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Autore Messaggio
genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 12:53    Oggetto: CLASSE Z di GUIDO CHIESA 30/03/2017, con ALESSANDRO PREZIOSI Rispondi citando




Alessandro PREZIOSI preside - film di Guido CHIESA

la "CLASSE Z" nelle sale italiane dal 30 MARZO 2017

produzione : Colorado Film; distribuisce Medusa Film










CLASSE Z”,
spaccato del mondo della scuola in chiave commedia



“Zero studio, zero regole, zero in condotta” e…”zeru tituli” per la “Classe Z”. Sì perché questi liceali rischiano seriamente di non conseguire l’importante titolo della maturità. Il film di Guido Chiesa nel mondo della scuola, nulla di pedagogico né un manifesto generazionale, una commedia che racconta questo universo “ad altezza ragazzi” piuttosto che da quella dei professori. Rappresentate le tipologie che oggi incontriamo nelle classi e fuori: la ragazza in conflitto con il mondo, la raccomandata, il pluriripetente, l’erotomane, il casinista, l’introverso, gli ossessionati dal look, gli apatici. E un professore motivato, entusiasta, con la figura del professor Keating di ” L’attimo fuggente” in testa, che tenta disperatamente di creare interesse nei ragazzi.

Dal 30 marzo al cinema.

Giornalista: Riccardo Farina
Post-produzione: Giulio Riservato - pubblicato via -
CinecittaLUCEmagazine.it








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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 19:01    Oggetto: CLASSE Z - Radio CINEMA intervista PREZIOSI e Guido CHIESA Rispondi citando



ha scritto:



Interviste di Marilena Vinci www.radiocinema.it/220282/podcast/classe-z-quando-a-discriminare-e-la-scuola



CLASSE Z - Quando a discriminare è la scuola -

Radio Cinema intervista Preziosi e Guido Chiesa









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genziana



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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 19:07    Oggetto: CLASSE Z regia di GUIDO CHIESA, recensione da AVVENIRE Rispondi citando



ha scritto:




CLASSE Z, Manzoni e Ungaretti in versione pop




Nel nuovo film di Guido Chiesa, dal 30 marzo nelle sale, un preside giovane e cinico (Alessandro Preziosi) raccoglie nella stessa sezione il “peggio” dell’istituto.
Ma l’insegnante d’italiano Andreoli (Andrea Pisani) cita a memoria “L’attimo fuggente” e sogna di far emergere il meglio dei suoi alunni





