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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 18:54    Oggetto: PREZIOSI recita nel film tv FIGLI regia di GIACOMO CAMPIOTTI Rispondi citando




    Alessandro Preziosi sarà tra gli interpreti di FIGLI

    regia di Giacomo Campiotti film tv prod. Bibi Film

    e RaiFiction con sostegno Apulia Film Commission


    service Oz Film, dal protocollo "Liberi di scegliere"



ha scritto:




(ANSA) - Sono cominciate questa mattina in alcuni uffici del Palazzo della Città Metropolitana di Bari, le riprese del FILM "FIGLI", per la regia di Giacomo Campiotti regista di Braccialetti Rossi interpretato, tra gli altri, da Alessandro Preziosi. Il film tv è prodotto da Bibi Film Tv e Rai Fiction con il sostegno di Apulia Film Commission. La pellicola è tratta da quelle storie prodotte dal protocollo LIBERI DI SCEGLIERE, che da anni ha cercato di ridare nuova vita e dignità a quei ragazzi che hanno deciso di allontanarsi dalle cosche mafiose e dalla 'ndrangheta. Le riprese iniziate il 16 ottobre scorso in diverse location a Bari, si snoderanno in alcuni uffici della Città Metropolitana fino al primo novembre. In occasione del primo ciak il sindaco metropolitano, Antonio Decaro e la consigliera delegata ai Beni culturali, Francesca Pietroforte, hanno incontrato e portato il saluto della città al regista, alla produzione e a tutto il cast artistico e tecnico.



RIPRODUZIONE RISERVATA - BARI - 30/10/2017 - pubblicato via ANSA.IT, Puglia










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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:18    Oggetto: PREZIOSI a Bari sul set del film tv FIGLI regia di CAMPIOTTI Rispondi citando





http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari-set-film-figli-alessandro-preziosi/4a89fc62-bd71-11e7-85d0-0606a5421108


ha scritto:






        Bari, Palazzo di Città le riprese

        del film con Alessandro Preziosi

        Figli regia di Giacomo Campiotti


Corriere del Mezzogiorno ediz. Bari - 31/10/2017 - prima pagina






ha scritto:



Cultura & tempo libero: Se un disco ti cambia la vita



Alessandro Preziosi _ Devo la mia apertura alla musica italiana a un bel disco antologico di Gino Paoli e Ornella Vanoni, “Insieme”. Quando mi fu regalato l’ellepi per la mia Prima Comunione ne restai rapito. Poi quella musica appena “scoperta” l’ho continuata ad apprendere e ad ascoltare per tutta la vita. Per quanto riguarda i dischi stranieri, me ne ricordo uno di João Gilberto, una musicassetta, pure quella antologica, che mio padre metteva in macchina quando mi accompagnava a scuola e che sentivamo poi pure a casa.



03/11/17 pag.73 - Corriere del Mezzogiorno ed. Napoli|Campania





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:23    Oggetto: FIGLI regia di GIACOMO CAMPIOTTI; Bibi Film Tv e Rai Fiction Rispondi citando





ha scritto:




CAMPIOTTI: «Con FIGLI racconto un altro Sud»



BARI - «Ormai si parla moltissimo di Sud in tantissimi film già fatti e che si stanno facendo. Ma come penso un po' ne soffriate qui, ci sono sempre tantissimi luoghi comuni e sempre le stesse storie. Spero che la mia abbia un punto di vista abbastanza originale, che è quello di un ragazzo, e della possibilità di riscatto che nasce e si sviluppa tutto nel Sud, dove c'è anche una parte molto forte, e mi sembra sempre crescente, che sta cercando di spostare il timone da un’altra parte». Lo ha detto il regista Giacomo Campiotti parlando con i giornalisti che oggi a Bari ha incontrato sul set di «FIGLI» .
«Il film - ha sottolineato il regista - parla decisamente del Sud, penso e spero con una certa originalità, cioè con un punto di vista nuovo». «E' una storia di impegno civile e di riscatto - ha spiegato - sul coraggio e la possibilità di cambiare la propria vita: la storia di un ragazzo che deve scegliere la propria strada anche se la sua famiglia lo sovrasta». Quindi, ha concluso, è anche la storia di un Sud dove «ce la si può assolutamente fare se si ha la volontà, perché le capacità ci sono».

«FIGLI» nel 2018 andrà in onda su Rai1, il film è stato prodotto dalla Bibi Film Tv e Rai Fiction con il sostegno logistico di Apulia Film Commission.
Protagonisti di «FIGLI» di Giacomo Campiotti: Alessandro Preziosi e Nicole Grimaudo, Federica De Cola, Carmine Bruschini, protagonista della serie tv «Braccialetti rossi», e Francesco Colella, che torna in Puglia dopo aver girato «La vita ti arriva addosso» di Paolo Sassanelli. Il film è tratto da quelle storie prodotte dal protocollo «Liberi di scegliere», che da anni ha cercato di ridare nuova vita e dignità a quei ragazzi che hanno deciso di allontanarsi dalle cosche mafiose e della 'ndrangheta. «FIGLI» ha il sostegno logistico di Apulia Film Commission, e sono coinvolte 46 unità lavorative pugliesi (tra cast artistico e troupe) e il service OZ Film di Francesco Lopez. Le riprese del film tv (prodotto da Bibi Film di Angelo Barbagallo e Rai Fiction) poi proseguiranno una settimana in Calabria e una in Sicilia.

Al contrario il regista spara a zero contro le ultime fiction che fanno dei criminali un modello per i ragazzi. «Personalmente sono contrarissimo, non come regista ma come uomo e come padre, alla rappresentazione dei criminali che poi spesso diventano dei modelli per i ragazzi», perché in maniera «pericolosa» e «irresponsabile» vengono rappresentati «molto fighi e spregiudicati», ma «viene raccontata poco la miseria umana che c'è dietro: la povertà umana e spirituale profonda, e l'infelicità che queste persone vivono».

