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GIORNO DELLA MEMORIA
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Autore Messaggio
nenepdl



Registrato: 10/03/08 08:11
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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 10:56    Oggetto: GIORNO DELLA MEMORIA Rispondi citando


Shoah, il Giorno della Memoria

Napolitano consegna le Medaglie d'Onore agli italiani deportati
Oggi l'appuntamento è per le 11 al Quirinale: alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si celebra il Giorno della Memoria, istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 ''in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti''.

Nell'occasione è prevista la consegna delle Medaglie d'Onore attribuite agli italiani deportati e internati nei lager nazisti da parte del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta. Alla cerimonia ci saranno gli studenti vincitori della IX edizione del concorso 'I giovani ricordano la Shoah indetto dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e delegazioni di studenti che hanno preso parte ai 'Viaggi della Memoria'. Sono previsti gli interventi del presidente dell'Unione Comunita' Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna, del ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, la prolusione del prof. Giuseppe Galasso e testimonianze di alcuni studenti sulla visita ai campi di sterminio. Al termine, il Capo dello Stato premierà le scuole vincitrici del concorso sulla Shoah. Nel pomeriggio alle 15 il presidente della Camera Gianfranco Fini sarà alla Sinagoga di Roma dove sarà ricevuto dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e dal presidente della Comunita' ebraica Riccardo Di Segni.

Alle 20,00, sempre in Sinagoga a Roma, i testimoni e le loro famiglie racconteranno la Shoah. Sono annunciati tra gli altri il sottosegretario Gianni Letta, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della provincia Nicola Zingaretti, quello della regione Renata Polverini e Walter Veltroni.


a chi fa piacere, vorrei raccogliere qui, oggi e nei prossimi giorni, i nostri pensieri, le nostre esperienze o documenti a riguardo...
per non dimenticare...perchè il passato fa parte di chi siamo ora!
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nenepdl



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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 10:59    Oggetto: Rispondi citando


http://it.wikipedia.org/wiki/Olocausto

Il link a wikipedia
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nenepdl



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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 11:08    Oggetto: Rispondi citando


L'ALTALENA DEL RESPIRO di Herta Muller
Gennaio 1945, la guerra non è ancora finita: per ordine sovietico inizia la deportazione della minoranza tedesca rumena nei campi di lavoro forzato dell'Ucraina. Qui inizia anche la storia del diciassettenne Leo Auberg, partito per il lager con l'ingenua incoscienza del ragazzo ansioso di sfuggire all'angustia della vita di provincia. Cinque anni durerà l'esperienza terribile della fame e del freddo, della fatica estrema e della morte quotidiana. Per scrivere questo libro Herta Müller ha raccolto le testimonianze e i ricordi dei sopravvissuti e in primo luogo quelli del poeta rumeno tedesco Oskar Pastior. Avrebbe dovuto essere un'opera scritta a quattro mani, che Herta Müller decise di proseguire e concludere da sola dopo la morte di Pastior nel 2006. È infatti attraverso gli occhi di quest'ultimo, e cioè quelli del ragazzo Leo nel libro, che la realtà del lager si mostra al lettore. Gli occhi e la memoria parlano con lingua poetica e dura, metaforica e scarna, reale e nello stesso tempo surreale - come la condizione stessa della mente quando il corpo è piagato dal freddo e dalla fame. Fondato sulla realtà del lager, intessuto dei suoi oggetti e della passione, quasi dell'ossessione per il dettaglio quale essenza della memoria e della percezione, questo romanzo è un potente testo narrativo.

Questo è il libro che sto leggendo in questi giorni.
Consiglio anche:

SONDERKOMMANDO AUSCHWITZ di Shlomo Venezia
"Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre nello stesso posto... Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio." Sono parole di Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco, di nazionalità italiana; è uno dei pochi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau, una squadra speciale selezionata tra i deportati con l'incarico di far funzionare la spieiata macchina di sterminio nazista. Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas, li aiutavano a svestirsi, tagliavano i capelli ai cadaveri, estraevano i denti d'oro, recuperavano oggetti e indumenti negli spogliatoi, ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime. Un lavoro organizzato metodicamente all'interno di un orrore che non conosce eccezioni: il pianto disperato di un bimbo di tre mesi, la cui madre è morta asfissiata dal gas letale, richiama l'attenzione del Sonderkommando, lo scavare frenetico tra i corpi inanimati, il ritrovamento e subito dopo lo sparo isolato della SS di guardia che ammutolisce per sempre quel vagito consegnandolo alla storia. Per decenni l'autore ha preferito mantenere il silenzio, ma il riaffiorare di quei simboli, di quelle parole d'ordine, di quelle idee che avevano generato il mostro dello sterminio nazista ha fatto sì che dal 1992 abbia incominciato a parlare, e quei racconti sono la base della lunga intervista che è all'origine di questo libro. Con la prefazione di W. Veltroni.