CLASSE Z, Manzoni e Ungaretti in versione pop. Nel nuovo film di Guido Chiesa, dal 30 marzo nelle sale per MEDUSA, c’è la ragazza bionda con le minigonne sgargianti e le magliette striminzite, c’è l’erotomane, c’è il finto inabile allo studio e lo youtuber famoso per il suo canale di scherzi. Ci sono i nerd, i cinesi. Nella classe, creata ad hoc perché inadatta a raggiungere la maturità, c’è tutto il peggio di questo liceo gestito da un preside giovane e cinico (Alessandro Preziosi) e da professori più propensi a ricevere uno stipendio che a sperare di poter insegnare. Per fortuna c’è l’insegnante d’italiano Andreoli (il comico Andrea Pisani) che cita a memoria L’attimo fuggente e sogna di far emergere il meglio dai suoi alunni. Li ha scelti, a differenza degli altri professori. Sono il peggio dell’istituto, ma proprio per questo possono imparare ad essere qualcuno. Andreoli ci prova con visioni di film sull’iPad o lezioni all’aperto con la possibilità di fumare. Non serve niente di tutto ciò a questi ragazzi che preferiscono sopravvivere, distraendosi con attività alla portata di mano, e non impegnarsi nello studio. Tanto ottengono a fine anno, grazie alle scorciatoie parentali, la promozione.
Ho scelto di girare CLASSE Z – spiega il regista – seguendo due ispirazioni: la prima è l’incontro con ScuolaZoo, un portale (seguito da quasi tre milioni di studenti, ndr) che è un osservatorio dei pensieri dei ragazzi, mentre la seconda sono i racconti dei miei figli, dove emerge il ritratto di una scuola che non sviluppa i talenti. Ho voluto fare un film, non giovanilistico ma che sia all’altezza dei ragazzi”. E tra tutte le commedie italiane, distribuite in sala in quest’ultimo periodo CLASSE Z è una storia che diverte, appassiona e fa riflettere. Lo sottolinea anche un ragazzo del liceo romano Kennedy, durante l’anteprima del 23 marzo organizzata dalla produzione nella scuola stessa. “Mi ha fatto pensare, anche se non lo avrei scelto immediatamente come film da vedere al cinema. Temevo che potesse essere uguale a tante altre commedie italiane che sfruttano il successo degli youtuber, ma poi non ti lasciano niente”.
Non sono contrario al numero dei clic come strumento di successo, ma tutti gli attori – sottolinea Guido Chiesahanno superato un provino e sono stati scelti perché erano in piena sintonia con i personaggi che avevamo scritto insieme agli sceneggiatori, Renato Sannio e Alessandro Aronadio”.
CLASSE Z è un film diverso. Fa ridere, il cast funziona, i dialoghi sono ben scritti e, a differenza di tante commedie che cercano di strizzare l’occhiolino al mondo dei ragazzi, riesce a essere leggero e profondo. Certo ogni tanto rischia di cadere in alcuni luoghi comuni possibili: i genitori sono distanti, traditori o vogliono figli a propria immagine e somiglianza. Mentre i professori, tranne il giovane sognatore Andreoli, giudicano, non credono ai progressi degli alunni e sono incapaci di spiegare perché abituati a leggere la “Gazzetta dello Sport”. Come raccontano gli attori e il regista, il cuore del film è, però, il gruppo dei ragazzi, incapaci di stima reciproca e di collaborazione, pur vivendo insieme nella stessa classe. La colpa non è solo dei professori e dei genitori, anche se il film sembra puntare il dito contro di loro. Nella sua levità CLASSE Z, di cui si consiglia una visione familiare, racconta la solitudine e l’individualismo dei giovani, paralizzati dalla paura di sognare insieme.


di Emanuela Genovese - Riproduzione riservata

AVVENIRE – Agorà - Cinema - recensione: pagina 27, 26/03/2017





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MessaggioInviato: Gio Mar 30, 2017 19:25    Oggetto: CLASSE Z di GUIDO CHIEDA; recensione di TV SORRISI E CANZONI Rispondi citando



ha scritto:



Cinema : CLASSE Z, la scuola non è uguale per tutti



“Un film attuale, divertente e al tempo stesso istruttivo”. /di Alberto Rivaroli




TV SORRISI E CANZONI n. 13, 28/03/2017 - GUIDA: TUTTI I FILM

NELLE SALE, LE CURIOSITÀ, I COMMENTI, LA CLASSIFICA DEL BOX OFFICE









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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 10:55    Oggetto: CLASSE Z, regia di CHIESA, recensione IL MESSAGGERO ed. Roma Rispondi citando



ha scritto:




    IL FILM “CLASSE Z”,
    un anno scolastico vissuto pericolosamente



Conflitto di classi: la B e la F del Liceo Scientifico Kennedy del quartiere di Monteverde Vecchio incontrano cast artistico e tecnico di “CLASSE Zdi Guido Chiesa, film prodotto da COLORADO, distribuito in sala dal 30 marzo da MEDUSA e portato con una settimana di anticipo davanti agli occhi dei liceali romani grazie ad Alice nella città, bella e prestigiosa sezione della Festa del Cinema di Roma, da sempre attenta a infanzia e adolescenza.