Il regista, al quale è stato chiesto come mai ci sia una grande attenzione del pubblico per fiction che si concentrano sulla criminalità, come ad esempio Gomorra, ha evidenziato che «la televisione italiana» sta «seguendo il modello americano» e quindi «cerca dei film violenti, forti». «E quindi, banalmente - ha aggiunto - se vuoi ambientarli in Italia, e pensi a situazioni dove sia possibile avere scene action, con sparatorie e omicidi, vai a cadere su quello che è la camorra, la mafia». «Ma l’esigenza di spettacolarizzare - sottolinea - secondo me tradisce anche il senso della storia». «Non basta - ha concluso - parlare di impegno sociale e raccontare temi importanti, perché quello che conta è come li tratti».




16 e 20 ottobre 2017 - pubblicato via: laGazzettadelMezzogiorno.it





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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:26    Oggetto: FIGLI regia:Campiotti; produzione:BIBI Film Tv e RAI Fiction Rispondi citando



http://video.repubblica.it/edizione/bari/cinema-il-regista-di-braccialetti-rossi-sul-set-a-bari-per-il-nuovo-film-storia-di-riscatto/287652/288267





ha scritto:



"FIGLI" - COSÌ LA TV RACCONTA I CASI DI CRONACA


Torna in Puglia Giacomo Campiotti, il regista di Braccialetti rossi con il suo nuovo film per la tv. S'intitola "FIGLI" e trae ispirazione dalle storie vere suscitate dal protocollo "Liberi di scegliere", che sostiene il nuovo corso della giovane vita di quanti decidono di allontanarsi dalle cosche mafiose e della ‘ndrangheta. Prodotto da Bibi Film e da Rai Fiction con il sostegno logistico di Afc, è interpretato da Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Federica De Cola, Carmine Bruschini e Francesco Colella. Si gira a Bari per quattro settimane.
- articolo di Antonella Gaeta, 17/10/2017




BARI - Primi ciak a Madonnella per il FILM di CAMPIOTTI


Nel Palazzo della Città metropolitana di Bari sono iniziate le riprese del film "FIGLI", per la regia di Giacomo Campiotti, interpretato da Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Federica De Cola, Carmine Bruschini e Francesco Colella. Il film tv, che andrà in onda in prima serata su Rai Uno, è prodotto dalla società cinematografica Bibi film tv e Rai Fiction con il sostegno di Apulia Film Commission. - 31/10/2017



I palazzi istituzionali aprono le porte ai set cinematografici


Potere di trasfigurazione del cinema e tre luoghi istituzionali si trasformano in set per produzioni che girano a Bari. L'ex Palazzo della Provincia accoglie fino a domani il film per la televisione "FIGLI", diretto da Giacomo Campiotti, già regista di Braccialetti rossi. Per l'occasione è diventato il tribunale minorile di Reggio Calabria. Il film si ispira al protocollo "Liberi di scegliere", dedicato ai giovani che si allontanano da cosche mafiose rifondando la loro vita. È interpretato, tra gli altri da Alessandro Preziosi, come dimostra anche una fotografia con il sindaco metropolitano Antonio Decaro. Le produzioni contano sul sostegno di Apulia Film Commission. (a.g.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA - 01/11/17



LA REPUBBLICA - edizioni: Nazionale e Bari - Repubblica.it









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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:30    Oggetto: FIGLI film tv di Giacomo Campiotti - con PREZIOSI e GRIMAUDO Rispondi citando



ha scritto:





    Campiotti e i “FIGLI” del Sud in cerca di riscatto


Incontro con il regista sul set barese - di Vincenzo Chiumarulo, 21/10/17



Il riscatto dei giovani di un Sud diverso, fuori dai luoghi comuni, dove si può cambiare col coraggio di seguire la propria strada nonostante il destino sembri segnato dall'appartenenza alla propria famiglia: è questo che racconta il regista Matteo Campiotti in “FIGLI” , il film che andrà in onda su Rai1 nel 2018 e di cui sono in corso le riprese a Bari prima di spostarsi in Calabria e poi in Sicilia. Campiotti torna in Puglia dopo l'esperienza triennale con “Braccialetti rossi” di cui ha portato con sé in questo film uno dei protagonisti, Carmine Bruschini: "Non avevamo pensato a lui - spiega il regista - e avevamo fatto uno street cast, invece poi abbiamo capito che la persona giusta era a portata di mano". Campiotti ha incontrato i giornalisti sul set, in quella che nel film sarà “L'isola del sole”, una casa accoglienza per giovani difficili. "Non posso dire molto", avverte subito il regista sottolineando però che si tratta di "una storia di impegno civile, sul coraggio di un ragazzo che esercita a fatica la libertà di cambiare la propria vita anche se la sua famiglia lo sovrasta". Nel cast, che girerà anche nel carcere di Bari, ci sono Alessandro Preziosi, Nicole Grimaudo, Federica De Cola e Francesco Colella, oltre ai giovani attori non professionisti. La storia si svolge dunque in quel Sud che il regista vuole raccontare senza i "soliti tantissimi luoghi comuni", puntando la macchina da presa sulla "possibilità di riscatto che nasce e si sviluppa qui, dove c'è una parte sempre più forte che sta cercando di spostare il timone, e dove ci sono tante capacità". Intanto, però, sono le serie come Gomorra, le fiction dove la violenza e il crimine sono i protagonisti quelle che attirano più spettatori. Ma per Campiotti, che in questo caso parla da "padre", è "pericoloso e irresponsabile" rendere i "criminali dei modelli", rappresentandoli "fighi e spregiudicati", senza "raccontarne la miseria umana e la loro infelicità profonda". La "televisione italiana", rileva il regista, "sta seguendo il modello americano, cercando film violenti e forti", e "quindi banalmente se vuoi ambientarli in Italia, e pensi a situazioni dove sia possibile avere scene di action, con sparatorie e omicidi, vai a cadere su quello che è la camorra o la mafia". Il film è prodotto da Bibi Film e Rai Fiction, con il sostegno di Apulia Film Commission.