Quest'ultimo è però molto più duro e cruento, a mio avviso.
e come non suggerire...

SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi
1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.


Certamente non sono libri leggeri, credo si debba avere un po' di predisposizione verso questi argomenti per potersi accostare a queste letture ma certamente credo, valga la pena di provare per capire un po' di più.
Tutte le recensioni sono tratte da www.ibs.it
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claudia_napoli



Registrato: 14/02/07 11:47
Messaggi: 11466
Residenza: Roma (ma 'tengo' il cuore napoletano)

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 11:31    Oggetto: Rispondi citando


Ciao Irene grazie di questo topic

Nel 2003 durante un viaggio a Monaco abbiamo visitato il campo di concentramento di Dachau...
è stata un'esperienza importantissima che personalemente mi ha SEGNATO per gli anni a venire Crying or Very sad
Visitandolo mi sentii come in un incubo ero improvvisamente proiettata nella storia ma stavolta non era più in bianco e nero ma a colori...
La prima cosa che mi ha colpito atrocemente è stato entrare nelle loro camerate con i letti e i bagni e vederle lì, reali, davanti a me... mi ha lacerato dentro Embarassed Embarassed
Abbiamo visitato il museo, con le armi di tortura usate durante gli esperimenti... i vestiti a righe che venivano usati dai prigionieri, le foto di tanti visi tutti uguali scavati dalla fame e dai soprusi Crying or Very sad
Infine non scorderà mai la visita ai forni crematori, per arrivarci siamo passati in un piccolo bosco che mi fece sentire come di essere in un libro di favole e speravo che fosse tutto frutto della mia fantasia, per le atrocità che ho visto e che posso testimoniare Crying or Very sad



http://www.youtube.com/watch?v=77XPy6WqBjQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=AiQsptKV7ho


Citazione:
Dachau fu il primo campo di concentramento nazista e fu fatto costruire da Heinrich Himmler nel marzo del 1933. Vi furono internati più di 200.000 prigionieri e ne vennero uccisi 31.531. Nel 1933 Monaco aveva 10.000 Ebrei; solo 200 di essi sopravvissero alla guerra.

Fuori dalla sala principale c'è un monumento con l'iscrizione "Mai più" in inglese, francese, ebraico, tedesco e russo. Nei pressi ci sono dei pali ai quali i prigionieri venivano appesi con le mani legate dietro la schiena e lasciati talvolta per giorni e giorni.

Ci colpisce e ci commuove molto la grande scultura in bronzo che si staglia contro il cielo grigio con il suo intrico di filo spinato e di corpi contorti dalla sofferenza.

Entrando nella sala principale vediamo una grande cartina che mostra i campi di concentramento situati in Germania e in Europa centrale, con indicazioni specifiche per i campi di sterminio. La mostra all'interno consiste in modelli e fotografIe del campo, degli ufficiali e dei prigionieri e degli orribili "esperimenti scientifici" eseguiti dai medici nazisti; vi sono anche il blocco delle fustigazioni, una tabella che illustra il sistema della divisione dei prigionieri per categorie (Ebrei, omosessuali, testimoni di Geova, polacchi, Rom e altri "asociali"); documenti relativi al campo e alla persecuzione di autori "degenerati" banditi dal partito e infine una mostra sull'ascesa del partito nazista e sulla creazione del sistema dei campi di concentramento.

Entriamo nelle baracche (ce ne sono due ricostruite) e ci è penoso pen­sare a tutto quello che in questi luoghi avveniva, alla sofferenza, alla paura, al dubbio.

Vediamo anche le ricostruzioni dei bunker, di un forno crematorio (che non fecero in tempo ad utilizzare) e delle camere a gas, fatte come docce. Davanti all'edificio delle camere a gas vi è una statua eretta "per onorare i morti e tenere in guardia i vivi" e una cappella ortodossa russa. Nei pressi sorgono alcune chiese e un monumento ebreo. Molto bella e molto spirituale la chiesa evangelica, che vuole quasi simboleggiare un cammino che lentamente conduce verso la profondità, simbolo di dolore e di morte ma anche di contraddizione e resistenza.