La palestra dell’Istituto viene adibita a cinema e immediatamente il numero degli spettatori sale a più di cento per una proiezione assai partecipata e seguita da un breve ma interessante dibattito. Il film racconta di un anno scolastico vissuto “pericolosamente” da un gruppo di studenti somari riacciuffati didatticamente, e non solo, per i capelli da un giovane professore idealista cresciuto con il mito de “L’attimo fuggente”, ovvero quando il compianto Robin Williams invitava gli studenti di un college yankee di fine anni ’50 a salire sui loro banchi per vedere il mondo, e la scuola, da un’altezza diversa. “Abbiamo voluto inserire una battuta di critica a L’attimo fuggente perché si è fatta troppa retorica negli anni attorno al romanticismo di quel capolavoro” afferma il regista Guido Chiesa. “Perché anche io penso che l’insegnante interpretato da Williams abbia commesso l’errore nel film di sottovalutare la famiglia del ragazzo aspirante attore, spingendolo di fatto a una scelta che poi si sarebbe ritorta contro di lui”.
L’attimo è stato colto anche dagli studenti del Kennedy, i quali hanno salutato con affetto gli attori del film tra cui tante star del web come Il Pancio e Greta Menchi: “Abbiamo voluto fare dei provini a tutti gli attori, compresa Greta, non accontentandoci della loro fama virtuale”, ha proseguito Chiesa: “Io non ho pregiudizi verso chi esplode come personaggio del web. Allo stesso tempo non accetto che le tante visualizzazioni vogliano automaticamente dire che c’è del talento recitativo”. Da questo punto di vista CLASSE Z è effettivamente un piacevole ibrido: da una parte interpreti provenienti dalla commedia o da un percorso più tradizionale (Alessandro Preziosi, l’ottimo comico Andrea Pisani e i vibranti Alice Pagani, Enrico Oetiker, Luca Filippi e Armando Quaranta), dall’altra un occhio a nuove piattaforme di espressione come il controverso web. Fondamentale alla creazione del film l’intervento di consulenza di ScuolaZoo, community di studenti con quasi tre milioni di fan su Facebook, nata nel 2007 per denunciare mala istruzione e creare sinergie tra studenti di tutta la nazione. Vedremo come andrà in sala. Per adesso, almeno dentro il Liceo Kennedy di Monteverde, CLASSE Z pare proprio che sia stato promosso.

Claudio Alò –
- Riproduzione riservata

IL MESSAGGERO ed. Roma – Cronaca – pagina 52 -24/03/2017




Quell’aula di ragazzacci e il professore idealista



Professore di liceo idealista (Andrea Pisani) fissato con il cult movie “L’attimo fuggente” ed il tormentone “O capitano! Mio capitano!” da poesia di Whitman, arriva in una classe di perdigiorno pure aggressivi. Rischierà l’esaurimento nervoso ma fuori dalle aule scolastiche, forse, ritroverà la ragione confrontandosi con quei ragazzacci senza retorica. Continua il percorso di Guido Chiesa, ex critico militante e autore due volte in Concorso a Venezia, dentro la commedia nazionalpopolare dopo il più che pregevole “Belli di papà”. Pisani si conferma talento puro (nasce comico nel duo PanPers), mentre tra i giovani somari si distinguono Greta Menchi e l’impressionate Armando Quaranta (il suo scontroso Yuri pare uscito dal pezzo punk rock dei CCCP). Complimenti per l’approccio post-ideologico al cinema d’ambientazione scolastica.

Claudio Alò


IL MESSAGGERO ed. nazionale – Spettacoli pagina 29 -30/03/2017





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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 10:58    Oggetto: CLASSE Z - Matrix-Canale 5 MEDIASET ospita PREZIOSI e CHIESA Rispondi citando




31.03.17 MATRIX Canale 5 Mediaset ospita PREZIOSI

Guido Chiesa e Greta Menchi per parlare di CLASSE Z

il preside si rivede al Liceo Classico Umberto I, Napoli






"Classe Zeta" al Tg5 Canale 5 - Mediaset on demand


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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 10:59    Oggetto: CLASSE Z di Guido Chiesa - recensione di FAMIGLIA CRISTIANA Rispondi citando



ha scritto:



Un film leggero che affronta temi seri: la meritocrazia, la didattica, l’esclusione e la dispersione scolastica



SEZIONE H: la RIVINCITA DEGLI ULTIMI della

CLASSE dal 30 marzo al cinema| «CLASSE Z»




La scuola e i “perdenti”:
in una commedia lo scontro tra modi diversi di insegnare