Epolis BARI giornale indipendente gratuito - pag. 22, 21/10 e pag. 14-15 31/10/17







anticipazioni e foto, interviste e rassegna stampa selezionata da


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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:32    Oggetto: PREZIOSI in SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria - RAI PLAY Rispondi citando




ALESSANDRO PREZIOSI tra i protagonisti della Serie

"SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria" RAI PLAY

produzione: LUX VIDE con RAI FICTION per RAI UNO












Le immagini di repertorio accompagnano quelle della fiction.
Il risultato è qualcosa di emozionante, commovente, vero.
Lo Stato ha vinto. Grazie a voi che ci avete seguito e un immenso
grande grazie agli uomini che ogni giorno rischiano la vita mettendoci la faccia.
I sogni iniziano quando finisce la paura.
@ LUX VIDE, 06.11.2017





CAST ARTISTICO

Claudio Gioè; Antonio Folletto; Alessandro Preziosi; Matteo Martari; Bianca Guaccero; Simone Montedoro; Antonio Gerardi; Giulia Fiume; Alejandra Onieva; Pietro Ragusa; Lorenza Indovina; Aisha Cerami; Erasmo Genzini; Francesco Colella; Marcella Spina; Fabrizio Nevola; Ivan Castiglione; Antonia Truppo; Paolo Sassanelli.





CAST TECNICO

Regia GIULIO MANFREDONIA

Sceneggiatura FRANCESCO ARLANCH, SALVATORE BASILE, LEA TAFURI
Produttori creativi SARA MELODIA, LUISA COTTA RAMOSINO

Musiche GOOD LAB MUSIC
soundtrack originale "ERASE YOU" www.youtube.com/watch?v=j422e1PO5tw
TONY BRUNDO, PASQUALE LAINO, FEDERICA BELLO, EMANUELE BOSSI

Supervisione Musicale PAOLO BUONVINO
Costumi ALESSANDRO LAI
Scenografia STEFANO PICA
Post Produzione ROSARIO RANIERI

Direttore della fotografia ANTONELLO EMIDI
Aiuto Regia GIOVANNI PAOLUCCI

Organizzatore generale PIERGIUSEPPE SERRA
Produttore esecutivo DANIELE PASSANI
Produttori RAI FANIA PETROCCHI

Prodotto da LUCA BERNABEI





fiction: "SOTTO COPERTURA II La cattura di Zagaria"





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genziana



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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:38    Oggetto: SOTTO COPERTURA II - RAI UNO - recensioni di TerniInRete.it Rispondi citando



ha scritto:




TV: LA CATTURA DI MICHELE ZAGARIA. VINCE LO STATO




LA RECENSIONE: di Adriano Lorenzoni - mercoledì 8 novembre 2017


Io ho visto la 4^ e ultima puntata di "SOTTO COPERTURA". Fiction bellissima premiata anche da ascolti di rilievo. Sapevamo tutti come sarebbe andata a finire la storia ma il romanzo che gli autori hanno creato intorno alla vicenda principale è stato avvincente. Come il carattere dei personaggi disegnati accanto ai protagonisti: Claudio Gioè (il commissario Michele Romano) e Alessandro Preziosi (Michele Zagaria, Capastorta).

"E' stata una operazione editoriale importante, di grande valore per il servizio pubblico - ha detto Eleonora Andreatta, responsabile di RAI FICTION - La serie, infatti, prende ispirazione dalla realtà di fatti e persone e svolge nell'arco di 4 puntate una storia di carattere profondamente civile. Ricorda - ha ribadito la Andreatta - la quotidianità dell'impegno delle Forze dell'Ordine nella lotta contro la criminalità organizzata e per la tutela della convivenza. Grazie alla forza della sceneggiatura, alla bravura e generosità di tutto il cast, alla potenza della regia e alla qualità della produzione, questa serie ha raggiunto un pubblico vasto e ha ottenuto un gradimento particolare sui social media dai quali è emerso il senso valoriale del racconto, culminato nel montaggio finale delle immagini della vera cattura di Zagaria da parte della Polizia."

Effettivamente le scene finali sono state di grande emozione. La ricostruzione cinematografica è stata molto coinvolgente con le immagini volutamente mosse nella concitazione dell'arresto in mezzo a centinaia di persone alternate in modo molto efficace con le immagini di repertorio della effettiva cattura del capo del clan dei casalesi. Un mix di adrenalina e di orgoglio. Tutti abbiamo tifato per le Forze dell'Ordine e in esse ci siamo riconosciuti e tutti abbiamo tifato per Michele Romano, e di conseguenza per Vittorio Pisani, l'ex capo della Squadra Mobile di Napoli, cui la storia raccontata era ispirata. Stritolato nei meccanismi di una giustizia, a volte difficile da capire. Sottoposto a un linciaggio morale. E' stato completamente scagionato da qualsiasi accusa il 18 dicembre 2013 quando è stato assolto per non aver commesso il fatto e perché i fatti che gli venivano contestati non costituivano reato. Vista la furtiva lacrima con la quale il dottor Pisani ha ascoltato la lettura della sentenza. La sofferenza sul suo volto. Ma ha vinto lui. Ha vinto lo Stato. Oggi vive a Roma e lavora ancora in Polizia. E' stato promosso dirigente superiore e potrà ricoprire il ruolo di questore.

Michele Zagaria è stato condannato all'ergastolo in regime 41 bis ed è rinchiuso nel carcere di Opera.