Durante il giro per il campo incontriamo un vecchio signore che parla con le persone in uno strano inglese; è un sopravvissuto del campo di Dachau, che ogni giorno, da 52 anni, viene qui.

Alla fine del giro assistiamo nel cineforum alla proiezione di un docu­mentario in inglese con le immagini originali agghiaccianti della vita nel campo di concentramento e, soprattutto, con le immagini girate dagli americani al loro arrivo nel campo.





il lavoro rende liberi


entrata ai forni crematori
_________________

Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza-de Lamartine
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nenepdl



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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 13:54    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Clà per il tuo contributo a questo topic, il tuo messaggio arriva dritto al cuore. Io non sono mai stata in visita in questi luoghi ma credo arriverà l'occasione in cui sarò pronta per farlo.
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nenepdl



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Residenza: PROVINCIA DI PADOVA

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 13:58    Oggetto: Rispondi citando


La Canzone Del Bimbo Nel Vento - I Nomadi

Son morto con altri cento,
son morto ch'ero bambino:
passato per il camino,
e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve:
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio;
è strano: non riesco ancora
a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può l'uomo
uccidere un suo fratello,
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.

Ancora tuona il cannone,
ancora non è contento
di sangue la belva umana,
e ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare,
e il vento si poserà


Son morto con altri cento,
son morto ch'ero bambino:
passato per il camino,
e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve:
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone,
ma un solo grande silenzio;
è strano: non riesco ancora
a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può l'uomo
uccidere un suo fratello,
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.

Ancora tuona il cannone,
ancora non è contento
di sangue la belva umana,
e ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare,
e il vento si poserà
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PatriziaG



Registrato: 08/01/11 11:27
Messaggi: 30

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 14:08    Oggetto: Rispondi citando


ciao a tutte,
qualche tempo fa visitai la Risiera di San Sabba a Trieste, campo di prigionia, smistamento e, in seguito, eliminazione dei prigionieri.
Concordo pienamente con Claudia_Napoli sul senso di sgomento, di angoscia e impotenza che ti prende e non ti lascia più dopo aver visitato quei luoghi di tortura e di morte.
Visitare il Museo annesso con i resti di lettere scritte dai priigionieri alle mogli, alle fidanzate o ai familiari, sicuri che da quel posto non sarebbero più usciti se non da un camino, mi ha profondamente toccato.
la celebrazione della giornata della memoria è importante, PER NON DIMENTICARE, perchè è importante conoscere che l'Uomo è anche questo.. e non deve succedere mai più.
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cinzia76



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 15:20    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Irenina per questo topic e grazie Cla' per la tua testimonianza...

Io non ho mai visitato questi terribili posti Confused ...ho visto certi film e gia' quelli mi hanno angosciato ed impressionato Confused ...l'ultimo e' stato "Il bambino con il pigiama a righe" Crying or Very sad ...lo vidi una sera tardi e mi pervade un senso di angoscia e sgomento Confused tanto che dormii poco e malissimo Crying or Very sad ..non so' come reagirei a vedere quei posti "dal vivo" Embarassed ....

Rimane una tristissima pagina della nostra storia che non possiamo e non dobbiamo dimenticare Confused ...

_________________

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sandrage



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 15:52    Oggetto: ....per non dimenticare Rispondi citando


Ciao Irene,oggi al ritorno da scuola,ho chiesto a mio figlio se avessero parlato del "giorno della memoria"e lui mi ha detto di NO!!!!ciò mi ha rammaricato,la scuola dovrebbe secondo me,parlare di quello che è successo....questi ragazzi sanno tutto di play station,pc...ecc,ma non sanno niente della storia Shocked e per costruire il futuro dobbiamo sapere il passato,per non commettere mai piu' simili attrocità,ma probabilmente l'essere umano dimentica troppo facilmente!!!!!!!!
Grazie di aver aperto questo topic, un abbraccio!!!

Levi, Primo - Se questo è un uomo, poesia
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
_________________
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anticlaudia



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 17:29    Oggetto: Rispondi citando


Nenache io ho mai vistato quei posti orribili ma provo un'ondata di sdegno e di vergogna per quanto commesso...