Nelle scuole, in ogni classe, i ragazzi sono diversi tra loro e la bravura di un insegnante è proprio sapere adattarsi alle diversità. Significa riuscire a non annoiare e demotivare i più bravi e al tempo stesso trainare e sostenere quelli che fanno più fatica.
CLASSE Z, il film di Guido Chiesa (prodotto da COLORADO e MEDUSA in collaborazione con ScuolaZoo), immagina un liceo scientifico in cui il preside decide di fare un “esperimento”: formare una sezione di “asini”, di ragazzi in difficoltà a scuola come nelle relazioni, di condannati alla bocciatura. In tal modo le altre classi non verranno rallentate nella preparazione alla maturità e si lasciano gli asini al loro destino. Cerca di aiutarli il professore Andreoli, interpretato da Andrea Pisani, idealista, convinto di poter riproporre ai ragazzi di oggi la semplice ricetta del professor Keating de “L’attimo fuggente”. Ma appare subito chiaro che non basta declamare “Capitano mio capitano…” Andreoli è costretto anche lui a gettare la spugna con i reietti della scuola.
Quando tutti li hanno dati per sconfitti e ghettizzati, i ragazzi della sezione H, a tre mesi dall’esame di Stato, capiscono che hanno in mano il loro destino. Cercano e ritrovano Andreoli, il professore, che hanno fatto scappare. Anche se per poco, è l’unico che ha creduto in loro.
Il regista Guido Chiesa, noto per l’impegno dei suoi film (come Il partigiano Johnny), ha due figlie che frequentano il liceo. Racconta di avere incontrato i ragazzi di ScuolaZoo per poter sviluppare un film ambientato nel mondo dell’istruzione: “L’obiettivo era realizzare una commedia che parlasse del conflitto tra due idee di didattica: una orientata all’efficienza, alla meritocrazia e alla selezione; un’altra attenta agli studenti in quanto persone, alla loro crescita e creatività”.
Nel cast, oltre ai giovani attori, molti alle prime armi, anche Antonio Catania, il commissario del provveditorato, e Alessandro Preziosi nei panni del dirigente efficientista e manager.
Il risultato è un film piacevole, leggero ma che affronta temi seri come le difficoltà nello studio, la meritocrazia, la didattica, l’esclusione e soprattutto la dispersione scolastica da parte di tutti quegli studenti che non tutti i docenti hanno voglia e tempo di “guardare in faccia”.
Una commedia in cui si esasperano volutamente i toni e si estremizzano le situazioni, con una riflessione sociale ed educativa così spiegata dal regista che sottolinea la crisi del nostro modello scolastico: “Non favorisce in alcun modo la creatività, l’inventiva, i talenti che non si inquadrano nella logica programma/verifica/voto. Non dico che a scuola si debba insegnare “YouTube”, ma la noiosa processione di interrogazioni e pagelle con professori e studenti demotivati che senso ha? E’ un sistema che penalizza la persona (ragazzo e docenti) e che si adatta solo a chi si comporta da bravo soldatino. Tutti gli altri rischiano di diventare dei vuoti a perdere”.


di Orsola Vetri - pubblicato da

FAMIGLIA CRISTIANA n. 14|2017 - Aziende Creative - pagina 50






ha scritto:




    ...... «CLASSE Z» - UN ESPERIMENTO

    SULLA PELLE DEGLI ULTIMI DELLA CLASSE



Dal 30 marzo una commedia che affronta anche temi seri: la scuola e i perdenti, la meritocrazia, la dispersione scolastica e i diversi modi di insegnare. Ma soprattutto l'esclusione e la ghettizzazione, volute, nel film, da un dirigente manager. Il parere di una docente.




Recentemente, in una scuola i professori hanno fatto un interessante esperimento: comunicare agli studenti che tutti i compagni stranieri sarebbero stati messi in una classe separata. La reazione è stata l'opposizione dei compagni italiani. La scuola, si sa, ha come compito educativo quello di non escludere ma di includere. E così è da sempre. Perché se ne conoscono i benefici dal punto di vista didattico, formativo e dell’apprendimento.

