenos Aires” per aver salvato tramite l’emissione di passaporti italiani e l’organizzazione di viaggi a carico dell’ambasciata tanti cittadini argentini in pericolo. “Il mio è un personaggio che ha radici consistenti, spinto da una molla esistenziale importante come la responsabilità”, spiega l’attore, “è una mosca bianca che va contro le politiche del Paese pur di salvare le persone in difficoltà e ci fa riflettere sull’importanza di mettersi in gioco in prima persona, al di là dei propri interessi”.
Ma Tango per la libertà è anche una storia d’amore con tanti conflitti interiori. Rocío Muñoz Morales e Anna Valle interpretano due donne che si contendono il bel vice-console, mentre Giorgio Marchesi è Diego, un amico d’infanzia del diplomatico.
Rocío Muñoz Morales impersona una ballerina e cantante, la cui canzone più famosa s’intitola appunto Il tango della libertà, che lotta per la giustizia e viene sconvolta dal successo e dagli eventi: “Ci sono tante emozioni che vengono raccontate nel tango. E’ stata una scoperta che mi ha aiutato a entrare nel personaggio”, spiega . “La cosa bella di questo ballo è che si parla con il corpo. Per me poi la danza è un ritorno a una passione coltivata sin da bambina”.
Del triangolo amoroso fa parte anche Anna Valle: “Interpreto Carmen”, racconta, “una donna passionale che ha un alto senso della giustizia e che sa rinunciare ai suoi sogni se provengono da qualcosa di sbagliato”.
Una curiosità è che tutto il cast ha preso lezioni di tango prima di girare. “Il tango è sinonimo di libertà, è una musica interiore che sento dentro anch’io”, conclude Preziosi.

Note di regia: Il regista Alberto Negrin, che ha diretto tantissime serie tv, fra cui “Giorgio Perlasca” e “I 57 giorni di Paolo Borsellino”, ha dichiarato: “Questo non è un film ideologico o di denuncia, è un romanzo popolare che ruota attorno a un triangolo amoroso in cui il tango, la musica e il canto, assumono un ruolo importante”.
Il film è stato girato a Torino e in diverse location piemontesi.

- Martedì 12 e mercoledì 13 gennaio 2016, Prima Serata, RAI UNO

Andreina Micali
Foto: Francesca Fago / RAI




TELESETTE - Edizioni Del Duca - n. 2/2016 – pagine 10 e 11





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MessaggioInviato: Mar Gen 05, 2016 19:21    Oggetto: TANGO per la Libertà RAI FICTION - intervista 2/16 TELEPIU' Rispondi citando



ha scritto:







Preziosi contro la dittatura - arriva su Raiuno

Tango per la libertà, una fiction che racconta

il dramma dei " desaparecidos " in Argentina




di Stefania Zizzari

Enrico Calamai era il viceconsole italiano a Buenos Aires quando il golpe militare nel 1976 diede inizio al periodo nero della storia dell’Argentina, quello delle persecuzioni, delle incarcerazioni dei “desaparecidos” (gli scomparsi). Tanti italo-argentini si rivolsero all’ambasciata per avere protezione. Calamai, seppur rischiando, decise di dare ospitalità a queste persone, nascondendole negli scantinati dell’ambasciata. Procurò loro dei passaporti falsi e pagò addirittura i viaggi aerei per permettere il rientro in Italia. In questo modo salvò centinaia di vite. La sua storia Calamai l’ha raccontata nel libro “Niente asilo politico”, ed è proprio a questo libro che si ispira la fiction TANGO PER LA LIBERTA diretta da Alberto Negrin, in onda il 12 e 13 gennaio su Raiuno. A interpretare Calamai, che nella fiction si chiama Marco Ferreri, è Alessandro Preziosi. “E’ una vicenda che va raccontata” dice l’attore. “Ferreri era all’epoca giovanissimo e venne lasciato solo dal Ministero degli Esteri. Nonostante questo decise di fare il proprio dovere fino in fondo, sostenendo che era il suo lavoro. Con la timidezza di un eroe per caso”. Al tema dei diritti civili si intreccia una parte romanzata: l’amore tra Marco e Anna Ribeiro, famosa cantante e ballerina di tango interpretata da Rocío Muñoz Morales. “Era proprio il ruolo che cercavo” racconta l’attrice. “Drammatico, impegnativo dal punto di vista emotivo e sorprendente per il pubblico che non mi ha mai visto così”. Anna è coinvolta nel golpe del 1976 perché sua sorella, incinta, viene rapita. Lei si mette sulle sue tracce con l’aiuto di Ferreri e viene rapita a sua volta. Al fianco di Marco c’è Diego Madero (Giorgio Marchesi), un suo amico argentino. “I due si erano conosciuti in Italia ai tempi dell’università” racconta Marchesie si sono ritrovati a Buenos Aires dopo anni”. E poi l’altra donna: Carmen Espinosa. “Lei e Marco hanno una relazione” dice Anna Valle che la interpreta. “Ma per lui non è mai scattata la scintilla. Carmen sceglie allora di sposare un militare. Col tempo però scoprirà che suo marito è un mostro”.