SANDRA quella poesia la conosco bene,oltre ad averla portata agli esami delle scuole medie...mi ha sempre colpito molto...perchè se ne percepisce tutto ildolore e la rabbia di un uomo che ha subito sulla sua pelle uno dei più grandi orrori mai commessi dall'umanità...

L'unica cosa che mi sento di dire è mi auguro che un orrore simile non si ripeta mai più,un evento che dovrebbe farci riflettere su quanto l'uomo possa essere artefice degli orrori peggiori...

scusate...ma èè sempre stato un argomento che mi ha toccata profondamente...anche eprchè noi a scuola ne parlavamo frequentemente...

_________________
ALE IO CREDO IN TE

...<Gli angeli vengono se tu li preghi,e quando arrivano ti guardano,ti sorridono e se ne vanno....per lasciarti un sogno lungo una notte ma che vale una vita...vivilo a fondo perchè lui non torna più!>...(T.F.)

Antonella
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sandrage



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 18:05    Oggetto: ....per non dimenticare Rispondi citando


anticlaudia ha scritto:
[i]Nenache io ho mai vistato quei posti orribili ma provo un'ondata di sdegno e di vergogna per quanto commesso...

SANDRA quella poesia la conosco bene,oltre ad averla portata agli esami delle scuole medie...mi ha sempre colpito molto...perchè se ne percepisce tutto ildolore e la rabbia di un uomo che ha subito sulla sua pelle uno dei più grandi orrori mai commessi dall'umanità...

L'unica cosa che mi sento di dire è mi auguro che un orrore simile non si ripeta mai più,un evento che dovrebbe farci riflettere su quanto l'uomo possa essere artefice degli orrori peggiori...

scusate...ma èè sempre stato un argomento che mi ha toccata profondamente...anche eprchè noi a scuola ne parlavamo frequentemente...[
/i]

Ciao Antonella,io ho letto il libro di Levi,e questa poesia mi è rimasta impressa...sono contenta che qualche giovane rifletta e spero che siano molti....anche se purtroppo vedo che la scuola su certi argomenti....latita.Baciotti Wink
_________________
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Doni



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 19:44    Oggetto: Rispondi citando


CENERI
Un giorno torneremo a casa
o forse no,
chi lo sa?
Un giorno penseremo
che tutto è stato un sogno orrendo, tutto
quel che è accaduto laggiù, in quella Auschwitz
dove il camino sputa fumo
di continuo… di continuo

Vedi la colonna di fumo
e l’enorme bagliore?
‘C’è un fuoco?’, domandi
Ma non lo sai?
Stanno bruciando
migliaia, milioni di corpi umani!
Gente arrivata qui in grossi gruppi,
apparentemente ad un porto sicuro
dopo un viaggio lungo e stancante,
qui dove c’è acqua per dissetarsi
e per lavarsi.

Ma c’è anche il gas…
‘Gas?’, domandi
Ma non lo sai?
È il gas che soffoca asfissia
strangola
La gente non può dire parola
del dolore che prova
Viene subito ridotta al silenzio
e in un attimo
solo una colonna di fumo mostrerà
che qui è stata,
che qui è vissuta
e perita, lasciando soltanto
… CENERI!…
(Autore ignoto)
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pattyFI



Registrato: 03/01/07 21:15
Messaggi: 3276
Residenza: PELAGO (FI)

MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 20:00    Oggetto: Rispondi citando


Grazie Irene.questo argomento cosi' toccante,doloroso spero in cuor mio che faccia ragionare in particolare i piu' giovani.....questi orrori non devono piu' accadare.....molto belli i testi postati,grazie.
_________________
Donare un sorriso ad un bambino malato è un atto d'amore!



Io e te che facemmo invidia al mondo, avremmo vinto mai contro un miliardo di persone! [Mille giorni di te e di me]
C.Baglioni
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Franca~



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 21:44    Oggetto: Rispondi citando


Un abbraccio per non dimenticare......
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torinesenon.doc



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MessaggioInviato: Gio Gen 27, 2011 22:45    Oggetto: per non dimenticare!!!!!!!!!!!!! Rispondi citando


questa mattina in classe abbiamo passato tutta la mattinata a parlare di questa giornata, abbiamo letto un passo dal libro di primo levi e alcuni brani dal diario di anna frank, i ragazzini hanno fatto un sacco di domande, molti ci sono rimasti male e chiedevano se tutto quello che stavano dicendo era vero.PER NON DIMENTICARE.
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VIVA LE ONLUS COME ADRICESTA
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