Pubblicata via TerniInRete.it - il portale cittadino di informazione e di servizi con Tele Radio Galileo






ha scritto:




Recensioni puntate precedenti: PREZIOSI FEROCE CAPO CAMORRA




Da "L'Isola di Pietro" a "Sotto Copertura", dietro c'è sempre la LUX VIDE, di Luca e Matilde Bernabei. Ma alla Lux fanno capo anche "Don Matteo" e "Che Dio ci aiuti", tanto per citare due prodotti ultra-popolari, nel senso che sono di grandissimo successo. Ma "SOTTO COPERTURA" è un'altra cosa.
Intanto perché si ispira a fatti realmente accaduti e poi perché ha un tono drammatico e un ritmo incalzante che gli altri prodotti non possono avere. In 4 prime serate ci verrà raccontata la cattura di uno dei più spietati capo clan: Michele Zagaria, re di Casal di Principe, latitante per un ventennio. Sul piccolo schermo Zagaria ha la faccia spigolosa e cattiva di Alessandro Preziosi (di grande rilievo la sua interpretazione). Incute timore solo a vederlo tanto che la famigliola che lo ospita nel bunker segreto è letteralmente terrorizzata da ogni sua minima piega del labbro e ogni sua increspatura della fronte. Il suo acerrimo rivale, il commissario Romano (ispirato alla figura del commissario, ex capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani) ha già catturato il boss Iovine in SOTTO COPERTURA 1, ora è sulle sue tracce e ha anche un intuito non di poco conto perché, pur non disponendo di prove, però avrebbe già individuato la prigione dove si nasconde Zagaria. ma senza prove l'assalto non si può fare. E le prove stanno per arrivare. Un componente della squadra di Romano (Simone Montedoro) , infatti, si introduce nell'abitazione dove Zagaria si nasconde, lo vede. Quando ne esce telefona al suo capo per dirgli ciò che ha visto. Fa appena in tempo perché poi viene freddato da un killer della camorra. Fine della prima puntata. Storie secondarie: le vicissitudini famigliari della "squadra" di poliziotti e quella di Agata, la figlia segreta di Michele Zagaria (lei sa che è suo zio), innamorata di Nicola, l'angelo custode che il boss le mette alle costole per proteggerla e al quale impone di non "toccare" la ragazza. Piano questo di complicata attuazione.
Ascolti importanti: 5 milioni con vittoria su "Grande Fratello".


di Adriano Lorenzoni - 18 ottobre 2017 - pubblicata via TerniInRete.it




L'assalto al bunker è pronto. La squadra di Michele Romano, capo della Mobile di Napoli, prepara l'operazione che dovrebbe portare all'arresto del capo dei Casalesi, il numero 1 della camorra, "capastorta", Michele Zagaria. Dovrebbe, il condizionale è d'obbligo perché la seconda parte di "SOTTO COPERTURA" si chiude con una mano misteriosa che rovista nel fascicolo portato al PM per chiedere l'autorizzazione dell'operazione. Si tratta di una talpa in Procura che, probabilmente farà arrivare la soffiata a Zagaria. L'operazione che sta prendendo avvio, dunque, rischia di rivelarsi un fallimento. Vedremo.
Si conferma prodotto di grande livello questa fiction della Lux Vide per la regia di Giulio Manfredonia. Già la prima stagione, incentrata sulla cattura dell'altro boss dei Casalesi, Antonio Iovine, ci era piaciuta molto. Alessandro Preziosi è una maschera convincente. Già lo sguardo incute timore. Claudio Gioè è bravissimo. Qui veste i panni di Vittorio Pisani, colui che catturò realmente Miche Zagaria e che è stato vittima, realmente, di diffamazione gratuita, dalla quale è uscito pienamente legittimato. Tutto il cast è all'altezza, a partire da Antonio Girardi (il burbero Salvatore).
La fiction è in 4 puntate. La terza va in onda il prossimo lunedì.


di Adriano Lorenzoni - 25 ottobre '17 - pubblicata via TerniInRete.it




Io ho visto , in diretta, la 3^ puntata di "SOTTO COPERTURA". Quando si dice che anche noi sappiamo fare le fiction, come si deve. Non ha niente da invidiare a un prodotto americano, con tutta la sua specificità. Si tratta di camorra, di clan dei Casalesi. Non sarà sfuggito a chi segue le vicende del capo della Mobile, Michele Romano, come questi sia vittima di un teorema, ipotizzato da un magistrato che, con sprezzante autorità, tratta il poliziotto come un criminale. Di questo, infatti, il magistrato si è convinto. E cioè che Romano, (nella realtà Vittorio Pisani) nonostante il curriculum che ha alle spalle, sia un colluso della camorra dalla quale ottiene favori e anche una cassetta di sicurezza in Svizzera contenente 200 mila euro. Al magistrato non passa lontanamente per la testa che quelle prove siano state confezionate ad arte per delegittimare il poliziotto e metterlo fuori gioco. Questo proprio accade. Romano viene allontanato dalla questura di Napoli, dalla sua squadra, la stessa che aveva catturato l'altro boss dei Casalesi, Iovine; gli viene fatto divieto, addirittura di dimorare a Napoli. Cioè non può mettere piede a casa sua.
Siccome sono fatti realmente accaduti ognuno è libero di farsi la sua idea su come vanno certe cose. Michele Romano è un grande Claudio Gioè. Lunedì prossimo la puntata finale.



di Adriano Lorenzoni - 1 novembre 2017 - pubblicata via TerniInRete.it






topic www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=8081&start=90


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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:42    Oggetto: SOTTO COPERTURA\2017 Radiocorriere TV-41 intervista PREZIOSI Rispondi citando



ha scritto:






Scacco alla camorra nella fiction SOTTO COPERTURA



CLAUDIO GIOE’ «Questa serie tv è coraggiosa perché racconta lo straordinario lavoro dei poliziotti e la speranza di riscatto della gente del Sud». Claudio Gioè torna a vestire i panni del capo della Squadra Mobile di Napoli Michele Romano nelle nuove puntate di “Sotto copertura - La cattura di Zagaria”, in prima serata su Rai1




ALESSANDRO PREZIOSI interpreta il pericoloso boss Zagaria «Un personaggio molto difficile da interpretare. L’ho studiato nel dettaglio e ha richiesto una trasformazione pazzesca anche a livello fisico – dice l’attore -. Era importante che non diventasse una caricatura camorristica o che avesse un’eccessiva umanità»




Da Don Diana a un pericoloso malavitoso. In “Sotto copertura - La cattura di ZagariaAlessandro Preziosi interpreta il ricercatissimo criminale che gli uomini della Squadra Mobile di Napoli riuscirono finalmente ad arrestare nel 2011 stanandolo dopo una latitanza ventennale.