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TELEPIU' Edizioni Mondadori - n. 2/2016 – pagine 16 e 17





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genziana



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MessaggioInviato: Sab Gen 09, 2016 05:16    Oggetto: TANGO per la Libertà - RAI 1 - La Stampa TORINOsette 8/01/16 Rispondi citando




ha scritto:




LA CITTÀ SUL SET: «TANGO PER LA LIBERTÀ»

    TORINO con Rocío DIVENTA ARGENTINA


Daniele Cavalla

Va in onda martedì 12 e mercoledì 13 gennaio su RAIUNO la fiction «Tango per la libertà» girata lo scorso anno da Alberto Negrin a Torino e provincia con Alessandro Preziosi e la spagnola Rocío Muñoz Morales, interpreti principali.

La loro storia d’amore è ambientata nell'Argentina del 1976, quando l’esercito prese il potere e molte persone sparirono improvvisamente. La miniserie in due puntate è infatti tratta dall'autobiografia del vice-console Enrico Calamai «Niente asilo politico».

Il cast annovera inoltre Giorgio Marchesi, Simone Gandolfo, Anna Valle e Franco Castellano.

Fra le location principali nelle sei settimane di riprese, cominciate l’11 maggio dello scorso anno, si segnalano Villa Cimena e in città l’ex cimitero San Pietro in Vincoli, il Parco del Valentino, l’ex Manifattura Tabacchi e l’Irv, l’Istituto Poveri Vecchi di corso Unione Sovietica.
Molti i torinesi impegnati sul set, fra gli altri figurano Cristina Vecchio come location manager, Chiara Moretti e Leucotea Monti per il casting.
La lavorazione si è svolta con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte.


BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


LA STAMPA TorinoSETTE – Cinema: supplemento settimanale

di spettacolo, cultura e tempo libero - pag. 24 – 8-14/01/2016






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genziana



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MessaggioInviato: Sab Gen 09, 2016 06:12    Oggetto: TANGO per la Libertà - RAI 1 - La Stampa intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




        Preziosi: “Vi faccio scoprire l’eroe

        Calamai - uno Schindler italiano


L’attore protagonista della fiction “TANGO PER LA LIBERTA'” (Rai 1) sul diplomatico che salvò 300 vite nell’Argentina della dittatura



Intervista: Michela Tamburrino, Roma

I più, soprattutto quelli che lui ha salvato, lo identificano come lo Schindler di Buenos Aires. In effetti Enrico Calamai, diplomatico in Argentina negli anni della dittatura militare, sarebbe meglio chiamarlo il Perlasca dell’America Latina. Lì salvò oltre trecento perseguitati, fornendo passaporti italiani e organizzando viaggi a carico dell’ambasciata, contravvenendo così agli ordini del governo italiano che minimizzava i pericoli in accordo con il governo locale con il quale stipulava accordi economici.
Calamai, uomo di Stato, puro e sincero, quando vide con i propri occhi quello che accadeva, disobbedì per aiutare, mettendo in pericolo la propria vita. Dopo, deluso, abbandonò la carriera diplomatica. Tutto questo è raccontato in un suo libro, edito da Feltrinelli, Niente asilo politico, che adesso diventa miniserie in due puntate per Raiuno dal titolo TANGO PER LA LIBERTA', una coproduzione Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica che andrà in onda in prima serata su Raiuno martedì e mercoledì prossimi.
La regia è di Alberto Negrin (non a caso lo stesso che diresse la fiction su Giorgio Perlasca), protagonista - nei panni del diplomatico - Alessandro Preziosi.