Il film CLASSE Z, di Guido Chiesa, che dal 30 marzo o nei nostri cinema, affronta in un certo senso questo tema. Prodotto da COLORADO e MEDUSA in collaborazione con ScuolaZoo è una commedia in cui, volutamente, si estremizzano le situazioni ma non si ferma al divertimento fine a se stesso. In un liceo scientifico il preside-manager, interpretato da Alessandro Preziosi, decide di tentare anche lui un esperimento: riunire in una classe, la neonata sezione H, gli ultimi della scuola. Una sorta di classe speciale per tenere sotto controllo i ragazzi difficili, abbandonandoli al loro destino, e permettere agli altri di prepararsi senza intoppi alla Maturità. Una sorpresa di inizio anno che non turba gli”asini” completamente demotivati nei confronti della scuola né i loro compagni “bravi”. Il professor Marco Andreoli (con il volto di Andrea Pisani) è il giovane supplente di italiano che si butta nell’impresa impossibile di aiutare questi “reietti”. Ossessionato dalla figura del professor Keating de L’Attimo fuggente si scontra immediatamente con il disinteresse ormai radicato negli ultimi della classe e getta la spugna fuggendo. Inutile dire che il lieto fine è scontato. Ma non è scontata la riflessione che questo film ci permette di fare.

Maria Gallelli, docente di scuola media e curatrice, nelle pagine In famiglia di Famiglia Cristiana, della rubrica Pianeta Scuola commenta così l’esperimento raccontato in CLASSE Z: «La proposta del preside è proprio il contrario del concetto di inclusione che è, invece, uno dei pilastri della scuola italiana. Da sempre, la formazione delle classi è fatta in modo tale da non creare isole felici di studenti bravi e ghetti di meno bravi. La presenza di ragazzi con difficoltà scolastiche, infatti, è utile anche a chi non ne ha. Non è detto che da chi fa fatica non si impari nulla. Per esperienza sappiamo che la presenza di questi ragazzi può essere utile a tutta la classe. E’ il concetto del Coperative learning, e cioè l’imparare insieme, in piccoli gruppi, in modo da raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente l’apprendimento».

La scuola italiana punta molto su questo aspetto, «anche se purtroppo», spiega la docente «spesso sono i genitori che si lamentano e parlano di ragazzi che fanno rallentare l’apprendimento dei loro figli durante la lezione. La risposta è una sola: la scuola non deve trasmettere solo nozioni ma, anche e soprattutto, competenze. Tra queste, una competenza fondamentale è quella di saper lavorare in gruppo perché da tutti si può imparare qualcosa. E questa capacità, la più richiesta dalle aziende ai neo assunti, la si impara solo lavorando in classe stando accanto ai compagni che fanno fatica».



di Orsola Vetri - 30/03/2017 - pubblicato via FAMIGLIACRISTIANA.IT





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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:21    Oggetto: CLASSE Z - lezione di cinema, REPUBBLICA TV - REPUBBLICA.IT Rispondi citando



"Classe Z" clip x Alessandro Preziosi| D-Repubblica.it

il preside: " Fammi capire: ma tu da che parte stai? "





http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/lezione-di-cinema-di-guido-chiesa--classe-z-come-l-attimo-fuggente/271621/272121




"Classe Z" di Guido Chiesa - Cinema REPUBBLICA TV


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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:30    Oggetto: CLASSE Z - IO DONNA Corriere della Sera intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




Alessandro Preziosi : prima preside tiranno in

CLASSE Z” .--- poi sarà VINCENT VAN GOGH





L'attore, giurato al Festival Cortinametraggio, confessa: «A scuola ero negato in matematica. Non l'ho mai studiata. Peccato perché ora non posso aiutare i miei figli a fare i compiti». Le prossime sfide? Un film da regista e uno spettacolo teatrale su Vincent Van Gogh





    [foto di scena "Classe Z": Loris T. Zambelli]



Alessandro Preziosi ha appena terminato di portare in giro per i teatri italiani Romeo e Giulietta in cui interpretava Mercuzio, ma si sta già preparando per un appuntamento estivo con il palcoscenico e con un personaggio di quelli che solo il nome fa venire la pelle d’oca: Vincent Van Gogh. Dal 30 marzo, invece, lo troveremo al cinema in Classe Z, di Guido Chiesa, dove interpreta un preside «tiranno», lo definisce l’attore di Mine vaganti, che forma una classe per soli “ciucci”, composta da ragazzi esuberanti, svogliati, che non hanno alcuna intenzione di studiare, verso i quali i professori hanno perso ogni speranza. L’unico prof che crede in loro è Marco Andreoli (Andrea Pisani), un supplente d’italiano che ha come modello il professor Keating de L’attimo fuggente. Il preside con la formazione di questa “classe ghetto” vuole dimostrare il miglior rendimento delle altre sezioni. L’esame di maturità si sta avvicinando: chi l’avrà vinta, il preside o gli ultimi della classe?