Quanto è stato complicato entrare nella psiche di questo personaggio?
Innanzitutto devo dire che per me si tratta di un ruolo insolito, soprattutto dopo aver fatto due anni fa Don Diana.
Mi sono documentato meticolosamente perché Zagaria non doveva rischiare di apparire come un eroe o qualcuno da emulare. Sono state determinanti la scrittura e la sceneggiatura, impeccabili nel trovare il giusto equilibrio per evitare che diventasse una sorta di caricatura camorristica o che avesse un’umanità di cui il personaggio è decisamente sprovvisto. E’ stato molto difficile interpretarlo e ha richiesto una trasformazione pazzesca anche a livello fisico. Studiandolo non ho voluto tralasciare nessun particolare e credo che la mia esperienza di attore teatrale mi abbia aiutato parecchio.


Alla fine che idea si è fatto di Zagaria?
Ascoltando le registrazioni delle intercettazioni mi ha colpito la sua profonda ignoranza, ma anche l’astuzia con cui riusciva a decidere a distanza le azioni criminali.

Il fenomeno della camorra è profondamente radicato in Campania. Lei che è napoletano come lo ha vissuto?
Ne so come tutti quelli che leggono i giornali o vedono la tv. Ai tempi della scuola mi sono trovato ad assistere a fatti di piccola delinquenza. C’erano alcuni ragazzi che rubavano i motorini ai loro coetanei e non tutti erano troppo maturi per capire che queste gesta non andavano imitate.

Cosa l’ha maggiormente colpito del boss che ha impersonato?
Ho trovato inquietante il fatto che la sua fosse una non vita. Come ha fatto a stare isolato in una prigionia volontaria per così tanti anni sapendo che dopo la cattura sarebbe rimasto rinchiuso per sempre in una cella di isolamento?

C’è un momento delle riprese che le è rimasto particolarmente impresso?
Grazie all’aiuto della magistratura siamo riusciti ad avere accesso al vero bunker del camorrista, realizzando alcune scene proprio nella casa dove è rimasto per tanto tempo. Nel vedere quel posto ho provato sia imbarazzo che stupore.

La fiction si chiude con le immagini girate dalla polizia della vera cattura di Zagaria. Cosa ricorda?
Molte persone del luogo hanno chiesto di partecipare come comparse per poter dire che loro sono diversi, che sono contro la criminalità organizzata. Ed è giusto non generalizzare perché non è vero che in quei posti tutti sono come i camorristi. È vero invece che il bene fa meno rumore del male ed è proprio questo che bisogna raccontare.














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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:49    Oggetto: SOTTO COPERTURA II - Corriere della Sera intervista PREZIOSI Rispondi citando




ha scritto:



    «SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria»







      FICTION TV: ALESSANDRO PREZIOSI

      è super latitante Michele Zagaria in tv



L’attore napoletano è protagonista della miniserie «Sotto copertura», quattro puntate in onda su Raiuno in prima serata con la regia di Giulio Manfredonia dal 16 ottobre.




«Vivere per anni come un topo, nascosto sotto terra nei bunker e poi uscire dal bunker per entrare nel carcere a vita, che vita è?». Alessandro Preziosi incarna Michele Zagaria, il super latitante di camorra, spietato killer, poi uomo d’affari astuto e calcolatore.

«SOTTO COPERTURA la cattura di Zagaria» si intitola la serie in quattro puntate, da ottobre in prima serata su Raiuno con la regia di Giulio Manfredonia. La fiction, prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, è il seguito della precedente serie ispirata alla cattura del boss Antonio Iovine, andata in onda due anni fa. Il 2° capitolo, dunque, racconta il lavoro di polizia e inquirenti per catturare l’altro pericoloso boss che è riuscito a mettere le mani, con una strategia spietata, sulle grandi opere italiane degli ultimi anni. Il difficile compito di dargli la caccia, tra appostamenti, microspie, inseguimenti, tocca ancora una volta al capo della Squadra Mobile di Napoli, interpretato da Claudio Gioè. Nel cast, tra gli altri, Bianca Guaccero, Antonio Folletto, Matteo Martari.

«È la prima volta che affronto un personaggio di questo genere - afferma Preziosi - di solito ho interpretato figure assolutamente al contrario, per esempio Don Diana. Come mi sono preparato? Innanzitutto, essendo napoletano, ho dato fondo a tutto quello che ho visto per anni nella mia città: sono stato testimone di tante manifestazioni di prepotenza, di legittimazione del male da parte di quei tipi, li chiamano “capuzzielli”, che tanto affascinano, purtroppo, una certa gioventù. Poi - continua l’attore - ho ascoltato in maniera ossessiva molte intercettazioni telefoniche e ho cercato di capire dove arrivasse la sua ignoranza anche nel parlare e dove iniziasse la sua grande astuzia di imprenditore criminale». Ne è scaturita una rappresentazione convincente e anche parecchio inquietante: «Quando mi rivedevo sul monitor durante le riprese - ammette Preziosi - mi facevo schifo da solo nel rivedermi in quel ruolo, mi alzavo e me ne andavo spaventato, perché non ne ho fatto un personaggio seduttivo, bensì un uomo essiccato nella sua solitudine». La fiction è stata girata in buona parte tra Casal di Principe, Casapesenna e Napoli e inoltre, grazie all’aiuto della magistratura, siamo riusciti ad avere accesso al vero bunker del camorrista, realizzando alcune scene proprio nella casa dove ha dimorato per alcuni anni. «Vi assicuro che entrare nel vero bunker - dice il regista - è stata una delle più grandi emozioni della mia carriera».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Emilia Costantini, 11 e 13/10/17 pubblicata via CORRIERE.IT/Spettacoli








Preziosi e il mestiere dell'attore "da Don Diana a Zagaria"




L’attore, nei panni del boss dopo aver interpretato il prete ucciso dalla camorra, è il protagonista della seconda serie di «Sotto copertura» in onda su Rai 1 «Impressionante vedermi. Ma non suscito nessuna voglia di emulazione».