Preziosi, perché «liberamente ispirato» al libro di Calamai?
«Perché abbiamo rispettato il pudore e la riservatezza di quest’uomo che tanto ha fatto per chi soffriva in quegli anni. Rispetto per il coraggio di chi vive il lavoro come una missione, una persona riservata, cosciente di aver fatto solo il proprio dovere e che denuncia le connivenze del suo governo. Gli veniva detto che non c’era motivo di temere per la vita di queste persone, invece una generazione dai 15 ai 30 anni veniva rapita e uccisa, i loro beni confiscati, come ha raccontato anche il bel film di Bechis Garage Olimpo. E ci è piaciuto rendere omaggio a questo personaggio perché aveva avuto un’esperienza analoga quando era giovanissimo, in Cile, dove si era esposto in prima persona per proteggere dei coetanei».

Voi avete anche aggiunto una storia d’amore tra lei e una ballerina di tango che nel libro non c’è.
«Mentre l’intreccio terribile e drammatico che vede al centro Carmen, interpretata da Anna Valle, è realmente accaduto, la ballerina che ha il volto di Rocío Muñoz Morales invece rappresenta l’Argentina, la vitalità e la freschezza di quel popolo, una sorta di Evita Perón nelle cui passioni ci possiamo riconoscere».

La vicenda copre un arco di tempo che va dal 1973 al ’76.
«Io ero appena nato. Per costruire questo ruolo ho attinto anche dalle mie esperienze passate. Ho interpretato Mario Sossi, il giudice rapito dalle br e don Peppe Diana, ucciso dalla camorra. E così metto insieme la trilogia degli uomini che credono nelle istituzioni e che da queste vengono traditi».

Avete totalmente ricostruito Buenos Aires a Torino?
«Sì perché questa città si presta a essere plasmabile. Abbiamo girato nel mattatoio ricostruito come obitorio e molto di notte perché era proprio con il buio che accadevano cose terribili. Di giorno non sembrava ci fosse la dittatura, invece di notte, rapimenti, omicidi, raccolta di armi».

E adesso?
«Mi preparo al debutto alla regia cinematografica. Film con attori inglesi. È la vicenda di una ragazza di 24 anni, belga, che chiese e ottenne il diritto all’eutanasia perché malata di depressione da quando aveva sei anni e che poi non ha usufruito di questa concessione. Una storia delicata che lessi sul Mattino di Napoli tempo fa. Sarà importante affrontarla nella maniera più lieve possibile. Senza mai forzare. Il cinema pone delle domande ma non sta all’artista dare risposte».


BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI


LA STAMPA ed. tutte - Spettacoli pag. 31, ven. 8 gennaio '16





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genziana



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MessaggioInviato: Dom Gen 10, 2016 14:37    Oggetto: TANGO PER LA LIBERTà - L'Unità intervista CALAMAI e PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




L’UNITA’ Radar sensibile alla Cultura, pagina 15


Alessandro Preziosi nei panni di Calamai, “lo Schindler di Buenos Aires”: «Una grande emozione»




L’UNITA’ Radar sensibile alla Cultura, pagina 19


      .. «Ero isolato, ma dovevo fermare
      ... quella terribile caccia all’uomo»


Parla Enrico Calamai “lo Schindler di Buenos Aires”
        .a lui si ispira la fiction di RAI 1
        .: “TANGO PER LA LIBERTA'”.
        Protagonista Alessandro Preziosi
        «Una storia toccante e delicata»