«Non sarei finito nella classe “z”, ma nella “i” certamente», afferma Alessandro Preziosi da Cortina, dove figurava tra i giurati della sezione Corticomedy del 12° Cortinametraggio, festival dedicato ai film brevi appena conclusosi. «Ero un alunno del liceo classico che non studiava perché si dedicava allo sport: giocavo a tennis, a calcio, a basket, ero sempre in palestra. Ricordo che tornavo sempre per ultimo in classe dall’ora di educazione fisica, e sistematicamente venivo interrogato», rivela. «Ero proprio negato in matematica», confessa. «Credo di non averla mai studiata, ma ero un genio perché (si ferma un attimo a ridere, ndr) una compagna riusciva a scrivere i compiti sul banco al posto mio. Ora mi dispiace solo di non averla imparata perché non posso aiutare i miei figli».

Dopo I Medici in tv, Romeo e Giulietta e il preside cattivo di Classe ZAnche io ho avuto molti prof cattivi», ricorda l’attore, «da 31 compagni di partenza siamo rimasti in 15»), tocca a un film da regista («Un’esperienza interminabile», dice) e a vestire i panni di Vincent Van Gogh, uno spettacolo che unisce il Teatro Festival di Napoli e il Festival dei Due Mondi di Spoleto: «È da un anno e mezzo che sto studiando. Non posso dire nulla, ma sarà fantastico», assicura Preziosi. L’appuntamento dunque è per quest’estate.




di M.B. - 27/03/2017 - pubblicato via - IODONNA.IT | IO DONNA -

magazine on line e in edicola col CORRIERE DELLA SERA (01/04/17)











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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:33    Oggetto: CLASSE Z - Corriere della Sera: IO DONNA intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





        ......ALESSANDRO PREZIOSI

        HOLLYWOOD? Preferisco NAPOLI



Al cinema interpreta il preside di una scuola, ma sul set del serial “I Medici” ha preso lezioni d’inglese da Dustin Hoffman. Scoprendo che preferisce il made in Italy. Confessioni di un attore che, in cattedra o no, riesce sempre a farsi PROMUOVERE. Soprattutto dalle signore.