Dopo don Giuseppe Diana, ecco Alessandro Preziosi nei panni di Michele Zagaria. Un bel salto quello di passare dal prete vittima della camorra al feroce boss dei Casalesi. Ma per l’attore napoletano, protagonista di «Sotto copertura - La cattura di Zagaria», serie tv in quattro puntate in onda su Rai 1 dal 16 ottobre, è semplicemente e solo «il mestiere, dell’attore», che passa da un ruolo all’altro «sempre con la stessa profonda voglia d’introspezione». «Non avrei comunque mai potuto recitare la parte di Jovine, troppo vicina alla messa in onda della fiction su don Peppe Diana», racconta l’attore napoletano.

Anche per non spaesare gli spettatori. Di fan Preziosi lei ne ha tanti, quasi tutti abituati a vederla in ruoli positivi, soprattutto nelle serie tv.
«In tv può anche essere vero, ma in teatro mi sono cimentato con ruoli non “da buono”, come Edmund in “Re Lear”. Mi viene in mente, poi, se penso al cinema, il personaggio di Consalvo ne “I Vicerè” di De Roberto diretto da Roberto Faenza. Personaggi ambigui in cui il male si insinua. Comunque io ho la mia valigia in cui c’è dentro tutto il lavoro, una vita, ciò che è e che non è, e nel frattempo passo in mezzo a tante storie».

Non facile, comunque, immedesimarsi in uno come Zagaria. Pare che lei ci sia riuscito talmente bene da impaurirsi e da impaurire qualche suo collega... Mica l’avrà reso affascinante?
«Più che provare paura mi sono impressionato a rivedermi scena per scena. Ma anche qui è una questione di mestiere. Qui sono entrato in un personaggio reale, non letterario, attraverso il quale si legittima il male con tutte le sue connivenze. Pare che veramente dica io ti proteggo, ti do sostegno e ti faccio credere che se mi segui, segui le mie regole, non sbagli. Ma da qui a farlo diventare un personaggio affascinante ce ne passa. L’unica fascinazione può essere riprodotta dai suoi tempi lenti, dalla sua astuzia, ma a nessuno verrebbe in mente di dire: ma quanto è figo Zagaria... Il boss, infatti, si mostra invece nella sua solitudine, misera, e svela il suo fallimento relazionale. La sua vita non comprende amici veri, ma, dietro l’angolo, solo traditori reali o potenziali. Niente a che vedere con “Gomorra” dove ci sono famiglie e un padre e un figlio che agiscono all’unisono. Zagaria non suscita nessuna voglia di emulazione».

A proposito di «Gomorra» e di emulazione, cosa ne pensa delle polemiche dopo la messa in onda di film e serie tv che narrano della vita (e delle «opere») di camorristi, indugiando su gesti, look e modi di dire che poi vengono appunto imitati?
«Ma da chi vengono emulati? Dai cosiddetti “capuzzielli”, dai micro delinquenti di strada? La tv non è certo colpevole delle mancanze della nostra società che non fa nulla perché non esistano certi fenomeni. Siamo vittime che annaspano dentro a delle voragini sociali in cui si fanno strada il contagio e la contaminazione con il peggio, con il loro (e il nostro) lato oscuro. E io e lei non possiamo far niente, anche perché non riusciamo a far rete».

Tutta colpa della borghesia?
«In qualche modo, certo, anche perché agisce in maniera isolata e scollata, rischia di perdersi in mezzo al mare e di non vedere la terra. E la rotta è pericolosa e piena di ostacoli: più ci si indebolisce e più si rischia.
Confido però nell’associazionismo, nelle fondazioni, le uniche entità in crescita in questo momento, le sole che cerchino effettivamente di insistere nel dettare le regole che possono migliorare la qualità della vita
».

La fiction, girata in gran parte in Terra di Lavoro, fra Casal di Principe e Casapesenna, con puntate a Napoli, è stata diretta da Giulio Manfredonia. Prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, è il seguito della prima serie di «Sotto copertura» dedicata alla cattura di un altro boss, Antonio Iovine. Nel cast con Preziosi, Claudio Gioè, Bianca Guaccero e, fra gli altri, Simone Montedoro, Lorenza Indovina, Matteo Martari, Antonio Gerardi, Antonio Folletto, Giulia Fiume e Alejandra Onieva.


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di Vanni Fondi, 12/10/2017 - via CorrieredelMezzogiorno.Corriere.it/Napoli/








Gioè: «Impersono il poliziotto che arrestò Zagaria»




L’attore palermitano è protagonista con Preziosi di «Sotto copertura», fiction prodotta da Lux Vide e Rai Fiction.




Dal boss sanguinario al poliziotto integerrimo, passando per ufficiali della Finanza, magistrati, vicequestori... Claudio Gioè ha affrontato quasi tutta la gamma di personaggi che è possibile declinare tra il bene e male. Così passa da Totò Riina nel «Capo dei capi», andato in onda una decina di anni fa, all’attuale capo della Squadra Mobile di Napoli Michele Romano (al secolo Vittorio Pisani) che riesce a snidare e ad arrestare il super latitante Michele Zagaria, interpretato da Alessandro Preziosi nella miniserie «Sotto copertura», in onda su Rai1 di lunedì. La fiction in quattro puntate, prodotta da Lux Vide e Rai Fiction, regia di Giulio Manfredonia, segue quella precedente dove lo stesso poliziotto riusciva ad acciuffare l’altro camorrista Antonio Iovine.

«A distanza di pochi mesi l’uno dall’altro, Pisani è riuscito a mettere a segno due vittorie eccellenti dello Stato nei confronti della criminalità organizzata - esordisce l’attore - Per il suo personaggio è stato scelto un nome di fantasia perché nella realtà, durante la fase finale delle indagini che stava conducendo su Zagaria, venne coinvolto in un’inchiesta sul suo presunto favoreggiamento della camorra: l’accusa gli veniva fatta da un cosiddetto pentito e naturalmente era falsa, infatti il pentito è stato recentemente condannato per calunnia a oltre tre anni di carcere. Ma per motivi di discrezione, durante le riprese, fu ritenuto necessario usare un nome diverso».