Francesca De Sanctis

Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Perché commuovono. Perché dicono molto di noi. Perché possono insegnarci tanto. Perché, semplicemente, devono essere condivise. La storia di Enrico Calamai, romano, classe 1945, è scritta in un libro edito da Feltrinelli qualche anno fa: Niente asilo politico. Lo firma lui stesso, “lo Schindler di Buenos Aires”, così chiamato perché negli anni della dittatura argentina (mentre era viceconsole a Baires) salvò centinaia di perseguitati. «All’inizio non riuscivo a parlarne, ho rimosso tutto – ci racconta Calamai -. Poi ho ricominciato a pensare a quei fatti, ho incontrato delle persone, ho testimoniato al processo negli anni Novanta contro i militari colpevoli di omicidio nei confronti di cittadini italiani e così ho iniziato a scrivere».
In quelle pagine di diario Calamai racconta la sua esperienza in America Meridionale, dal 1972, anno in cui arrivò a Buenos Aires, presso il consolato italiano, al Cile, dove conobbe il regime totalitario di Augusto Pinochet, e poi di nuovo in Argentina, dove salvò tantissime persone dall’assurda barbarie dei militari. «Il tema centrale del mio libro è il rapporto fra Stati - racconta - Nel periodo in cui ero a Buenos Aires sono stato lasciato solo dal governo italiano, ma spinto dalla necessità sono andato avanti. Era un mio dovere farlo. I miei due alleati sono stati Gian Giacomo Foà, inviato del Corriere della Sera, che mi aiutò finché non fu minacciato ed espulso, e il sindacalista della Cgil Filippo Di Benedetto... Dopo l’esperienza cilena, ho capito subito che c’era un modalità repressiva forte ma impercettibile. Dei sequestri e delle torture non si sapeva ancora nulla. Le persone sparivano e basta. Ma i cadaveri non c’erano. La cosa assurda è che in città durante il giorno sembrava tranquilla, era di notte che accadeva tutto. Non sapevo bene cosa succedesse, ma che ci fosse una caccia all’uomo era chiaro ed io avevo due strumenti fondamentali per fermarla: il rimpatrio e il passaporto, che potevo rilasciare in brevissimo tempo. Per i casi più complicati, che necessitavano di maggior tempo, abbiamo messo a disposizione una stanza in consolato, dove le famiglie potevano rimanere anche per due mesi, vivevano accampati ma almeno erano tranquille».

Si ispira liberamente a questa storia raccontata nel libro la fiction in onda martedì e mercoledì su RAI 1 in prima serata: TANGO PER LA LIBERTA', diretta da Alberto Negrin (lo stesso che ha diretto la fiction su Giorgio Perlasca), con Alessandro Preziosi, Rocío Muñoz Morales, Giorgio Marchesi, Anna Valle (co-prodotta da Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica). «Non sapevo molto della storia di Calamai - ci racconta Alessandro Preziosi, che nella mini serie interpreta proprio l’eroico viceconsole.- Ne avevo sentito parlare, certo, ma leggere il suo libro è stata una grande scoperta. C’è una frase che mi ha colpito, pronunciata da una delle tante persone salvate dal diplomatico: “La vita mi è stata data due volte: da mia madre e da Enrico Calamai”. Ogni volta che ho la possibilità di interpretate personaggi che hanno fatto la storia, di eroi, per me è una grande opportunità. Poi nelle fiction per la Rai sono sempre situazioni un po’ delicate, bisogna pensare bene al taglio da dare. Comunque è un lavoro importante, delicato». E che tipo è Preziosi/Calamai? «Molto schivo, timido, anche ingenuo forse. Calamai credeva molto nei valori delle istituzioni ». E a Calamai sarà piaciuto? «Preziosi è molto bravo - dice - ed è vero, per esempio, che ero sotto psicofarmaci, tutte quelle vicende mi avevano molto scosso. Poi nella fiction ci sono tanti elementi di fantasia, avventure, inseguimenti e storie d’amore, il nome stesso del protagonista è diverso. C’è un parallelismo convergente con la storia... Mi è molto piaciuta, in particolare, la figura dell’ambasciatore, che si vede dietro una vetrata: vede ma è tagliato fuori».
Il giovane diplomatico italiano in questo caso si chiama Marco Ferreri e a Buenos Aires ritrova Diego Madero, suo grande amico già dai tempi dell’università in Italia. Il clima politico è teso e sono molti i giovani impegnati. Marco incontra Anna, una cantante e danzatrice di tango, e viene a conoscenza di casi di sparizioni (desapareciones) causati dal nuovo regime dittatoriale. Ferreri, con l’aiuto di una rete di amici, tra cui il giornalista Sereni, riesce ad aiutare molte persone a fuggire.
«Non è stato semplicissimo l’iter per realizzare questa fiction – racconta Preziosi - ma alla fine abbiamo sempre puntato uniti verso la realizzazione di questo lavoro, che è stato girato in sette settimane a Torino, una città che si presta bene come set per situazioni diverse». Intanto prosegue per Preziosi la tournée teatrale del DON GIOVANNI (di cui cura anche la regia), in questi giorni a Palermo, e dal 2 al 14 febbraio al Teatro Quirino di Roma. «Il teatro mi permette di lavorare con più continuità, intanto sto pensando alla mia prima regia cinematografica...». Titolo: La vita non fa per me, uscirà nel 2017 ma il cast è ancora da definire. «La trama si ispira ad un fatto di cronaca che ho letto sulle pagine de Il Mattino: la storia di una ragazza belga che chiede e ottiene l’eutanasia perché malata di depressione. Poi non ha usufruito di quella concessione. Ma la cosa che mi interessa è parlare del mal di vivere. Spero di riuscire a farlo nel modo più leggero possibile. I contraccolpi di certe regole sono sempre un po’ elastici». Intanto c’è TANGO PER LA LIBERTA', martedì e mercoledì su RAI 1. Segnatelo in agenda.