di Michela Proietti; foto di Julian Hargreaves


C’è da credergli quando dice che Hollywood non è nei suoi progetti. Per Alessandro Preziosi l’amore per la recitazione è legato a quello per l’Italia. «Sono figlio di un modo di recitare che è vicino all’arte, l’idea “industriale” di cinema non mi appartiene. Alla mia lingua non so rinunciare, sono italiano al cento per cento». Forse è per questo che per il ruolo di Filippo Brunelleschi nella serie kolossal I MEDICI ha avuto bisogno di una “spintina”. «La pronuncia doveva essere perfetta, allora Dustin Hoffman (interprete di Giovanni de’ Medici, ndr) si è avvicinato e mi ha dato, con estremo garbo, la giusta intonazione. Quando ci siamo rivisti al trucco mi ha salutato con affetto e poi ha aggiunto: “per contratto non posso parlare con attori più alti di me!».
Intenso ma all’occorrenza ironico, adesso che interpreterà un preside nel film di Guido Chiesa CLASSE Z distribuito da Colorado Film, in uscita nelle sale il prossimo 30 marzo, Preziosi suonerà le sue corde più leggere. «Si tratta di una commedia spassosa. Nella mia scuola alcuni ragazzi sono stati spostati dalle rispettive classi in una sezione creata appositamente per loro, una specie di centro raccolta di asini e problematici… solo più tardi si scoprirà che a volere quel “ghetto” sono stato proprio io». Da conte (Ristori) a commissario (De Luca) è poliedrico quel che basta per fare il mestiere di attore di successo, ma ammette che l’identità che più gli appartiene è quella di napoletano. «Casco sempre in piedi e trovo il modo per mettermi d’accordo con me stesso».
Figlio di avvocati, con un percorso di studi classici e una laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti, è stato anche assistente di diritto tributario. Ma dopo l’Accademia dei Filodrammatici a Milano ha scoperto la sua grande passione per la recitazione. «Il teatro è qualcosa che cambia il tuo modo di stare al mondo. Ad un certo punto diventa l’unico posto in cui ti senti davvero a tuo agio». Mentre si racconta sta scolando i fagiolini: «Certo, per mia figlia cucino io», dice rivelando il suo lato paterno.
Papà bis, ha avuto il primo figlio, Andrea Eduardo, quando aveva 22 anni. Elena è arrivata 10 anni dopo. «Ho provato due paternità molto diverse, non solo per via dell’età, ma anche per le interazioni con i miei ragazzi. Ho un carattere abbastanza complice: ma con il maschietto è stato più facile. O meglio, sono stato più facilitato». La lotta, il calcio, persino i soldati e le macchinine, diventano un collante. «Con mia figlia ho vissuto un rapporto bellissimo basato su altre condivisioni: le femmine se devono scegliere qualcuno per giocare, non pensano al papà, ma alla loro migliore amica». Il papà che non condivide tempo libero con i figli è preistoria. «Nonostante il mio lavoro sono stato molto presente. Esserci vuol dire anche fare viaggi insieme, andare nei musei, portarli con delicatezza in situazioni adulte». Anche con l’aiuto delle mamme. «Sono stato un papà sulla scia delle mie compagne e posso dire di aver avuto una formazione di tutto rispetto, seguendo i loro insegnamenti».
L’idea di paternità lo accompagna anche quando sceglie i ruoli da interpretare. «Ho sempre lavorato pensando che quello che facevo avrebbero potuto vederlo anche i miei figli». Per questo oggi la sua immagine piace molto alle famiglie: sobrio e rassicurante, ma mai snob o distante. «In effetti i bambini mi dimostrano sempre molto affetto. Anche se a dire il vero sono l’idolo delle signore attempate».




di Michela Proietti 31/03/07 pubblicato via IODONNA.IT | IO DONNA

magazine on line e in edicola col CORRIERE DELLA SERA: pag. 56-57






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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:36    Oggetto: RAI 3 Le parole della settimana con PREZIOSI | RAI MOVIE Mag Rispondi citando




"Le Parole della Settimana" condotto da GRAMELLINI

ospita sabato 1° aprile 2017 ALESSANDRO PREZIOSI

in studio per commentare parole chiave: 20:30 RAI 3






ogni sabato Massimo Gramellini commenta le parole chiave della settimana tra politica
e cronaca, in compagnia degli ospiti e di Geppi Cucciari, a lei è affidata la parte ironica



Il programma di Rai3 realizzato in collaborazione con Endemol Shine Italy va in onda dagli studi del Centro di Produzione Rai di Milano con la regia di Cristian Biondani. Le parole della settimana è un programma di Claudia Carusi, Fabio Fazio, Massimo Gramellini, Arnaldo Greco, Piero Guerrera, Veronica Oliva. (RAI Ufficio Stampa)



http://www.raiplay.it/video/2017/03/Movie-Mag-b1e35f13-a7ac-4458-b4b4-9af435ce14ac.html video-servizio a partire da 10:17






RAI MOVIE mercol.29/03/17 MOVIE MAG ore 23:35

e in replica su RAI UNO (notte) 01:55 circa, parla di

CLASSE Z, film di Guido Chiesa in uscita il 30 marzo




Il regista Guido Chiesa torna nelle sale per proporre uno sguardo diverso sui giovani,
con il suo CLASSE Z. Il film racconta, con i toni della commedia, una classe di liceo in
cui vengono relegati alcuni studenti dalla condotta non proprio irreprensibile. MOVIE
MAG è il settimanale di attualità cinematografica di Rai Movie: film in uscita, curiosità,
backstage e materiale d'archivio per raccontare trasformazioni e fascino del cinema.



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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:39    Oggetto: CLASSE Z: Radio2 Social Club RAI 03/04/17 in studio PREZIOSI Rispondi citando






RAI RADIO 2 Social Club 3 aprile 2017 in diretta con

ALESSANDRO PREZIOSI, presenta il film "CLASSE Z"

canta "Tu si' 'na cosa grande" di Domenico Modugno!