Nell’interpretazione di un attore, il fascino del male è più intrigante del bene? «Quando si affronta un personaggio, il giudizio etico deve essere sospeso, quindi non esiste il negativo e il positivo, esiste solo la psicologia di quel personaggio in cui immedesimarsi - risponde Gioè, che in teatro ha impersonato pure l’imperatore Caligola - Incarnando Riina, ho cercato di intercettare la chiave del suo codice mafioso, ma ero terrorizzato dalla responsabilità di portare in scena una figura che, in Sicilia, si portava dietro i lutti, il dolore di una stagione cruenta. Con Pisani, che ho avuto l’onore di conoscere di persona, ho lavorato sulla sua umanità, cercando di evitare il rischio di scadere nella facile retorica del bene. Come semplice spettatore però - aggiunge - mi commuovo di più a vedere scene in cui la legalità vince sul crimine, invece del contrario: anche attraverso una fiction è importante dare speranza alla gente, soprattutto al mezzogiorno d’Italia, esaltando i successi delle forze dell’ordine, che sacrificano spesso la vita per il bene comune».

Palermitano di nascita, Gioè ha conosciuto sin da ragazzino una certa fauna malavitosa: «A scuola ce n’erano parecchi di ragazzetti che si atteggiavano a bulletti mafiosetti, facevano anche piccoli furti, rubavano i giubbotti o i motorini, giusto per il gusto di fare i prepotenti. Cercavo di starne alla larga e, anche quando se ne parlava in famiglia, avvertivo la pericolosità di questi giovani della mia età, poi finiti in bande che si ammazzavano tra loro. Come attore, essendo siciliano rispetto a uno nato in Val d’Aosta, ho avuto quindi più facilmente le chiavi di accesso culturali per entrare nella psicologia di certi personaggi». E data la sua formazione teatrale all’Accademia d’arte drammatica, gli viene naturale pensare a un parallelismo con i grandi protagonisti del repertorio classico: «Bè, Riina mi fa venire in mente “Riccardo III”, nella sua gestione sanguinaria del potere. Pisani? Potrei assimilarlo a un D’Artagnan dei nostri tempi, coraggioso difensore degli ideali, cui vorremmo somigliare tutti».


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Emilia Costantini, 14 e 15/10/17 pubblicata via CORRIERE.IT/Spettacoli





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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:50    Oggetto: SOTTO COPERTURA LA CATTURA DI ZAGARIA - Tv Sorrisi e Canzoni Rispondi citando



ha scritto:






      SOTTO COPERTURA la cattura di Zagaria

      Parlano Alessandro Preziosi e Claudio Gioè,
      protagonisti della fiction di RAI UNO

      Il duello tra il boss e il servitore dello Stato




      di Paolo Fiorelli -- TV SORRISI E CANZONI n. 42 /2017 -





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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:50    Oggetto: SOTTO COPERTURA LA CATTURA DI ZAGARIA - Tv Sorrisi e Canzoni Rispondi citando



ha scritto:






Con l’aiuto degli autori abbiamo indagato sulla storia reale raccontata nella SERIE TV. E abbiamo scoperto che…



    SOTTO COPERTURA la cattura di Zagaria

    in questa FICTION non c'è (quasi) finzione




    di Paolo Fiorelli -- TV SORRISI E CANZONI n. 45 /2017 -





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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:51    Oggetto: SOTTO COPERTURA LA CATTURA DI ZAGARIA - Mio 43|17 intervista Rispondi citando



ha scritto:





Dietro la preparazione del personaggio c’è tutta l’esperienza di napoletano che ha avuto a che fare con piccole realtà delinquenziali, ma che ha scelto di stare dalla parte del giusto”. “Per prepararmi alla parte ho ascoltato molte intercettazioni. Volevo capire dove finiva l’arroganza di Zagaria e dove cominciava l’astuzia di imprenditore criminale”.




. SOTTO COPERTURA 2 la cattura di Zagaria

. MIO: INTERPRETO IL BOSS PER FAR CAPIRE

. AGLI ITALIANI CHE IL MALE NON PAGA, MAI

ALESSANDRO PREZIOSI
.è Michele Zagaria, potente
.capo dei Casalesi, catturato nel 2011, nella fiction di RAI
.Uno: “Loro ti fanno sembrare giusto quello che non lo è




Silvia Santori - MIO n. 43/2017 settimanale per tutta la famiglia, AA Editore






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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:54    Oggetto: SOTTO COPERTURA LA CATTURA DI ZAGARIA, 2017 Nuovo intervista Rispondi citando



ha scritto:






    SOTTO COPERTURA la cattura di Zagaria

    Alessandro Preziosi : “La passione per la
    recitazione mi ha salvato dal frequentare
    cattive compagnie
    ”. Per lui questo ruolo è
    un salto all’indietro nel tempo. (intervista)


Irene Mandelli; NUOVO n. 43/2017; pag. 132-133; settimanale Cairo Ed.






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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:56    Oggetto: SOTTO COPERTURA II - Vero n. 44/2017 intervista e recensione Rispondi citando



ha scritto:









    SOTTO COPERTURA La cattura di Zagaria

    Ammetto che interpretare un camorrista
    è stata un’esperienza davvero inquietante



A tu per tuE’ stato un lavoro delicato, dovevo
evitare di rendere i suoi atteggiamenti criminali
eroici o imitabili
” - spiega Alessandro Preziosi -
che a gennaio sarà a teatro -





Ricordate? Quando aveva solo 23 anni, si presentò a Beato tra le donne con il nome di Axel. Da quel giorno, Alessandro Preziosi ha fatto tanta strada e ha costruito una solida carriera. Attore molto versatile – si divide tra teatro, cinema e televisione – ha acquistato la notorietà recitando nella fiction Elisa di Rivombrosa.
Dopo diversi ruoli spiritosi ma anche drammatici e intensi, in questi giorni lo stiamo vedendo nella 2^ stagione di SOTTO COPERTURA, in onda su Raiuno, dove si sta confrontando con una delle sfide più complicate della sua carriera: interpretare il ruolo di uno spietato boss della malavita. VERO ha incontrato l’attore di origini campane alla presentazione della fiction che vede protagonisti, tra gli altri, Bianca Guaccero e Claudio Gioè.