L’UNITA’ Radar Cultura, pagine 15 e 19, dom. 10 gennaio 2016





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genziana



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MessaggioInviato: Lun Gen 11, 2016 17:32    Oggetto: TANGO PER LA LIBERTA' RAI 1, La vita in diretta con PREZIOSI Rispondi citando






    ALESSANDRO PREZIOSI sarà alle ore 18:15 circa

    su RAIUNO per un'intervista a "La Vita in Diretta"



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L'ultima modifica di genziana il Mer Gen 13, 2016 05:40, modificato 4 volte
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pattyFI



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MessaggioInviato: Lun Gen 11, 2016 20:31    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Giuly,bravo Alessandro, ci sono piaciute le tue risposte.....La Fiction deve essere veramente un altro bel prodotto rai....

Patrizia e Ida....
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Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 12, 2016 12:52    Oggetto: TANGO PER LA LIBERTA' RaiFiction-Compagnia Leone Cinematogr. Rispondi citando



ha scritto:




      .Spettacoli - Anteprima - Televisione

      .l'eroe italiano che salvò gli argentini

      .La miniserie con Alessandro Preziosi


FAMIGLIA CRISTIANA n. 2/2016 - Settimo Giorno pagina 101






ha scritto:



Tango per la Libertà Alessandro Preziosi e Anna Valle



LA SICILIA ed. Nazionale – Spettacoli pag. 23 - lun. 11 gennaio 2016





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L'ultima modifica di genziana il Sab Gen 16, 2016 18:06, modificato 1 volta
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Gen 12, 2016 12:54    Oggetto: TANGO PER LA LIBERTA' RaiFiction-Compagnia Leone Cinematogr. Rispondi citando



ha scritto:



          Quel “Tango per la libertà

          su RAI Uno con PREZIOSI


«Sono contento che vada su Rai1, in prima serata, una storia esemplare come quella di Enrico Calamai, un uomo di Stato che rischiò la vita per salvare 300 perseguitati in Argentina negli anni ’70. D’altronde è quello che il servizio pubblico deve cercare di fare, coniugare il valore dei contenuti e la spettacolarità». Lo ha detto Alessandro Preziosi, in questi giorni impegnato a Palermo, al Teatro Massimo, nelle repliche di DON GIOVANNI, a proposito della fiction girata a Torino in due puntate TANGO PER LA LIBERTA', in onda il 12 e 13 gennaio, di cui è protagonista, accanto a Rocío Muñoz Morales e Anna Valle.

«Un’occasione per far conoscere un pezzo di storia poco nota e dare un messaggio positivo – aggiunge l’attore – mostrando il coraggio di un uomo realmente esistito, il viceconsole Enrico Calamai, una sorta di Perlasca dell’America Latina. Interpretare questo film, per fortuna destinato alla tv e quindi vedibile da un grande numero di persone, è stato per me un privilegio». Il film è liberamente tratto dal libro ‘Niente asilo politico’ scritto dallo stesso Calamai. Le riprese, in tutto sei settimane, si sono svolte nell’estate dell’anno scorso a Torino, dove è stata ricostruita totalmente Buenos Aires. «Abbiamo girato soprattutto di notte – racconta Preziosiperché gli uomini al servizio del potere dittatoriale argentino di allora, le cose più atroci le facevano proprio di notte. Poi comunque girare a Torino e in Piemonte è sempre un’esperienza bella e brillante, si tratta di una città e una regione eclettiche e poliedriche dove si riescono a realizzare tantissime ambientazioni. Lo avevo già appurato girando EDR. Stavolta abbiamo girato molte scene al mattatoio dove è stato ricostruito l’obitorio».
Regista del film in due puntate è Alberto Negrin.




IL PICCOLO ed. tutte - ilpiccolo.gelocal.it - lun. 11/01/2016





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