RAI Radio 2 Social Club |podcast: Ascolta tutta la puntata 03/04

soltanto così puoi risentire la canzone interpretata da Alessandro

" Tu si' 'na cosa grande pe' mme 'na cosa ca me fa 'nnammura' "










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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 11:45    Oggetto: film tv LA MIA BELLA FAMIGLIA ITALIANA 08/04/17 RAI PREMIUM Rispondi citando





ALESSANDRO PREZIOSI è protagonista del tv-movie

LA MIA BELLA FAMIGLIA ITALIANA regia O. Kreinsen

sabato 8 aprile '17 RAI PREMIUM prima serata 21.20





ha scritto:





guida ai programmi tv SORRISI E CANZONI TV n. 15/2017 pag. 73

I consigli di SORRISI: cosa non vi dovete perdere e perché







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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 12:06    Oggetto: Premio CIVICRAZIA NAPOLI per l'eccellenza 3.4.2017, PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:




METROPOLIS ediz. Napoli - Cultura-Società - dom. 02/04/17 pag. 27






VIII Premio Civicrazia “Napoli per l’eccellenza” 2017

conferisce “Stella Civicratica” ad Alessandro Preziosi




    perché : "emblema dell'attore moderno, capace di interpretare i
    ruoli più diversi, al cinema come a teatro, mantenendo sempre
    un alto standard qualitativo, e anche per il suo impegno sociale"




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L'ultima modifica di genziana il Dom Apr 09, 2017 19:28, modificato 2 volte
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genziana



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MessaggioInviato: Mar Apr 04, 2017 12:44    Oggetto: Premio CIVICRAZIA NAPOLI per l'eccellenza 3.4.2017, PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:





Napoli, Civicrazia, quei premi dall’animo gentile



Sostiene un'immagine positiva di Napoli e promuove le sue eccellenze il Premio Civicrazia che ieri al Blu di Prussia ha chiuso l’ottava edizione con una cerimonia di gala condotta da Mimì De Maio e la consegna delle «stelle civicratiche». «Questo premio è dedicato ai giovani e vuole sostenere tutte quelle forme d’arte che aiutano la crescita e a ingentilire l’animo. Vogliamo dire no alla diffusione dell’immagine di Napoli come Gomorra» ha detto la presidente del Comitato per la rinascita di Napoli e fondatrice del Premio, Lucia Tilena d’Amico, che ha ricordato in apertura il regista Pasquale Squitieri scomparso a febbraio e vincitore della prima edizione. Il primo a ricevere la stella simbolo del premio è stato Maurizio de Giovanni, per l’immagine della città che contribuisce a diffondere con i suoi romanzi. Nel ricevere il premio il giornalista Ermanno Corsi ha ricordato il pensiero di Benedetto Croce: «Il suo spirito deve camminare di più nella città, informandola di comportamenti etici. La civicrazia è l’idea di una democrazia pienamente compiuta quando il cittadino non è solo un numero nella massa, ma ne diventa protagonista consapevole dei diritti e dei doveri e dei grandi valori contenuti nella Costituzione». Il riconoscimento ad Alessandro Preziosi è stato dato anche per il suo impegno sociale, mentre l’attrice Gea Martire ha ripercorso la sua esperienza di formazione lontano da Napoli: «Era forte il monito di Eduardo, “fuitivenne” ma quando ho sentito l’esigenza di essere un’attrice che pensa e non solo da copione è a Napoli che ho trovato terreno fertile e mai decisione fu più felice». Riconoscimento anche per la collega Franca Abategiovanni, un premio a sorpresa all’avvocato Teodoro Cicala, studioso della canzone napoletana, mentre il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha delegato il direttore dell’area comunicazione della società Nicola Lombardo a ritirare il riconoscimento. Premiati infine due giovani artisti: il cantante e ballerino Angelo Tonto e l’arpista Daniela Fontana che ha offerto un piccolo concerto finale.

Ida Palisi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MATTINO ediz. Napoli - Cultura-Società, merc. 04/04/17 pag. 38









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L'ultima modifica di genziana il Gio Apr 06, 2017 17:15, modificato 1 volta
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