Alessandro, che emozioni hai provato a interpretare il ruolo di Michele Zagaria, il boss dei Casalesi?
Dopo aver accettato questo ruolo, il lavoro di costruzione del personaggio è stato graduale e delicato: dovevo riuscire a interpretare un criminale senza rischiare che i suoi atteggiamenti e i suoi comportamenti diventassero eroici oppure fonte di emulazione”.

E in che modo ci sei riuscito?
Grazie al lavoro di squadra con tutto il team composto dagli sceneggiatori, dal produttore e dal regista. I ragazzi mi hanno permesso di lavorare con attenzione ed estrema precisione, per fare in modo che il personaggio non fosse una caricatura camorristica e non risultasse avere un’umanità che, mi sembra evidente, non possiede”.

C’è un aspetto che, più di altri, ti ha toccato nel profondo quando sul set hai interpretato il personaggio di Michele Zagaria?
Durante la lavorazione della fiction, continuavo a pormi questa domanda: com’è possibile trascorrere una vita dentro un bunker, dove credo Zagaria abbia vissuto da latitante per circa dieci anni, essere catturati e poi stare in cella di isolamento per il resto della propria esistenza? Ecco, questo è sicuramente l’aspetto che più mi ha inquietato quando dovevo interpretare il personaggio”.

In occasione di fiction come SOTTO COPERTURA spesso l’opinione pubblica si domanda se sia opportuno occuparsi di camorra in televisione. Infatti, c’è chi non è d’accordo nel portare sul piccolo schermo personaggi ancora così controversi, per il rischio di creare, appunto, degli “esempi”.
La mitizzazione di alcuni temi non passa soltanto attraverso le colpe o i meriti della televisione. E’ una questione di politica sociale. La televisione è finzione, così come il cinema: rispecchiano la realtà. Sia in Italia che all’estero. A mio parere, la televisione italiana offre un grande ventaglio di tematiche: alcune sono molto noiose, altre vengono approfondite con rigore, altre ancora invece vengono affrontate male…”.

SOTTO COPERTURA 2 va in onda il lunedì “contro” il Grande Fratello Vip su Canale 5.
E’ una sfida contro un vero e proprio titano! La “guerra” dell’Auditel è un aspetto commerciale insito nel nostro lavoro; ma il pubblico del reality di Canale 5 è molto diverso da quello della nostra fiction, anche per una questione di età”.

Sei sempre molto legato a Napoli, la città in cui sei nato?
Certo, sono così attaccato a questa città al punto che vivo ancora tra Napoli, Roma e Milano. Ecco, per questo motivo non sono mai andato via da lì. Qualche anno fa era facilissimo “perdersi” a Napoli, mentre oggi è sicuramente una città più controllata”.

Quali sono i progetti a cui ti stai dedicando?
Oltre alla fiction SOTTO COPERTURA 2, posso anticiparvi che da gennaio tornerò in scena a teatro con lo spettacolo VINCENT VAN GOGH. L’odore assordante del bianco. In questo periodo, però, ammetto che mi sto anche riposando un po’ (ride)”.

Passando alla tua vita privata, ti piacciono i social network?
In realtà li seguo molto poco”.

E con i tuoi figli come ti poni rispetto ai social network? “Serenamente. Non li controllo, perché non hanno bisogno di essere controllati. Sono grandi abbastanza da conoscere pregi e pericoli della Rete”.



Tommaso Martinelli; VERO n. 44/17 pag. 52-53; settimanale EdizioniVERO







Teleracconto Il mondo della televisione visto da Claudio Guerrini


    La RAI vince grazie alla FICTION di qualità


Le vicende della Squadra Mobile di Napoli sulle tracce del latitante Michele Zagaria sono al centro di SOTTO COPERTURA 2, un esempio di ottimo prodotto Made in Italy, grazie anche al cast d’eccezione.



La concorrenza può solo fare del bene, non solo per i servizi offerti al pubblico nei vari settori commerciali, ma anche nel mercato delle fiction televisive. Quello che era nato nel 2015 come un film-tv in due puntate, è diventato quest’anno una vera e propria miniserie di 8 episodi divisi in 4 puntate. Parliamo della nuova stagione di SOTTO COPERTURA, partita su RAI UNO lo scorso 16 ottobre.
Mentre nella prima si narravano le vicende che avevano portato alla cattura del boss Antonio Iovine, camorrista latitante da quindici anni, in quella attuale ci si è concentrati sull’arresto di Michele Zagaria, capo della camorra casertana, desaparecido da circa vent’anni, ma che dalla latitanza continuava a muovere le sue pedine criminali. In SOTTO COPERTURA 2 Zagaria è Alessandro Preziosi, ricercato dal capo della Squadra Mobile di Napoli Michele Romano, interpretato da Claudio Gioè. Rispetto alle serie “cugine” di Netflix e dintorni, qui il linguaggio e la scrittura assecondano naturalmente i gusti di un pubblico “generalista”, ma certamente rispetto alla storia precedente sono stati fatti passi avanti, tradimenti si susseguono con incedere incalzante. Il cast di attori è credibile (oltre a Preziosi e Gioè, ricordo, tra i tanti, Bianca Guaccero, Antonio Folletto, Simone Montedoro, Antonio Gerardi), e la regia di Giulio Manfredonia può competere sul mercato internazionale. Qui è il “bene” a essere celebrato. “Il mondo casalese ti fa sembrare giusto quel che no è, rischia di convincerti”, dice Alessandro Preziosi, dunque mai abbassare la guardia, mai rilassarsi ritendendo conclusa la lotta contro il male.



dalla recensione via VERO n. 43/2017 - settimanale Hearst Magazine Italia






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MessaggioInviato: Ven Nov 10, 2017 19:57    Oggetto: SOTTO COPERTURA 2 La cattura di Zagaria; 09/11/17 Il Mattino Rispondi citando



ha scritto:






IL MATTINO ed. nazionale e locali - primo piano pag. 10 - 9 novembre '17







fiction: "SOTTO COPERTURA II La cattura di Zagaria"





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